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Città dei ragazzi, proteste in Comune

 

Città dei Ragazzi, dipendenti protestano in comune, un ferito

25 nov 09 Stamattina una delegazione dei dipendenti di Città e Biblioteca dei Ragazzi, accompagnata dai rappresentanti della CGIL, si è recata presso il Palazzo Comunale per chiedere al Sindaco di Cosenza un incontro finalizzato a ritardare la stipula del contratto tra l’Ente e l’ATI Light-Promidea, aggiudicataria della gara d’appalto per la gestione delle strutture comunali per l’infanzia e l’adolescenza. La richiesta, dettata dalle preoccupazioni relative alla mancata volontà della suddetta Ati di ottemperare a quanto previsto dall’art 37 del Contratto Nazionale delle Cooperative sociali in materia di riassorbimento del personale già impiegato, era rafforzata dal fatto che il 3 dicembre prossimo è prevista una udienza del TAR in merito ad un ricorso presentato da altra cooperativa partecipante alla gara. Si intendeva, quindi, chiedere al Sindaco, di subordinare la stipula del contratto al pronunciamento del TAR. Con enorme sorpresa, però, la delegazione in visita al Comune ha trovato, presso gli uffici comunali preposti, la società aggiudicataria che, convocata in un clima di carboneria, si apprestava a firmare oggi stesso il contratto di gestione. Alla richiesta legittima dei dipendenti, dunque, l’Amministrazione ha risposto con porte sbattute in faccia, anche a discapito della incolumità dei manifestanti, e con una violenza di cui può fregiarsi sicuramente il Vice Sindaco di questo Comune. A fare le spese, come al solito, un dipendente che rischia, tra tanti altri, il licenziamento e che ha dovuto ricorrere alle cure mediche ospedaliere. Ancora una volta, dunque, un atteggiamento di ostilità assoluta si è manifestata nei confronti di decine di uomini e donne che, semplicemente, chiedono garanzie rispetto al loro futuro occupazionale. Per l’ennesima volta, inoltre, sono state ignorate le richieste inoltrate da dipendenti e sindacati. Oggi, l’Amministrazione Comunale di Cosenza ha ottenuto il suo grande obiettivo: ha spazzato via, con una firma chissà perchè tanto agognata ed affrettata, decenni di esperienza nell’ambito della gestione di servizi educativi. Per farlo ha dovuto dispiegare ingenti forze dell’ordine, rifiutando il confronto democratico e sindacale. Di quanto successo oggi, prima o poi, i nostri amministratori dovranno rendere conto alla città tutta e non solo ad una trentina di dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Il massimo disappunto, inoltre, viene espresso nei confronti di rappresentanti del mondo della cooperazione sociale che, nel clima di tensione venutosi a creare oggi, avrebbero dovuto avere il buon senso, venendo da Milano o da Catanzaro, di stabilire un dialogo immediato con sindacati e dipendenti. Ma anche su questo, ci si augura che organismi che coordinano la cooperazione, come la LegaCoop, prendano le dovute posizioni. Per intanto, da ora in avanti, forti anche della solidarietà che molte realtà cittadine stanno esprimendo ai dipendenti di Città e Biblioteca dei Ragazzi, nulla verrà lasciato di intentato nella difesa di un legittimo diritto al lavoro.

La CGIL chiede precise garanzie. “Fino a quando non avremo precise garanzie non abbandoneremo lo stato di mobilitazione”. E’ quanto ha affermato Giovanni Donato, segretario della Cgil per il comprensorio di Cosenza, dopo la convulsa mattinata vissuta davanti a Palazzo dei Bruzi accanto ai dipendenti in bilico della Città dei Ragazzi. “Riteniamo grave da parte dell’amministrazione comunale – ha detto Donato – non aver accolto la nostra richiesta sindacale di presenziare alla firma della nuova Cooperativa Promidea che subentra all’A.T.I. cidierre nella gestione della struttura di via Panebianco, nonostante la mediazione della Questura che controllava i minuti di tensione durante il presidio dei lavoratori esasperati. Nessuno ci ha permesso di salire, e solo dopo diverse ore siamo riusciti ad incontrare i rappresentanti della Promidea, ottenendo l’impegno di aprire un tavolo di contrattazione per la salvaguardia di tutti e 33 i posti di lavoro, come del resto è previsto dall’articolo 37 del Contratto nazionale. Fino a quel momento – ha concluso Giovanni Donato – ed anche alla luce della manifestazione regionale che si svolgerà a Cosenza sabato 28 novembre, non smetteremo di lottare”.

 

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