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Papa Benedetto XVI

Papa Benedetto legge il discorso ai Cardinali

Il Papa incontra i Cardinali nella sala Clementina

22/04 Cordialissimo e festoso l'incontro tra il Papa e i cardinali presenti a Roma, questa mattina nella Sala Clementina, la prima volta per il collegio cardinalizio, elettori e ultraottantenni, dopo l'elezione di Joseph Ratzinger. Dopo l'indirizzo di saluto del segretario di Stato Angelo Sodano e il discorso del Papa, questi si e' trattenuto a salutare personalmente e scambiare qualche parola con i porporati. Di fronte ai piu' anziani e malati, tra cui Deskur in sedia a rotelle, e' stato lui ad alzarsi per salutarli, sempre con cordialita' ed affetto. Si e' alzato anche per stringere la mano all'anziano ma in ottima forma Fiorenzo Angelini, ultimo cardinale romano di nascita. Saluti e strette di mano si sono a volte prolungati in veri e propri scambi di battute, come con il raggiante Roger Etchegaray, con Jean-Marie Lustiger, Paul Poupard, Camillo Ruini, Oscar Rodriguez Maradiaga, Jorge Mario Bergoglio. Renato Martino e Norberto Rivera Carrera si sono inginocchiati insieme davanti al Papa, che li ha trattenuti un po' a conversare. Il presidente dei vescovi tedeschi Karl Lehmann e' stato a lungo in ginocchio a parlare cordialmente, e alla fine e' esploso in una grande risata.
L'udienza, nella stessa Sala che aveva visto il 3 aprile l'omaggio dolente e preoccupato dei cardinali al corpo di Giovanni Paolo II, e' durata un po' piu' di un'ora. Significativi sia il discorso dell'appena nominato segretario di Stato Sodano sia quello del Papa. Il cardinale segretario ha assicurato che, dopo aver adempiuto il loro ''primo dovere'', quello di eleggere il Pontefice, i porporati si impegnano ad ''adempiere anche il nostro secondo mandato, qual e' - ha detto - quello di collaborare al suo ministero pastorale''. Dopo aver citato il teologo Romano Guardini e l'immagine della Chiesa come albero di faggio, che ''ha qualcosa di benedettino, di vigoroso e di mite a un tempo'', Sodano ha affermato: ''Noi cardinali siamo lieti che a dare vigore all'albero della Chiesa, sia oggi il Papa Benedetto XVI. A lei - ha aggiunto - tutta la nostra devozione, la nostra totale collaborazione e il nostro fraterno affetto in Cristo Gesu'''. ''Che il Signore le conceda - ha concluso Sodano - di imitare l'opera di san Benedetto, per il bene della Chiesa e del mondo''. Papa Ratzinger, raggiante, ha risposto con un discorso in cui ha messo a parte i porporati ''in modo semplice e fraterno - ha sottolineato - dello stato d'animo che sto vivendo in questi giorni''. Ha raccontato le ''intense emozioni'' vissute dalla morte del grande predecessore fino al conclave, ''e soprattutto al suo epilogo''. Ha poi voluto ringraziare Dio, per averlo ''voluto successore di Pietro, nonostante - ha detto - la mia umana fragilita'''. Il ringraziamento si e' esteso a tutti i cardinali , a tutti quanti ''con diverse mansioni, hanno cooperato all'organizzazione e allo svolgimento del conclave''. Papa Ratzinger ha sottolineato l'''atto di fiducia'' che i cardinali hanno avuto nei suoi confronti. ''E' un atto di fiducia - ha sottolineato - che costituisce un incoraggiamento a intraprendere questa nuova missione con piu' serenita', perche' sono persuaso di poter contare, oltre che sull'indispensabile aiuto di Dio, anche sulla vostra generosa collaborazione''. Non e' mancato nel discorso di Ratzinger il ricordo dei suoi ''venerati predecessori'' e in particolare degli ultimi giorni di papa Wojtyla, ''un periodo di grandi prove e sofferenze, che si e' rivelato in realta' con caratteristiche pasquali, come egli aveva auspicato nel suo testamento''. ''La luce e la forza di Cristo risorto - ha detto il Papa - sono state irradiate nella Chiesa da quella sorta di 'ultima messa' che egli ha celebrato nella sua agonia, culminata nell'Amen di una vita interamente offerta... per la salvezza del mondo''. Papa Ratzinger ha concluso invitando a tornare al lavoro ma a restare ''spiritualmente vicini''. ''I vostri illuminati consigli - ha detto - e la vostra fattiva cooperazione saranno per me un dono del quale vi saro' sempre riconoscente e uno stimolo a portare a compimento il mandato affidatomi con totale fedelta' e dedizione''. Dopo oltre tre quarti d'ora di saluti personali, alle dodici in punto, tutti si sono alzati in piedi, il Papa ha intonato il Regina Coeli in latino e ha sciolto la riunione con un ''grazie a voi, ci vediamo domenica''. Dopo un canto in latino, e' esploso un ''viva il Papa'', seguito da un applauso, subito prima che Benedetto XVI lasciasse la Clementina.

L'incontro nella sala Clementina

Telegramma dell’Eparca di Lungro: “Felici per la scelta di Benedetto XVI”

''Rendiamo grazie a Dio per averci dato il nuovo Pastore successore di San Pietro. Siamo particolarmente felici per il nome da Lei scelto in quanto il suo predecessore, Sua Santita' Benedetto XV, ha istituito la nostra Eparchia nel 1919''. E' il testo di un telegramma che mons. Ercole Lupinacci, vescovo dell' Eparchia di Lungro, cui fanno capo i cattolici della comunita' italo-albanese, ha inviato a Benedetto XVI e con il quale ha chiesto al Pontefice ''la benedizione apostolica per l' Eparchia''. I due ultimi Papi che hanno portato il nome di Benedetto hanno avuto a che fare con gli italo albanesi. Benedetto XIV (1740-1758) ha emanato per gli arbereshe (1742) la Costituzione ''Etsi Pastoralis'', un piccolo codice per la regolamentazione liturgica. Benedetto XV (1914-1922) nel 1918, invece, ha istituito il Pontificio Seminario Greco-Albanese di Grottaferrata e, nel 1919, ha creato l' Eparchia di Lungro in Calabria.

 

Il cardinal Bertone traccia il profilo di Papa Benedetto XVI

Il cardinale Tarcisio Bertone traccia per la Radio vaticana un profilo del nuovo Papa, del quale e' stato stretto collaboratore nella Congregazione per la dottrina della fede, prima di diventare arcivescovo di Genova. ''E' una personalita' eccezionale di sincera, di schietta umanita', affabilissimo. Il cliche' che hanno disegnato a volte nel passato e anche adesso, certi mezzi di comunicazione - afferma Bertone - e' assolutamente falso. Chi l'ha avvicinato personalmente, chi ha trattato con lui, anche chi l'ha incontrato a Borgo Pio o attraversando Piazza San Pietro, ha potuto sperimentare proprio la sua umanita', la sua dolcezza di tratto, la sua cortesia, la nobilta' d'animo. E quindi, vorrei dire: non un uomo autoritario; autorevole, si', ma non autoritario. E poi, un uomo che vive con una sensibilita' musicale, una sensibilita' verso la natura, un uomo che sa stare con gli uomini di scienza, con i grandi teologi, e con la gente semplice, che sa parlare al cuore... Ecco, questo e' l'uomo Ratzinger. Un uomo che sa dire anche la battuta spiritosa, che sa essere amico. E che coltiva stabili amicizie. Ecco: un uomo di amicizia''. La prima sfida che il Papa dovra' affrontare, secondo Bertone, ''e' proprio l'annuncio del Vangelo, la nuova evangelizzazione. Il Papa ha chiesto in modo speciale a noi cardinali di aiutarlo in questa opera titanica, di annunciare, di dare le ragioni della fede agli uomini del nostro tempo. Anche se qualche filosofo, abbiamo sentito, dubita dell'utilita' di dare le ragioni della fede, ma noi crediamo che proprio per il confronto con la razionalita' umana, il confronto tra fede e ragione, sia importante dare le ragioni della nostra fede. San Pietro ci invita a dare le ragioni della speranza; il cardinale Ratzinger ci ha abituati, ci ha educati a dare le ragioni della nostra fede''. Per Bertone e' importante ''una chiara identita' cristiana: per dialogare con tutti i membri di qualsiasi religione, credenza anche i non credenti, - rileva - bisogna partire da una comprensione e da una testimonianza della propria identita' di fede. Poi, con il rispetto per tutti, proponendo non imponendo, naturalmente, come ha sempre fatto lui, anche nel dialogo con i dissenzienti. Lui ha citato una seconda grande sfida: di portare a compimento il Concilio Vaticano II, che e' un'opera incompiuta. Poi, abbiamo sentito, il compito del dialogo, dell'opera incompiuta, anche questa, dell'unita' tra i cristiani e ha detto: non solo con il dialogo teologico, ma con gesti concreti. Quindi, si e' impegnato a compiere gesti concreti e io credo che ci sorprendera'; perché lui ha detto, tra l'altro, che Giovanni Paolo II ci ha lasciato una Chiesa piu' giovane, piu' coraggiosa e piu' libera. E' un uomo di grande liberta' di spirito. Quindi con questa sua liberta' io credo che stupira' il mondo, cristiano e non cristiano''. E qual e' il rapporto tra il Papa e lo sport? ''Il Papa - osserva Bertone - ama la montagna, ama la natura rigogliosa e bella, passa le sue vacanze in qualche abbazia o tra i monti della Baviera o vicino a Bressanone, come sappiamo... Ma e' anche amante dello sport. Non dimentichiamo che il Papa era tifoso del Bayern, quando allenatore del Bayern era un famoso allenatore: Trapattoni. E il Papa ha dedicato dei suoi libri in tedesco a Trapattoni e Trapattoni leggeva i libri del cardinale Ratzinger in tedesco''.


Per la prima volta alla messa di domenica sarà presente un primate della Chiesa Anglicana

L'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, leader spirituale dei 70 milioni di anglicani nel mondo, si rechera' domenica a Roma per presenziare alla messa di inizio del pontificato di Benedetto XVI. E' la prima volta che un primate della chiesa d'Inghilterra partecipa a questo tipo di cerimonia. Con la sua visita, scrive il quotidiano The Times, l'arcivescovo spera indicare la sua volonta' di consolidare i rapporti tra le due Chiese. Incoraggiati dal riferimento all'ecumenismo fatto dal Papa nella sua prima omelia, gli esponenti anglicani vorrebbero utilizzare la visita a Roma per programmare un incontro tra Williams e Benedetto XVI. L'elezione di un Papa conservatore coincide infatti con un momento molto delicato nella storia delle relazioni tra la Chiesa di Roma e la Chiesa d'Inghilterra. Nei primi anni del pontificato di Giovanni Paolo II le due Chiese si erano avvicinate, ma poi i rapporti si erano raffreddati a causa della decisione degli anglicani di ordinare le donne sacerdote. Il Vaticano da tempo guarda inoltre con profondo sospetto e preoccupazione l'emergenza in Nord America di una corrente liberale in favore degli omosessuali. Le discussioni formali condotte dalle due chiese nell'ambito della commissione internazionale per i rapporti tra anglicani e cattolici sono state interrotte e continuano soltanto a livello informale sotto l'auspicio del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unita' dei Cristiani. Papa Benedetto XVI ha seguito con attenzione le polemiche e le divisioni all'interno della Chiesa anglicana. Prima di diventare pontefice, il cardinale Ratzinger aveva inviato una lettera di sostegno agli anglicani di corrente tradizionalista che si erano opposti all'ordinazione di un vescovo omosessuale, Gene Robinson. Anche se Williams apparteneva in principio alla corrente piu' liberale in favore di una maggiore apertura verso gli omosessuali, ora e' costretto ad adottare linee piu' prudenti, per preservare l'unita' all'interno della sua Chiesa. Nonostante sia al corrente del fatto che, quando era capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, Benedetto XVI aveva definito le altre denominazioni cristiane come ''fedi difettose'', Williams ha subito indicato la sua volonta' di incontrarlo e lavorare con lui. ''La sua elezione e' importante per tutti i cristiani nel mondo. Aspetto di incontrarlo e di lavorare con lui per costruire nuove relazioni sulla base dell'eredita' lasciata dal suo predecessore. E' nostra volonta' promuovere l'intesa reciproca tra le due Chiese al servizio del Vangelo e per l'unita' di tutti i cristiani'', ha dichiarato l'arcivescovo.

Una valanga di auguri al Papa da Internet. L’indirizzo e-mail di sua santità

L'indirizzo mail del nuovo Papa è davvero semplice: benedettoxvi@vatican.va. E già in poche ore è stato preso d'assalto dai navigatori che desideranoesprimere il loro augurio virtuale. In due giorni dall'apertura dalla nuova casella di posta, sono già quasi 60mila i messaggi ricevuti da Papa Ratzigner. La maggior parte, oltre 30mila, sono in inglese; poi in italiano, in spagnolo, in tedesco, in portoghese e in francese. Ma la valanga di auguri via web non si ferma. Molti provengono da giovani, gli internauti per eccellenza, e sono auguri di incoraggiamento a Papa Ratzinger per la grande missione a cui è stato chiamato.

Il Papa saluta i Cardinali a fine incontro

La messa di inizio pontificato ricca di simboli

La messa per l'inizio del pontificato, che Benedetto XVI celebrera' domenica alle 10, alla presenza di fedeli da tutto il mondo e di moltissime delegazioni di vari Paesi, ha per la Chiesa un forte valore simbolico, che si esprime attraverso alcuni segni e gesti. In particolare la sosta sulla tomba di san Pietro e la consegna al nuovo Pontefice del pallio e dell'anello del pescatore. La celebrazione vuole infatti sottolineare la ''dimensione petrina'' di Pastore universale della Chiesa cattolica, il legame con l'apostolo Pietro e con il suo martirio, che ha dato impulso agli inizi della Chiesa di Roma. Lo stesso vale per il pallio e l'anello del pescatore. Inoltre domenica, dalla loggia delle benedizioni della basilica di san Pietro, pendera' l'arazzo della pesca miracolosa che, secondo il vangelo di Giovanni, racconta il dialogo tra Gesu' e Pietro nel quale Cristo affida al pescatore il compito di ''pascere le pecorelle'' del gregge cristiano. Domenica dunque il rito di inizio del pontificato partira' dal sepolcro di san Pietro, nei sotterranei della basilica, dove il Papa scendera' insieme con i patriarchi delle chiese orientali. Dopo che il Papa avra' incensato il luogo dove secondo la tradizione e' sepolto Pietro, i diaconi prenderanno il pallio e l'anello e li porteranno in processione, fin sull'altare della messa. In luogo del canto di ingresso, si intonera' il Laudes Regiae. Dopo la proclamazione del Vangelo in latino e in greco, i diaconi andranno all'altare a prendere pallio e anello e si recheranno davanti al Papa, che sara' seduto. Sara' il protodiacono card. Jorge Maria Estevez, lo stesso che ha annunciato al mondo l'elezione di papa Ratzinger, a imporgli il pallio, che e' una antichissima insegna episcopale confezionata con lana di agnelli e di pecore e con impresse in rosso cinque croci. Mentre il protodiacono imporra' il pallio sulle spalle del Pontefice, la schola cantorum e l'assemblea canteranno: ''Manda Deus vituti tuae, confirma, confirma hoc, Deus, quod operatus es in nobis'', cioe' ''dispiega, o Dio la tua potenza e conferma quanto hai fatto per noi''. Subito dopo verra' consegnato al Papa l'anello del pescatore, con l'immagine-sigillo di san Pietro e la barca con la rete; il sigillo autentica la fede e significa il compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli. Prima dell'omelia verra' intonato il ''Tu es Petrus'' in latino, che significa: ''Tu sei Pietro, e su questa pietra edifichero' la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te daro' le chiavi del Regno dei cieli''. Nelle preghiere dei fedeli si preghera' per il Papa, per la Chiesa, per i responsabili delle nazioni, per i sofferenti.

L’agenda degli impegni del Papa. Il 21 maggio potrebbe essere a Bari

E' gia' fitta l'agenda del nuovo Papa: incontri, appuntamenti, riti ufficiali e viaggi. Il pontefice sta mettendo a punto insieme ai suoi collaboratori un numero crescente di impegni che si va arricchendo giorno dopo giorno. Domani mattina, sabato 23 aprile, Benedetto XVI ricevera', alle 11,00 i rappresentanti dei media nell'Aula Paolo VI del Vaticano; nel corso dell'ultimo mese , per raccontare i diversi eventi che hanno segnato la vita della Chiesa universale, si sono accreditati in Vaticano migliaia di giornalisti. Il Papa quindi incontrera' il mondo dell'informazione che ha raccontato in queste settimane convulse il passaggio da un pontificato all'altro. Domenica 24, poi, si svolgera' in piazza San Pietro, alle 10,00, la messa di insediamento di Benedetto XVI. Roma attende almeno 500mila fedeli che assisteranno all'evento, senza contare le innumerevoli delegazioni straniere. Al termine della cerimonia, ha specificato il portavoce Vaticano Navarro Valls, il pontefice ricevera' le delegazioni straniere. Lunedi' 25 aprile e' un'altra giornata importante.La mattina, infatti, Benedetto XVI ricevera' i pellegrini tedeschi che saranno affluiti a Roma per partecipare alla messa d'insediamento del giorno prima. Nel pomeriggio, alle 18,30, si rechera' alla Basilica di San Paolo per ''esprimere il legame inseparabile della Chiesa di Roma con l'apostolo delle genti''. Il prossimo 7 di maggio invece il pontefice prendera' possesso della basilica di San Giovanni in Laterano; un atto che il Papa compie in qualita' di vescovo di Roma. In merito al capitolo viaggi l'agenda del papa e' davvero un cantiere aperto, nel quale esiste un punto fermo intorno al quale si stanno aggiungendo via via altri appuntamenti. E' certa la partecipazione del Papa alla prossima giornata mondiale della gioventu' che si svolgera' a Colonia, in Germania, poco oltre la meta'di agosto, dal 16 al 21. Prima di allora tuttavia il pontefice potrebbe compiere gia' un primo viaggio fuori dei confini italiani. Secondo alcune voci la meta potrebbe essere la Polonia, la patria di papa Wojtyla, al quale il nuovo pontefice potrebbe andare a rendere omaggio incontrando, allo stesso tempo, uno dei grandi serbatoi del cattolicesimo europeo. Questa mattina, inoltre, l'arcivescovo di Citta' del Messico, Norberto Rivera Carrera, ha invitato Ratzinger a visitare il grande paese centroamericano per il prossimo settembre. Un invito analogo era partito a poche ore dall'elezione del Papa dal presidente Vicente Fox. Da sottolineare che Wojtyla visito' per ben 5 volte nel corso del suo pontificato il Messico, ed era gia' stato invitato per una sesta visita che non si e' potuta realizzare in ragione dell'aggravarsi della malattia del pontefice. Certo e' che Benedetto XVI dovra', presto o tardi, andare incontro al grande continente latinoamericano per affrontare di persona i grandi problemi che attanagliano la Chiesa in quella parte del mondo Restando in Italia, infine, e' assai probabile una visita del nuovo papa a Bari in occasione del prossimo congresso nazionale eucaristico che si terra' dal 21 al 29 maggio nel capoluogo pugliese. Sarebbe il primo viaggio ''italiano'' del pontefice. Allo stato attuale delle cose, per le giornate conclusive del congresso, sono attese 600mila persone se ci sara', come sembra possibile, il nuovo Papa. Saltano invece le cerimonie di beatificazioni gia' in calendario con Giovanni Paolo II. Erano infatti in programma due celebrazioni: la prima proprio per domenica 24 aprile, e una seconda doveva avere luogo il prossimo 15 maggio. Entrambi gli appuntamenti sono saltati e le beatificazioni di 12 beati rimandate a data da destinarsi.

Emesso il NOTAM . Da oggi per sicurezza cieli chiusi sopra Roma

Cieli chiusi su Roma a partire da sabato, in vista della messa solenne d'inaugurazione del pontificato di papa Benedetto XVI, in programma domenica mattina a San Pietro. Un 'Notam' emesso dall'Enav con il contributo dell'Aeronautica militare dispone limitazioni del traffico aereo sulla Capitale durante il fine settimana: in particolare, e' previsto dalla mattinata di domani al pomeriggio del 25 aprile un'area di interdizione al volo con un raggiodi 35 miglia (56 chilometri), e un'altezza di 6 mila metri per gli aeroplani che utilizzano regole di volo a vista 'Vfr', ovvero non strumentale. Dalla mattinata al tardo pomeriggio di domenica, l''avviso ai naviganti' emesso oggi prevede poi un'altra area di interdizione, un 'cilindro' di 5 miglia (8 km) di raggio con il centro sul Vaticano ed un'altezza illimitata, per qualsiasi volo non autorizzato e non coinvolto nel dispositivo di sicurezza. L'Aeronautica militare ha attivato il dispositivo di difesa aerea sui cieli di Roma per prevenire il rischio di attacchi terroristici. L'operazione Jupiter 2005/02 prevede, fino a lunedi' 25, un potenziamento della sorveglianza aerea che verra' assicurato con l'impiego batterie di missili, 'caccia' intercettori ed elicotteri. Tutto il dispositivo sara' coordinato e gestito dal 'Cofa' (comando operativo delle forze aeree) di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara. In particolare, l'Aeronautica militare impieghera' elicotteri HH3F del 15mo stormo di Pratica di Mare ed aerei MB339CD del 36mo stormo di Gioia del Colle (Bari) con funzioni 'Smi' (slow mover interceptor) per l'intercettazione di piccoli velivoli sospetti (ultraleggeri, aerei da turismo) in avvicinamento. La difesa aerea sara' garantita poi dai 'caccia' Amx del 32mo stormo di Amendola (Foggia) ed F16 del 37mo stormo di Trapani. Nell'area di Roma sara' schierato con funzioni di 'difesa aerea di punto' un sistema missilistico 'Spada' del reparto missili di Villafranca (Verona). Il dispositivo prevede poi l'impiego di un Boeing 707 Tanker del 14mo stormo di Pratica di Mare con funzione di rifornimento in volo e un Awacs (Airborne Warning And Control System) della Nato, per l'occasione sotto la gestione dell'Aeronautica militare, per la sorveglianza aerea dell'Italia centrale. I mezzi dell'operazione Jupiter 2005/02 (l'analoga operazione Jupiter 2005/01 era stata effettuata durante le esequie di Giovanni Paolo II) manterranno uno stato di prontezza 'ground alert' per l'allarme a terra e 'combact air patrol' nelle attivita' di pattugliamento aereo. Un sistema lanciamissili Hawk dell'Esercito italiano contribuira' alla difesa dello spazio aereo sulla capitale. Tra le predisposizioni di sostegno sanitario garantite dalla Difesa per l'occasione, anche la previsione di posti letto riservati presso il Policlinico militare del Celio per l'eventuale ricovero del personale delle circa 150 delegazioni straniere che interverranno alla cerimonia religiosa in Vaticano. Saranno messe a disposizione 20 ambulanze militari, dislocate in varie zone della capitale ed in contatto radio e telefonico con il centro di controllo sanitario e sara' assicurato l'impiego di un elicottero HH3F per eventuali trasporti sanitari. Ogni forza armata garantira' il contributo di medici militari, infermieri, specialisti in anestesia, cardiologia e rianimazione. Per l'occasione saranno all'opera anche quattro infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana. Il dispositivo prevede poi l'impiego di due plotoni NBCR per la rilevazione nucleare, biologica, chimica e radiologica del 7° Reggimento di Civitavecchia, uno di bonifica ed uno di rilevamento chimico e batteriologico, situati presso il Policlinico militare del Celio, che opereranno in coordinamento con assetti dei Vigili del Fuoco e del 118. La Difesa mettera' a disposizione anche 20 pullman militari per il trasporto dei pellegrini in arrivo a Roma. Il piano di sicurezza prevede uno stretto raccordo tra tutte le componenti che contribuiscono all'adozione e alla gestione delle misure. Gli enti militari opereranno in coordinamento con la questura di Roma e con il Dipartimento della Protezione Civile. Anche il 'caccia' multiruolo lanciamissili Ardito della Marina militare pattugliera' da domani le acque del litorale laziale per contribuire alla difesa aerea di Roma in vista della messa solenne di domenica mattina a San Pietro. L'unita' della Marina e' stata inserita nel dispositivo di sicurezza messo a punto per la prevenzione degli attacchi terroristici. La nave, appartenente alla classe 'Audace', ha un dislocamento di 4.554 tonnellate a pieno carico. A bordo trova posto un equipaggio di 380 persone. Spinto da un motore della potenza di 73.000 Hp, l'Ardito raggiunge una velocita' di 33 nodi ed ha un'autonomia di 4.000 miglia marine. L'armamento conta tra l'altro lanciamissili Sm-1Mr, Teseo Mk2, Albatros/Aspide.

Bertolaso, domenica 36 capi di stato e circa 140 delegazioni

Saranno circa 140 le delegazioni internazionali, tra cui 36 capi di stato e di governo, che domenica prossima assisteranno alla messa di insediamento di Papa Benedetto XVI. Annunciate anche 300 autorita' italiane. Lo ha detto il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, al termine del comitato operativo riunito nella sede del Dipartimento per preparare al meglio l'evento. ''Forti dell'esperienza dei funerali di Wojtyla - ha spiegato Bertolaso - possiamo dire che la situazione dal punto di vista dell' accoglienza per i circa 500 mila fedeli attesi, dell' ordine pubblico e dell'assistenza, sia gestibile. I moduli che abbiamo predisposto sono analoghi alla volta precedente e ci auguriamo che tutto funzioni come allora''. Da domani, ha proseguito, ''si inizieranno i transennamenti dell' area e dei percorsi e si allestiranno i posti medici avanzati e i siti in cui avverra' la distribuzione dell' acqua''. Al lavoro, ha aggiunto, ''ci saranno circa 2000 volontari della Protezione Civile, tra cui anche quelli della provincia di Bolzano, che potranno comunicare al meglio con i fedeli tedeschi in arrivo''. Per le delegazioni internazionali il punto di raccolta sara' a Piazza Venezia da li, attraverso via delle Botteghe Oscure, via Arenula, Ponte Garibaldi, Lungotevere e la Galleria, arriveranno nella piazza. Cosi', ha concluso Bertolaso, ''non ci saranno problemi per la circolazione dei mezzi pubblici che avverra' prevalentemente attraverso Corso Vittorio''. Alla fine della messa di domenica prossima, Benedetto XVI potrebbe fare un giro in Papamobile a piazza San Pietro per salutare i fedeli. ''Il Papa - ha spiegato Bertolaso - potrebbe anche percorrere via della Conciliazione fino a piazza Giovanni XXIII. Sarebbe un'iniziativa che comporterebbe un ulteriore aggravio per le forze dell'ordine, ma - ha sottolineato - siamo in grado di gestirla al meglio''.(

La lista aggiornata delle delegazioni

Per la messa di intronizzazione di Benedetto XVI, domenica 24 aprile, a San Pietro arriveranno delegazioni da tutto il mondo. Ecco la lista aggiornata, ma ancora provvisoria, delle personalità che parteciperanno alla cerimonia:
Australia: ministro delle Comunicazioni e della Tecnologia, Helen Coonan
Austria: presidente Heinz Fischer, portavoce Parlamento Andreas Khol, vice-cancelliere Hubert Gorbach, ministro dell'Istruzione, Elisabeth Gehrer
Gran Bretagna: Principe Filippo, marito della regina Elisabetta II, arcivescovo di Canterbury Rowan Williams
Croazia: portavoce Parlamento, Vladimir Seks, deputato primo ministro Jadranka Kosor
Cuba: ministro della Sanità, Josè Ramos Balajer e Caridad Diego Dello, responsabile dell'Ufficio interreligioso
Danimarca: ambasciatore a Roma, Sven Erik Nordberg
Estonia: presidente, Arnold Ruutel
Finlandia: ministro per la Cultura, Tanja Karpela
Filippine: vice-presidente, Noli de Castro
Francia: primo ministro, Jean-Pierre Raffarin
Germania: presidente Horst Koehler, cancelliere Gerhard Schroeder, ministro degli Interni Otto Schily, Angela Merkel, leader del partito cristiano democratica, governatore bavarese Edmund Stoiber
Libano: presidente Emile Lahoud, primo ministro Najib Mikati, portavoce Parlamento Nabih Berri
Olanda: primo ministro Jan Peter Balkenende, principe reale Willem Alexander, ministro Pedro Silva Pereira.
Polonia: presidente Aleksander Kwasniewski, ministro Affari Esteri Adam Rotfeld, portavoce Parlamento Jozef Zych, portavoce Senato Longin Patusiak, ambasciatore vaticano Hanna Suchocka
Portogallo: primo ministro Jose Socrates
Repubblica Ceca: presidente Vaclav Klaus, ministro Affari Esteri Cyril Svoboda
Slovacchia: presidente Ivan Gasparovic, primo ministro Mikulas Dzurinda, ministro Affari Esteri Eduard Kukan
Stati Uniti: governatore della Florida Jeb Bush, 21 membri della camera dei Rappresentanti guidati dal repubblicano Peter King
Svezia: re Carlo XVI Gustavo
Turchia: ministro degli affari religiosi, Mehmet Aydin
Ungheria: presidente Ferenc Madl, portavoce Parlamento Katalin Szili, presidente della Corte Suprema Zoltan Lomnici
Honduras: presidente Ricardo Maduro, first lady Aguas Ocana, presidente del Congresso Porfirio Lobo Sosa, funzionario per gli Affari Presidenziali Luis Cosenza, ministro del Lavoro German
Leitzelar
Nicaragua: ministro per le Relazioni Estere Norman Caldera
Panama: funzionario per gli Affari Presidenziali Ubaldino Real.

Il Comune di Roma ha predisposto 600 Vigili e 800 volontari

Saranno 600 i vigili urbani, 300 gli operatori della Protezione civile comunale e circa 500 i volontari che domenica saranno al lavoro per assistere i pellegrini per la messa di insediamento di Papa Benedetto XVI. Nel piano specifico, predisposto dal Campidoglio per consentire il passaggio delle delegazioni italiane e straniere e per l'accoglienza dei fedeli che confluiranno in Piazza S. Pietro, e' prevista la pedonalizzazione, dalle 5 alle 14, di via della Conciliazione e di tutta l'area circostante. Per creare il corridoio per le autorita', saranno chiuse via delle Botteghe Oscure, Via Arenula, Ponte Garibaldi; il Lungotevere da Ponte Risorgimento a Ponte Garibaldi; la Galleria Pasa e via Gregorio VII; via delle Fornaci. In conseguenza alla chiusura dei percorsi riservati alle delegazioni, fa sapere il Comune, sara' aperta al traffico pubblico via dei Fori Imperiali. Anche Corso Vittorio restera' aperto, salvo brevi chiusure in eventuali momenti di affollamento. Per la pedonalizzazione dell'area intorno a S. Pietro verranno transennati 12 km lineari. Saranno, inoltre, collocati in tutta l'area 500 bagni chimici e assicurata la provvista d'acqua con 4 autobotti e 1 milione di bottiglie di minerale.

 

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