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Notizie dall'area urbana di Cosenza

 

Venerdì 27 manifestazione della CISL a Cosenza su Fisco, salari, pensioni, lavoro e mezzogiorno

22 nov 09 Si terrà a Cosenza venerdì 27 novembre, così come in tutte le altre città capoluogo della Calabria, la manifestazione su “Fisco, salari, pensioni, lavoro e Mezzogiorno”. “Con questa iniziativa – afferma Tramonti - la CISL intende rilanciare i temi del Mezzogiorno le cui condizioni economiche e sociali sono sempre più preoccupanti, così come dimostrato dalle crisi industriali e settoriali ricorrenti, dalla diffusione sempre più estesa di povertà e marginalità sociale, dallo scoraggiamento dei giovani che da tempo ormai sono costretti a una nuova emigrazione”. Per questi motivi la CISL chiede una netta inversione di tendenza a favore delle aree più deboli del Paese con interventi immediati in funzione anticiclica in un quadro di misure più organiche per rilanciare lo sviluppo, gli investimenti, la realizzazione delle infrastrutture, dell’occupazione. Gli interventi ottenuti in questi mesi con l’estensione degli ammortizzatori sociali hanno aiutato i lavoratori, anche sul nostro territorio, a fronteggiare la crisi e ad evitare in moltissimi casi i licenziamenti. La CISL chiede pertanto che essi vengano confermati e stanziati anche nel 2010, pur nella consapevolezza della parzialità di tale intervento. In questo contesto di grande criticità la provincia di Cosenza, piegata in questi anni da crisi e profonde lacerazioni sociali, ha ulteriori motivi per protestare e mobilitarsi. In questi giorni si stanno tenendo sul nostro territorio assemblee nei luoghi di lavoro e nelle comunità locali per informare lavoratori, pensionati ma anche istituzioni e politica, mondo delle associazioni e società civile sulla piattaforma rivendicativa della CISL. “Grande rilevanza - ha sottolineato il Segretario Generale della CISL di Cosenza - per la nostra Organizzazione assumono altresì i temi relativi agli aiuti alla famiglia, alla riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, misure da indirizzare verso tutte quelle categorie sociali che più di altre stanno pagando il prezzo della crisi a causa della diminuzione costante del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni”. Anche nella nostra provincia la CISL è impegnata a confrontarsi con il sistema delle Autonomie Locali affinché, soprattutto nella fase di redazione dei bilanci comunali, siano previste specifiche esenzioni e riduzioni di tariffe e tributi per pensionati e fasce meno abbienti: obiettivi irrinunciabili, questi, poiché vanno in direzione della realizzazione di un sistema di welfare locale ispirato ai valori della persona e della famiglia e ai principi di equità e solidarietà. Su questi linee la CISL a Cosenza chiamerà a discutere rappresentanti del mondo politico, istituzionale e delle Imprese affinché tali problematiche possano trovare adeguato spazio ed essere inserite a pieno titolo anche nella fase di discussione e confronto avviata sul nostro territorio con tutti i soggetti del partenariato economico e sociale. La manifestazione di Cosenza si concluderà con l’intervento del Segretario Generale della CISL Calabria Luigi Sbarra.

Il 28 a Cosenza la Fiom in piazza contro la crisi e per i diritti

22 nov 09 Sabato 28 Novembre a Cosenza la FIOM-CGIL di Cosenza insieme a tutta al CGIL calabrese darà la possibilità alle centinaia di lavoratori e di lavoratrici del settore metalmeccanico di lottare per i loro diritti e rendersi visibili. Visibile il disagio di chi da mesi è senza paga. Visibili per chi da anni combatte una sottile guerra di resistenza e di sopravvivenza fatta di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Di chi, finito l'iter di sopravvivenza alla fine dell’anno si trova in mobilità o disoccupato. Sembra un settore marginale quello metalmeccanico per l’economia dei nostri territori, non abbiamo una classe operaia tradizionale e di massa come le regioni del nord Italia, eppure la FIOM-CGIL di Cosenza ogni giorno si batte per la difesa dei diritti di un settore che in ogni modo impegna centinaia di piccole e piccolissime aziende che danno lavoro e decoro a migliaia di persone. Come i lavoratori dei Cantieri degli appalti telefonici di Sielte e Mazzoni, che al trentuno di dicembre rischiano di essere tutti licenziati e messi in mobilità. Per questi ultimi abbiamo chiesto e ottenuto l'intervento del prefetto, che ha accolto la nostra denuncia per un controllo sul lavoro nero nei subappalti. Infatti, non poteva non emergere la forte contraddizione, nella provincia di Cosenza, tra l'aumento delle attività nel comparto telefonico e la forte riduzione dei lavoratori assunti regolarmente. Cosenza, centro di raccolta, per tutta la Regione, della rabbia di chi sta subendo gli effetti dirompenti di questa crisi. E non stiamo parlando dei soliti noti, che ormai sono archeologia industriale, come Polti, Dne, Tesi e via dicendo. Ma delle decine e decine di piccole imprese che faticano a restare in vita, strozzate dalla mancanza di commesse e sopratutto di credito da parte delle banche: Marbus, Cosmit, General impianti, General Service, Errecinque, Formatec, ed altre aziende misconosciute ai più. Oppure le decine d’imprese con meno di quindici addetti, dove il sindacato non è di casa, come i diritti di chi ci lavorano, sono tante. E sopratutto per loro che scenderemo in piazza il 28 novembre. Ed ancora aziende nazionali che hanno nella nostra regione sedi produttive trascinate anch'esse nella crisi: Eutelia, Phonomedia, Cm-sud, Meeting Service. Ognuna di queste vertenze ha una storia da raccontare, fatta di professionalità divenute inservibili, di progetti mai realizzati, famiglie buttate nello sconforto. Si sente dire “il peggio è alle spalle”. Le spalle di chi? Non certamente di chi il 28 novembre con i propri corpi e le loro storie per un giorno usciranno dall’anonimato per rendersi visibili.

La piazzetta dell’acquedotto intitolata a Michele Bianchi

22 nov 09 È stata scoperta sabato mattina la targa che intitola il largo dell’Acquedotto del Merone alla memoria di Michele Bianchi. Alla cerimonia erano presenti, con il Sindaco Salvatore Perugini, gli Assessori Maria Lucente e Salvatore Dionesalvi, Consiglieri comunali e circoscrizionali, cittadini, parenti dell’uomo politico nato a Belmonte Calabro nel 1883, che fu giornalista, fondatore del Partito Nazionale Fascista e ricoprì tra gli altri incarichi quello di Ministro dei Lavori Pubblici, realizzando importanti opere anche nella nostra città. La targa che dedica la piazza dell’Acquedotto a Michele Bianchi, pur realizzata, non era stata apposta sul luogo prescelto, nonostante la decisione del toponimo fosse stata formalizzata nel 1993. Con l’iniziativa di questa mattina, il Sindaco Perugini ha tempestivamente tenuto fede all’impegno assunto in Consiglio comunale qualche settimana addietro rispondendo ad una interrogazione dei consiglieri Sergio Nucci, Massimo Commodaro, Massimo Bozzo e Carmine Vizza, nella quale la vicenda era stata richiamata. La cerimonia si è svolta con grande sobrietà. Ha preso per primo la parola il Consigliere Sergio Nucci, sottolineando tra l’altro che Bianchi può essere considerato un meridionalista e che la sua figura e la sua opera devono avere il giusto posto nella memoria dei cosentini e dei calabresi. Questo era il senso della scelta della Commissione per la toponomastica presieduta dal Prof. Paolo Veltri, che propose l’intitolazione della piazza. È poi intervenuto il Consigliere Fabrizio Falvo, che tempo addietro aveva a sua volta posto il problema della mancata collocazione della targa. Falvo ha evidenziato la presenza alla cerimonia di persone di diverso orientamento politico, a testimonianza di come gli steccati possono cadere nel riconoscere la validità dell’impegno di una persona per il suo territorio. Inoltre, ha tenuto a rimarcare come il Sindaco Perugini abbia compiuto, con l’iniziativa di oggi, un atto di grande civiltà umana e politica. A quello di Falvo è seguito il breve e sentito intervento di uno dei membri della famiglia, Pino Bianchi, cosentino che vive a Roma. La storia – ha sottolineato, ringraziando il Comune di Cosenza e, in particolare, il Sindaco per l’iniziativa – è una Signora che riconosce i meriti: “Non ho mai conosciuto Michele Bianchi, che tra l’altro è morto a soli 47 anni – ha detto -, ma nella mia famiglia ne ho sempre sentito parlare come di un uomo che non ha mai ricercato il suo interesse. È giusto, dunque, ricordarlo pubblicamente”. Prendendo la parola, il Sindaco Perugini ha sottolineato il valore della continuità amministrativa che non deve mai venire meno, ferma restando l’originalità di ogni stagione politica: perciò, una delibera non poteva restare senza che fosse concretamente attuata. Ha ringraziato Nucci e Falvo per avere riportato l’intitolazione della piazza a Michele Bianchi all’attenzione del Consiglio Comunale, evidenziando come ogni esperienza politica debba essere contestualizzata nel suo tempo e come, al di là delle appartenenze, alla figura di Bianchi si debba guardare con gratitudine per l’onestà intellettuale, la lealtà, l’impegno, le opere realizzate.

Il 26 apertura dell’Anno Telesiano al Rendano

22 nov 09 Sarà una lectio magistralis del prof. William Shea, titolare della Cattedra Galileiana di Storia della Scienza dell'Università di Padova, ad inaugurare l'Anno Telesiano, giovedì 26 novembre alle ore 17,30 al Teatro Rendano. L'evento è  organizzato dal Comitato nazionale per le celebrazioni del V Centenario della nascita di Bernardino Telesio e si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il prof. Shea parlerà su "Telesio e il rinnovamento del pensiero scientifico e filosofico". Porteranno i saluti il Sindaco Salvatore Perugini, il Presidente della Provincia Mario Oliverio, il Presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo, il Presidente dell'Istituto italiano per gli studi filosofici Avv. Gerardo Marotta, il Direttore generale della Société d'édition Les Belles Lettres, il Rettore dell'Unical prof. Giovanni Latorre. Introducono il Presidente del Comitato prof. Nuccio Ordine e il Segretario tesoriere prof. Roberto Bondì. Ci saranno intermezzi musicali a cura del Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza.

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