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Dir.resp. Pippo Gatto |
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8 marzo dei CC: in manette stupratore rumeno a Cosenza
8 marzo dei CC: Stuprava moglie e figlia, rumeno violento finisce in manette a Cosenza 08 mar 09 Un romeno, J.C., di 46 anni, è
stato arrestato dai carabinieri a Cosenza per violenza sessuale
nei confronti della convivente e della figlia di 22 anni.
All'uomo è stata notificata una ordinanza di custodia
cautelare emessa dal Gip del tribunale di Cosenza.
Il romeno avrebbe ripetutamente picchiato la convivente e la
figlia e, in diverse occasioni, le avrebbe costrette a subire
delle violenze sessuali. I carabinieri hanno avviato le indagini
dopo la denuncia di una delle vittime. Dagli accertamenti compiuti
è emerso che gli episodi di violenza sarebbero avvenuti
anche quando la famiglia di trovava in Romania.
Per accertare gli episodi di violenza gli investigatori hanno
raccolto alcune testimonianze. Le due vittime, inoltre, sono
state sottoposte a visita medica dalla quale sono emersi riscontri
alle denunce fatte. All'arrestato viene contestato
anche il reato di maltrattamenti in famiglia compiuti nei confronti
di una nipote minorenne -->> Guarda il video: Stupratore arrestato (Tgr) Opera Nomadi: “Campagna contro Rom”. "Da qualche mese in Città è ripartita, forse per mancanza di altri scandali da sbattere in prima pagina o forse per coprire la crisi finanziaria come nel caso della Caffarella a Roma, una irrazionale campagna contro le tre Comunità Rom Rumene che vivono a Cosenza". Lo afferma in una nota il presidente dell'Opera Nomadi di Cosenza, Massimo Converso. "L'Opera Nomadi - aggiunge - ha sempre chiarito che vanno riconosciute anche le responsabilità soggettive dei Rom Rumeni che si stanno comportando esattamente come i loro fratelli Rom Jugoslavi che negli anni '80 si prodigavano 'con ogni mezzò per ristrutturare le loro povere case nell'est e per far sopravvivere i parenti rimasti in "patria". Fra qualche anno, infatti, anche i Rom Rumeni si stabilizzeranno e sarà più facile completare un piano complessivo di integrazione sociale". "Ciò non giustifica però - conclude Converso - la crescente mendicità infantile e nemmeno la presunta violenza contro le donne Rom del Centro Storico. Invitiamo le televisioni, la stampa e gli inquirenti a non correre dietro alle esigenze di fornire per forza un capro espiatorio ed a guardare con maggiore attenzione alle dinamiche conflittuali fra le varie famiglie estese dei Rom di Cluj Dej e Bistrita che vivono a Cosenza". Il presidente dell'Opera Nomadi di Cosenza evidenzia inoltre che "il Prefetto da mesi non risponde alla richiesta di incontro avanzatagli dall'Opera Nomadi e nemmeno il Presidente Oliverio, sollecitato già da Luglio 2008, riesce a mobilitare le sue risorse ; qualcosa si muove in Regione per iniziativa del VicePresidente Cersosimo". "In ogni caso - ricorda - l'ottimo ed articolato piano predisposto dalle tre Assessore cosentine stenta a partire proprio per mancanza di risorse. Un piano che prevede un completo sia per le Comunità di Rom Rumeni che per quelle - ben più numerose - di Rom Calabresi ed a cui mancano soltanto le risorse economiche. Le televisioni e la stampa guardino con attenzione a questo piano e corrano con maggior prudenza verso indagini e notizie gonfiate scandalisticamente" Giornata della donna nel segno degli
stupri. Non mancano le notizie di cronaca su violenze sessuali, perpetrate
da stranieri e da italiani su minorenni e donne più mature,
neppure oggi, 8 marzo Festa delle donne. Non è servita la dura
condanna di ieri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
che ha definito come "l'ombra più pesante di tutte",
la "vergogna e l'infamia delle violenze contro le donne",
da condannare comunque, "non fa differenza" la cittadinanza.
Né i messaggi e le proposte lanciate oggi durante una manifestazione
a Roma che ha visto insieme politici, intellettuali e vip dello spettacolo
e neppure i progetti politici per pene più severe e nuovi reati.
Nulla sembra arginare questa spirale di violenza dell'uomo che sceglie
vittime sempre più deboli, straniere disoccupate e senza lavoro,
mogli sottomesse, ragazze giovanissime, figlie, nipoti, non ha importanza:
tutte vanno bene per esprimere sopraffazione e umiliazione.
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del 28/01/2004
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