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8 marzo dei CC: in manette stupratore rumeno a Cosenza

 

8 marzo dei CC: Stuprava moglie e figlia, rumeno violento  finisce in manette a Cosenza

08 mar 09 Un romeno, J.C., di 46 anni, è  stato arrestato dai carabinieri a Cosenza per violenza sessuale  nei confronti della convivente e della figlia di 22 anni.    All'uomo è stata notificata una ordinanza di custodia  cautelare emessa dal Gip del tribunale di Cosenza.    Il romeno avrebbe ripetutamente picchiato la convivente e la  figlia e, in diverse occasioni, le avrebbe costrette a subire  delle violenze sessuali. I carabinieri hanno avviato le indagini  dopo la denuncia di una delle vittime. Dagli accertamenti  compiuti è emerso che gli episodi di violenza sarebbero  avvenuti anche quando la famiglia di trovava in Romania.    Per accertare gli episodi di violenza gli investigatori hanno  raccolto alcune testimonianze. Le due vittime, inoltre, sono  state sottoposte a visita medica dalla quale sono emersi  riscontri alle denunce fatte.    All'arrestato viene contestato anche il reato di  maltrattamenti in famiglia compiuti nei confronti di una nipote  minorenne

Arresto partito dalla denuncia della moglie. Viene descritto come una persona  violenta il romeno di 46 anni arrestato a Cosenza per violenza  sessuale nei confronti della convivente e della figlia di 22  anni.    L'uomo è giunto in Italia da due anni e viveva con la sua  famiglia in una casa occupata abusivamente nel centro storico di  Cosenza.    Dopo le numerose aggressioni la convivente del  quarantaseienne ha deciso di denunciare le violenze ai  carabinieri. La denuncia della donna, secondo quanto si è  appreso dagli investigatori, è stata finalizzata anche ad  impedire che il convivente potesse ben presto rivolgere le sue  attenzione nei confronti della nipote di undici anni.    Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la donna e la  figlia erano costrette a svolgere l'attività di accattonaggio e  che al loro rientro a casa venivano ripetutamente picchiate e  violentate. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno  raccolto numerose testimonianze che hanno confermato la denuncia  della donna.

-->> Guarda il video: Stupratore arrestato (Tgr)

Opera Nomadi: “Campagna contro Rom”. "Da qualche mese in Città è ripartita, forse per mancanza di altri scandali da sbattere in prima pagina o forse per coprire la crisi finanziaria come nel caso della Caffarella a Roma, una irrazionale campagna contro le tre Comunità Rom Rumene che vivono a Cosenza". Lo afferma in una nota il presidente dell'Opera Nomadi di Cosenza, Massimo Converso. "L'Opera Nomadi - aggiunge - ha sempre chiarito che vanno riconosciute anche le responsabilità soggettive dei Rom Rumeni che si stanno comportando esattamente come i loro fratelli Rom Jugoslavi che negli anni '80 si prodigavano 'con ogni mezzò per ristrutturare le loro povere case nell'est e per far sopravvivere i parenti rimasti in "patria". Fra qualche anno, infatti, anche i Rom Rumeni si stabilizzeranno e sarà più facile completare un piano complessivo di integrazione sociale". "Ciò non giustifica però - conclude Converso - la crescente mendicità infantile e nemmeno la presunta violenza contro le donne Rom del Centro Storico. Invitiamo le televisioni, la stampa e gli inquirenti a non correre dietro alle esigenze di fornire per forza un capro espiatorio ed a guardare con maggiore attenzione alle dinamiche conflittuali fra le varie famiglie estese dei Rom di Cluj Dej e Bistrita che vivono a Cosenza". Il presidente dell'Opera Nomadi di Cosenza evidenzia inoltre che "il Prefetto da mesi non risponde alla richiesta di incontro avanzatagli dall'Opera Nomadi e nemmeno il Presidente Oliverio, sollecitato già da Luglio 2008, riesce a mobilitare le sue risorse ; qualcosa si muove in Regione per iniziativa del VicePresidente Cersosimo". "In ogni caso - ricorda - l'ottimo ed articolato piano predisposto dalle tre Assessore cosentine stenta a partire proprio per mancanza di risorse. Un piano che prevede un completo sia per le Comunità di Rom Rumeni che per quelle - ben più numerose - di Rom Calabresi ed a cui mancano soltanto le risorse economiche. Le televisioni e la stampa guardino con attenzione a questo piano e corrano con maggior prudenza verso indagini e notizie gonfiate scandalisticamente"

Giornata della donna nel segno degli stupri. Non mancano le notizie di cronaca su violenze sessuali, perpetrate da stranieri e da italiani su minorenni e donne più mature, neppure oggi, 8 marzo Festa delle donne. Non è servita la dura condanna di ieri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha definito come "l'ombra più pesante di tutte", la "vergogna e l'infamia delle violenze contro le donne", da condannare comunque, "non fa differenza" la cittadinanza. Né i messaggi e le proposte lanciate oggi durante una manifestazione a Roma che ha visto insieme politici, intellettuali e vip dello spettacolo e neppure i progetti politici per pene più severe e nuovi reati. Nulla sembra arginare questa spirale di violenza dell'uomo che sceglie vittime sempre più deboli, straniere disoccupate e senza lavoro, mogli sottomesse, ragazze giovanissime, figlie, nipoti, non ha importanza: tutte vanno bene per esprimere sopraffazione e umiliazione.
MILANO: ALBANESE SEQUESTRATA E VIOLENTATA DUE VOLTE Una donna albanese di 36 anni, che da oltre dieci anni vive regolarmente in Italia lavorando come addetta alle pulizie è stata sequestrata e violentata da suoi connazionali, due fermati dalla polizia, che la volevano obbligare a fare la prostituta. Quindici giorni fa era stata rapita una prima volta, portata nella zona di Monza e messa sulla strada. Ma lei aveva spiegato tutta la situazione a un cliente convincendolo a riportarla a casa a Magenta (Milano). Il gruppo di persecutori, però, non si é dato per vinto e due giorni fa è riuscito nuovamente a sequestrarla portandola questa volta nell'appartamento di Milano dove è stata violentata. Ad un certo punto, facendo finta di essere stata 'convinta' da loro, con la scusa di chiedere dei vestiti adatti per prostituirsi, li ha fatti uscire di casa per acquistarli. Subito dopo si è calata dal balcone ed ha chiesto aiuto.
COSENZA: UN ROMENO VIOLENTA PER ANNI CONVIVENTE E FIGLIA Un romeno, J.C., di 46 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Cosenza per violenza sessuale nei confronti della convivente e della figlia di 22 anni. L'uomo maltrattava e sottoponeva a violenze sessuali la convivente e la figlia da quando era minorenne ed abitavano ancora in Romania. Le vittime dovevano anche chiedere l'elemosina per strada. La donna ha deciso di mettere fine alle violenze, denunciando l'uomo, solo quando si é resa conto che il compagno ben presto avrebbe rivolto le sue attenzioni anche alla nipotina di 11 anni.
ISCHIA (NAPOLI): A 19 ANNI VIOLENTA UNA RAGAZZA DI 13 Un ragazzo di 19 anni, D.V., incensurato, di Ischia, è stato arrestato ieri sera dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale, reato aggravato perché commesso nei riguardi di una ragazzina di 13 anni. Si è difeso asserendo che la tredicenne é la sua fidanzatina e sostenendo di provare per lei un sentimento di amore. A complicare però la sua posizione c'é anche la circostanza che il giovane lavora come bidello ausiliario, nell'ambito del servizio civile, nella scuola media da lei frequentata. Secondo l'accusa il giovane ha molestato la minore e le ha chiesto di avere rapporti sessuali ottenendo un rifiuto. Fra i due giovani c'era inoltre uno scambio di foto erotiche, inviate via internet e via cellulare.
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