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Cronaca
Sgrena libera/Ucciso Calipari

 

Bianco (Copaco) “Il Sismi ha lavorato in piena autonomia”

"I servizi hanno operato in assoluta autonomia rispetto ad altri servizi collegati". Lo ha affermato il presidente del Comitato Parlamentare per i servizi (COPACO), Enzo Bianco al termine dell'audizione, durata circa tre ore, del sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta e del direttore del Sismi, Nicolo' Pollari. Ad una domanda sui rapporti con gli Usa, il presidente del Copaco ha risposto che ''qualcosa bisognera' ulteriormente chiarire su questa vicenda. Il quadro non e' ancora delineato''. Il governo, ha spiegato Bianco, ''non ha riferito sulle questioni che, in qualche modo, sono collegate alla sicurezza nazionale, alla sicurezza di uomini e apparati che operano in Iraq e a cui bisogna garantire condizioni di assoluta tutela''. Per il resto ha sottolineato ''da parte di Letta e Pollari c'e' stata una puntigliosa e dettagliata ricostruzione della liberazione di Giuliana Sgrena e dell'uccisione di Nicola Calipari'' rispetto alla quale pero' non si entra nel merito perche' "le cose riferite sono coperte da segreto". ''Noi - ha spiegato il presidente del Copaco, che parlava alla presenza degli altri componenti del comitato - volevamo testimoniare unitariamente il nostro apprezzamento per le modalita' con cui il servizio di informazione ha condotto questa vicenda. Il governo - ha aggiunto - aveva l'impegno con gli americani di non riferire su quello su cui sta indagando la commissione mista: le risultanze di questa inchiesta, e' stato ribadito, ci saranno in tempi molto rapidi, anche se non c'e' una data precisa''. Al termine dell'audizione, Bianco ha voluto ribadire ''il nostro dolore per la scomparsa di Calipari, funzionario che avevamo conosciuto e che aveva anche lavorato con il Copaco nel marzo dell'anno scorso, in una delicata missione negli Stati Uniti''. Bianco ha infine riferito che ci sara' un ulteriore appuntamento con il governo sulla vicenda, quando saranno cessate le esigenze di sicurezza nazionale.
Enzo Bianco in apertura dell'audizione odierna, ha affermato: "Ringrazio il Governo per le modalita' con cui ha operato nella vicenda in esame". Pronta la restituzione della cortesia da parte di Gianni Letta: "Ringrazio Bianco per avere reso pubblico il suo pensiero che mi aveva gia' manifestato privatamente". Nella conferenza stampa finale Bianco ha sottolineato che "i servizi hanno operato in assoluta autonomia rispetto ad altri servizi collegati". Alla domanda se quindi gli Usa non fossero informati, Fabrizio Cicchitto di Forza Italia ha preferito non rispondere ed ha rimandato alle parole di Bianco. Alla domanda se solo Letta avesse gestito la vicenda Sgrena-Calipari per conto del Governo italiano, Cicchitto ha risposto secco: "Solo Letta". Secondo quanto si e' appreso da un commissario dell'opposizione, una parte dell'audizione avrebbe riguardato proprio chi nel Governo italiano si e' occupato della vicenda Sgrena-Calipari. L'audizione di Letta e Pollari e' durata oltre due ore. Le direttive del Governo al Sismi, secondo quanto riferisce Bianco, erano quelle "di riportare in patria sana e salva, a qualunque costo, la giornalista rapita". Bianco rende noto che le indagini della commissione mista daranno risultati "in tempi rapidi". "Il Governo italiano - continua Bianco - ha l'impegno con gli Usa di non riferire sulle indagini della commissione mista". Non c'e' pero' una data precisa per il termine delle indagini. I giornalisti hanno chiesto cosa potesse significare il termine 'piena autonomia' riferito all'azione del Sismi. Bianco ha ribadito: "I servizi hanno operato in condizioni di assoluta autonomia rispetto ad altri servizi collegati ad altri Paesi". Alla domanda se fosse stato soddisfacente il rapporto fra servizi italiani e autorita' Usa, Bianco ha risposto: "Io penso che qualcosa bisognera' ulteriormente chiarire e approfondire su questa vicenda. Il quadro non e' ancora del tutto definito". Al termine dell'audizione di Letta e Pollari, Bianco ha definito la loro ricostruzione dei fatti "puntuale, precisa e dettagliata della vicenda del sequestro di Giuliana Sgrena, della sua liberazione e naturalmente anche della drammatica conclusione della vicenda con l'uccisione di Nicola Calipari". Il Comitato Parlamentare per i servizi segreti ha espresso "dolore profondo" per la scomparsa di un servitore dello Stato che peraltro il Comitato aveva conosciuto "nel corso di una importante missione negli Usa. In quella sede - ha sottolineato Bianco - avevamo potuto verificare quanto fosse l'apprezzamento e la stima di cui Calipari godeva anche negli ambienti dei servizi collegati, compresi quelli Usa". "Ovviamente - ha proseguito Bianco - il Governo non ha riferito sulle questioni che in qualche modo sono collegate alla sicurezza nazionale, alla sicurezza di uomini e apparati che tuttora operano in quel Paese". Bianco ha detto di non potere andare oltre: "Comprenderete che non potremo entrare in alcuna altra comunicazione, perche' le cose che ci sono state riferite sono ovviamente coperte da segreto. Volevamo soltanto testimoniare unitariamente il nostro apprezzamento per le modalita' con cui il Sismi ha condotto questa vicenda. Esso gode dell'apprezzamento unanime del Parlamento, nella parte qui rappresentata, cioe' il Comitato parlamentare".

Caso Calipari. Gli Usa seppero della Sgrena alle 20.30

"Gli Stati Uniti sapevano, ma non conoscevano tutti i passaggi. Gli Stati Uniti non sapevano che il 4 marzo ci sarabbe stata la parte conclusiva dell'operazione per liberare Giuliana Sgrena. Gli Stati Uniti hanno saputo alle ore 20 del 4 marzo che Calipari e l'autista stavano tornando all'aeroporto di Baghdad con una terza persona. Gli Stati Uniti hanno saputo alle 20,30 che quella terza persona era Giuliana Sgrena. Non c'era alcun quarto uomo". Lo afferma un componente del Comitato parlamentare sui servizi segreti, dopo l'audizione odierna di Gianni Letta e Nicolo' Pollari sulla vicenda Calipari-Sgrena. Secondo quanto riferisce la stessa fonte, "l'elemento importante scaturito oggi e' la rivendicazione dell'autonomia italiana, attraverso il nostro Governo ed i nostri servizi, per quanto riguarda le vicende dei sequestri. Gli Stati Uniti non dovevamo avere elementi prima, perche' questo avrebbe compromesso la liberazione dell'ostaggio. C'era un impegno con i rapitori di non dirlo a nessuno, tanto meno agli Stati Uniti, perche' la vita di Giuliana Sgrena sarebbe stata in pericolo". Alla domanda su chi avesse guidato la vicenda per quanto riguarda il Governo italiano, il componente del Comitato parlamentare afferma: "Letta rivendica un ruolo unico nella trattativa. Il ruolo del ministro degli Esteri ha riguardato gli aspetti diplomatici, nel quadro delle modalita' decise dal Governo". Secondo il parlamentare, il Copaco ritornera' sulla vicenda Calipari-Sgrena "non appena avremo gli esiti dell'inchiesta della Commissione mista. Siamo ancora in credito di notizie per quanto riguarda la liberazione delle due Simone".

Letta incontra l’ambasciatore USA, Mel Sembler

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha incontrato nel pomeriggio a Palazzo Chigi l'ambasciatore degli Stati Uniti Mel Sembler. L'incontro e' avvenuto pochi minuti dopo il termine dell'audizione di Letta e Pollari al Parlamento italiano sulla liberazione di Giuliana Sgrena e l'uccisione di Nicola Calipari.

Un concerto per Calipari a Vibo

L' Amministrazione provinciale e la Prefettura di Vibo Valentia hanno organizzato, per mercoledi' prossimo, nella Chiesa di ''Santa Maria la Nova'', un concerto di Pasqua in onore di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi caduto in Iraq durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Il concerto, che prevede l' esecuzione del Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, verra' eseguito dall' orchestra ''Polis Sinfonica'' diretta da Antonella Barbarossa. ''Assieme alla Prefettura - ha commentato il presidente della Provincia, Ottavio Bruni - abbiamo sentito il dovere di rendere omaggio a una figura eroica e nobile quale e' quella di Nicola Calipari. Un esemplare servitore dello Stato che con il proprio gesto ha reso onore all' intero Paese e alla nostra Calabria, sua terra natia''.

Un teatro abruzzese verrà intitolato a Calipari

Il teatro comunale di Cerchio (L'Aquila) sara' intitolato a Nicola Calipari, il funzionario del Sismi morto in Iraq dopo la liberazione della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena. La decisione e' stata presa dal sindaco, Gianfranco Tedeschi, con una delibera della Giunta comunale. Alla cerimonia ufficiale, in programma il 25 marzo, alle ore 9, sara' presente anche il gen. Nicolo' Pollari, direttore del Sismi.

Casini, “I giornalisti uccisi in guerra martiri della democrazia”

I giornalisti uccisi nei teatri di guerra mentre compiono il loro lavoro ''possono essere considerati a buon diritto veri e propri martiri della democrazia, poiche' uno degli aspetti fondanti di ogni ordinamento democratico sta proprio nella nascita e nello sviluppo di una informazione nuova, libera, indipendente ed autorevole: un sogno coraggioso nel quale alcuni giovani iracheni hanno iniziato a credere e per il quale hanno pagato, fino al tributo della vita''. Lo afferma il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, alla cerimonia di consegna, nella Sala del Mappamondo a Montecitorio, del premio intitolato ad Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli, le giornaliste uccise in Somalia ed in Afghanistan. Prima di consegnare il premio della Camera dei deputati, nella Sala del Mappamondo, a Serena Di Benedetto e Francesca Nani, alla presenza dei familiari di Ilaria Alpi, di Maria Grazia Cutuli e del fotografo Raffaele Ciriello, morto nel marzo 2002 in Cisgiordania, Casini ha detto di ripensare alla morte delle due croniste ''con profonda commozione e con un insopprimibile senso di ingiustizia''. ''Nelle loro morti - osserva - continuiamo a leggere, insieme alla barbara volonta' do spegnere con la violenza le loro voci coraggiose, un attacco diretto a quesi valori di liberta', giustizia e rispetto dell'uomo che costituiscono i principi fondanti della nostra democrazia''. Un ''affronto'' che, secondo Casini, ''continua a riproporsi ancora oggi, seppur in contesti nuovi''. A questo proposito, il presidente della Camera pensa alla ''difficile realta' irachena, dove tanti nostri connazionali, impegnati in vario modo in un'opera di aiuto e sostegno alla ricostruzione civile e materiale di quel Paese sono messi a dura prova dal pericolo quotidiano dei sequestri e degli attentati''. E tra questi, ''i giornalisti sono sempre in prima linea di fronte a questi attacchi: giornalisti italiani e di tutto il mondo, ma soprattutto giornalisti iracheni, ai quali la follia del terrorismo vuole impedire di lavorare per la costruzione di una convivenza libera e democratica nel proprio Paese''. A questo proposito, il presidente della Camera sottolinea che ''il terrorismo internazionale ha lanciato una dura sfida al mondo libero, una sfida che possiamo vincere solo contrapponendo alla cultura della morte e dello scontro di civilta' la nostra cultura della vita, dei diritti e della liberta' dell'uomo: la cultura che proprio molti giornalisti cercando di trasmettere svolgendo con passione ed onesta' il loro lavoro''. Casini ha infine invitato i giovani giornalisti a sentire il dovere di ''ricostruire con scrupolo i fatti, rifuggendo dalle semplificazioni o dalla tentazione di cavalcare facili battaglie ideologiche, senza alimentare pregiudizi ma invece favorendo una sempre maggiore comprensione di culture e mondi diversi dal nostro''. Per questo, ha sottolineato, potranno attingere alla ''gran tradizione di buon giornalismo'' che l'Italia ha ''per individuare autorevoli e luminosi maestri''. Ala cerimonia ha preso parte il vicepresidente Fabio Mussi, al vertice della commissione esaminatrice composta da deputate e giornaliste, che ha ricordato ''il rapimento in Iraq di Giuliana Sgrena e del drammatiche vicende che hanno portato alla sua liberazione''.

 

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