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Papa Giovanni Paolo II

"Il Grande"

Il feretro di Giovanni Paolo II esposto in San Pietro

Il 18 aprile inizia il Conclave

06/04 Inizia il conto alla rovescia per il conclave, che si aprira' nel pomeriggio del 18 aprile, primo giorno utile dopo la morte del papa, secondo quanto previsto dalla costituzione Universi Dominici Gregis, che indica tra 15 e 20 giorni il lasso di tempo in cui si puo' indire la massima riunione dei cardinali, chiamati ad eleggere il successore di Karol Wojtyla. E' quanto hanno deciso oggi i cardinali riuniti nella quarta congregazione generale, alla quale erano presenti 116 porporati, tra elettori e ultraottantenni, con 31 nuovi arrivati nelle ultime 24 ore. In totale i cardinali presenti a Roma, ha detto il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls, sono gia' 122, sempre tra elettori e non. Una decisione che si puo' leggere con la volonta' dei cardinali di procedere speditamente per far partire l'elezione del prossimo papa. Dopo la fine dei ''novendiali'', i nove giorni di messe funebri per il pontefice, i cardinali elettori avranno domenica 17 aprile come giorno di ''riposo'': la mattina del 18 e' prevista la ''solenne celebrazione eucaristica con la messa votiva 'pro eligendo papa' ''. Nel pomeriggio dello stesso giorno, i cardinali si riuniranno nella Cappella Paolina, dalla quale con processione solenne e invocando l'assistenza dello spirito santo con l'inno ''Veni, creator Spiritus'', si recheranno nella cappella Sistina, ''Locum et sedem electionis peragendae''. Si tratta di un percorso di pochi metri, che si snoda nella cosiddetta Sala Regia, dove i papi ricevevano, e tuttora a volte ricevono, le personalita' piu' importanti. Dopo accurati controlli per evitare l'intromissione involontaria di ''ogni possibile mezzo di comunicazione'', i cardinali elettori presteranno giuramento e poi il maestro delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice, mons. Piero Marini, intimera' l' ''extra omnes'', il fuori tutti per gli estranei al conclave. Le votazioni inizieranno subito nello stesso pomeriggio con la prima: le successive saranno due la mattina e due il pomeriggio per tre giorni consecutivi. Quanto agli scrutini, se dopo il terzo giorno non si fosse eletto il papa, e' previsto un giorno di ''preghiera, di libero colloquio tra i votanti e di una breve esortazione spirituale''. Stessa procedura dopo altri sette scrutini inutili ed ancora dopo altri sette. A quel punto si potra' decidere una nuova procedura: si potra' continuare a cercare un candidato che raggiunga i due terzi dei voti, oppure optare per una elezione a maggioranza assoluta o per un ballottaggio. Sempre comunque i voti saranno per iscritto e segreti. Arrivati alla scelta dell'eletto, a lui sara' posta la domanda: ''accetti la tua elezione a sommo pontefice?''; alla risposta affermativa, un tempo i cardinali facevano calare in segno d'ossequio i baldacchini che coprivano i loro tronetti. Erano di colore diverso (rosso o verde), a seconda se il cardinale era stato 'creato' dal papa appena morto, e quindi fosse in lutto, oppure da un predecessore. Ora non ci sono piu', anche perche' l'aumentato numero di porporati ha tolto lo spazio necessario. Ci sara' comunque l'ossequio dei cardinali, ultimo atto del Conclave, dopo che all'eletto sara' stata posta l'ultima domanda: ''come vuoi essere chiamato?''. Ormai papa, l'eletto verra' condotto alla Camera lachrimatoria, una piccola stanza sulla sinistra dell'altare, che prende nome dalle lacrime che i papi appena eletti versano sulla propria nuova condizione. La' saranno stati collocati i tre abiti bianchi di taglia diversa. Nonostante tale possibilita', non sempre c'e' stata la taglia giusta: per Pio XII erano tutte troppo larghe, per Giovanni XXIII troppo strette. Il nuovo papa indossera' la veste bianca e il cardinale protodiacono, Jorge Arturo Medina Estevez annuncera' alla gente riunita in piazza san Pietro: ''Nuntio vobis gaudium magnum: Habemus papam'' (vi annuncio una grande gioia: abbiamo il papa).

I presidenti USA davanti il feretro del Papa

I due Bush e Clinton hanno reso omaggio alla salma del Papa

E' durata poco piu' di cinque minuti la visita del presidente George W. Bush al Papa defunto, nella basilica di San Pietro. Accompagnato dalla moglie Laura, Bush junior ha preceduto nella basilica gli ex presidenti Bill Clinton e George Bush senior, suo padre. Nella delegazione c'era anche il Segretario di Stato Condoleezza Rice, che indossava un velo nero sul capo, come Laura Bush. Guidati dal presidente della Conferenza episcopale statunitense, Bush e i suoi predecessori hanno sostato per alcuni istanti davanti al feretro, prima in piedi e poi in ginocchio. E' stato un "momento di raccoglimento", come ha sottolineato il portavoce vaticano Navarro Valls. Prima di lasciare la basilica, infine, il saluto del presidente statunitense e degli ex presidenti ai cardinali presenti, fra i quali gli americani Egan e Szoka. Ma, soprattutto, all'arcivescovo Stanislao Dziwisz, segretario personale del Papa per tutti i 26 anni del pontificato. Al fianco di Wojtyla, 'don Stanislao' ha conosciuto bene tutti i tre presidenti e ha avuto da loro, questa sera, un pubblico riconoscimento, con questa manifestazione di stima. L'arcivescovo, infatti, era raccolto in preghiera all'ultima fila dei banchi di destra posti accanto al catafalco, quando il presidente Bush ha chiesto di potergli stringere la mano. Il vescovo Renato Boccardo, segretario della Commissione della Citta' del Vaticano, si e' precipitato ad avvertirlo e lo ha poi accompagnato ai piedi dell'altare della confessione, dove sia il presidente Bush che Bush senior e Clinton hanno conversato brevemente con lui, ringraziandolo anche loro per il grande servizio reso a Giovanni Paolo II in tutti questi anni.

Clinton e Condoleeza Rice

La Confcommercio di Cosenza invita i commercianti a chiudere i negozi per il funerale

La Confcommercio di Cosenza ha invitato i titolari degli esercizi commerciali della citta' e della provincia a tenere i negozi chiusi nella mattinata di venerdi' prossimo in coincidenza con i funerali di Papa Giovanni Paolo II. In particolare, durante la celebrazione delle esequie di Giovanni Paolo II, la Confcommercio invita i negozianti ad abbassare le saracinesche, spegnere le insegne e le luci delle vetrine ed affiggere un drappo nero o altro segno di lutto all' esterno dei negozi. ''La scomparsa del Santo Padre, che per 26 anni ha condotto le sorti della chiesa incidendo profondamente sulla storia e sulla societa' - e' detto in una nota della Confcommercio - coinvolge nelle manifestazioni di lutto anche le categorie del commercio e del turismo''.

Gli Studenti dell’Unical chiedono l’intitolazione dell’Aula Magna a Papa Wojtyla

Alcune associazioni degli studenti dell' Universita' della Calabria hanno chiesto al rettore, Giovanni Latorre, d' intitolare l' aula magna dell' ateneo a papa Giovanni Paolo II. A renderlo noto e' stato lo stesso rettore, il quale ha riferito che sottoporra' la richiesta al Senato accademico per la decisione definitiva. Ieri sera, intanto, nella stessa aula magna dell' Unical, si e' svolta una cerimonia in suffragio di Papa Wojtyla. L' iniziativa ha registrato una presenza massiccia di docenti, personale non docente e studenti. L' ex arcivescovo di Cosenza, mons. Giuseppe Agostino, che ha officiato la cerimonia, ha detto che ''Karol Wojtyla, prima di essere un grande Papa, e' stato coerente e grande come uomo e come religioso. E' stato un vero cristiano e un vero uomo che ha conquistato il mondo e i giovani soprattutto attraverso la manifestazione di sentimenti genuini''. Per venerdi' prossimo, giorno in cui avranno luogo i funerali del Papa, e' stata disposta la sospensione di tutte le attivita' didattiche dell' ateneo, con l' organizzazione di momenti di riflessione e di silenzio.

Messa nel Duomo di Catanzaro per il Papa. Presente il neo Presidente Loiero

C' era anche il presidente eletto della Giunta regionale, Agazio Loiero, alla messa di commemorazione di Giovanni Paolo II, celebrata nella Cattedrale di Catanzaro dall' arcivescovo metropolita, mons. Antonio
Ciliberti. Alla celebrazione eucaristica, officiata dal presule del capoluogo assieme a numerosi sacerdoti, hanno preso parte centinaia di cittadini, autorita' civili e militari, rappresentanti dell' associazionismo cattolico e del mondo del volontariato assieme a gruppetti di papa-boys in procinto di partire per rendere omaggio a Roma alla salma del Pontefice. ''Un momento particolare di commozione e di grande partecipazione a cui non si poteva mancare'', ha detto Loiero entrando nella cattedrale gremita dai fedeli. Al rito hanno preso parte, tra gli altri, il rettore dell' Universita' Magna Grecia, Salvatore Venuta, e i rappresentanti delle associazioni di categoria e produttive della citta'. ''Giovanni Paolo II ha scardinato muri invalicabili, segni paurosi di antitetiche e contraddittorie ideologie, ha sradicato dall' animo di tanti popoli atavici preconcetti e, irradiando la luce del Vangelo, ha lasciato chiaramente intravvedere a tutti che l' umanita' e' la grande famiglia dei figli di Dio''. E' questo uno dei passaggi dell' omelia che mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, ha pronunciato stasera nel corso della messa di commemorazione del Pontefice celebrata nella Cattedrale del capoluogo. ''Giovanni Paolo II - ha detto ancora mons. Ciliberti - come Paolo di Tarso, perfettamente configurato a Cristo, subito dopo la Pasqua del Signore, ha celebrato la sua Pasqua nella settimana della misericordia. Il venerdi' ha consumato la sua immolazione per addormentarsi al sonno terreno nella notte di sabato e risvegliarsi all' alba del nuovo giorno senza tramonto. Ed ora siamo qui, virtualmente al cospetto del feretro del Pontefice grande, per dirgli la nostra gratitudine, testimoniargli l' affetto di figli ed offrirgli la nostra comunitaria preghiera per quello che Egli e' stato ed ha fatto per l' umanita' tutta intera''. Nell' omelia mons. Ciliberti si e' soffermato su aspetti umani che hanno segnato in positivo la figura del Pontefice. ''Fu un uomo vero - ha aggiunto - dalla tempra robusta, dall' intelligenza vivida e dalla volonta forte. Personalita' poliedrica ed armoniosamente acculturata: fu uno sportivo intrepido e scalatore gagliardo, poeta raffinato ed attore provetto, sottile filosofo e teologo apprezzato''. Per il presule il Papa ''con la spada della parola di Dio, combatte' tutte le guerre generate dall' odio superbo, dalla vanita' di supremazia e persino da fanatismi religiosi, riproponendo in maniera inequivocabile la certezza che solo l' amore vincera', perche' l' amore e' onnipotente. Nell' onnipotenza dell' amore non c' e' spazio per il terrorismo, la criminalita' organizzata, l' olocausto e il genocidio, perche' essa e' la culla della pace. Per questa aspirazione universale il Papa non si e' risparmiato, ha lavorato indefessamente a porre nel cuore della storia e nella coscienza dei popoli i pilastri incrollabili su cui si edifica la vera pace: giustizia e verita', liberta' e amore''.

Lo stadio di Rosarno intitolato al Papa

E' stato intitolato a Papa Giovanni Paolo II lo stadio comunale di Rosarno. La decisione e' stata deliberata dalla Giunta comunale su proposta del sindaco, Giacomo Saccomanno, d' intesa con l' assessore allo Sport Francesco Rao. La cerimonia di scoprimento della lapide, e' detto in un comunicato, avra' luogo il 16 aprile in occasione dell' incontro di calcio Rosarnese-Sapri, valido per il campionato nazionale dilettanti. Cerimonia d' intitolazione e partita saranno trasmessi in diretta da Rai sport satellite dalle ore 15.

Una messa venerdì per i degenti dell’Ospedale di Catanzaro

Una messa in suffragio sara' celebrata venerdi', nella cappella dell' Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, in coincidenza con la celebrazione dei funerali del Pontefice per consentire ai degenti e agli operatori sanitari di unirsi in preghiera in ricordo del Papa. L' iniziativa si propone di esprimere riconoscenza verso ''l' attivita' di un Papa che, tra l' altro, - e' detto in un comunicato - in varie occasioni ha levato la sua voce a difesa dei valori che devono pervadere la Sanita', come ebbe modo di dire, qualche anno fa dinanzi ad operatori sanitari, in Sicilia''.

Nessun cardinale in pectore

Non sapremo mai il nome del cardinale ''in pectore'' designato dal Papa nel concistoro dell'ottobre 2003. E il porporato rimasto segreto non potra' ovviamento partecipare al conclave per l'elezione del successore. Infatti Giovanni Paolo II non solo non ha manifestato pubblicamente il nome (''espettorato'' e' il termine tecnico) quando era in vita ma neppure ha lasciato scritto nel testamento o in qualche altro documento il nome del prescelto. Resta cosi' la curiosita' su chi questi fosse, e finisce l'agitazione dei media collegata all'idea che ci sia un altro cardinale pronto ad entrare in conclave. ''Posso confermare - ha detto il portavoce vaticano Joaquin Navarro-Valls - che il Papa prima del suo decesso non ha comunicato il nome del cardinale che si era riservato in pectore. Percio' - ha concluso - la questione non si pone''. Visto che all'''in pectore'' non competono ne' doveri ne' tanto meno il diritto di partecipare all'elezione del futuro
pontefice. La nomina di un cardinale ''in pectore'' viene utilizzata dal papa quando per motivi di opportunita', magari perche' il designato appartiene a un paese dove rischia persecuzione, si preferisce tenere celata l'identita' del nuovo porporato. Quando nell'ultimo concistoro da lui convocato, nell'ottobre del 2003, in concomitanza con i venticinque anni di pontificato, papa Wojtyla ha annunciato di essersi riservato un cardinale ''in pectore'', erano scattate le illazioni per capire chi potesse essere. Si era fatto con insistenza il nome del vescovo di Hong Kong Joseph Zen, ma c'erano anche molti convinti che il nome tenuto nascosto fosse quello del segretario di papa Wojtyla, mons. Stanislao Dziwisz. Gli stessi nomi sono tornati in questi giorni, e ancora stamattina, prima della comunicazione ufficiale di Navarro, mons. Zen ha negato di essere lui l'in pectore. ''Io il cardinale in pectore? - ha detto - Non ha senso, lo avrebbero detto, non ci sarebbe stato bisogno di tenerlo segreto perche' a Hong Kong c'e' liberta'''. ''E' una cosa assurda - ha aggiunto Zen - e poi credo che il nome rimarra' custodito per sempre nel cuore del Papa. Non ho dubbi pero' che Giovanni Paolo II pensasse a un vescovo cinese, ma della Cina continentale. Ce ne sono alcuni, perseguitati da anni, che lo meriterebbero veramente''. Papa Wojtyla aveva nominato due cardinali ''in pectore'' anche nel concistoro del '98 e li aveva poi ''espettorati'' in quello del 2001. Erano Marian Jaworski di Leopoli dei latini e Janis Pujats, arcivescovo di Riga in Lettonia.

La coda davanti San Pietro

Oggi il testamento di Wojtyla. Un milione di pellegrini solo oggi.

Il Papa ha lasciato un testamento di una quindicina di pagine, le prime scritte nel 1979, due anni prima l'attentato e l'anno successivo la sua elezione; il documento verrà reso noto giovedì in lingua polacca e in traduzione italiana; Giovanni Paolo è morto senza svelare il nome del cardinale in pectore. Sono state queste novità emerse nella quarta congregazione generale che questa mattina ha riunito 116 cardinali di tutto il mondo. Lo ha reso noto stamattina il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls durante un briefing, sottolineando inoltre che "i giornalisti accreditati per l'evento sono 3.500 e che domani in mattinata, oltre al testamento, verrà distribuito l'elenco completo dei Capi di Stato e delle delegazioni che giungeranno a San Pietro per partecipare ai funerali di Wojtyla". Degli oltre 220 Capi di Stato che sarano presenti venerdì ai funerali, qualcuno è già arrivato. È il caso del capo della Casa Bianca che si recherà nella Basilica San Pietro a mezzanotte, appena 'sbarcato' a Roma a bordo del suo Air force One, per rendere omaggio alla salma di Giovanni Paolo II. Per lui sarà un''eccezione', visto che alle 22 di questa sera verranno bloccate le lunghe code dei fedeli da ogni varco dell'area vaticana. Lo ha deciso la Protezione Civile per consentire a tutti i pellegrini che ancora si trovano in fila per accedere alla Basilica di San Pietro che sarà chiusa domani sera alle 22, per la preparazione dei funerali, e riaperta alle 6 del mattino di venerdì per far affluire i pellegrini e per consentire l'inizio della messa esequiale alle 10. La folla, stimata intorno ad un milione nell'arco di quest'oggi, è capace di restare in fila anche dieci-dodici ore per poter salutare, per l'ultima volta e anche per brevi secondi, il Papa. Una fiumana interminabile che scorre davanti la salma con una media di circa 18 mila persone l'ora. Oltre ai fedeli che hanno reso omaggio alla salma del Papa, quest'oggi sono arrivati anche il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, alcuni calciatori della squadra della Capitale, tra cui Totti, Cassano e Montella. Si sono inginocchiati a lungo davanti alla salma del pontefice anche i Savoia, Vittorio Emanuele, la moglie Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto. Un momento di grande commozione l'ha avuto anche il segretario personale di Wojtyla, monsignor Stanislao, l'uomo che più di tutti gli è stato vicino in questi 26 anni. Domani si prevede un'altra giornata campale. Centinaia di migliaia di fedeli continueranno per tutta la notte la lunga fila che da piazza san Pietro attraversa tutta via della Conciliazione per poi 'infilarsi' nelle vie parallele e continuare fino a piazza Risorgimento. È il più grande funerale di tutti i tempi, non solo per Roma, ma in tutto il mondo. E le stime sull'affluenza - circa 4 milioni - potrebbero essere al ribasso a causa dell'inaspettato arrivo dei pellegrini polacchi. "Un fenomeno incontrollabile" secondo fonti diplomatiche polacche poiché milioni di concittadini di Wojtyla non vogliono perdersi l'addio al 'loro' Padre della Patria.

Cardinali di fronte la salma prima di riunirsi

Poco prima di cominciare la quarta congregazione generale, e prendere decisioni importanti sul Conclave, molti cardinali si preparano alla riunione raccogliendosi in preghiera davanti alla salma di Giovanni Paolo II. Ruini, Law, Castrillon, l'afrincano Arinze, Scola (indicato da molti come possibile 'papa bile'), l'americano McCarrick, Javorski (che ha assistito il Papa fino all'ultimo), il bosniaco Pulic: sono solo alcuni dei volti che sono stati riconosciuti mentre erano inginocchiati davanti al corpo del pontefice, in un'area protetta da cordoni e da guardie svizzere Al loro fianco scorreva ininterrotta e silenziosa la fiumana di persone riuscite ad entrare in basilica dopo un'attesa di ore ed ore per l'ultimo saluto. Si calcola che ogni ora scorrano davanti alla salma dalle 15 mila alle 18 mila persone. Anche stamattina, così come era accaduto ieri, in basilica sono scesi per una preghiera i membri della famiglia di Wojtyla. Il segretario particolare monsignor Mietek e le fedeli suore polacche che hanno accudito Giovanni Paolo II in questi 26 anni di pontificato.

La salma non verrà trasferita al Laterano dopo i funerali

La salma di Giovanni Paolo II non sara' trasferita, sia pur temporaneamente e dopo i funerali, nella Basilica Laterana. Lo ha detto il portavoce della Santa Sede, Joaquin Navarro-Valls, riferendo le decisioni prese questa mattina dalla Congregazione generale dei cardinali, la quarta da quando il Papa e' deceduto. La richiesta di un trasferimento temporaneo delle spoglie mortali di Wojtyla era arrivata - ha spiegato Navarro – da diverse parti e con forte insistenza, finalizzata a permettere anche ad altri fedeli di poter rendere omaggio al Santo Padre. "Ci si e' resi conto pero' - ha spiegato il portavoce vaticano - dell'enormita' dei problemi che cio' avrebbe potuto comportare. Ed e' stato deciso che la salma subito dopo la conclusione della cerimonia funebre sara' trasferita nelle Grotte Vaticane per la tumulazione".

“Sigillata” la coda dei visitatori verrà smaltita entro domani alle 22

Un secondo doppio sbarramento è stato posto all'inizio di via del Mascherino ed è sorvegliato dai carabinieri. Due ragazze polacche sono giunte in ritardo e stanno implorando con le lacrime agli occhi i tutori delle Forze dell'ordine perché le lascino passare. Una folla di curiosi e giornalisti è ormai fuori dalle transenne ma l'atteggiamento di carabinieri e finanzieri è di assoluta inflessibilità. La lunga fila di pellegrini che si snoda per le vie che circondano il Vaticano sarà smaltita in ogni caso entro domani sera alle 22. E' questo quanto riferisce un funzionario della Protezione civile secondo cui ci vorranno ancora "ore ed ore" prima che tutti quelli che sono ancora in fila riescano a vedere la salma del Santo Padre esposta davanti all'Altare Maggiore in Vaticano. "La Santa Sede ha chiesto di poter chiudere il portone di San Pietro alle 23 e pertanto entro le 22 tutto il flusso di fedeli dovrà comunque essere smaltito", ha spiegato ancora un funzionario.
E' chiusa alle 22,55 la fila sul lungotevere Marzio che superava Ponte Umberto I, all'altezza di piazza Navona. Gli uomini della Protezione civile hanno limitato a questo punto gli accessi alla lunga processione di persone che ha intenzione di andare a visitare la salma del Santo Padre.

Una delegazione di senatori renderà omaggio al Papa

Questa sera, al termine della seduta pomeridiana, una rappresentanza del Senato della Repubblica si rechera' nella Basilica di San Pietro per rendere l'ultimo omaggio alla salma del Santo Padre, Giovnni Paolo II. I senatori saranno accompagnati da Mons. Agostino de Angelis, cappellano di Palazzo Madama. Ne da' notizia l'Ufficio stampa del Senato.

 

La famiglia dei Bush

Sul New York Times: “Ipocriti gli omaggi di Bush e dei leader mondiali”

I grandi del mondo Stanno rendendo omaggio alla memoria di Giovanni Paolo II ma la nota dominante di queste celebrazioni è l'ipocrisia. L'editorialista del New York Times Nicholas D. Kristov interviene oggi sul tema senza girarea attorno alla questione: "Il presidente Bush e gli altri leader mondiali stanno onorando Giovanni Paolo II in un modo che rappresenta un completo fraintendimento del suo messaggio". Il messaggio di questo papa, dice Kristov, era "far fronte al male" non "organizzare funerali in pompa magna". E invece "mentre abbassiamo a mezz'asta le nostre bandiere e prepariamo delegazioni ad altissimo livello per le esequie" continuiamo a "chiudere gli occhi davanti al genocidio del Darfur". E proprio sul nodo del darfur Kristof si sofferma per denunciare l'ipocrisia della comunità internazionale e in particolare del presidente Bush. ormai, dice l'editorialista, le cifre parlano chiaro. Oltre 300.000 persone sono morte in Darfur e si continua a non far niente. Se "Bush ha definito questo massacro un genocidio, il fatto è che ha usato questa etichetta non per incentivare ad agire ma come un sostituto per l'azione". "se cè una lezione da trarre dal pontificato di Giovanni paolo II - conclude Kristof - è quella relativa al potere della forza morale. Il Papa non aveva truppe ai suoi ordini ma metteva in campo I principi. Ed 'è ipocrita pretendere di onorarlo limitandosi ad abbassare a mezzasta le bandiere mente al tempo stesso facciamo mostra di un' indifferenza amorale a un genocidio in corso".

Una bandiera dei disobbedienti tra la folla

C'e' anche una bandiera dei Disobbedienti tra le tante che sventola sopra le teste delle decine e decine di migliaia di persone che sono in fila per poter rendere omaggio al Santo Padre. Una fila lunghissima che questa mattina praticamente chiude ogni angolo della Citta' del Vaticano. Giornata molto calda e umida e non a caso sono state rafforzate tutte le disposizioni che mirano a dare in qualche modo sollievo a chi sara' costretto ad una attesa anche di dieci-dodici ore prima di arrivare all'interno della Basilica, per una sosta di pochissimi secondi dinanzi alla salma di Giovanni Paolo II. Numerosi bancali con cartoni e bottigliette d'acqua sono stati piazzati un po' ovunque, anche in zone molto distanti da via della Conciliazione.

Il Sindaco Veltroni con la Giunta ha reso gli omaggi al Papa

Il sindaco di Roma Walter Veltroni, il vice sindaco Maria Pia Garavaglia e la Giunta comunale della capitale si sono recati questa mattina nella Basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma di Giovanni Paolo II. Veltroni e gli altri amministratori capitolini si sono trattenuti in silenzio per qualche minuto di fronte alle spoglie morali del papa. Per testimoniare l'affetto dell'intera citta' al suo Vescovo lo stesso Comune di Roma, appena diffusa la notizia della morte di papa Wojtyla gia' domenica 3 aprile, ha fatto stampare ed affigere in migliaia di copie un manifesto recante l'immagine del pontefice con la scritta: ''Grazie!''.

SMS della Protezione Civile per chi va a Roma ai funerali

"Se vieni a Roma per omaggio Papa usa mezzi trasporto collettivi. Preparati a code organizate ma molto lunghe. Caldo di giorno, fresco di notte. Per info Isoradio 103,3". E' il messaggino (sms) che sta arrivando in queste ore a miglia di utenti della telefonia mobile italiana dal Dipartimento della Protezione civile che per i funerali del Papa ha attivato il circuito di informazione di emergenza in collaborazione con i gestori delle reti di telefonia mobile Vodafone, Tim, Wind e H3G.

 

 


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