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Morte Roberta Lanzino: dopo 21 anni 3 rinvii a giudizio

 

Morte Roberta Lanzino, dopo 21 anni tre rinvii a giudizio

22 gen 09 Ventun anni dopo l'omicidio di Roberta Lanzino, studentessa di 19 anni violentata ed uccisa il 26 luglio del 1988 a Torremezzo di Falconara Albanese centro turistico del cosentino, tre persone sono state rinviate a giudizio dal gup del Tribunale di Paola. Una delle tre persone rinviate a giudizio, Francesco Sansone, di 47 anni, già detenuto perché condannato a 30 anni di reclusione per due omicidi nel 1989 e nel 1990, è accusato di essere stato l'esecutore materiale dell'omicidio della studentessa. Sansone deve rispondere anche dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere di Luigi Carbone, che sarebbe stato suo complice nell'assassinio di Roberta Lanzino. Per l'uccisione di Carbone sono stati rinviati a giudizio anche il padre ed un fratello di Francesco Sansone, Alfredo e Remo Sansone, di 73 e 46 anni. Secondo l'accusa, Sansone avrebbe ucciso, insieme al padre ed al fratello, Luigi Carbone per evitare che rivelasse il suo coinvolgimento nell'assassinio di Roberta Lanzino. L'inchiesta che ha portato ai tre rinvii a giudizio è stata condotta dal pm della Procura della Repubblica di Paola Domenico Fiordalisi, nel frattempo nominato Procuratore della Repubblica di Lanusei (Nuoro). La pubblica accusa, nel corso dell'udienza preliminare, è stata rappresentata da Eugenio Facciolla. La prima udienza del processo è stata fissata per l'11 marzo davanti la Corte d'assise di Cosenza

 

 

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