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Cronaca
Sgrena libera/Ucciso Calipari

 

Cosenza dedicherà il ponte Calatrava alla memoria di Calipari

Il ponte Calatrava verrà dedicato a Nicola Calipari, il funzionario calabrese del Sismi ucciso a Baghdad, è quanto affermato dal Sindaco durante l’inaugurazione del MAP a piazza Fera. “Sulla toponomastica ci apprestiamo a varare una nuova importante fase di riassetto urbano. Sarà importante – ha detto la Sindaco Catizone – ricordare chi non c’è più e tra questi la memoria di Nicola Calipari. Tra i tanti simboli della sua modernità, Cosenza avrà un’opera di Santiago Calatrava che, come tutti i ponti, è un simbolo di libertà. Credo che sia giusto dedicare quest’opera a Nicola Calipari, che ha perso la vita per la libertà degli altri”.

Pagliarulo (PdCI) “Per Calipari è giusto parlare di agguato”

''Quanto emerge dalla versione del generale Mario Marioli conferma i gravi dubbi che noi Comunisti italiani abbiamo avanzato sull'attacco all'automobile della giornalista -dice il senatore Gianfranco Pagliarulo, del Pdci-. E' sempre piu' ragionevole, adesso, formulare l'ipotesi che tale attacco sia stato un 'agguato di reazione'. Chi finora in Italia ha escluso tale ipotesi, accusando coloro che la formulavano di antiamericanismo,sbagliava e sbaglia: se si vuole scoprire la verita' bisogna verificare tutte le ipotesi, comprese quelle piu' sgradite al governo italiano''. Per Pagliarulo, ''la stessa Commissione d'inchiesta, se vuole lavorare seriamente, deve appurare l'eventualita' dell'agguato. Tutta questa vicenda, drammatica e oscura, conferma la totale inopportunita' che i militari italiani in Iraq dipendano ancora dal comando Usa, e aggiunge ulteriori ragioni del loro immediato ritiro''.

Bertinotti “L’uccisione di Calipari ha fatto onore all’Italia, ma ora bisogna uscire dalla guerra”

La guerra ogni giorno ''fa vittime terribili. Siamo stati coinvolti con l' uccisione di un funzionario che ha fatto onore al Paese ma ogni giorno c' e' una striscia di morti che semina odio. Bastano da soli i racconti sconvolgenti di Falluja''. Lo ha dettto Fausto Bertinotti a margine di una iniziativa elettorale di Prc a Carrara. ''Quello che dobbiamo fare, senza polemiche - ha detto Bertinotti - e' portare l' Italia fuori dalla guerra e contribuire cosi' a far cessare guerra e terrorismo''.

Un ufficiale dei marines: “L’inchiesta completa un atto dovuto”

"Gli americani devono capire che gli errori strategici in guerra sono inevitabili. E che ogni interrogativo legale, morale e strategico deve essere preso in considerazione. Lo dobbiamo alla signora Sgrena e alla famiglia di Calipari, e a migliaia di cittadini iracheni che passano attraverso i checkpoint ogni giorno". E' quanto scritto oggi sul New York Times da Nathaniel Fick, ex comandante dei Marine in Afghanistan e Iraq. Fick concorda con la necessità di un'indagine accurata delle circostanze che hanno portato all'uccisione dell'agente del Sismi, e sostiene che "il giovane ufficiale o soldato a comando del checkpoint da cui sono partiti i colpi avrà pensato, in buona fede, che l'auto rappresentava una minaccia imminente per sé stesso e i suoi soldati". "Il problema reale è questo", aggiunge l'ufficiale. "Come le nostre truppe possono far fronte a una minaccia simile senza uccidere personale non combattente?". Sfortunatamente, spiega Fick, si è acceso il dibattito su due argomenti fuorvianti: "Sgrena ha ipotizzato che gli americani hanno provato ad ucciderla per protestare contro la politica italiana di negoziare con i sequestratori", e "cosa ben più grave, non vi è stato appropriato coordinamento tra autorità italiane e americane per prevenire la sparatoria".

Alemanno “Caso calipari dimostra che i servizi segreti non sono più deviati”

''Nicola Calipari ha rappresentato i servizi segreti non piu' deviati, ma al servizio dei cittadini e dell'interesse nazionale: se l'Italia sta andando avanti lo deve anche al suo sacrificio''. Lo ha detto il ministro alle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, intervenendo a Pomigliano d'Arco (Napoli), all'apertura della campagna elettorale di Carlo De Falco, candidato a sindaco del centrodestra. ''Questa nuova Italia sta andando avanti e lo deve anche al sacrificio di Nicola Calipari - ha aggiunto il ministro - un sacrificio che ha un grande messaggio: Calipari era un servitore dello Stato che ha saputo compiere fino in fondo il suo servizio, era un capo di un servizio segreto che nel momento di maggior pericolo si metteva in prima linea e rischiava di persona. Una persona che ha rappresentato i servizi segreti non piu' deviati, ma al servizio dei cittadini e dell'interesse nazionale''. 'E' una realta' nuova che sta crescendo - ha proseguito Alemanno - che si contrappone alla vecchia Italia, quella dei comitati per Giuliana Sgrena e che rappresenta la paura e la fuga''. Alemanno ha, inoltre, sostenuto che ''questa nuova Italia ha la schiena diritta, perche' vogliamo la verita' ''. ''Vogliamo sapere cosa e' successo a Nicola Calipari - ha concluso - vogliamo sapere perche', chi ha le responsabilita', perche' quei soldati americani hanno sparato, e vogliamo che i responsabili siano puniti. Perche' siamo alleati, ma servi mai''.

Scolari: “Gli attacchi alla Sgrena per colpire Calipari ed il Sismi”

Gli attacchi a Giuliana Sgrena da parte di alcuni giornali e ministri, sono in realta' tentativi di colpire il suo salvatore Nicola Calipari e, piu' in generale, l'atteggiamento che il Sismi ha tenuto in tutta la vicenda. Lo afferma Pier Scolari, il compagno dell'inviata del Manifesto rapita in Iraq e rilasciata dopo un mese, in un'intervista ad 'Articolo 21'. ''E' evidente - dice Scolari - che si e' scelto in questa vicenda il soggetto piu' debole che e' Giuliana, ma gli attacchi sono soprattutto diretti alla direzione che il Sismi ha avuto in tutta la vicenda''. Altrimenti, e' il suo ragionamento, non si capisce ''perche' rinfacciare a Giuliana, come e' stato fatto, alcune scelte che ovviamente lei non poteva fare o alcune responsabilita' che certo lei non poteva avere''. Cio' invece, prosegue Scolari, ''serve appunto per cercare di colpire l'anello debole ma in realta' lanciare dei messaggi ad altri''. Nell'intervista Scolari ribadisce pero' che non e' il governo l'obiettivo delle sue critiche. ''Dal governo ci sono stati dei messaggi di solidarieta', in particolare dal sottosegretario Letta, che con noi ha condiviso tutta la fase della liberazione di Giuliana. Da questo punto di vista non ho nulla da rimproverare al governo. A singoli ministri e' diverso, ma quelli purtroppo li conosciamo tutti''. Quanto alla possibilita' di continuare a raccontare la guerra in Iraq, Scolari ripete quanto gia' detto da Giuliana Sgrena subito dopo la sua liberazione. Quella guerra ''non si potra' piu' raccontare e purtroppo dobbiamo prendere atto di questo. Perche' nessuna delle parti vuole piu' che siano presenti i giornalisti: non lo vogliono e non lo hanno mai voluto gli americani, che hanno sempre fatto di tutto per mandare via i giornalisti, non lo vogliono tutti coloro che in una forma o nell'altra resistono all'occupazione militare perche' ormai ogni straniero e' un nemico''.

A Reggio un minuto di silenzio prima del derby

Prima dell' inizio del derby Reggina-Messina, l' arbitro De Santis ha fatto osservare un minuto di raccoglimento in memoria di Nicola Calipari, l' agente del Sismi ucciso a Baghdad dopo la liberazione di Giuliana Sgrena. Calipari era di Reggio Calabria. Tutti i tifosi presenti allo stadio, compresi i circa 3.000 arrivati da Messina, si sono uniti in un lungo applauso mentre dalla curva dei sostenitori amaranto si e' levato il coro ''Nicola, Nicola'' durato tutto il minuto di raccoglimento. Le squadre si sono schierate sul cerchio di centrocampo una di fronte all' altra.

Striscione per Calipari nella partita di Reggio

Un lungo striscione con la scritta ''Gli eroi di Reggio non muoiono mai ... ciao Nicola!'' e' stato esposto nella curva occupata dai tifosi della Reggina durante l' intervallo della gara che la squadra calabrese sta giocando contro il Messina. Dopo il minuto di raccoglimento fatto ad inizio gara, e' stato cosi' che i tifosi amaranto hanno ricordato Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso a Baghdad. Un lungo applauso del resto dello stadio ha accolto lo striscione.

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