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Consiglio comunale di Cosenza

 

Maggiroanza risicata al Comune di Cosenza, approvato documento programmatico. Guccione "Serve nuovo esecutivo"

21 dic 09 Il Consiglio Comunale di Cosenza, riunito oggi sotto la Presidenza di Pietro Filippo, ha discusso quale unico punto all’Ordine del Giorno, la verifica dell’attuazione delle linee programmatiche approvando in aula con 17 voti favorevoli, il voto contrario del consigliere Frammartino (Con il suo collega di partito Ciacco che invece ha votato a favore), l’astensione di Carmensita Furlano e l’abbandono dell’aula da parte dell’UDC, il relativo documento sottoscritto da ventitre consiglieri.  
Dopo un  minuto di raccoglimento per la scomparsa del consigliere regionale Antonio Acri, il cui ricordo è tornato negli interventi di buona parte dei consiglieri comunali, è stato Vittorio Cavalcanti, quale Presidente della Commissione Affari Generali ed Istituzionali a precedere la relazione del Sindaco Salvatore Perugini.
Un breve intervento, solo per sottolineare il carattere politico della pratica, “vero argomento principe della discussione” ed evidenziare il lavoro svolto in Commissione al quale “il Sindaco non ha fatto mancare la sua partecipazione attiva, favorendo il raggiungimento di un livello di collaborazione con il Consiglio comunale assolutamente soddisfacente”. Una nota di rammarico – ma senza spirito polemico – viene sollevata da Cavalcanti relativamente all’assenza dei consiglieri di minoranza ai lavori della Commissione.

Prima di entrare nel merito dell’Ordine del Giorno il Sindaco ha voluto esprimere un suo ricordo di Antonio Acri
“Certo di interpretare il pensiero di voi tutti e della città, voglio ricordare brevemente Antonio Acri, un amico che non c’è più, un uomo che si è distinto per le sue qualità umane, professionali, per il modo di relazionarsi con la gente, per le comprovate capacità di vita e di guida politica. Un amministratore molto accorto, molto leale, sempre pronto al confronto politico che non significasse però rinuncia alla propria appartenenza, alle proprie idee. L’esempio di Antonio Acri come uomo e come politico va imitato, ciascuno di noi dovrebbe con maggior forza riferirsi a quell’esempio”.

Di seguito l'intervento del Sindaco Salvatore Perugini 

“Rivolgo un ringraziamento al Presidente della Commissione Affari Istituzionali, ai suoi componenti, ai consiglieri comunali che hanno voluto partecipare proficuamente al dibattito, alla segretaria che altrettanto proficuamente ci ha assistito.
Abbiamo preferito partire dalla Commissione, e non seguire altri metodi, in modo che l’introduzione del Sindaco desse voce ad un lavoro collegialmente svolto in quella sede anche se, ahimè, senza la presenza delle minoranze, dato che registro ma che spero si possa recuperare.
Una introduzione che fa sintesi di un lavoro corale, che dà voce a tante voci. Dunque non una relazione del sindaco ma una introduzione che raccoglie le indicazioni complessive e delinea una prospettiva che in quella sede, ed in altre più politiche, si è sviluppata.
Un ringraziamento voglio farlo alla Giunta, alla struttura comunale, al Collegio dei Revisori per il lavoro svolto. Se possiamo discutere di stato di attuazione è possibile per lavoro complessivo della struttura dell’ente in un momento non facile per la vita delle amministrazioni locali.
Attraversiamo, infatti, una fase in cui i Comuni sono costretti ad agire in un quadro di estrema difficoltà. I ridotti trasferimenti dello Stato, i tagli operati dal Governo di centrodestra, i vincoli del patto di stabilità insieme all’incremento delle funzioni e dei compiti non coordinati con le necessarie misure finanziarie, hanno contribuito e contribuiscono ad aumentare i problemi delle Amministrazioni locali.
Al tempo stesso, i Comuni sono sempre più chiamati a dare risposte alle tante e crescenti domande che, specie nel Mezzogiorno, scaturiscono dalla crisi complessiva e dal disagio che il Paese da qualche anno sta vivendo e che si traduce in un incremento molto preoccupante della già grave difficoltà a soddisfare bisogni primari quali il diritto al lavoro, all’assistenza, alla casa.
Aggiungasi il fatto che gli Enti Locali devono confrontarsi con politiche governative palesemente antimeridionaliste o, nella migliore delle ipotesi, del tutto disattente e indifferenti alla realtà del Mezzogiorno, in virtù delle quali vengono dirottate altrove risorse già destinate a territori come la Calabria, nei quali è necessario intervenire in modo significativo per il miglioramento della infrastrutturazione essenziale allo sviluppo.
Non aiuta, inoltre, l’idea di un federalismo che, lungi dal proporsi in termini di equità e solidarietà, manifesta elementi che pronosticano ulteriori consistenti riduzioni dei trasferimenti statali, facendo prevedere un sensibile aggravarsi delle condizioni economiche, sociali e di vita delle popolazioni calabresi.
Tutto ciò a fronte dello sforzo che il sistema dei Comuni sta compiendo, se è vero come è vero che, nell’ultimo triennio, ha contribuito a migliorare notevolmente i saldi di finanza locale.
Questo sforzo virtuoso viene paradossalmente punito con gli ulteriori tagli della recentissima finanziaria che interviene, anche e maldestramente, su profili ordinamentali che minacciano gravemente il tema della rappresentanza elettiva.
Lo scenario descritto lascia prevedere enormi, insopportabili riduzioni dei livelli di sicurezza sociale, soprattutto sul piano della tutela  dei diritti di cittadinanza e dei ceti deboli e meno abbienti.
Qualche giorno fa, con decisione condivisa da tutti i Sindaci, è stata notificata alla Conferenza Stato Città la sospensione di ogni rapporto col Governo se non arrivano segnali di accoglimento di almeno una parte delle richieste che il sistema dei Comuni sta avanzando da anni. In un simile quadro, sono più che mai necessari l’impegno responsabile e la collaborazione costruttiva di tutte le forze che hanno a cuore i temi della solidarietà e dello sviluppo.
La coalizione che compone la maggioranza nel Consiglio Comunale di Cosenza, dunque, senza chiudere la porta a chi, nel delicato contesto delineato, avvertisse l’esigenza politica di condividere questo percorso, vuole riaffermare davanti a tutta la Città la propria coesione e la scelta forte e significativa di valorizzare la comune appartenenza all’area del centrosinistra, guardando al futuro e nella prospettiva di rilanciare e valorizzare un'azione sempre più tesa a dare risposte forti alle complesse sfide del nostro tempo.
Ciò nella consapevolezza che la situazione attuale richiede un impegno comune per lo sviluppo delle potenzialità, condividendo la visione riformista di un approccio responsabile e razionale ai problemi per una loro soluzione realmente ed ancor più efficace.
Questa prospettiva si traduce nella consapevolezza, più volte anche pubblicamente manifestata, di dover avviare una nuova fase per ribadire e rilanciare l’azione politica e amministrativa del nostro Comune.
Dopo tre anni di laborioso impegno, sulla base dei risultati conseguiti, è il momento di imprimere ai processi di governo della Città, nei mesi che ci separano dalla fine della Consiliatura, una forte accelerazione per la piena realizzazione degli obiettivi programmatici.
È un impegno questo che oggi si vuole riaffermare nel Consiglio Comunale, luogo per eccellenza del confronto democratico e della rappresentanza, discutendo e deliberando sullo stato di attuazione del programma.
Siamo stati impegnati, con uno sforzo non facile, a ricercare le modalità giuste per affrontare e superare criticità antiche e nuove in una fase di carenza di risorse e, nel contempo, a procedere nella realizzazione di iniziative ed opere di grande importanza per il futuro della Città.
Le difficoltà di un bilancio rigido, con ben poche possibilità di manovra, sono state affrontate con una politica di riequilibrio fondata sul contenimento dei costi e sul recupero dei tributi evasi e non riscossi; scelta questa che ha dato già i suoi frutti e ne darà prevedibilmente ancora nel prossimo futuro.
L’erogazione dei servizi educativi e sociali nei confronti di alcune fasce di cittadini più esposte al disagio è proseguita anche dopo il venire meno, praticamente in coincidenza con l’inizio della consiliatura, delle risorse provenienti da leggi dello Stato non più finanziate.
Sul piano dell’attenzione alle aree deboli della popolazione sono stati dati, compatibilmente con le risorse disponibili, significativi segnali. Basti pensare all’apertura di due nuovi asili nido, di cui uno nel centro storico, e al fondo per le famiglie disagiate, al tema della emergenza abitativa sul quale abbiamo impegnato cifre significative.
Le politiche urbanistiche hanno portato all’approvazione di importanti strumenti di pianificazione, tra cui il piano particolareggiato di Donnici, il Piano Strategico Cosenza Rende, mentre è già stata espletata la gara per l’elaborazione del Piano Strutturale.
Nel campo dei Lavori Pubblici, oltre 60.000.000 di euro di opere sono state appaltate nel triennio. Si è posta mano alla realizzazione e alla cantierizzazione sia di opere strategiche per lo sviluppo di Cosenza che di interventi di riqualificazione di zone centrali e periferiche. Accenniamo soltanto al prolungamento e alla pavimentazione dell’isola pedonale (che ha accolto nuove opere del MAB) con il progetto per i sottopassaggi, al Parco Acquatico, alle piste ciclabili, al rifacimento e completamento di Viale Mancini, alla bitumazione delle strade, alla riqualificazione di Torre Alta, agli interventi relativi a reti primarie nelle frazioni. Si stanno ultimando le procedure per il concreto avvio del Contratto di Quartiere “San Vito”, senza dimenticare le grandi opere come l’accordo per lo svincolo autostradale a Sud in fase di progettazione, il Planetario, il Ponte di Calatrava, la metropolitana leggera Cosenza-Rende che inserita dalla Regione Calabria tra i progetti strategici, con risorse finanziarie già individuate, si trova in una fase concreta di attuazione.
Si va verso l’approvazione del Piano della Mobilità Cosenza Rende ed è stato approvato il nuovo Piano della sosta.
Si sta operando per il centro storico puntando ad obiettivi che garantiscano una stabilità di sviluppo nel tempo, come l’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex Caserma Fratelli Bandiera con il suo chiostro quattrocentesco e del loft su “I Due Fiumi”, la presenza di strutture formative che operano anche sul piano internazionale, il ritorno delle istituzioni comunali nel centro storico, l’attivazione di una rete di botteghe artigiane finalizzate al turismo, la presenza di studenti universitari in collaborazione con Aterp ed UniCal: iniziative che puntano a riportare gradualmente un numero crescente di persone nel cuore della città antica.
Nel campo delle politiche culturali, ottenuto il riconoscimento di “Città d’Arte”, si è operato per l’intensificazione dei rapporti con l’Università della Calabria. Il Comitato Telesiano a Cosenza per le celebrazioni del V Centenario, con il suo progetto, ne è la prova concreta.
Così come un gruppo qualificato di esperti e studiosi ha prodotto per le celebrazioni di Alarico un significativo lavoro, al vaglio del Ministero.
 Senza dimenticare la lirica e la prosa al Rendano, la riapertura del Teatro Morelli e la programmazione relativa al Cinema Teatro Italia “Aroldo Tieri” che costituiscono una significativa opportunità per arricchire l’offerta culturale della Città.
Con le sole risorse del Comune, è stato aperto finalmente il Museo Civico permanente dei Brettii e degli Enotri.
Cosenza sarà nel circuito turistico-culturale di Expo 2015; un significativo protocollo di intesa è stato siglato con il Sindaco di Milano.
Non è mancata l’attenzione per la scuola sia sul piano delle politiche educative che su quello degli interventi sulle strutture e sugli arredi.
Non sfugge, poi, nel quadro delle strategie per lo sviluppo, che anche eventi come il Meeting dei Giovani dei Paesi del Mediterraneo, realizzato, come altre iniziative, in collaborazione con enti del terzo settore ed altre Istituzioni, ospitato quest’anno nel Teatro “Alfonso Rendano”, costituisce un elemento innovativo e un punto di partenza perché Cosenza diventi centro di riferimento nei percorsi di pace e di dialogo di quella casa comune che è il bacino del Mediterraneo.
Non si può non evidenziare l’approvazione e la realizzazione del progetto Carta Giovani.
Sulle politiche della salute si è registrato un forte protagonismo del Consiglio Comunale ed un costante dialogo dell’Amministrazione con la Regione e le Aziende Ospedaliera e Sanitaria, per un arricchimento ed un miglioramento dei servizi alla Città: si pensi alle iniziative sulla Cardiochirurgia e sulla prospettiva della realizzazione di una Casa della Salute a Serra Spiga, in un edificio scolastico di proprietà del Comune.
Anche nelle Politiche del Personale l’Amministrazione sta operando per una razionalizzazione ed una valorizzazione delle risorse umane. E per quanto riguarda l’occupazione, c’è stata una forte coerenza con l’impegno a non perdere neanche un posto di lavoro dell’indotto comunale. Abbiamo, inoltre, concretamente avviato il primo piano triennale per la formazione.
Sul piano della sicurezza sono stati realizzati importanti obiettivi ed interventi: i lavori nello Stadio San Vito, il Piano di Protezione Civile e i lavori per il completamento del Centro di Protezione Civile, le opere per fare fronte alle emergenze climatiche e al dissesto idrogeologico i cui ingenti oneri non sono stati ancora rimborsati al Comune dal Governo e dalla Regione, il concretizzato progetto di videosorveglianza nel quadro del PON Sicurezza che partirà tra pochissimi giorni, le strutture e l’azione educativa per la sicurezza stradale.
Anche sui servizi minimi essenziali abbiamo con soddisfazione registrato una notevole diminuzione dello storico disagio determinato dalle carenze idriche in alcune zone di Cosenza, grazie ai lavori per la riqualificazione ed il monitoraggio della rete finanziati anche dalla Regione, in attesa del raddoppio dell’Abatemarco che è ormai solo questione di tempo.
In relazione al tema dei rifiuti è finanche superfluo tornare sulla validità dell’azione ferma e determinata sin qui complessivamente condotta per uscire da una spirale perversa e andare verso un sistema che garantisca la pulizia della città e la tutela dei posti di lavoro del personale operante nel settore.
Sulla base del percorso fatto è possibile e necessario ora individuare con chiarezza alcune priorità che nei prossimi mesi potranno costituire gli elementi principali del nuovo slancio di un’azione amministrativa che, resa ancora più incisiva, i cittadini di Cosenza potranno apprezzare.
Si apre, dunque, una fase nuova in cui valorizzare tutte le esperienze e le sensibilità presenti nella coalizione; una fase nella quale, attraverso la revisione e l’integrazione del Regolamento del Consiglio e dello Statuto Comunale da attuare quanto prima possibile (compatibilmente con i tempi della promulgazione del Codice delle Autonomie e delle norme sul federalismo), si potrà anche realizzare, insieme all’attivazione di luoghi di partecipazione dei cittadini, un più diretto coinvolgimento dei Consiglieri Comunali su alcuni temi particolari.
L’approvazione del bilancio per l’esercizio 2010, pur se prorogata al 30/04/2010, dovrà avvenire entro la metà di febbraio.
Sono maturi i tempi per la scelta da parte del Consiglio Comunale del sito per la realizzazione del nuovo ospedale, struttura fondamentale per la città e per un territorio vastissimo e fortemente collegata alla idea della Facoltà di Medicina nella nostra Università. Con il conforto delle valutazioni operate dai tecnici la scelta potrà essere effettuata agli inizi del nuovo anno. È del tutto evidente che la prospettiva di un nuovo ospedale non deve far venire meno l’attenzione sulla necessità di potenziare l’attuale struttura ospedaliera per migliorare i servizi che essa può offrire, con uno sguardo particolarmente attento e vigile sui tempi di apertura della unità di Cardiochirurgia.
Con immediatezza si devono approvare le linee guida per la redazione del Piano Strutturale, strumento indispensabile per guardare ad una prospettiva di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio edilizio e delle funzioni della città in armonia con la vasta area di cui Cosenza è il baricentro, individuando anche le forme per la massima condivisione possibile con i Comuni che in questa vasta area rientrano e con larga base partecipativa.
Come è nelle intenzioni dell’Amministrazione, nell’utilizzo dei Fondi regionali e strutturali 2007/2013 privilegiare gli interventi per la realizzazione dell’Auditorium, per il recupero dell’ex Caserma Fratelli Bandiera quale luogo della rappresentanza comunale, per la ristrutturazione e la riqualificazione di Piazza Bilotti e dell’area delle Autolinee (per la quale è comunque opportuno ripristinare immediatamente il rispetto dell’ordinanza sindacale che prevede la sosta degli autobus nell’area della stazione di Vaglio Lise).
Il riordino delle cooperative sociali di tipo B sarà finanziato con lo strumento del contratto per la sicurezza locale, progetto presentato alla Regione.
Tenendo conto dell’imminente approvazione del Piano della Mobilità Cosenza Rende, appare urgente proseguire il percorso per giungere alla operatività dell’Azienda Provinciale dei Trasporti, in vista della razionalizzazione di un servizio importante non solo per la città, ma per l’area urbana e l’intero territorio della provincia di Cosenza.
Entro primavera si dovrà giungere alla completa fruibilità del Viale Mancini, con il nuovo ed ultimo tratto che congiunge l’area limitrofa alla Casa Circondariale con il Comune di Rende.
È necessario rafforzare l’attenzione per le diverse zone della città, soprattutto quelle periferiche e più esposte al rischio di degrado, dando ai Settori Lavori Pubblici e Manutenzione strumenti che consentano una programmazione razionale e interventi, ove necessario, di carattere straordinario. Riteniamo, infatti, importante che i cittadini avvertano in maniera evidente la vicinanza dell’Amministrazione anche attraverso interventi più tempestivi per la soluzione di criticità contingenti.
Così come è importante una maggiore attenzione ai temi del disagio sociale che, nel solco di ciò che già è stato realizzato, ampli le possibilità di intervento. La Casa del Volontariato, finanziata dalla Regione con  1.000.000 di Euro, sarà prontamente avviata a realizzazione con ubicazione nel centro storico.
È necessario proseguire nella realizzazione di opere strutturali primarie nelle zone a Sud, per troppo lungo tempo trascurate, e dare impulso alla realizzazione dei cosiddetti parcheggi pertinenziali (opere che potrebbero essere realizzate senza alcun esborso da parte dell’Ente Locale).
Deve essere accelerato il percorso per il definitivo varo della realizzazione del nuovo Quartiere Fieristico.
È importante un monitoraggio costante sull’efficacia dei servizi che può essere realizzato anche attraverso l’attivazione, entro la primavera, dell’Agenzia di controllo sulla qualità dei servizi stessi.
Tra le priorità assolute rientra la predisposizione e pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana, per far sì che, in attesa della costituzione dell’ATO, si superi definitivamente il rischio delle crisi ricorrenti di cui, purtroppo, senza responsabilità alcuna dell’Amministrazione, la città è stata vittima e si avvii contemporaneamente la raccolta differenziata.
Questa è la sfida che ci attende. Questa è la sfida a cui siamo chiamati dai nostri concittadini ai quali dovremo rendere il conto della gestione politica ed amministrativa alla fine del mandato. E questa sfida noi la vogliamo vincere superando limiti e punti di criticità, rilanciando un rinnovato patto politico che, senza chiusure pregiudiziali, favorendo anche il confronto democratico ed il contributo di proposte con le forze politiche e sociali disponibili, sappia cogliere il desiderio di partecipazione diretta, costruttiva e collaborativa con un marcato e ben definito spirito di coesione politica che dovrà caratterizzare e valorizzare, nel rigoroso rispetto dei ruoli, delle competenze e delle prerogative di legge, i rapporti tra Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale.
Occorre, in estrema sintesi, esaltare i livelli di responsabilità privilegiando i luoghi della condivisione e delle rappresentanze.
Il 2010 dovrà centrare questo obiettivo.
Ci muoveremo in questa direzione, nella consapevolezza che chi è chiamato a funzioni di guida, di indirizzo politico-amministrativo e di governo ha il preciso ed ineludibile dovere di chiedere forti assunzioni di responsabilità, di operare scelte ed assumere decisioni al fine di comporre, in armonia con le forze politiche ed i Gruppi Consiliari, un nuovo quadro di governo in grado di consolidare e rilanciare l’azione amministrativa, nell’esclusivo interesse della collettività e del bene comune.

Guccione serve nuovo esecutivo. “La riunione del Consiglio Comunale di Cosenza di questa sera ha messo in evidenza che ci sono tutte le condizioni e le possibilità per ripartire e rilanciare, attraverso un nuovo esecutivo, l’azione politico-amministrativa della città capoluogo”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, a margine dei lavori del Consiglio comunale della città dei Bruzi “La relazione del sindaco, il dibattito che ne è seguito, la sottoscrizione da parte di una larga maggioranza di consiglieri comunali del documento politico-amministrativo finale, teso al rilancio dell’esperienza in atto –ha proseguito Guccione- è un fatto politicamente rilevante. Lo è ancor di più l’atteggiamento di disponibilità al confronto del gruppo consiliare dell’Udc, che ha dimostrato intelligenza politica e di lavorare solo nell’interesse dei cittadini”. “Questa grande opportunità politica –ha concluso il Segretario regionale del Pd- non va assolutamente sciupata. Mancano, ormai, solo 18 mesi alla conclusione della legislatura. Dobbiamo lavorare insieme perchè Cosenza e i cosentini abbiano finalmente ciò che si meritano: una città pulita e più vivibile, servizi qualitativamente più efficienti ed infrastrutture che la rendano veramente attrattiva di funzioni direzionali a livello regionale e provinciale”.

Il dibattito

FALVO
Non c’è motivo di scatenare una polemica prenatalizia. Tuttavia in previsione di questo dibattito ho riletto  il programma del sindaco quando si è presentato alla città dei bruzi in occasione della scorsa campagna elettorale.
Il risultato ottenuto da Perugini fu possibile soprattutto grazie alla esclusione delle liste di Forza Italia che falsò la campagna elettorale.
Ricordo i punti programmatici per dire ciò che è stato fatto e non fatto. Non si può pretendere che tutto ciò che è scritto in un programma sia realizzato ma ci si aspetta almeno che un andamento complessivo venga rispettato.
Città partecipata, pluralità di voci: se ne riempiono i programmi e sembra che troppe cose non sono state realizzate nella realtà dei fatti.
Mi viene da sorridere di fronte ad alcuni riferimenti del sindaco che soffrono di una crisi evidente, mi riferisco alla identità culturale di questa città. Non vi è chi non veda che quegli intenti sulle identità culturali non sono state realizzate ma si è addirittura fatto un passo indietro. L’arretramento è sotto gli occhi di tutti.
Centro sinistra non ha un progetto organico e unitario sullo sviluppo della città.
Nelle sue linee programmatiche c’è un errore di fondo, laddove si parla delle casermette come cuore della città. Il cuore della città è il centro storico, se non ripartiamo da lì, siamo distanti anni luce.
Tutto ciò che c’è di buono in questo programma rimane mera dichiarazione di intenti.

FRAMMARTINO
Ricordo che non sono stato suo elettore, votai un sindaco allora socialista, e dopo sei mesi, non condividendo i miei allora amici di partito, mi convertii alla causa dandole la mia fiducia che non le ho fatto mai mancare fino a poco tempo fa. Stasera le notifico che per deliberazione dei suoi organismi ha deliberato di stare all’opposizione fino a che non si chiarirà il rapporto tra PD e IDV, finchè non ci sarà dialogo corretto tra i due partiti.
Non entro nel merito dei buoni propositi, lei ha chiesto suggerimenti. Mi limito a 4: sulla cultura, tra le tante disattenzioni del titolare della delega mi auguro che non ci sia più, è l’adesione all’appello del regista Lo piano per ottenere i finanziamenti per un film su ferramonti. L’associazione che da anni svolge il suo impegno è stata bistrattata.
Sul personale, dico che c’è stato un premio di fiducia verso qualche dirigente di questo comune che è stato reso super dirigente e non merita di esserlo (Bartucci). Buona prassi sarebbe procedere alla rotazione dei dirigenti.
Sulle realizzazioni e i servizi: amo questa città ma ho davanti l’esempio della città di Rende che è un po’ la cattiva coscienza di Cosenza. Dovremmo far funzionare meglio la nostra macchina. Così nei servizi, che vengono erogati con grande efficienza.
Questo documento propone rilancio: mi auguro non si ìseguano stade già percorse, ovvero i rimpasti già fatti nati con la logica di mantenere inalterati gli equilibri del PD. Quando una giunta nasce da questo obiettivo, parte già male. Giacchè si è già sbagliato prima, non credo si debba continuare a sbagliare anche adesso.

GRECO
Ho sempre affermato importanza di questo strumento amministrativo che sono le linee programmatiche. È dunque riformista l’idea di poter contribuire alla vita della città contribuendo alla discussione su un argomento come questo. Ciò che interessa ai cittadini oggi sono i risultati più che l’impegno profuso. Sento di ringraziare il sindaco per l’impregno profuso, ed io che ho sempre creduto nell’etica della responsabilità credo che le valutazioni vadano fatte sulla base di ciò che si è promesso con le linee programmatiche. Da questo punto di vista sentirei di fare un ragionamento che non vuole essere fazioso, dalla particolarità della mia posizione, ma mi interessa assolvere ad un mandato elettorale che mi viene dai cittadini e ai quali devo rispondere più che a chiunque altro.
In questa direzione invito a leggere l’inserto del sole 24 ore sulla graduatoria in cui Cosenza regredisce sotto tutti gli aspetti: tenore della vita, affari e lavoro, ordine pubblico, servizi e ambiente, tempo libero. La qualità della vita è fortemente peggiorata. Questo dato lo devo necessariam legare all’impegno programmatico assunto dal sindaco nel 2006. cose che non giudico ma lascio alla vs valutazione. Come uomo di centro sinistra sono preoccupato di questo, ho la percezione che il giudizio della città sia negativo.
Utili da valle crati
Multiservizi che gestisce l’energia: ma non è in liquidazione
Non ho sentito parlare delle Casermette e il programma parla di referendum e concorso di idee e conversione delle casermette. Referendum unificazione Cosenza rende.
Nuovo modello di gestione città di ragazzi, io vedo un modello di conflitto sociale.
Stabilizzazione lavoro precario,perdita di nessun posto di lavoro, perseguimento reddito minimo: quali e quanti cittadini
Lei ha ripetuto che intende aprire una fase nuova,m questa città ha bisogno di una stagione nuova.

BOZZO
Ho riletto le linee programmatiche
Circoscrizioni, la legge le abolisce ma nulla avete fatto per individuare un ruolo.
Qualità e vivibilità delle frazioni, rivalutazione centro storico e san vito, problema traffico aumentato, posti di lavoro da garantire, servizi alle imprese e alle persone, quali sono?
Centro storico: ci si è concentrati sul corso principale. Sentiamo argomenti triti e ritriti: calatrava, metropolitana leggera, planetario, svincolo a sud sono tutti riconducibili ad amministrazioni precedenti.
Ragioniamo insieme su quanto si può fare in questo anno e mezzo che rimane. Riprendiamo a parlare di area urbana con l’autorevolezza che le appartiene.
Piano particolareggiato Donnici: donnici superiore è completamente edificabile ma non ci va a costruire nessuno. Se le frazioni non le avviciniamo alla città. C’è solo un modo che non lo svincolo a sud a Muoio Piccolo ma tra fiego e piano lago. Solo così le frazioni a sud non moriranno.

FILICE
È un dato di fatto la scarsa partecipazione e propositività della minoranza. La solita esternazione delle negatività non è mai accompagnata da qualcosa che possa servire da impulso e denoti partecipazione alla vita amministrativa.
Stasera usciamo fuori da qualsiasi equivoco politico, con una maggioranza forte.
Centro storico e periferie: nuovi impulsi. Il centro storico va ripopolato ma non con operazioni di facciata. Va recuperato sul piano strutturale, dei servizi, della sicurezza.
Ci aspettiamo molto dal percorso fino a fine legislatura e ci crediamo.
Sui piani particolareggiati: si sono date delle regole ad alcuni territori.
Le criticità ci sono, vogliamo che siano risolte nel rispetto delle prerogative del sindaco. Questa maggioranza deve essere più incisiva, più partecipata. Questo sindaco deve essere sostenuto con i fatti, dalla giunta e dalla maggioranza e non sono mancati i periodi di abbandono.

NUCCI
Abbiamo sempre attuato la politica della responsabilità ritenendo di essere sempre stai suo problemi della città, non abbiamo mai fatto mancare il ns contributo al dibattito politico sia in aula che nelle commissioni consiliari. Comprendo il malessere di quanti mi hanno preceduto nell’enunciare con crudezza le problematiche emerse in questi tre anni. Tutti con un’unica grande problematica da risaltare: le criticità che questa amm.ne non è riuscita a risolvere.
Potremmo elencarli tutti i problemi (personale, politica urbanistica, della mobilità) e affondare l coltello in tante piaghe che solleva l’intero consiglio ma non vogliamo trarre da questo dibattito momento di ulteriore divisione. Perché nelle parole del sindaco c’è l’intento di voltare pagina e ciò significa mettere una pietra su quello che è stato e cercare per il tempo che rimane di imprimere ad azione amministrativa una velocità che ad oggi nessuno ha rilevato.
Accogliamo questa sorta di ravvedimento operoso, cogliamo nelle parole uno spirito di rilancio dell’azione amministrativa me nel mentre ci chiediamo: oggi che ci dite che bisogna rilanciare e aprire una nuova stagione, in che tempi vogliamo realizzarla e con chi andremo a realizzarla? Diversamente non ne usciamo né siamo disposti ad attardarci su discorsi sterili che rimarrebbero enunciazioni. Diciotto mesi, che si riesce a fare? Se è la stessa che ad oggi ha guidato la città, riteniamo poco. Ma non rapportato all’impegno dei sindaci ma alle realizzazioni. Capiamo il momento difficile ma è di tutte le città. Siamo pronti ad aprire la fase dell’ascolto ma a patto che ci dica cosa realmente vuole realizzare. Un cronoprogramma, vogliamo. E la proposta la cogliamo nelle parole del Sindaco. Noi riteniamo che in una fase nuova ci siano nei posti chiave di un amministrazione, sia giunta che consiglio, persone assolutamente autorevoli. Chiediamo ad un’amministraz che in diciotto mesi vuole guidare un nuovo corso, una seria politica delle regole per cui tutti facciano il proprio dovere e rispondano delle loroazioni. È per noi punto imprescindibile in un ragionamento politico serio. Punto ineludibile è riaffermare la centralità della città nel capoluogo. La riacquistiano se ce l’andiamo a prendere con atti. Cs ha perso posizioni per ns criticità e negligenze non per dispetti di altri comuni. Queste sono le basi di un ragionamento politico al quale non ci sottrarremo ma se questi presupposti non sussistono, non siamo interessati.

GAUDIO
Pensavamo che dall’intervento del sindaco si declinasse un programma con la grande crisi che stiamo vivendo. L’evoluzione della recessione economica non può non condizionare qualunque discussione. In questa aula il dato della crisi economica e sociale non è stato toccato.
Oggi voreemo capire come si intende declinare il lavoro di questo anno e mezzo che rimane con la crisi esistente, che ha devastato il tessuto occupazionale e sociale della ns città e provincia. Non c’è il dato disaggregato, ma in provincia si perdono 7000 posti di lavoro nell’ultimo anno, 854 negozi chiusi, no incremento della cassa integrazione perché imperversa il lavoro nero. È alta la percentuale delle famiglie sotto la soglia della povertà. In un quadro così desolante in cui aumenta assenza di risorse e lavoro, diminuiscono possibilità di condurre vite dignitose, ci aspettavamo uno scatto di reni di questa amm.ne. abbiamo fatto questo ma non è sufficiente, le richieste che vengono dal basso sono altre. Pensiamo siano prevalsi politicismi e tatticismi che non sono leciti in periodi di vacche magre. 

LANZONE
Partecipazione cons com alla vita della città, credo ci sia ampia partecipazione e forse eccesso di discussione.
Gli indicatori di qualità della vita si riferiscono alla provincia. Ma quando gli indicatori danno la provincia al terzo posto è merito della provincia, quando c’è la regressione il demerito è dell’amministrazione.
Nelle linee programmatiche ci sono idee che vengono portate avanti, ad esempio l’ospedale. Io invito a credere tenacemente nelle cose. Lo sblocco dei finanziamenti per i quattro ospedali della Calabria, certo i processi non sono brevi.
C’è una malattia che non attenua nel corso degli anni che è la sclerosi, ricordare le cose passate e perdere memoria delle presenti. Sui rifiuti ad esempio, che non è problema di questi anni. Basta rileggere gli articoli degli anni passati. Questa amm.ne ha avuto il coraggio di rompere un meccanismo infernale, solo questo basterebbe a fare un plauso all’amm.ne.

BARTOLOMEO
I problemi sono sempre gli stessi da tre anni e mezzo ad oggi. Randagismo, opere pubbliche, multiservizi (doveva essere rilanciata ed è in liquidazione), Valle Crati, Città dei Ragazzi, Demetra senza stipendi. Non basterebbe un’ora di intervento. Ho apprezzato intervento del collega Frammartino circa alcuni dirigenti premiati immeritatamente.
Le critiche vengono da tutti, indipendentemente dalla posizione che ricopre. Sono le critiche di chiunque vuole bene alla città. Mi  auguro che in questo  scorcio di legislatura, il sindaco con una nuova giunta, più autorevole.
Questo non è il programma che ho condiviso tre anni fa.

CAVALCANTI
Devo ribadire con il rammarico di essere stato frainteso, il rammarico di un dibattito che in commissione ha avuto delle carenze politiche. Perché credo davvero che la politica sia partecipazione. E sono un po’ preoccupato quando in questa aula sento parlare di eccesso di discussione. La discussione è semmai il sale della politica. Guai se dovesse essere limitata. Ho apprezzato anch’io il coraggio del sindaco ma perché il suo intervento con volontà propositiva ha svolto ha una relazione che rappresenta il risultato di una discussione politica svolta in questi mesi che aveva come base quella di rilanciare l’azione di un’amministrazione della quale venivano evidenziati da più parti carenze e ritardi.
Leggo tante cose importanti nella relazione che me ne fanno condividere il taglio politico di fondo.
I resoconti, le classifiche sulla qualità della vita, non abbiamo bisogno di quelli per capire che cs vive una situazione di difficoltà, sia per la situazione di carattere generale, i tagli, per una politica che riduce i trasferimenti agli enti locali condizionando la qualità dei servizi. Ma colgo anche una difficoltà specifica che proprio nell’elencazione delle cose fatte, uno stato di attuazione delle linee programmatiche che è carente. In tre anni e mezzo si poteva fare di più e ciò sta proprio nelle cose che vengono elencate in cui il livello di realizzazione non trova quello stato che ci si sarebbe potuto attendere se l’attuazione avesse percorso tappe e velocità diverse da quelle verificate. Tutto questo è giusto denunziarlo ad una città che manifesta quotidianamente le carenze e i limiti di un’amministrazione. Le criticità diventano emergenze quando i tempi non riescono a dipanarsi con efficacia. È evidente che nel momento in cui al termine di un’elencazione delle cose fatte si propone un rilancio della vita amministrativa, si riconosce la carenza e va apprezzato lo sforzo in questa direzione. Nella relazione del sindaco si legge la volontà di rilancio e supplire alle carenze che finora hanno caratterizzato l’azione amm.va. voglio dare atto al sindaco di un impegno positivo e forte, e però in questo ci sta anche una chiave di lettura politica che va analizzata. Ho visto spesso il sindaco in solitudine, affrontare i problemi senza avere al suo fianco in maniera forte né la sua amministrazione né i soggetti politici che compongono la sua maggioranza. Questo è un elemento che ha creato debolezze e non dovrà capitare in futuro. La mancanza di un vero e proprio collante politico di questa maggioranza, che dovrà ricreare uno spirito di coesione politica che finora è mancato. Nelle parole del sindaco la sollecitazione a ritrovare lo spirito di maggioranza, a far sì che il prossimo anno sia di completam alle cose fatte e forte accelerazione. Credo sia stato ampliamente colto nell’interv del cons nucci. La possibilità di ritrovarsi su questa base, sia pur nelle posizioni distinte, che consente di ritrovarsi su un percorso di crescita è l’ulteriore elemento che il sindaco ha inteso lanciare parlando di contributi, di collaborazione.

SPATARO
I cittadini sanno bene che le problematiche citate oggi in aula si sono consolidate nel tempo e oggi sono esplose definitivamente. Ribadisce lealtà al sindaco nel pieno rispetto delle sue prerogative circa le intenzioni di un rimpasto, riconoscendogli la capacità di aprire una nuova fase se lo riterrà opportuno.

AMBROGIO
Ricordo di antonio acri. Anticipazione di una richiesta di intitolazione di un luogo cittadino.
Penso che questa amministrazione – con riferimento alla problematica del lavoro – non abbia causato la perdita di alcun posto di  lavoro. L’allarmismo intorno a città dei ragazzi, a valle crati era infondato. E non parliamo dei vigili urbano oggi full time. I livelli occupazionali si sono implementati.
Frazioni a sud: quello che ha fatto questa amministrazione non si era mai fatto in 50 anni di amministrazione. Né penso che dallo svincolo a sud possa dipendere lo sviluppo di quelle zone.
Stasera approviamo un documento che è un nuovo patto con la città. Il sindaco ha parlato di sfida aggiungendo che vogliamo vincerla.  Il PD è al tuo fianco per il rilancio amministrativo che è anche politico.

SINDACO
Un dato è assolutam  condiviso ed è emerso da tutti i ragionamenti, rispetto al quale si possono dare valutaz diverse: il Paese è attraversato da due anni da una crisi delle più imponenti dal dopoguerra ad oggi. Un’ondata recessiva così violenta che nel nord si sono persi 700mila posti di lavoro, nel sud, nel settore scuola……..
È un dato dal quale partire altrimenti alcuna conclusione è coerente. Certo è indiscutibile che si può fare di più, così come un anno e tre mesi è un periodo sul quale fare un punto ma senza tralasciare il contesto.
Nel programma amministrativo erano evidenziati quattro/5 macroaree: servizi minimi essenziali e sull’emergenza idrica abbiamo investito 5 + 5 milioni di euro e i risultati ci sono. Sui rifiuti, certo che ci sarebbe piaciuto stare in organizzazioni che producessero utili, la realtà era incancrenita, la stiamo modificando e dobbiamo accelerare il lavoro perché la fase transitoria finisca presto. E le manutenzioni, abbiamo fatto una serie di cose con le nostre risorse sapendo che si può fare di più ma in un contesto di risorse economiche che si assottigliano sempre di più.
Sul tema delle opere di infrastrutturazione primaria nelle zone a sud abbiamo investito milioni di euro e tutti dal bilancio comunale: OPERE PUBBLICHE: in un momento di crisi, e dovendo rispettare il patto di stabilità, abbiamo appaltato 60 milioni di euro di opere pubbliche.
A gennaio sottoscriveremo con la regione il patto per lo sviluppo sostitutivo del PSU che impegnerà risorse importanti e anche lì saranno opere, occupazione, sviluppo.
La metropolitana leggera è una realtà, 120 milioni di euro, risorse già individuate: lavoro, occupaz e sviluppo. E non è stato facile mettere insieme tutti i soggetti istituzionali. Svincolo a sud: l’abbiamo firmato l’accordo con l’ANAS che ha detto di poterle fare alcune cose, altre no. Continueremo la ns battaglia. E anche sulla tangenziale a est, è sotto gli occhi di tutti i lavori che coinvolgono anche la Provincia di Cs. La racconto così perché credo abbiamo il dovere di guardare e valorizzare il bicchiere mezzo pieno con l’idea di colmare la parte vuota.
La difficoltà finanziaria di cassa del Comune è il vero tumore dei Comuni e nessuna bacchetta magica può migliorarla se non quelle politiche di riequilibrio dei bilanci che stiamo cercando di mettere in piedi.
LAVORO: nessun posto è stato perduto. Non lasciamoci prendere dalle strumentazioni politiche, il dato è oggettivo. E mi riferisco soprattutto a quel sistema indotto di servizi gestiti dall’amministr che produce sostegno sociale. E ci auguriamo molto che il progetto comprenda il finanziamento delle cooperative B. nessun servizio è diminuito. Non ho sentito un solo esempio teso a dimostrare la diminuzione dei servizi.

CONURBAZIONE, il piano strategico l’abbiamo fatto ed è stato molto apprezzato e approveremo il piano della mobilità. Guarderemo comunque a questo strumento con un occhio allargato all’area urbana che non è solo quella che guarda a nord.
Allora coltiviamo un minimo di fiducia perché tre anni non sono brevi ma nemmeno un tempo indefinibile. È più che legittimo che l’esercizio dell’amministrazione sia ad includere, rammarico per scelta frammartino solo per ragioni di partito, entusiasmo per apertura udc su questioni di porogramma.
Su questo dato politico ribadisco disponibilità a confronti i dee, di posizione democraticam espresse che valgano a concludere un mandato nei suoi diciotto mesi finali con senso di responsabilità.
PARTECIPAZIONE: tema che forse ha subito rallentamenti. Non è fatta di gesti unilaterali ma di strumenti attraverso cui si registrano le disponibilità. È un terreno sul quale abbiamo prodotto risultati positivi. Nuovo statuto dovrà guardare a nuovi spazi di partecipazione.
Ognuno ha limite di azione umana ma anche coerenza di appartenenza e voglia di stare in un percorso di ente locale. A volte la voglia partecipativa non emerge come dovrebbe.
La strada che abbiamo davanti non può che essere per il completamento, che politicamente rinsaldi un vincolo di maggioranza, perché no allargato a quanti hanno voglia di collaborare con spirito costruttivo.

 

 

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