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Archivio Notizie

dal 12 al 18 marzo 2004

 

Gli amministratori Giudiziari del Cosenza Calcio: un eventuale ripescaggio interessa solo noi

18/03 La società Cosenza Calcio 1914 spa con un comunicato dei suoi amministratori giudiziari comunica in una nota che l'eventuale ripescaggio interessa soltanto il 1914 Spa e non il FC. Questo quanto affermano i tre professionisti che amministrano la società: "Riteniamo doveroso precisare anche a seguito delle notizie apparse sulla stampa e sopratutto a salvaguardia del patrimonio posto sotto sequestro, che l'unica società a poter eventualmente beneficare di una eventuale transazione con la FIGC o di una decisione favorevole dei giudici amministrativi, anche ai fini di un eventuale ripescaggio nei campionati sportivi a seguito dei ricorsi al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato ritualmente presentati dagli stessi amministratori giudiziari, è il Cosenza Calio 1914 Spa già retrocessa dallo scorso campionato di calcio di serie B e non già il Cosenza Football Club, squadra militante nel campionato dilettanti serie D e che alcun legame di continuità può accreditare con il Cosenza Calcio 1914 Spa."

Processo Lupi: la decisone del Gup slitta a lunedì

18/03 E' slittata a lunedi' la decisione del Gup del Tribunale di Catanzaro, Massimo Forciniti, sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore distrettuale Eugenio Facciolla nei confronti dell'ex presidente del Cosenza calcio, Paolo Fabiano Pagliuso, e di altre 15 persone coinvolte nell'inchiesta denominata "Lupi". Lunedi' faranno le loro arringhe gli ultimi due difensori degli imputati, il prof. Carlo Taormina e l'avv. Franco Sammarco,, che assistono, rispettivamente, l'ex presidente Pagliuso e Pietro Perna, nipote di Franco Perna, presunto boss della 'ndrangheta cosentina. Taormina e Sammarco avrebbero dovuto parlare sabato, ma hanno chiesto al gup un differimento. L'inchiesta che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio riguarda presunte collusioni tra l'ex dirigenza della società calcistica ed ambienti della criminalità organizzata cosentina. I reati contestati dal pm Facciolla agli imputati, a vario titolo, sono associazione per delinquere ed estorsione, aggravati dalle modalità mafiosa; appropriazione indebita e truffa ai danni della Federazione italiana giuoco calcio e della Lega calcio. Oggi ha tenuto la sua arringa l'altro difensore di Paolo Fabiano Pagliuso, Giuseppe Mazzotta, che ha chiesto il proscioglimento dell'ex presidente del Cosenza calcio sia dai reati societari che gli vengono contestati, per difetto di querela, sia dalle altre imputazioni. Secondo Mazzotta, in particolare, non e' sostenibile la tesi dell'accusa secondo la quale Pagliuso sarebbe sceso a patti con elementi delle criminalità cosentina con la cessione, in particolare, della gestione del bar dello stadio San Vito e dei parcheggi della struttura. "E questo perché - ha sostenuto l'avv. Mazzotta - la gestione del bar era affidata al Comune, con esclusione di qualsiasi intervento della società, mentre per i parcheggi non poteva esserci alcun affidamento visto che si trattava di aree di sosta abusive".

Grande attesa per le nomine dei manager della sanità

18/03 (Delelli) Ad una settimana dall’approvazione del Piano Sanitario Regionale c’è molta attesa per le prossime nomine dei direttori generali, cui la Giunta Regionale dovrebbe procedere domenica prossima, e che porranno fine al lungo periodo di commissariamento.
La lotta è tutta politica, considerando che i direttori generali nominati resteranno verosimilmente in carica almeno fino alle prossime elezioni regionali.
Poche le indiscrezioni suoi nomi e sui criteri. Una ipotesi è quella che prevede la nomina dei direttori generali totalmente decisa dai partiti, con il Presidente della regione e l’Assessore alla Sanità che manterrebbero solo un potere di veto basato principalmente sui requisiti di moralità degli aspiranti. L’altra ipotesi parla di un accordo già intervenuto in giunta, con 4 direttori generali che spetterebbero a Forza Italia, tre rispettivamente all’Udc e ad AN, uno all’Assessore alla Sanità ed i restanti tre al Presidente. Per l’Asl di Paola c’è stato un documento approvato da diversi sindaci del territorio che chiedono la conferma alla guida dell’azienda di Ennio Logatto, vicino alle posizione del sottosegretario Jole Santelli. A Castrovillari si ipotizza una conferma per Beniamino Giugni, salvo l’eventuale “promozione” alla guida dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Per l’azienda di Rossano potrebbe esserci la riconferma di Mario Perfetti. Tra gli aspiranti ad eventuali caselle che potrebbero liberarsi, sembra che ci sia un altro Perfetti, Pasqualino, ex consigliere regionale già i vertici della sanità cosentina nel passato. Per l’azienda territoriale di Cosenza appare probabile, salvo stravolgimenti derivanti dalla lottizzazione tra partiti per le varie sedi, la conferma di Marcello Perrelli, nominato commissario straordinario solo due mesi fa, così come Talarico all’Asl di Crotone. Per l’ospedaliera di Cosenza, che appare salda nelle mani di Forza Italia, oltre all’ipotesi già accennata di Giugni è possibile la riconferma del reggino Santagati. Santagati è comunque uno dei nomi in ballottaggio per la direzione dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro (dove l’ospedale Pugliese è stato appena dissequestrato); oltre a lui concorrono l’attuale direttore sanitario Gaetano Muleo o eventualmente la nomina di un esperto, forse extraregionale, se la giunta Chiaravalloti vorrà dare un grosso segnale di cambiamento. L’assessore Luzzo comunque ha già proposto di affiancare al futuro direttore generale una triade di esperti composta dall’attuale custode giudiziale ing. Angotti, dall’ex ministro Guzzanti e dall’avv. Aldo Stigliano Messuti. Per l’Asl 7 di Catanzaro, non sembra poter essere riconfermato l’avv. Ennio Apicella (vicino alle posizioni di Chiaravalloti); in ballo i nomi del direttore sanitario Gregorio Mazzitello e quello dell’ex direttore generale Furnari, in quota Forza Italia e vicino all’assessore alla Formazione Professionale ed ex assessore alla Sanità, Piero Aiello. L’azienda di Lamezia Terme dovrebbe restare in quota UdC, ma è da verificare l’eventuale conferma dell’attuale commissario Dattilo, anche a seguito delle recenti polemiche per le turnazioni degli anestesisti che hanno provocato una formale ispezione da parte dell’Assessorato. A Vibo Valentia, altra azienda nell’occhio del ciclone in questo periodo, il cosentino Santino Garofalo (in quota Udc) lunedì ha salutato gli operatori ed ha fatto un bilancio della sua gestione, ma non è esclusa la riconferma dello stesso Garofalo, salvo la sua nomina in altra sede. Per le tre aziende territoriali della provincia di Reggio, quelle in cui la gestione della sanità è forse più difficile, esistono i maggiori dubbi. A Palmi potrebbe esserci la nomina in qualità di direttore generale dell’attuale commissario Aldo Corea (in quota AN). Alla Asl n. 11 di Reggio l’attuale commissario (e già direttore generale) Giovanna Ferrara (unica donna in campo finora) potrebbe rischiare la non riconferma nel caso di decisioni legate a nomine più politiche. Salvo sorprese dovrebbe essere confermato alla guida degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria il siciliano Michelangelo Lupoi (in quota AN). All’azienda territoriale di Locri in lizza i nomi dell’attuale direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Reggio Calabria, Bruno Calvetta, e dell’attuale direttore amministrativo dell’ospedaliera di Cosenza (già direttore amministrativo a Locri), Antonio Belcastro. Improbabile appare l’ipotesi, circolata nelle scorse settimane, del direttore del distretto nord Brandimarte. Tra gli attuali direttori amministrativi che potrebbero aspirare alla carica di D.G. in varie sedi, appaino Mario Donato (dell’Asl di Catanzaro) e Antonio Mascaro. Altri nomi che potrebbero aspirare all’incarico di direttore generale, sono quelli di alcuni dirigenti regionali che già hanno svolto nel recente passato funzioni commissariali, come Andrea Sgrò e Peppino Biamonte. Questa sembra finora la matassa da dipanare; vedremo se, quali e quante novità ci saranno fino al termine della Giunta regionale di domenica.

Il commissario prefettizio di Cassano vieta i videogiochi violenti

18/03 Il commissario prefettizio del comune di Cassano Ionio ha emesso un'ordinanza con l'obiettivo di tutelare i minori da violenza e oscenita' nascosti nei videogiochi. L'amministratore, Carlo Ponte, ha disposto che tutti gli esercizi pubblici non abbiano apparecchi e congegni che attraverso le immagini riprodotte possano nuocere allo sviluppo psicologico dei minori. Con questa ordinanza il commissario ha in pratica accolto la circolare con la quale la prefettura di Cosenza aveva sollecitato gli amministratori di tutti i 155 Comuni della Provincia a disporre un'attivita' di prevenzione e contrasto finalizzata a salvaguardare i minori dalla diffusione di videogiochi osceni o violenti. Sullo stesso argomento e' stata registrata un'iniziativa del ministero dell'Interno. L'ordinanza del commissario straordinario del Comune di Cassano e' stata trasmessa anche alla polizia municipale e ai carabinieri di Cassano centro e Sibari per i necessari controlli.

Dissequestrato l'ospedale "Pugliese" di Catanzaro

18/03 (Delelli) E' stato dissequestrato l' ospedale Pugliese di Catanzaro. Il provvedimento e' stato adottato dal Tribunale del riesame di Catanzaro. Il sequestro era stato disposto il 27 febbraio scorso dal sostituto procuratore della Repubblica Luigi de Magistris nell'ambito di un'inchiesta su presunte carenze igienico- sanitarie. Intanto, dopo l'approvazione del Piano Sanitario Regionale, prosegue il toto-nomine per gli aspiranti direttori generali. Le decisioni, dopo i rinvii di lunedì e martedì scorsi, saranno probabilmente assunte dalla Giunta Regionale nella giornata di domenica.

Mons. Agostino: "Lo sviluppo della Calabria non è libero perché la politica non ha progettualità"

18/03 La politica in Calabria non ha una progettualita' e lo sviluppo della regione non e' libero: sono due delle affermazioni che ieri sera ha fatto l'arcivescovo di Cosenza, mons. Giuseppe Agostino, partecipando ad un'iniziativa indetta dal Pdci nel ridotto del teatro Rendano e conclusa dal capogruppo alla Regione, Michele Tripodi. Il tema dell'iniziativa era "Cosenza com'è, come appare", con una stretta relazione all'indagine della magistratura che recentemente ha portato ad una serie di arresti per usura, riciclaggio e associazione per delinquere. Sullo sfondo (ma non tanto) della discussione avviata dal capogruppo al Comune dei Comunisti italiani, Antonio Ciacco (ha parlato, tra l' altro, del problema più grave che e' a suo avviso quello dell'usura politica), c'era infatti il tentativo di analisi sul perché' la città si e' trasformata negli ultimi 25 anni, con un rapporto sempre più confuso e tutto da decifrare fra quelle che al momento del suo insediamento mons. Agostino definì "le due citta". Dunque, i motivi delle contiguità, dello svuotamento del ruolo dei partiti, del ruolo della politica, dei silenzi di ceti professionali, gruppi, organizzazioni, associazioni, intellettuali che pure a Cosenza sono presenti e agitano argomenti e temi vari ma non questi. Il problema del ruolo - come hanno ricordato i relatori al convegno di ieri sera, tra cui i giornalisti Paride Leporace e Filippo Veltri - della borghesia di Cosenza, di come si e' andata stratificando e di come non ha saputo (o voluto) porre un argine al dilagare della criminalità di cui l'usura rappresenta una delle componenti fondamentali. Ma e' stato l'intervento di mons. Agostino quello che ha agitato di più il dibattito di ieri sera, con una nettezza di affermazioni che ha colto nel segno. "La dipendenza che blocca il nostro sviluppo - ha, ad esempio, rilevato l'arcivescovo - si chiama mafia, si chiama clientelismo politico e Cosenza si trova pienamente dentro la crisi della Calabria. La città e' come se fosse ingessata, c'e' una città sommersa con un consociativismo e con corporazioni sotterranee". Lui, reggino cresciuto a Crotone, ha messo il dito nella piaga sulla definizione che anni fa si diede di Cosenza come un'isola "felice" in riferimento all'assalto della criminalita' organizzata in altre parti della regione. "Non lo e' affatto", ha chiuso il ragionamento su questo aspetto mons. Agostino che ha poi invitato, al termine del suo intervento, ad un maggiore dialogo. Ma altrettanto duro e netto e' stato l'intervento del sindaco di Cosenza, Eva Catizone, la quale ha ricordato il suo intervento di un anno fa davanti ai commissari dell'Antimafia nel quale sottolineava come il problema più grave fosse proprio l'usura. La Catizone e' ritornata sul suo cavallo di battaglia circa il ruolo della borghesia ed ha parlato di arricchimenti improvvisi, di rischi di riciclaggio in alcuni settori commerciali, chiudendo il suo intervento sul problema della sanita' invocando un nuovo corso: "occorre battersi - ha detto - per ospedali liberi e liberati".

Scalea: Arrestato pregiudicato

18/03 Pietro Valente, di 36 anni, di Belvedere Marittimo, e' stato arrestato stamani dagli agenti della squadra mobile di Salerno su ordine della magistratura salernitana, che ha disposto il ripristino della custodia cautelare, dopo che la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai suoi legali. Era stato arrestato nel 2000 nell'ambito di una operazione di polizia sul narcotraffico nella zona di Sala Consilina (Sa) dove furono arrestate una quarantina di persone. Ritenuto elemento di spicco del clan Muto che detiene il controllo delle attività malavitose a Cetraro il Valente è stato bloccato nella propria abitazione di Scalea. L'uomo e' stato chiuso nel carcere di Salerno-Fuorni.

Corigliano: Chiedevano il pizzo per ogni funerale, cinque arresti.

18/03 Cinquecento euro a funerale, questa la cifra chiesta da un gruppo di estortori che operava a Corigliano Calabro. Il titolare di un agenzia funebre non ce l'ha fatta più a resistere ed ha deciso di denunciare il tentativo di estorsione ai Carabinieri. Cinque gli arresti effettuati, per i quali il Gip del Tribunale di Rossano aveva emesso l'ordinanza di custodia cautelare. Le cinque persone arrestate sono Damiano Manfredi, di 32 anni, Giorgio Semeraro, 38 anni, Pasquale Semeraro, 22 anni, Luigi Tornello, 41 anni, Damiano Trebisonda, 26 anni, tutti di Corigliano Calabro. Per due dei cinque arrestati, Damiano Manfredi e Giorgio Semeraro, arresti domiciliari mentre gli altri sono detenuti in carcere.

Viaggiano la notte le ingombranti turbine della nuova centrale elettrica di Altomonte

18/03 E' iniziata da luglio la scorta della Polizia Stradale di Trebisacce agli ingombranti carichi diretti alla costruenda centrale elettrica della Edison ad Altomonte. Arrivati via mare al porto di Sibari, le enormi turbine prodotte da una azienda emiliane, viaggiano su dei camion che attraversano la 106 scortati poi alla volta di Altomonte. I mezzi viaggiano di notte per evitare problemi ala viabilità.

Pescante non si presenta. Esclusione Cosenza Calcio diventa caso politico.

18/03 Assume toni politici molto più forti di quanto non si pensasse l’interrogazione parlamentare presentata da Giacomo Mancini e firmata da ben 63 parlamentari del centro sinistra. Sul caso dell’esclusione del Cosenza Calcio dal calcio Italiano. Giacomo Mancini jr ha posto l’interrogazione con un accorato intervento nel quale ha chiesto tra l’altro ..."tra le 38 squadre professionistiche di serie A e di serie B vi è una situazione di illegalità diffusa, l'unica a pagare sia stata la scorsa estate la squadra della città di Cosenza.
Perché, per essere ancora più chiari, la squadra del Cosenza è stata l'unica a pagare, mentre lo scorso anno la squadra del Catania è stata salvata in quanto il coordinatore di Alleanza nazionale ha posto il diktat «o si salva il Catania o il decreto salva-calcio non passa»?
Perché è stata salvata la squadra di Salerno, che, per stessa ammissione dei suoi dirigenti, durante il campionato in corso ha provveduto alla vendita di numerosi giocatori, falsando così l'andamento regolare del campionato stesso?
Perché, ciò nonostante, la squadra di Salerno è stata salvata e quella di Cosenza è stata l'unica ad essere cancellata? Perché, ancora, signor sottosegretario, la squadra di Firenze, la Fiorentina, è stata ripescata dalla serie C2 ed è stata riproposta in serie B adducendo fantasiosi motivi di bacino di utenza, di pubblico e di seguito, ed invece il Cosenza, che ha una tradizione ed una storia, probabilmente meno gloriosa, ma che sul campo si era e si è guadagnato per tanti anni la permanenza nel campionato cadetto, è stato cancellato dai campionati?
".
All'interrogazione però, non risponde Pescante ma Ventucci, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, che in sostanza ripercorre la storia dell'esclusione concludendo che le autorità sportive ora aspettano il giudizio del Tar. La risposta non è piaciuta affatto a Mancini che ha replicato ancora più indignato pretendendo, giustamente, una risposta chiara ai quesiti posti e non l'ovvio di un atto burocratico. Questa, per completezza d’indormazione la replica del giovane deputato calabrese "Signor Presidente, sono qui per far presente l'indignazione, non soltanto mia personale - sarebbe poca cosa - ma di tutta una città e di una intera collettività che aspettava di ricevere una speranza dalle parole del Governo rispetto all'attuale situazione. L'indignazione, dopo aver ascoltato le parole del Governo, aumenta, in primis per la mancanza - lo dico con tutto il rispetto per la persona e per l'incarico che il sottosegretario ricopre - del ministro e dei sottosegretari competenti, che tra le loro tante ed importanti funzioni hanno anche quelle - e non sono le ultime - di venire in Parlamento a rispondere alle sollecitazioni che provengono da parte dei deputati. Detto ciò, signor sottosegretario, cercherò di spiegare il motivo dell'indignazione che, dopo aver ascoltato la sua risposta, è ancora più forte. I dati relativi alla vicenda giudiziaria li conoscevamo e li conosciamo. Sappiamo bene come sono andate le cose e conosciamo i gradi di giudizio che ancora saranno esperiti; non era una novità e non c'era bisogno che in questa sede venissero ricordati. Oggi attendevamo dal Governo risposte precise e invece abbiamo ascoltato richiami ovvii e generali al rispetto e all'equità delle decisioni del tribunale amministrativo, che non facciamo in nessun modo fatica ad accettare. Tuttavia, dall'esecutivo ci aspettavamo risposte diverse, più precise e più puntuali, che entrassero in maniera chiara nel merito di una situazione in cui il Governo è entrato, per utilizzare una metafora calcistica, «a gamba tesa» e «a piedi uniti» fin dall'estate scorsa. Noi non viviamo nel paese dei balocchi e delle favole. Le favole vanno bene in altre sedi; in questa sede attendevamo di conoscere risposte precise e puntuali che non abbiamo ottenuto in nessun modo. Tutti quanti noi - vale a dire i tanti tifosi cosentini, anzi, dirò di più, i tantissimi cittadini di Cosenza che si sentono derubati della loro passione sportiva e di un loro legittimo diritto - ci aspettavamo di conoscere risposte più pertinenti e chiare, che andassero oltre l'excursus giuridico di questa vicenda. Noi attendevamo tali risposte, ma non ci sono state date.
Certo, vedremo come si concluderà il giudizio, e faremo in modo che i dirigenti della società, se lo riterranno opportuno, vadano avanti, facendo conoscere nel TAR e nelle sedi competenti i loro intendimenti. Tuttavia, attendevamo dal Governo altre risposte, cioè - vorrei ribadirlo - attendevamo di conoscere i reali motivi di questa esclusione. La sua risposta sarebbe andata bene, signor sottosegretario, se ci trovassimo nell'ambito di un regime di normalità del sistema calcistico, che peraltro non esiste. Ogni giorno assistiamo a persecuzioni delle squadre di calcio. Sono di ieri le dichiarazioni del presidente del CONI, Petrucci, e del presidente della Lega calcio, Galliani, sull'adozione di provvedimenti urgenti a favore di due importanti squadre della Capitale, la Roma e la Lazio, da salvare a causa della difficile situazione economica e finanziaria che stanno vivendo. Noi apprezziamo tali sforzi e li sosterremo, ma avremmo apprezzato ancora di più e con convinzione ancora maggiore che questo intervento fosse compiuto per salvaguardare un sistema nel quale tutti sono uguali, perché non deve esserci qualcuno più eguale degli altri. Vede, signor sottosegretario, chiediamo non un trattamento di favore per il Cosenza, ma solo che vengano rispettate e che prevalgano le regole che valgono per tutti. In questa ingiusta vicenda, per la squadra di calcio della città di Cosenza queste regole non sono valse, ma sono state stracciate e messe da parte, e ritengo si tratti di un'ingiustizia di una gravità inaudita. Aspettavamo, signor sottosegretario, risposte che dessero spazio alle speranze non solo dei cittadini della città di Cosenza, ma ritengo anche di coloro che credono che le regole del calcio debbano essere uguali per tutti. Sto parlando, in altri termini, di tutti coloro che ritengono che i campionati debbano essere decisi in base ai gol segnati e subiti, e non ad altro. Nel campionato scorso, in questa vicenda le classifiche sono state decretate in altro modo, e sono state decretate e decise qui dentro, da parte del suo Governo, signor sottosegretario. Le decisioni assunte dal suo Governo hanno avvantaggiato alcune squadre ed hanno tartassato e fatto pagare, invece, soltanto una squadra: quella della città di Cosenza. Vorrei ribadire che in questa sede non interessano le vicende giudiziarie; non avremmo chiesto l'intervento del Parlamento e non avremmo occupato i lavori di quest'aula per chiedere una risposta riguardo alla situazione giudiziaria in oggetto. Il TAR è competente, andrà avanti e deciderà in materia: questo è ovvio. Noi, invece, chiedevamo a quest'Assemblea e a questo Governo di prestare attenzione ad una situazione che non rientra nella norma, ma è fuori di essa, e vorrei aggiungere che è anche contro la norma. Riguardo a tale problematica, invece, quest'estate non c'è stata alcuna attenzione e - lo dico con grande indignazione - non c'è neanche oggi. Ciò è grave, anzi gravissimo, e su questi fatti riteniamo giusto che vengano accertate tutte le responsabilità. Sappiamo che, a partire da martedì prossimo, si svolgerà un'indagine conoscitiva presso la Commissione cultura della Camera sul fenomeno del calcio. Noi saremo presenti, per sollecitare i responsabili del calcio, i responsabili del CONI ed anche i responsabili di questo Governo - uno ad uno - per conoscere i motivi di questa ingiusta esclusione. Ad oggi, non li conosciamo; ad oggi, non sappiamo quali ragioni abbiano determinato quest'esito ingiusto che ancora attende spiegazioni: le chiederemo con grande forza, con grande passione, animati non dalla volontà di ottenere trattamenti di favore, ma da quella di avere giustizia e regole uguali per tutti!
"
Una nuova miccia accesa che innesca una battaglia politica, inaspettata ai più. Cosenza non accetta spiegazioni superficiali, la città di Cosenza rimane indignata di fronte a cotanta indifferenza da parte del Governo centrale che umilia ancor di più una città offesa nel suo onore da un comportamento strumentale e scorretto che riversa sul più debole i propri problemi e le proprie colpe. Cosenza si sta mobilitando e dimostrerà la sua indignazione con manifestazioni preannunciate da cittadini, sportivi e tifosi. Nel frattempo si preannunciano altre prese di posizione.

Carlo Rambaudi disegnerà lo stand calabrese al Vinitaly di Verona

18/03 Pure quest’anno il papà di ET, il maestro Carlo Rambaldi, disegnerà lo stand della Regione Calabria al Vinitaly di Verona. La presenza della Calabria al Vinitaly 2004 sarà, influenzata dalle prossime Olimèpiadi, caratterizzata dalla riscoperta del legame storico e culturale tra la Magna Grecia e la Grecia, tra la Calabria ed Atene, tra il vino e gli atleti dell'antica Grecia a cui, vincendo le Olimpiadi, veniva offerto il famoso 'Kremissa' per cui l'impegno della Regione, attraverso l'Assessore Giovanni Dima, sarà quello di essere presenti ad Atene, durante le Olimpiadi, allorchè sarà ristabilita l'antica tradizione del vino 'Kremissa'. “Non solo il vino, - ha affermato Dima assessore regionale all'Agricoltura, ma anche le produzioni agro-alimentari di qualità saranno al centro di un contesto che punta a valorizzare il binomio territorio e tradizione nel quadro più generale di riscoperta di un valore aggiunto come la tutela e la difesa dell'ambiente che fa di ogni nostro prodotto un prodotto di qualità e di eccellenza”. La prossima edizione del Vinitaly, prevista per giorno 31 marzo si aprirà con una manifestazione alla quale parteciperanno il Ministro alle Politiche Agricole e Forestali Giovanni Alemanno ed il Ministro alle Attivita' Produttive Antonio Marzano.

 

I centri sociali di Cosenza saranno a Roma alla manifestazione per il ritiro delle truppe in Iraq

18/03 Alla manifestazione per il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, in programma per sabato prossimo a Roma, saranno presenti varie delegazioni calabresi che arriveranno nella capitale con un bus in partenza da Cosenza. E' quanto rende noto un comunicato dei centri sociali cosentini dove si legge “Chiediamo di non rifinanziare la missione militare italiana in corso sotto il comando delle potenze occupanti e, in ossequio all'articolo 11 della Costituzione, di assumere tutte le iniziative concrete necessarie per mettere fine alla violenza e alle quotidiane violazioni dei diritti umani, all'occupazione e agli attentati in Palestina e Israele e, finalmente, avviare la costruzione di una pace giusta e duratura”. I centri sociali cosentini invitano inoltre “a non partecipare alle marcette ipocrite previste per domani contro il terrorismo: gli stessi che manifestano contro il terrorismo sono quelli che fanno la guerra alimentando il terrorismo''. Anche il partito dei Comunisti Italiani ha manifestato l'intenzione di partecipare all'iniziativa.

Si è costituito l’autore del ferimento dei due studenti

18/03 Si e' costituito nella tarda sera di ieri ai Carabinieri di Rende il giovane di 26 anni, V.M., autore del ferimento della studentessa accoltellata con un amico mentre era in un residence dell'università della Calabria. I milit dell’arma sono attualmente impegnati nella ricerca del coltello utilizzato dal ragazzo che, secondo la ricostruzione dell'accaduto fatta dal ventiseienne, e' stato lasciato all'esterno del residence dove e' avvenuto il ferimento. Il giovane ha spiegato di avere avuto una relazione sentimentale con la vittima, interrotta nel dicembre scorso per volonta' della studentessa. La ragazza e' stata ferita da una coltellata alla schiena giudicata guaribile in 30 giorni. Stessa prognosi per un ragazzo di 20 anni di Gioia Tauro che e' intervenuto in suo soccorso e che e' stato ferito all' emitorace sinistro.

 

Manifestazione dei lavoratori LSU alla Prefettura di Cosenza

18/03 I lavoratori socialmente utili operanti nel Savuto, nella Presila e nel Pollino hanno protestato davanti la sede della Prefettura di Cosenza. AL termine della manifestazione, gli stessi, sono stati ricevuti in prefettura. I lavoratori lamentano una grave incertezza sul futuro dovuta alla insufficienza delle risorse stanziate nel bilancio regionale sulla stabilizzazione degli Lsu. Il Prefetto, prendendo atto della rilevanza della questione ha provveduto a rappresentarla ai competenti organi regionali, in coerenza con le reiterate azioni di stimolo gia' svolte in passato in favore di una categoria di lavoratori particolarmente esposta al disaggio sociale.

Cosenza Calcio: alle 10 Pescante risponde in Parlamento

18/03 Oggi si compie un primo passo, alla marcia di avvicinamento alla fatidica data dell’udienza del Tar del Lazio. Ci si avvicina con sempre più clamore e nuove prese di posizione che allargano il consenso alla protesta e aggregano, ogni giorno che passa, nuove forse, politiche e sociali. Oggi, dicevamo, è una delle prime giornate attese dal popolo dei tifosi. Dopo che Corbelli ieri sera ha invitato il Sindaco Catizone a chiudere le scuole in occasione del 25 marzo e tutti i sindaci dei comuni della provincia di Cosenza ad allestire un pullman per recarsi a Roma sostenendo che “è una battaglia difficile, contro abbiamo tutti i poteri forti del calcio e la stampa nazionale -a suo dire- per vincere questa battaglia e riottenere quello che ci è stato scippato la scorsa estate”, dopo che il consigliere comunale di An Falvo contesta le iniziative della sinistra che hanno posto un interpellanza parlamentare al sottosegretario Pescante sostenendo che “la responsabilità dell’esclusione ricade su coloro che amministrano la città e cioè sulla stessa sinsitra”, dopo l’appello” degli onorevoli della casa delle libertà Caruso e Trematerra “affinché venga restituito a Cosenza il titolo sportivo precedentemente ed ingiustamente tolto”, questa mattina alle 10 il sottosegretario Pescante risponderà in aula parlamentar alla interrogazione presentata da Mancini e dagli altri deputati di Cosenza. Un primo passo che potrebbe essere interlocutorio, e potrebbe dare qualche segnale su cosa il Palazzo stia meditando in proposito alla vicenda.

Calabria Civica: Il Piano Regionale della Sanità è inutile

17/03 “E’ un piano inutile” secondo Gianni Malgeri e Lello Cirone di Calabria Civica, riferendosi al nuovo Piano Sanitario Regionale appena approvato e lo Statuto della Regione Calabria, che , a loro dire, hanno qualcosa in comune. “C’è l’incapacità di dare risposte nuove ad esigenze nuove maturate nella società. Nell’elaborazione del piano si sono mantenuti i presupposti perché la sanità in Calabria resti ancora la più grande area del voto di scambio e si sono addirittura rafforzati i principali meccanismi che l’hanno corroso, e, siamo sicuri, continueranno a corrodere, l’intera sistema per la tutela del diritto alla salute nella nostra regione”. La nota poi continua evidenziando che se con la nascita di qualche nuova struttura e qualche alta specializzazione le ricadute, nella vita quotidiana delle persone malate, restano marginali per diversi motivi. “Il primo che è dato dal fatto che, al di là delle dovute individuazioni degli obiettivi di salute (correttamente formulati nel documento approvato), non esiste alcuna garanzia che i traguardi enunciati vengano effettivamente raggiunti e non esiste alcun meccanismo che permetta di richiamare alle sue responsabilità chi da tali obiettivi si discosti.”. Ancora secondo la nota, non si intacca il pilastro centrale della cattiva sanità in Calabria; l’apparato che dovrebbe tutelare il diritto alla salute, invece, “serve soltanto a garantire equilibri al potere e voti ai partiti”. Secondo Malgieri e Cirone “si è discusso unicamente di potere e di spartizioni, con buona pace di cittadini e operatori che sono sempre più ospiti nella sanità calabrese proprio quando chiedevano di diventarne i padroni di casa.”. La nota conclude poi recitando “Una sanità fondata sui diritti dei malati, sulle competenze e le capacità dei lavoratori, e sulle responsabilità dei dirigenti, cioè la sanità dei cittadini, resta ancora una cosa tutta da costruire”.

Trasporti: Possibile collaborazione tra Cisp e Comune di Paola

17/03 In una riunione, tenuta nella casa comunale di Paola, con gli amministratori delegati al settore trasporti si è approfondita, studiando lo statuto del Consorzio Intercomunale dei Servizi Pubblici (CISP) , la possibilità di collaborare tra il Consorzio e il Comune di Paola, considerando anche una eventuale adesione al Consorzio stesso da parte dell’importante centro della riviera tirrenica.

Un arresto per tentata estorsione a Rossano

17/03 E’ stato arrestato, dalla Polizia di Stato di Rossano, Aldo Zannino di 36 anni, sorvegliato speciale, in esecuzione ad una custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Rossano con l’accusa di tentata estorsione aggravata, porto di coltello di genere vietato e danneggiamenti. L’arresto è arrivato al termine delle indagini avviate dal Commissariato di Rossano dopo che un commerciante ha fatto denuncia per aver subito continue richieste di denaro e il danneggiamento di alcune autovetture. L’uomo è stato rinchiuso nel nuovo carcere di Rossano.

Due ragazzi accoltellati all’Unical.

17/03 Nella tarda sera di ieri due studenti, Antonella Pastorello di 21 anni e Vincenzo Cataniti di 20 sono rimasti vittima di un terzo ragazzo non ancora identificato che ha ferito i due con un coltello da cucina. I fatti, secondo una prima ricostruzione del 118, sarebbero nati da una lite di un amico della Pastorello che, introdotto nell’appartamento in contrada Molicelle, subito a ridosso dell’Università, avrebbe litigato con la giovane studentessa chiedendo la restituzione di qualcosa. Il Cataniti preesente alla scena avrebbe tentato di calmare il ragazzo e per tutta risposta ha ricevuto una coltellata superficiale allo stomaco. Da li l’ira dell’aggressore si è poi trasferita sulla ragazza colpita con diverse coltellate alle spalle. Le grida e le urla dei colleghi e dei feriti hanno fatto fugire l’agressore che pare si sia allontanatoa bordo di una Fiat Uno bianca a bordo della quale pare ci fosse un’altra persona. I Carabinieri di Rende, subito intervenuti, sono stati chiamati durante tutti i fatti dagli studenti degli appartamenti vicini. Le indagini sono condotte dal capitano Feroce e dal tenente Pagliaro e pare siano rivolte nella zona di Acri dove risiede l’ex fidanzato della Pastorello. Inutili i posti di blocco alla cittadella universitaria, la uno bianca era già scomparsa.

Il PM conferma la richiesta di rinvio a giudizio per Pagliuso

16/03 E' stata confermata dal sostituto procuratore della DDA di Catanzaro, Eugenio Facciolla, la richiesta di rinvio a giudizio per Pagliuso e per le altre 15 persone coinvolte nell'inchiesta denominata "Lupi". Nessuna novità quindi rispetto al previsto e richiesta di rinvio anche per il figlio Luca, direttore amministrativo della società Cosenza Calcio, per gli altri ex dirigenti e per i tre presunti affiliati alla 'ndrangheta Carmine, Romano e Francesco Chirillo. L'inchiesta riguarda le presunte collusioni tra i vecchi dirigenti della società calcistica e ambienti della criminalità organizzata cosentina. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere ed estorsione aggravata, reati aggravati dalle modalita' mafiose; appropriazione indebita e truffa ai danni della Federazione italiana giuoco calcio e della Lega calcio. L'udienza è stata aggiornata per giovedì prossimo alle 16. In quella giornata inizieranno le arringhe difensive. Venerdì cisara la prosecuzione dell'udienza preliminare e per sabato è prevista la decisone del Gup Forciniti.

Pronta replica di Pagliuso all'ipotesi della costituzione di parte civile da parte del Comune.

16/03 "Il Cosenza calcio ha effettuato regolarmente il lavori allo stadio San Vito, sia all'interno che all'esterno della struttura come previsto dall'accordo raggiunto con il Comune di Cosenza." Questo è quanto afferma Paolo Fabiano pagliuso ex presidente della società Cosenza Calcio 1914 spa, in merito alle voci circolate sulla stampa circa l'eventuale costituzione di parte civile da parte del Comune di Cosenza nell'inchiesta denominata "Lupi". "La società Cosenza Calcio 1914 -ha sostenuto l'ex massimo esponente del sodalizio silano ancora in attività, ma sotto controllo giudiziario- fece opposizione al pagamento dei canoni di riscossione da parte dell'ETR. In seguito alla nostra opposizione raggiungemmo un accordo con il Comune di Cosenza, allora guidato da Giacomo Mancini. L'accordo portò ad una transazione che prevedeva lo scomputo del debito a fronte di una serie di lavori dentro (arredi spogliatoi, bar) e fuori (la pitturazione delle mura perimetrali esterne) dello stadio. Quindi non e' vero che i lavori non siano mai stati eseguiti e che gli acquisti non siano stati effettuati. Le polemiche a cui fa riferimento la stampa riflettono rapporti precedenti. La convenzione, invece, si riferisce al 1998 e fu ampiamente rispettata tanto che nei quattro anni successivi i rapporti con il Comune e con il sindaco Giacomo Mancini furono ottimi".

Ripresa la protesta degli operai della Sibari-Crati: Occupati i binari della linea ferroviaria ionica

Sono tornati di nuovo a protestare bloccando i binari all'altezza di Sibari, gli operai del consorzio di bonifica Sibari-Crati. La protesta si è accesa di nuovo dopo l'esito insoddisfacente della riunione avuta ieri a Catanzaro presso l'Assessorato regionale all'Agricoltura. Oltre cinquecento operai sono senza stipendio da alcuni mesi. Nell'assemblea di stamattina la decisone di riprendere le forme di lotta interrotte alcuni giorni fa con il blocco della stazione di Sibari. Il consorzio di bonifica Sibari-Crati ha circa cinquecento operai, cento dei quali addetti all' irrigazione e quattrocento alla forestazione. I primi non ricevono lo stipendio da dieci mesi, mentre per i secondi la mancata erogazione della retribuzione si protrae da tre mesi.

Approvato dalla Giunta regionale il bilancio dell'Aterp

Su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici, nella Giunta regionale di oggi, Giovanni Grimaldi, e' stato approvato il bilancio consuntivo dell'Aterp di Cosenza. L' esecutivo, su proposta dell'assessore agli Enti locali, Umberto Pirilli, ha preso poi atto del regolamento interno e degli "indirizzi attuativi approvati dalla Conferenza Regione-Autonomie locali". E' stato anche istituita, la commissione che avrà il compito di approfondire la problematica legata ai lavoratori Lsu e Lpu in servizio nell'ente. La decisione e' stata presa su proposta del presidente, Giuseppe Chiaravalloti. Della Commissione sono stati chiamati a fare parte gli assessori alla Protezione civile, Dionisio Gallo, al Lavoro, Antonino Mangialavori, ed al Personale, Umberto Pirilli, ed il dirigente generale del Dipartimento degli "Obiettivi strategici" Franco Morelli. Una delegazione dei lavoratori Lsu ed Lpu e' stata anche ricevuta, al termine della riunione, dalla stessa Giunta. E' stato anche approvato, su proposta dell'assessore alla Forestazione, Dionisio Gallo, il programma regionale per l'attività di forestazione e la gestione del patrimonio forestale indisponibile della Regione nonché il programma triennale 2003-2005, che ora passa all'approvazione del Consiglio regionale. Infine, su proposta dell'assessore all'Ambiente, Domenico Basile, e' stata approvata una delibera con la quale vengono individuati, per la prossima stagione estiva, i tratti di costa non idonei alla balneazione.

Cassano: Arrestato mentre tenta di rapinare una prostituta

16/03 Un giovane albanese di 25 anni è stato arrestato dai Carabinieri mentre tentava di scippare la borsetta ad una prostituta, sua compaesana. Il fatto è accaduto lungo la statale 106, vicino l'entrata del Marina di Sibari. La ragazza è riuscita a dare l'allarme chiamando i militi dell'Arma che prontamente accorsi sono riusciti a bloccare il giovane mentre tentava di fuggire a bordo di una Golf. Le manette sono scattate ai polsi con l'imputazione di tentata rapina

Adozioni internazionali: a Cosenza una équipe specialistica in ausilio alle coppie

16/03 (Uscc) Le coppie cosentine interessate ad un’adozione internazionale da oggi non sono più sole nell’affrontare un iter che non sempre è semplice e lineare. L’Amministrazione comunale-Assessorato alle Politiche femminili ha infatti attivato presso il Servizio sociale di via Piave 84 una équipe specialistica, composta da assistenti sociali e psicologi, che ha il compito di guidare gli aspiranti genitori nei meandri delle procedure tecniche ed amministrative del percorso di adozione internazionale. L’iniziativa fa seguito alla direttiva regionale che ha deliberato l’istituzione di quindici équipe sul territorio calabrese con il compito di sviluppare una rete di servizi che favoriscano metodologie uniformi nell’affrontare la delicata materia. La città di Cosenza è stata individuata quale capo-ambito del Distretto sanitario di Cosenza e Rogliano e l’équipe è composta da personale dei due Comuni e dell’Asl, enti che, in base al protocollo operativo siglato con la Regione, hanno il compito di informare sull’adozione internazionale, organizzare corsi di formazione per il personale e per le coppie, individuare forme stabili di collegamento tra i tribunali per i minorenni di Catanzaro e Reggio Calabria. L’équipe di via Piave riceve il pubblico in orari d’ufficio dal lunedì al venerdì. E’ già stato attivato lo sportello informativo e si stanno organizzando corsi di formazione. Sono stati, inoltre, contattati gli ambiti territoriali di controllo di Acri, Rossano e Paola al fine di ottimizzare le risorse economiche assegnate dalla Regione e realizzare una formazione in rete con le altre équipe territoriali della provincia. I risultati di questa opera di assistenza attiva delle istituzioni ai cittadini sarà costantemente seguita dalla Regione Calabria

Premiata in Comune la giornalista Donatella Scarnati

16/03 E’ stato consegnato alla cosentina Donatella Scarnati, giornalista sportiva - ma non solo- impegnata da anni con successo sugli eventi più importanti nazionali ed internazionali, il primo Premio “Pancrazio”, istituito dal Club di Cosenza dell’Associazione femminile Zonta International. La Presidente Rosa Amendola ed il sindaco Eva Catizone, socia onoraria di Zonta, hanno consegnato il Premio, questo pomeriggio a Palazzo dei Bruzi, prima di entrare nel vivo del convegno dedicato dall’Associazione all’anno europeo dello sport. Introdotta dal giornalista Valerio Caparelli, Rosa Amendola ha spiegato la denominazione e il senso del premio. “Pancrazio, come uno dei sette colli, quello rappresentativo del nucleo originario della città caput brutiorum. A Donatella Scarnati in quanto donna seriamente impegnata nella sua professione, dove ha saputo distinguersi.” Rosa Amendola si è soffermata sul valore dello sport come “attività motoria, ma anche strumento di conoscenza del corpo e di valori quali il rispetto, la lealtà, la capacità di sacrificio, la volontà di misurarsi con i propri limiti”. Un caloroso benvenuto per la Scarnati è quindi arrivato dal sindaco Eva Catizone, che ha definito l’ospite “una donna eccellente di Cosenza, città le cui energie positive spesso trovano espressione altrove. Donatella Scarnati è donna che si è fatta valere e la sua esperienza può servire da stimolo a tanti talenti femminili ancora nascosti”. Il sindaco ha ricordato l’importanza assegnata dall’Amministrazione comunale allo sport e all’impiantistica, con attenzione particolare –come nel caso della piscina di Campagnano- a chi ha problemi di disabilità ed a valorizzare i cosiddetti sport minori. Eva Catizone ha concluso augurandosi che si torni allo sport “quale cultura del fisico cui corrisponde una cultura della mente, elemento che deve essere l’obiettivo principale”. Un caloroso saluto ad una vecchia amica d’infanzia e di partite a tennis è arrivato, subito dopo, alla Scarnati da parte di Pino Abate, presidente provinciale del CONI che ha riconosciuto i grandi passi in avanti compiuti dal capoluogo bruzio in fatto di impiantistica. “Abbiamo calcolato -ha detto- che in un anno circa 500.000 persone utilizzano i moltissimi impianti di Cosenza, che per questa dotazione è la città più invidiata del sud”. Pino Abate ha ricordato l’impegno del CONI provinciale nel promuovere la partecipazione sportiva delle persone con disabilità. Ha infine preannunciato la prossima apertura di una Biblioteca sportiva, di un Museo dello sport e di un Gabinetto medico-tecnico per seguire i giovani gratuitamente. Quindi, preceduta dalla lettura di Caparelli di una ricca biografia della premiata, c’è stata la cerimonia di consegna del “Pancrazio 2004” a Donatella Scarnati, professionista dal 1981, distintasi nelle interviste e nelle trasmissioni sportive più prestigiose, ma anche per aver mirabilmente seguito fatti di cronaca come la scomparsa di lady Diana, il terremoto in Umbria, la guerra del Kosovo. “Sono emozionata –ha dichiarato la giornalista Rai- per questa accoglienza nella mia città. Ho sentito parole bellissime sullo sport come allenamento sia fisico che allenamento alla vittoria e alla sconfitta. Oggi lo sport vive molti problemi, il primo dei quali è che manca una vera cultura sportiva. Anche noi giornalisti dobbiamo fare autocritica. Parliamo solo di chi arriva primo e già il secondo posto ci sembra trascurabile. Ed è vero che si pensa quasi esclusivamente al calcio. Bisogna che facciamo di più per educare i giovani ai veri valori dello sport.” Il pomeriggio è proseguito con le relazioni, tutte di grande interesse, del Presidente della Provincia Antonio Acri su “Sport ed enti locali”, del medico sportivo Pasquale Bergamo su “La prevenzione nello sport”, del delegato regionale della Federazione Sport Disabili Fortunato Vinci su “Sport come terapia”, e infine del precettore federale di bridge a scuola Augusto Rosa su “Il bridge sport della mente”.

Il design cosentino sulla comunicazione d’impresa al “Face to face” di Stoccarda

16/03 L’Assindustria di Cosenza e la società di comunicazione sociale ed aziendale LaCosa sono state chiamate a presentare un progetto innovativo di design sulla comunicazione d’impresa alla quarta edizione di Face to Face, prestigiosa manifestazione europea di design aziendale che si terrà a Stoccarda il 19 e 20 marzo. Organizzata dal Design Center di Stoccarda, la manifestazione vede conivolta l’Italia attraverso l'AIAP, l'Associazione Italiana dei Progettisti Grafici che, tra i tanti progetti posti in essere da aziende e amministrazioni e curati da grafici specialistici a livello nazionale, ha selezionato otto casi aziendali di successo che saranno messi a confronto con altrettanti case history tedeschi. Il Direttore dell’Assindustria Sarino Branda ed il Progettista grafico Aldo Presta, alla presenza del Ministro dell'Industria del Baden Wuttenburg, del Console italiano a Stoccarda e della Direttrice del locale Istituto Italiano di Cultura, presenteranno il progetto innovativo sintetizzato nel volume “La ragione delle immagini: 54 copertine disposte in fila”, realizzato in occasione della prima settimana della cultura d’impresa di Confindustria. Il volume rappresenta un percorso di comunicazione innovativa che l’Assindustria ha compiuto in collaborazione con la società LaCosa attraverso un progetto che ha innovato, tra l’altro, l’impostazione e la grafica del notiziario tecnico AssindustriaInforma in modo da rappresentare in maniera nuova e compiuta il mondo dell’impresa ed i valori di cui è portatore. La manifestazione è rivolta ad imprese, professionisti, studenti e prevede, inoltre, una relazione sullo stato del design grafico e l'allestimento di una o più mostre dedicate a tale tema. Il programma è consultabile al sito internet www.design-center.de

Per l’onomastico del Vescovo, Mons. Agostino, la Provincia donerà al Presule un prezioso arazzo.

16/03 Nel corso di una solenne cerimonia, che si terrà nel Duomo di Cosenza, venerdì 19 marzo prossimo, in occasione dell’onomastico dell’Arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi di Cosenza e Bisignano, Monsignor Giuseppe Agostino, la Provincia di Cosenza offrirà un prezioso arazzo, realizzato dalla Scuola Tappeti “Caruso” di San Giovanni in Fiore, raffigurante la sesta tavola del “Liber Figurarum” di Gioccahino da Fiore. La cerimonia presso la Cattedrale, alla quale sono stati invitati a partecipare autorità politiche, religiose, civili e militari della provincia di Cosenza, che avrà inizio alle ore 10.30, prevede il messaggio augurale del Presidente della Provincia, Antonio Acri, cui seguirà la celebrazione della messa presieduta dal padre Arcivescovo Monsignor Giuseppe Agostino. “Sarà questa un’occasione per riconfermare -ha detto, a proposito dell’evento, il Presidente della Provincia Antonio Acri- il vincolo di stima e di amicizia che, in questi anni, ha caratterizzato i rapporti tra la Provincia di Cosenza e l’Arcidiocesi cosentino-bisignanese, sempre improntati alla massima apertura e collaborazione. Il tappeto raffigurante la sesta tavola del “Liber Figurarum” che riproduce l’immagine dell’Albero Aquila (Nuovo Testamento), da offrire a Monsignor Giuseppe Agostino, ci è sembrato un gesto di affetto doveroso ed è con grande orgoglio che gli tributiamo questo omaggio, affinché possa esporlo in luogo pubblico fruendo dell’opera d’arte e consentendone la fruizione a quanti sono interessati a tali forme creative”.
“Si tratta di un prezioso manufatto, che costituisce un pezzo unico in pura seta e annodato con 2500 nodi a decimetro quadro, dalle dimensioni di circa quattro metri quadri, la cui realizzazione, rigorosamente a mano, ha richiesto un anno e mezzo circa di annodature, con un risultato di altissimo valore artistico. Come Provincia di Cosenza, vogliamo contribuire alla diffusione nel mondo dell’opera e della figura di Gioacchino da Fiore e intendiamo tutelare e valorizzare le opere artistiche, -ha detto ancora il Presidente della Provincia Antonio Acri- che sono annoverate nel patrimonio storico e culturale calabrese perché non vadano disperse. Per queste ragioni abbiamo ritenuto che questo dono potesse essere gradito e simbolicamente rappresentativo dei nostri sentimenti di riconoscenza e di profonda stima per l’opera pastorale svolta, a beneficio della comunità, dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Monsignor Giuseppe Agostino”.

Mennea il 20 marzo a Cosenza parlerà della crisi e del futuro del calcio

16/04 L’On. Pietro Mennea verrà a Cosenza a sostenere la candidatura di Mimmo Barile alla provincia, in un incontro dibattito che si terrà, il 20 marzo alle ore 11, presso la sala stampa dello stadio San Vito di Cosenza . Cosenza Calcio 1914 e il futuro dello sport saranno i temi che verranno affrontati dall'ex campione dell’atletica italiana. Nel corso dell’incontro che ha per titolo "Il futuro del calcio in Europa", l’Eurodeputato pugliese, esperto di diritto sportivo, parlerà pure della crisi che ha investito il calcio locale alla vigilia della sentenza del Tar del Lazio che discuterà il 25 marzo prossimo il ricorso contro l’esclusione dai campionati professionistici del Cosenza Calcio 1914. Interverranno al dibattito il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia, Mimmo Barile; il coordinatore regionale dei Liberali Democratici Europei, avv. Giuseppe Morero. Saranno presenti inoltre diverse autorità sportive, tra cui il presidente provinciale del Coni Pino Abate. I Liberali Democratici Europei, con questo incontro, aprono la loro campagna elettorale schierati al fianco del candidato per il centrodestra per la corsa alla Presidenza della Provincia, Mimmo Barile. Il partito che fa capo all’ex campione sportivo partecipa per la prima volta in una competizione elettorale e nasce con l’intento di profondere il massimo impegno per il riconoscimento di una funzione sociale dello sport e per la tutela e la valorizzazione delle professioni liberali e delle attività produttive. Alle ore 18 l’On. Pietro Mennea si recherà a Castrovillari, accompagnato dal candidato per il centrodestra alla Presidenza della Provincia, Mimmo Barile, dove parteciperà al convegno sul tema: "Il ruolo sociale dello sport e lotta al doping", che si terrà presso la sala convegni San Girolamo.

Amianto negli edifici pubblici: La Regione investe tre milioni di euro

15/03 Un investimento di oltre tre milioni di euro per affrontare ed iniziare a risolvere il "rischio amianto" negli edifici pubblici delle regione. Questo l'impegno che l'assessorato regionale all'Ambiente sta portando avanti dopo che, attraverso la pubblicazione di un bando, sono stati individuati gli interventi progettuali di rimozione dell'amianto da strutture scolastiche di proprieta' pubblica, nonche' da strutture ospedaliere. Ora stanno per essere sottoscritte le convenzioni tra l'assessorato regionale all'ambiente e gli enti attuatori, scaturiti dalla graduatoria che ha individuato le domande ammesse a finanziamento. "La Regione Calabria - spiega in una nota l'assessore all'Ambiente, Domenico Antonio Basile - ha promosso la realizzazione degli "interventi di rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto" in attuazione dell'azione 1.8.b del complemento di programmazione del Por Calabria 2000-2006, per favorire la decontaminazione delle strutture scolastiche ed ospedaliere di proprieta' pubblica presenti nel territorio regionale. Gli interventi, selezionati attraverso un avviso pubblico, sono finalizzati alla fruizione delle strutture esistenti da parte di tutti i cittadini eliminando i fattori di rischio per la salute pubblica. Il bando, a suo tempo emanato, e' scaduto lo scorso 30 novembre. Fino a quella data, i Comuni e le Province proprietari di strutture scolastiche, di ogni ordine e grado presenti nel territorio della regione Calabria, interessate dalla presenza di manufatti contenenti amianto, hanno potuto presentare progetti che, registrati in ordine di arrivo dalla data di emanazione del bando, saranno ora finanziati in ordine cronologico, se in possesso dei requisiti del bando e senza valutazione comparativa tra i diversi progetti acquisiti. Gli interventi ammissibili a finanziamento - precisa l'Assessore Basile - sono finalizzati alla fruizione delle strutture esistenti da parte di tutti i cittadini eliminando i fattori di rischio per la salute pubblica". Gli enti i quali hanno visto ammesso il proprio progetto sono i Comuni di Scilla, Guardavalle, Vibo Valentia, Gerocarne, Soriano Calabro, S. Caterina dello Jonio, Giffone, Lungo, Cosenza, Badolato, Pietrapaola, Argusto, Sab Lorenzo del Vallo, Soveria Simeri, Ciro' Marina, Feroleto della Chiesa, Torre di Ruggiero, Mongiana, Fabrizia, San Costantino Calabro; le Amministrazioni provinciali di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. A questi si deve aggiungere l'Ospedale di Crotone, quale struttura sanitaria.

Tortora: Auto cade nella scarpata, gli occupanti ricoverati in prognosi riservata

15/03 Tre persone sono rimaste gravemente ferite in un incidente stradale nei pressi di Tortora Marina. Si tratta di Giandomenico Colombo, di 25 anni; Massimiliano Salvatore Pesce, 28 anni, e David Sangionanni, 20 anni, tutti di Trecchina (Potenza). I tre erano a bordo di una Renault 'Clio' quando, per cause ancora in corso di accertamento, l'automobile e' sbandata finendo in una scarpata. I tre giovani sono stati soccorsi dai sanitari del servizio 118 che li hanno accompagnati nell'ospedale di Praia a Mare dove sono stati ricoverati con riserva di prognosi. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia stradale che hanno avviato le indagini.

Buonvicino: Bimbo travolto da un cancello di ferro è in gravi condizioni

15/03 E' ricoverato in gravi condizioni nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Cosenza il bambino di sette anni che ieri sera e' rimasto ferito in un incidente avvenuto mentre si trovava nei pressi del cancello della sua abitazione, nelle campagne di Buonvicino. Il bambino e' stato travolto da una parte del cancello in ferro che, per cause in corso di accertamento, si e' scardinata da un muro in cemento. Al momento dell'incidente il padre del bimbo stava eseguendo lavori di ristrutturazione del cancello. Il minore e' stato soccorso dai genitori che lo hanno accompagnato nell'ospedale di Cetraro da dove i sanitari, a causa delle gravi condizioni, lo hanno trasferito nella struttura di Cosenza. Sull'incidente sono in corso le indagini degli agenti della polizia di Stato che sono coordinate dal procuratore capo di Paola, Luciano D'Emmanuele.

Processo Lupi: Gli avvocati protestano, il GUP chiede avvocati d’ufficio

15/03 Un nuovo colpo di scena è avvenuto questa mattina, sul tardi, nella prevista udienza davanti al GUP Massimo Forciniti nell’ambito del procedimento a carico dell’ex Presidente del Cosenza Calcio, Palo Fabiano Pagliuso e delle altre persone indagate a proposito dell’operazione “Lupi” sui presunti intrecci tra criminalità e pallone. A rendere movimentata l’udienza ci hanno pensato gli avvocati difensori delle persone indagate che hanno voluto manifestare il loro dissenso nei confronti del Giudice dell’udienza preliminare, Massimo Forciniti. Il motivo del dissenso è stato il ritardo con cui il dibattimento ha avuto inizio. Gli avvocati, in un documento depositato, hanno riportato i motivi del loro allontanamento. Secondo gli avvocati il magistrato, che ha il dovere della puntualità al pari dei legali, si sarebbe presentato in aula in notevole ritardo senza dare alcuna spiegazione. Il magistrato, dal suo canto, ha lasciato intendere che procederà comunque, chiedendo la nomina di legali d’ufficio. Negli uffici giudiziari, si era presentato Pagliuso che ci ha dichiarato di essere fiducioso nell’esito della vicenda giudiziaria che lo riguarda. "Credo ancora, nonostante tutto, nella giustizia - ha affermato Pagliuso - che, anche se lenta, alla fine trionfera'. Lo dico nella consapevolezza di non aver commesso i reati dei quali sono accusato. E' stata una brutta storia che ha lasciato il segno". Ancora più importante la dichiarazione dell'Avv. Sammarco, intervistato da noi per lo speciale televisivo "la città dei lupi in onda domani sera" alle 23.30 su Cam tele 3 che tra le altre cose ci ci ha dichiarato a proposito dei nove mesi di carcerazione di Pagliuso: "In un paese civile non si fanno nove mesi di carcerazione preventiva. L'utilizzo di questo strumento è un vezzo di questi giorni e non è finito con gloi anni novanta". Poi riferendosi al dibattimento ha affermato "Non si fanno i processi all'ultimo minuto, non si istruiscono le udienze preliminari quando tra dieci giorni scadono i termini per le custodie cautelari costipando le ragioni difensive. Come avvocato non mi sento fortemente motivato". Il dibattimento è comunque stato rinviato a domani pomeriggio alle 14.30.
Ecco per i lettori di NuovaCosenza.com, l'anticipazione del filmato della dichiarazione dell'Avv. Sammarco.

Due arresti a Rossano per i tafferugli dopo la partita con la Vigor

15/03 E’ di un bimbo di nove anni ferito, il bilancio della sassaiola subita dai mezzi dei tifosi della quadra ospite a fine gara durante i tafferugli scoppiati tra le due tifoserie. I fatti sono accaduti dopo l’incontro vinto dalla Vigor Lamezia per uno a zero contro la locale squadra della Rossanese nella partita valida per il campionato di serie D girone I. Gli agenti del commissariato della polizia di Stato di Rossano hanno identificato le due persone che sono finite in carcere ieri sera. Oggi compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida del fermo.

Inizia domani “Fiera in mensa”, accoglienza per immigrati

15/03 Da domani al 20 marzo, per il terzo anno consecutivo, si svolgera' in citta' Fiera InMensa l'iniziativa di accoglienza degli immigrati che giungono in citta' come ambulanti per la tradizionale Fiera di San Giuseppe. L'iniziativa, giunta alla sua terza edizione, e' promossa da un coordinamento di associazioni cattoliche e non cattoliche della citta'. Ne fanno parte quest'anno: Agesci, Arci, Azione Cattolica, Banco Alimentare, Comunita' di Sant'Egidio, Cooperativa sociale Interzona, Croce bianca, FUCI, Istituto buddista italiano, Kasbah, Libera associazione di idee, Movimento Giovanile Missionario, Rinnovamento nello Spirito e Volontari del Delfino. "Quest'anno - scrivono i promotori in una nota - la mensa serale per gli immigrati sarà allestita nell'ex Deposito Ferroviario, messo a disposizione gratuitamente dal Comune di Cosenza insieme con alcune attrezzature. Si distribuiranno ogni sera dalle 20 in poi circa 500 cene preparate dalle parrocchie, che si alterneranno ogni sera, mentre le comunita' di immigrati della citta' (curdi,filippini, nigeriani), prepareranno di volta in volta un piatto tipico straniero. Sara' predisposto anche uno spazio di assistenza sanitaria e primo soccorso, con la disponibilita' di medici volontari e un servizio di informazione legale. Parteciperanno, come negli anni passati, numerosi volontari delle parrocchie cittadine e delle associazioni promotrici, che si stanno gia' mobilitando per effettuare il servizio e per raccogliere coperte da distribuire a chiunque ne avra' bisogno. La Caritas diocesana interverra' con un contributo finanziario finalizzato. Sara' anche predisposto un servizio di animazione ludico-culturale ( "Gioch'inFiera") per i bambini, figli dei venditori ambulanti, presso la Biblioteca dei Ragazzi, la mattina e il pomeriggio degli stessi giorni di Fiera InMensa".

Indumenti storici della famiglia Catizone scoperti nel catanzarese

15/03 Una scoperta archeologica che sarà documentata mercoledì prossimo su RAITRE nel programma GEO & GEO, da Sveva Sagramola, ha messo in luce alcuni preziosi abiti e costumi del 600 appartenuti alla potente e ricca famiglia Catizone da cui discende l’attuale Sindaco di Cosenza. I reperti sono stati scoperti nella chiesa di Santa Maria di Taverna in provincia di Catanzaro. Si tratta di un ritrovamento di eccezionale valore storico e artistico, testimonianza di una Calabria nobile e ricca, vivace centro culturale e insieme fiorente realta' economica, legata alla produzione e alla lavorazione della seta. Il servizio composto da dieci minuti di immagini e testimonianze, raccontano il significato del ritrovamento e insieme il paziente lavoro di restauro, in fase di realizzazione, affidato alla professoressa Lucia Portoghesi, archeologa e storica dei tessuti di fama internazionale. Sono stati rinvenuti una decina di costumi dell'epoca: un guardinfante, un busto da signora, un ''coletto'' da ragazzo, pantaloni, cappelli, alcune pianete e altre stoffe particolari dell'epoca.

Collaborazione didattico-scientifica tra l’ARSSA e la scuola media di San Fili

15/03 L’ ARSSA curerà la catalogazione ed ogni iniziativa didattico-culturale legata alla funzione educativa dell’Orto Botanico -Scuola Media Statale”Miceli” di S.Fili (CS). Il rapporto sinergico di collaborazione tra mondo della Scuola e l’Agenzia per i Servizi in Agricoltura della Regione Calabria è destinato ad arricchirsi progressivamente ed a riempirsi di contenuti che sono di gran utilità, sia per la popolazione scolastica, sia per il territorio interessato che dall’ARSSA riceve, secondo le proprie finalità istituzionali, un servizio di pubblico interesse. In una corrispondenza mirata tra il Sindaco del Comune di S.Fili, Luigi Bruno ed il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, che ha necessariamente coinvolto il dirigente scolastico della Scuola, è stato perfezionato il protocollo d’intervento che l’Agenzia per i Servizi in Agricoltura assicurerà, con due propri esperti. Un Forestale ed un Divulgatore Agricolo, rispettivamente Antonio Salituro e Giovanni Maiorca – che hanno già redatto apposito progetto di sistemazione dell’Orto Botanico – opereranno per il riordino complessivo ( al fine di rendere la struttura più fruibile ) e la catalogazione delle piante esistenti presso l’Orto Botanico del sopra citato plesso scolastico. Nella sostanza, si vuole rilanciare il ruolo e la funzione didattico-scientifica dell’Orto botanico con l’organizzazione di visite guidate e lezioni all’aperto che dovrebbero tenere personale delle due Istituzioni pubbliche ( ARSSA e Scuola). Il Sindaco Bruno, con l’occasione, nell’esprimere un sentito apprezzamento per il prezioso ruolo che l’Agenzia svolge sul territorio, ha ricordato che per la realizzazione dell’ Orto Botanico l’ARSSA ha già assicurato una concreta e fattiva collaborazione, che si è poi estesa anche per sostenere un altro importante progetto, in carico alla Scuola Media Statale di S.Fili, vertente su: “ il Baco da seta”. Il Presidente dell’ARSSA, Antonio Pizzini, anche a nome del CdA dell’Agenzia, ha segnalato al sindaco di S.Fili, Luigi Bruno, la piena disponibilità a collaborare per realizzare iniziative di valenza didattico -culturale e produttive che abbiano una sicura ricaduta sul territorio e per l’utenza interessata.

Anche Cosenza parteciperà alla manifestazione di solidarietà al popolo spagnolo

15/03 (Uscc) Il Sindaco Eva Catizone parteciperà giovedì prossimo 18 marzo a Roma, in piazza del Campidoglio, alle ore 16,00, alla manifestazione indetta dall’ANCI per esprimere solidarietà al popolo spagnolo e contrastare unitariamente il terrorismo e la violenza. La Catizone ha aderito all’appello rivolto a tutti i Sindaci dal Presidente Nazionale dell’ANCI Leonardo Domenici che ha sottolineato nella sollecitazione rivolta ai primi cittadini come “dopo i tragici attentati di Madrid che hanno sconvolto l’Europa ed il mondo intero, è importante e necessario che il nostro Paese si ritrovi unito in un momento di risposta ampia ed unanime contro la violenza terroristica, per la pace e per il dialogo. La mia proposta – sottolinea Domenici – è che a Roma si diano appuntamento tutte le istituzioni, le forze politiche, sociali ed economiche e la società civile per dare un segno forte della volontà comune di non far prevalere la paura, ma la determinazione di respingere la violenza con gli strumenti della democrazia e della legalità.” Per favorire la più ampia partecipazione alla manifestazione di giovedì, il Presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI, Paolo Agostinacchio, ha convocato nella capitale tutti i membri dello stesso consiglio, di cui fa parte anche il Sindaco Catizone. Intanto questa mattina gli uffici di Palazzo dei Bruzi si sono fermati, alle ore 12,00, per osservare tre minuti di silenzio, in conformità alle direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in segno di lutto per la strage di Madrid.
Per le stesse ragioni dal Palazzo municipale sono state esposte le bandiere a mezz’asta. Nel salone di rappresentanza si sono radunati il Sindaco Eva Catizone, il vicesindaco Giuseppe Leporace ed il Presidente del Consiglio comunale Saverio Greco, insieme ai dirigenti e dipendenti del Comune. Prima di osservare i tre minuti di silenzio il Presidente del Consiglio ed il Sindaco hanno pronunciato un breve intervento. “I Sindaci – ha detto la Catizone – non hanno molti strumenti a disposizione per evitare che gravissimi episodi come quello di Madrid si verifichino, ma è compito dei Sindaci quello di muovere le coscienze ed invitare alla riflessione”.
Il Sindaco ha poi ricordato i caduti per la strage di Nassirya ed il minuto di raccoglimento osservato anche in quella dolorosa circostanza insieme ai dipendenti comunali, ma ha anche ricordato la forte posizione dell’Amministrazione comunale a favore dei processi di pace, come confermato dagli stendardi arcobaleno che per lungo tempo sono rimasti esposti dal Palazzo municipale. La Catizone ha nel suo breve intervento espresso ferma condanna per gli attentati di Madrid e per tutti quei comportamenti che generano violenza ed intolleranza. “La Spagna- ha aggiunto il primo cittadino – è un Paese come l’Italia e a questa civilissima nazione ed al suo popolo esprimiamo tutti i sentimenti della nostra stima e della nostra amicizia, nella consapevolezza che ciò che è accaduto a Madrid sarebbe potuto accadere anche a noi. L’auspicio – ha concluso la Catizone – è che ci si possa ritrovare ancora qui tutti insieme, ma a parlar d’altro e non a piangere le vittime di altri efferati crimini.”
Anche il Presidente del Consiglio comunale Saverio Greco ha ricordato le vittime della strage, “uomini e donne – ha detto – che hanno avuto la vita spezzata ed il futuro completamente cancellato. La loro tragica scomparsa ha generato il lutto delle loro famiglie e la sofferenza di altri uomini ed altre donne. La dimensione sociale – ha aggiunto il Presidente del Consiglio comunale – è una dimensione fondamentale che ciascuno di noi è chiamato a vivere, guidato da una matrice culturale fondata sui principi del rispetto della dignità umana, del valore assoluto della pace, sull’accettazione dell’organizzazione statale e dei suoi principi democratici.
Occorre perseguire l’Unità dell’Europa e dei suoi cittadini per costruire un baluardo della democrazia e della civiltà occidentale. Dobbiamo difendere il principio secondo il quale la città è diventata il futuro dell’umanità, per non disperdere una fondamentale risorsa di fiducia dei nostri concittadini che vedono nella città un nuovo spazio politico e sociale, ma anche per far sì che in quanto è accaduto si riconosca il male e si rinsaldino i valori etici più autentici. E’ importante – ha detto ancora Saverio Greco – che i cittadini facciano proprio il dolore degli spagnoli e, come gli stessi spagnoli ci hanno indicato, sappiano dal dolore far nascere un nuovo senso civico che proietti i nomi di queste vittime nel futuro di un’Europa più saggia che interpreti i sentimenti della popolazione per una migliore ricerca del bene comune e del progresso collettivo.”

In corso l’udienza preliminare del processo “Lupi” a Catanzaro

15/03 E’ attualmente in corso l’udienza preliminare del processo “Lupi” presso l’aula bunker di via Paglia in Catanzaro. L’udienza, che vede coinvolti l’ex presidente del Cosenza Calcio, Paolo Fabiano Pagliuso, e l’intero staff dirigenziale della società di calcio, potrebbe avere uno slittamento a causa delle novità di questa mattina che consistono nella costituzione di parte civile da parte di Comune e Provincia di Cosenza. Il colpo di scena , preannunciato da un quotidiano locale, potrebbe allungare i tempi.

Regione: SOS dei calabresi in Argentina. Delegazione con aiuti giunta in sud america

15/03 (Uscr) All’accorato “S.O.S.” dei calabresi d’Argentina il Consiglio regionale risponde con un piano d’intervento concreto che assicurerà assistenza medica specialistica e farmaci salvavita a migliaia di nostri corregionali anziani in difficoltà. Con questo obiettivo è arrivata oggi a Buenos Aires una delegazione del Consiglio guidata dal presidente Luigi Fedele. La missione ha lo scopo di avviare fin da subito un progetto d’assistenza sanitaria per anziani italo-argentini di origine calabrese predisposto nei mesi scorsi dal Consiglio regionale della Calabria. E’ prevista, infatti, la sottoscrizione di un protocollo di collaborazione tra il Consiglio regionale e un’associazione di professionisti dotata di un centro sanitario polispecialistico, un progetto-pilota che l’Assemblea calabrese ha intrapreso alla luce dell’apposita legge "Norme per il sollievo della emergenza sociale a favore dei calabresi in Argentina" approvata l’anno scorso. Della delegazione fanno parte i consiglieri Antonio Borrello (Unione Democratica e Popolare-Udeur), Franco Amendola (DS), Gianfranco Leone (Forza Italia), Paolo Naccarato (Per la Calabria-Upr), Francesco Pilieci (Udc), Mario Pirillo (Margherita) e il Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio regionale, Salvatore Silvestri. La gravità della disastrosa crisi economico-finanziaria mantiene ancora in ginocchio la società argentina, malgrado i relativi successi recenti. Negli ultimi tempi si delineano, infatti, segnali di speranza come la crescita dei consumi, il primo saldo attivo dei flussi migratori e il volume delle entrate, triplicato rispetto alle stesse aspettative del Governo. Ma sono ancora 20 milioni gli argentini in lotta per la sopravvivenza e 14 milioni quelli privi di assistenza sociale. “Proprio questa - spiega il presidente Fedele - ci è sembrata l’emergenza più acuta, oltre un anno fa, al rientro della ricognizione compiuta qui nel pieno della devastante congiuntura finanziaria”. “L’urgenza di garantire l’assistenza socio-sanitaria e farmaceutica ai nostri corregionali più svantaggiati si è imposta per tutti come il punto che assume una priorità assoluta. Ci ha colpito inoltre il fatto che, a causa della sospensione, per carenza di risorse finanziarie delle attività del PAMI (il Programma di assistenza medica integrata per i pensionati), l'assistenza sanitaria pubblica è diventata inesistente e, ancor di più, quella farmaceutica. Il piano che abbiamo predisposto affronta con risposte concrete questa emergenza sociale che coinvolge in maniera drammatica soprattutto gli anziani calabro-argentini, un nucleo significativo e preponderante, posto che gli ultimi flussi emigratori dalla Calabria risalgono ai primi anni '50“. Fitta l’agenda degli impegni programmati a Buenos Aires dove la delegazione calabrese parteciperà, insieme a esponenti del Governo e del Parlamento italiani e a figure istituzionali di primo piano di enti pubblici e grandi aziende nazionali, a un intenso calendario di appuntamenti programmati dall’Associazione internazionale Magna Grecia con i vertici delle istituzioni, della politica, dell’economia e della cultura d’Argentina.
Per giovedì prossimo è prevista una trasferta in Uruguay della delegazione calabrese: nella capitale, Montevideo, sono stati fissati incontri ai massimi livelli istituzionali.

Sanità: Convocata la Giunta Regionale per le nomine dei Direttori Generali AS

15/03 (Delelli) E’ stata convocata per questo pomeriggio la Giunta Regionale con all’ordine del giorno, la nomina dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere. Dopo l’approvazione del Piano Regionale per la Tutela della Salute si dovrebbe passare alla fase di ordinaria gestione delle ASL, ponendo fine al periodo di commissariamento che si protrae ormai, in alcune aziende, da oltre un anno. Il Piano approvato dal Consiglio Regionale ha tra l?altro sancito il ritorno ai requisiti fissati dal D.Lgv. 502 per la nomina a direttore generale, rispetto a quelli meno restrittivi che erano stati di recente sanciti dallo stesso Consiglio: ciò potrebbe determinare un cambio di direzione in quelle aziende dove gli attuali Commissari non avrebbero i requisiti per la nomina a Direttore Generale. Poche le indiscrezioni che circolano suoi nomi. Per l?azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, nell’occhio del ciclone nelle scorse settimane, prima per l’arresto del Commissario Straordinario Carmelo D’Alessandro e poi per il sequestro della struttura per la mancanza di requisiti di sicurezza, potrebbe essere affidata all’ex direttore sanitario Gregorio Mazzitello. L’assessore alla Sanità, Giovanni Luzzo, ha comunque proposto per il Pugliese una triade di esperti che dovrebbe affiancare il Direttore Generale, guidata dall’ex ministro della Sanità Elio Guzzanti. Per le due aziende consentine si vocifera di una probabile conferma nel ruolo di direttore generale, dei due attuali commissari, Santagati e Perrelli, uno in quota Forza Italia, l’altro in quota UdC. Cambi, potrebbero esserci, al vertice delle aziende di Palmi, Locri e Crotone attualmente commissariate da tecnici, con i partiti che spingono verso una soluzione più politica, ma l’esigenza dei partiti di essere rappresentati nei quadri di comando della sanità, potrebbe causare uno stravolgimento generale degli incarichi, con una ridefinizione degli equilibri partitici e territoriali, anche in considerazione che i Direttori Generali nominati oggi resteranno in carica per almeno 18 mesi e quindi fino alle prossime elezioni regionali del 2005. Riuscirà il presidente Chiaravalloti a tenere a bada le frenesie dei partiti?

Regione, lo storico Giorgio Spini scrive al Presidente Fedele

15/03 (Uscr) “Voglio complimentarmi con Lei per la bella rivista edita dal Consiglio regionale calabrese che ho avuto modo di visionare grazie ad un articolo a me dedicato su un recente numero del giornale dall’on. Giuseppe Napoli, cui sono affettuosamente legato e di cui apprezzo l’impegno politico in favore della sua terra”. E’ l’incipit di una lettera inviata dallo storico Giorgio Spini al Presidente del Consiglio regionale. Lo storico toscano nella stessa lettera a Fedele, ha anche aggiunto: “Ho trovato molto bella la copertina del giornale del numero d’ottobre dedicata alle problematiche dell’emigrazione e dell’immigrazione e segnatamente ho apprezzato il molto opportuno articolo del vicedirettore della rivista Romano Pitaro, cui rivolgo le congratulazioni di un vecchio meridionalista impenitente come me per il buon lavoro fatto”. Il professore Giorgio Spini - nella cui ultima opera initolata “La strada della liberazione” curata dal figlio on. Valdo Spini, sviluppa un fecondo dialogo sul filo della memoria - ha ricevuto il Premio Crotone il 2 giugno (Festa della Repubblica) dello scorso anno. In quell’ occasione, il consigliere regionale dei Ds, Giuseppe Napoli, scrisse un articolo per Calabria con cui sintetizzava l’importanza del lavoro storico di Spini e la sua figura di storico socialista dal forte rigore intellettuale: “La profonda ispirazione etica del socialismo di Spini - sottolinea Napoli - è ancora oggi di straordinaria attualità, anche per interpretare la condizione politica dei nostri giorni”. L’autorevolissimo storico metodista (“Antifascista per motivi religiosi ancora prima che politici”) è nato a Firenze il 23 ottobre 1916. Ha insegnato in Italia, nelle Università di Messina e di Firenze, e negli Stati Uniti, all’Harvard University, all’University of Wisconsin, e all’University of California (Berkeley). Ha svolto le sue ricerche storiche, oltre che in Italia, in Spagna, negli Stati Uniti, in Svizzera, a Londra e a Parigi. Attualmente è presidente dell'Istituto Socialista di Studi Storici e condirettore della "Rivista Storica italiana". Numerose le sue opere tra cui ricordiamo: autobiografia della giovane America: la storiografia americana dai padri Pellegrini all'Indipendenza; La teoria dell'impostura delle religioni nel Seicento italiano. Ha pubblicato anche opere di carattere più generale e divulgativo come la Storia dell'età moderna da Carlo V all'Illuminismo (Torino, 1988) e una collana di manuali scolastici. Giorgio Spini si è occupato della storia del Seicento in Europa e in America settentrionale, con particolare attenzione alle correnti antireligiose di questo secolo e ai rapporti tra Risorgimento italiano e movimenti protestanti degli altri paesi europei e degli Stati Uniti. Ha ricostruito la storia del principato mediceo del Cinquecento e di Firenze dopo l'Unità d'Italia. E’ stato pubblicato non molto tempo fa da Einaudi un suo studio sulle origini del socialismo. Ad avviso di Napoli: “E’ tuttavia proprio nell’ultimo suo lavoro (Il cammino per la liberazione) che tra l’altro viene fuori la straordinaria umanità di uno storico rigoroso che riesce a coniugare il passato con il presente mettendo al centro sempre l’uomo, anche perché il socialismo per Spini è vissuto come sistema di valori ideali capace di proseguire l’opera che il liberismo ha compiuto nell’Europa moderna”.
I complimenti rivolti al presidente Fedele da Giorgio Spini sono riferiti oltre che all’articolo di Napoli ad un articolo, scritto dal vicedirettore di Calabria Romano Pitaro intitolato “Quando i fuggiaschi eravamo noi”. L’articolo di Pitaro sostanzialmente è incentrato sull’analisi dell’emigrazione di ieri da considerare quale lente d’ingrandimento per guardare nelle pieghe più recondite dell’emigrazione odierna. Pitaro recensisce nell’articolo il bel volume di Gian Antonio Stella, “L’orda: quando gli albanesi eravamo noi” e richiama il contenuto di testi fondamentali per capire l’emigrazione di ieri e di oggi quali Wop di Salvatore j La Gumina, Mediterraneo di Fernand Braudel, Prima della fine dell’argentino d’origine italiana (i genitori erano calabresi) Ernesto Sabato, Ellis Island di Georges Perec e il suggestivo I segreti di New York di Corrado Augias.

Sta per nascere l'associazione dei giornalisti cosentini

14/04 Si è riunita sabato mattina, nella sala riunioni del Coni dello stadio San Vito, una libera assemblea dei giornalisti cosentini che hanno deciso di costituirsi in associazione. All'iniziativa, possono aderire tutti i giornalisti iscritti nei due albi e anche quei colleghi che, non iscritti, collaborano a testate giornalistiche. L'assemblea riunita ha costituito un gruppo di lavoro che ha avuto l'incarico di redigere uno statuto e le pratiche per avviare la costituzione dell'associazione. Nella stessa assemblea si sono costituti i primi 31 soci fondatori, la cui lista rimane aperta sino al 31 marzo. L'assemblea si è poi aggiornata al prossimo 3 aprile alle 10 negli stessi locali.

Singolare protesta dei tifosi del Cosenza che si sfidano in un torneo

14/01 Con un comunicato distribuito agli spettatori delle prime due partite del torneo, il gruppo ultrà del Cosenza OLD STYLE, per protestare contro l'attuale situazione di confusione che regna nel calcio a Cosenza, ha indetto, in concomitanza con le partite domenicali della squadra di calcio, un torneo di calcetto. Nel pomeriggio di domenica si sono incontrate le prime quattro squadre composte da atleti facenti parte il gruppo ultrà OLD STYLE i componenti del Forum Rossblù. Le partite, seguite da una cinquantina di persone, hanno visto una vittoria per parte. La prima partita è terminata 9 a 1 con reti di Cianflone (5), Miceli (3) e Sicilia, per il primo gruppo degli Old Style, l'altra per 4 a 3, con reti di Andrea@4m, Sordario, Lancelot (2) per il gruppo del Forum. "L'inizativa - recita il comunicato degli Old Style- è volta soltanto a svegliare coloro i quali tengano ad un vero Cosenza, da questo torpore in cui siamo caduti.". Si legge inoltre, nella nota degli ultrà "Sia chiaro a tutti che gli Old Style non hanno abbandonato il Cosenza ma hanno bensì intrapreso una lotta continua contro chiunque continui o abbia l'intenzione di giocare con il giocattolo Cosenza. Non ne possiamo più di tutte le promesse fatte, siamo stanchi di tutti questi personaggi che giostrano in questa società solo per i loro tornaconto politici ed economici. Continuiamo a frustrarci pensando che ci hanno illuso nei professionisti e siamo stanchi di sapere che una società di dilettanti come la nostra appena nota rischia il fallimento. Ribadiamo di non essere ne con Pagliuso, nè con Tursi Prato, nè con la Catizone, nè con Intrieri, ma ci tenioamo ad affermare che il giorno in cui chiunque di questi, o altri che siano, ci dimostri con i fatti di tenere a questi colori, sarà il benvenuto.". La nota poi termina facendo vari distinguo con i gruppi della curva ed affermando che non ci sono gruppi importanti o portanti tra gli ultrà.

Gentile: "Sulla sanità, dalla sinistra, solo bugie"

13/03 "Ho sempre apprezzato il confronto e la dialettica, la diversità di opinione ed anche l'aspra contraddizione, ma sempre nel rispetto dei fatti. Le esternazioni dell'on. Oliverio e dei dirigenti diessini nell'assemblea di ieri mi hanno, letteralmente, stupefatto. Perché quando ci si trova a confutare fatti oggettivi e' come se si dovesse indietreggiare nel tempo affrontando forze conservatrici e, purtroppo, bugiarde". Questo quanto sostiene il sen. Antonio Gentile, di Forza Italia, in merito alla manifestazione sulla sanità promossa dai Ds ieri a Cosenza. "Per casuale combinazione - ha sostenuto Gentile - oggi l'assessore Luzzo conferma che Cosenza avrà la cardiochirurgia e saranno venti posti letto: l'avrà perché, e lo ha detto una Commissione d'inchiesta guidata da un parlamentare dei verdi, e' il migliore ospedale regionale. L'avrà perché sarà in grado di affrontare l'emergenza emodinamica e di compiere l'interventistica (angioplastica, stent) che rappresenta un grande salvavita in alcuni casi di acuzia. Tutto questo all'on.Oliverio ed ai suoi amici, evidentemente, non piace e, pur di screditare l'ospedale del capoluogo, si arrivano a mistificare i fatti e si tenta, nella migliore tradizione bolscevica, di insinuare, di diffamare, di demolire". "Quattro primari eccellenti - ha proseguito il parlamentare - scelti fra medici eccellenti provenienti da Università prestigiose, vengono accusati di essere stati scelti per motivi politici: presumo, non conoscendo molto bene personalmente i prescelti, che alcuni di essi, o chissà, tutti, possano essere di sinistra. Perché, ed e' questo il punto, l'azienda ospedaliera ha scelto il meglio fra il meglio. E lo ha fatto con l' unico scopo di consegnare alla città un ospedale ancora migliore. Un ospedale che presenta ancora molte ombre, che io stesso ho spesso denunciato: ombre che stanno acquisendo luce con la riduzione delle liste d'attesa, la ridefinizione del sistema ticket, la soppressione di ogni ingiustizia, il nuovo pronto soccorso. La cardiochirurgia, con i venti posti letto, sarà il fiore all'occhiello, ma vorrei ricordare a chi aspira a diventare Presidente della Provincia che oggi sarà inaugurato un polo di neuroscienze del Cnr che e' il secondo d'Italia, a Rogliano, dopo quello di Pisa". "La sinistra di mercato - ha sostenuto Gentile - non difende più valori che erano di sinistra: si arrabbia se evitiamo a tanti cosentini di effettuare viaggi della speranza, come nel caso delle cardiopatie) e se rafforziamo il sistema pubblico. Accusa gli altri delle gravi colpe che ha commesso essa stessa nel passato, quando sceglieva e moltiplicava i primariati. La cardiochirurgia sarà una grande rete regionale: a noi interessa questo, non ci preoccupiamo come forza politica di chiedere la tessera dei medici, ma guardiamo il curriculum. Tutto il resto e' bugia e serve solo a screditare un ospedale che e' uno dei punti cardine di una città con mille problemi".

Positivo incontro del Sindaco di Cosenza con gli operai della Vallecrati

13/03 (Uscc) “Occorre portare avanti un ultimo tentativo per rifondare la “Valle Crati S.P.A. e dar vita ad una nuova “Valle Crati”. Faremo di tutto per salvaguardare questa esperienza che ci appartiene e soprattutto profonderemo ogni sforzo per salvaguardare i livelli occupazionali.” Lo ha detto questa mattina il Sindaco Eva Catizone incontrando nella sede del cantiere di via Romualdo Montagna i lavoratori della “Valle Crati S.P.A. Il primo cittadino, accompagnata dal vicesindaco Giuseppe Leporace e dal consigliere comunale Pietro Mari, è stata accolta tra gli applausi e al termine dell’incontro ha ricevuto dalle mani di una dipendente della “Valle Crati” un fascio di fiori. L’incontro si è concluso con un brindisi voluto dai dipendenti della Società anche per inaugurare la nuova sede di via Romualdo Montagna dove il Sindaco si recava per la prima volta. Nel corso del suo intervento il Sindaco Catizone ha sottolineato come l’Amministrazione comunale abbia attivato un tavolo tecnico frutto di una forte ripresa di quel dialogo che ha registrato in passato momenti di incomunicabilità. “Se questo tentativo volto a salvare l’esperienza Valle Crati – ha detto ancora il Sindaco – non dovesse andare a buon fine, l’Amministrazione comunale si impegnerà a fondo perché non venga leso il diritto al lavoro dei dipendenti. Lo abbiamo detto a chiare lettere e più volte – ha aggiunto la Catizone – che è il management della società che ha fallito e non i lavoratori che hanno famiglia. Per questi ultimi ci siamo sempre battuti e a nessuno sfugga il fatto di aver rimarcato in Consiglio comunale l’esigenza, posta da noi con forza, che la società pagasse prima gli stipendi ai lavoratori e poi le commesse alle società private. Indietro non si torna- ha ribadito il Sindaco – un rinnovamento ed un nuovo corso della società si impongono. E’ questa la condicio sine qua non per affrontare discorsi più complessivi.” Il Sindaco ha, infine, invitato i lavoratori a stare tranquilli ed a trasferire questo clima di ritrovata serenità anche in seno alle loro famiglie. La Catizone ha espresso l’auspicio di far ritorno presto nel cantiere di via Montagna con notizie ancora più confortanti. L’incontro era stato introdotto da Giovanni Cipparrone, della Uil aziendale che ha avuto parole di apprezzamento per la visita del Sindaco Catizone, “l’unica persona – ha sottolineato – che è venuta nel nostro cantiere in questi 45 giorni di difficoltà e di attese. Dei dirigenti della società – ha aggiunto Cipparrone – nessuna traccia, così come nessun altro sindaco ci ha sostenuto nella battaglia che abbiamo condotto nei giorni scorsi a Catanzaro. Siamo grati ad Eva Catizone – ha detto ancora il rappresentante della Uil aziendale – per aver avuto il coraggio di chiudere quell’autentico letamaio che era divenuto il gasometro di via Popilia. Al Sindaco chiediamo – ha poi concluso Cipparrone- di accelerare le decisioni perché siamo preoccupati per le nostre famiglie.” “Nessuno vuole buttare a mare l’esperienza consortile e della “Valle Crati S.P.A. – ha precisato dal canto suo il vicesindaco Giuseppe Leporace – Il nostro obiettivo- ha aggiunto Leporace – è che la ripresa di un dialogo intenso e fattivo sia il preludio di una conclusione in tempi assai brevi dell’intera vicenda che esige, però, una rimodulazione dell’esperienza “Valle Crati”. L’Amministrazione comunale deve essere garantita con impegni formali affinché possa esercitare un ruolo decisivo di programmazione e controllo per evitare che si ripeta quello che è accaduto in questi mesi.” Il vicesindaco ha poi concluso il suo intervento rivolgendo un ringraziamento ai lavoratori per aver continuato a garantire, pur in presenza di una situazione di oggettiva difficoltà, livelli di pulizia più che dignitosi alla città. “La Valle Crati S.P.A. deve essere un albero fruttifero – ha detto successivamente il consigliere comunale Pietro Mari – e bene ha fatto l’Amministrazione comunale a tagliare i rami secchi di quest’albero. Ciò che noi vogliamo – ha aggiunto Mari – è una società efficiente che dia garanzie di servizi certi e sicuri, svolti con mezzi propri e con l’impiego di tecnologie avanzate e senza prendere in giro i lavoratori. E’ necessario riempire di contenuti tecnici la “Valle Crati S.P.A. senza perdere nemmeno un posto di lavoro. Non abbiamo bisogno né di padri-padroni, né di persone incapaci, ma di una società che abbia un vertice ed una struttura in grado di governare questo sistema.”

Usura: Secondo la CONFESERCENTI le banche causano la chiusura delle piccole imprese

13/03 "Il mostro bancario ha nella nostra provincia responsabilità drammatiche nell'aver causato la chiusura di migliaia di piccole imprese dopo averne favorito la temporanea deriva verso il credito usuraio''. E' quanto sostiene in una nota il presidente provinciale della CONFESERCENTI di Cosenza, Domenico Bilotta, circa gli ultimi episodi relativi al fenomeno dell'usura che ha portato all'arresto di 39 persone. "Il problema - ha aggiunto - e' oggi reso ancora più tragico dal fatto che esso non solo non eroga più praticamente alcun credito, ma bensì sta progressivamente imponendo al nostro sistema produttivo di rientrare dai finanziamenti già concessi. Ciò dopo avere negli anni sottratto all'economia delle nostre aziende linfa vitale, avendo applicato tassi e condizioni che solo una ipocrita e formale interpretazione delle norme sull'usura fa apparire legali". Il presidente provinciale della CONFESERCENTI di Cosenza sostiene inoltre che "il sistema produttivo sa perfettamente che le banche della nostra provincia finanziano le proprie imprese in ritardo, in misura inefficiente e applicando di fatto tassi effettivi ben al di la' della soglia usuraia. Infatti i tassi nominali applicati, combinati a vessatorie condizioni di valuta, costi e commissioni fanno si' che il tasso reale percepito dai nostri imprenditori sfonda la barriera del 20% su base annua". "Gli enti - ha concluso Bilotta - oggi impegnati nel condannare il fenomeno dell'usura e nel ricondurre parte della sua responsabilità al sistema creditizio, non hanno svolto negli ultimi anni alcuna attività reale di contrasto contro lo strapotere delle banche che operano nel nostro territorio, ne' hanno assunto iniziative finanziarie di sostegno alle strutture della confidi"

Provincia: Istituti scolastici non a norma 626, non vuol dire insicuri

13/03 "Affermare che gli edifici scolastici non siano a norma della legge 626 non significa che gli immobili non siano sicuri". E' quanto e' scritto in una nota dell'Amministrazione Comunale di Cosenza. "Il rapporto di Legambiente - prosegue la nota - sullo stato di salute dei plessi scolastici ha il merito di portare all'attenzione generale, la complessa problematica dell'adeguamento degli edifici pubblici (scolastici e non) ai sensi della legge sulla sicurezza. Non e' un caso, infatti, se il termine fissato per completare le opere di messa a norma venga continuamente prorogato. Il Governo e' consapevole che le prescrizioni di legge sono tali da richiedere interventi radicali e dunque assai costosi; fino a quando a livello centrale non si decidera' di inserire nella programmazione finanziaria fondi consistenti da destinare alla ristrutturazione degli edifici la legge 626 non potra' essere pienamente applicata". Per quanto riguarda le scuole di Cosenza, l'Amministrazione Comunale evidenzia inoltre che "gia' qualche anno fa aveva presentato alla Regione Calabria numerosi progetti per la messa in sicurezza delle scuole, richiedendo i finanziamenti necessari, ma il governo regionale non ha ritenuto opportuno stanziare fondi in questo senso. Soltanto pochi giorni fa abbiamo finalmente ricevuto una comunicazione relativa all'attribuzione, da parte del governo regionale, di 500mila euro finalizzati ad opere di recupero e di ristrutturazione dei plessi scolastici e di circa un milione e 500mila euro da destinare alla realizzazione di interventi ai sensi della legge 626 che riguarderanno molte scuole cittadine". "Si tratta - conclude la nota - certamente di un buon punto di partenza che ci consente di sperare nel finanziamento anche degli altri progetti portati all'attenzione della Giunta Regionale che riguardano, tra l'altro, la rimozione dell'amianto nelle uniche due scuole cittadine che ancora presentano questa problematica ed il risparmio energetico per l'illuminazione ed il riscaldamento attraverso l'installazione di fonti alternative quali i pannelli solari. Sul piano della programmazione e della progettualità la città di Cosenza e' pronta da tempo. Servono i fondi necessari".

Firmo: Spara al rivale per futili motivi, arrestato.

13/03 E' stato arrestato V. D., di 23 anni, il giovane che ieri sera ha sparato alcuni colpi di fucile contro Michele Frega, di 32 anni, rimasto ferito al volto. Ieri sera il giovane, che e' accusato di tentato omicidio, e' stato bloccato dai carabinieri che, dopo aver sentito alcuni testimoni dell'accaduto, lo hanno arrestato. Da alcuni giorni i due avrebbero litigato per futili motivi e ieri sera Dodaro dopo aver incontrato il rivale per strada lo ha successivamente raggiunto e ferito.

A fuoco un locomotore vicino ad Amantea

13/03 Un incendio, per cause ancora ignote, si e' sviluppato la notte scorsa sul locomotore di un treno merci in transito sulla linea tra Amantea e Longobardi. Le fiamme sono state prontamente spente dai vigili del fuoco della zona e non hanno provocato danni ai macchinisti. In seguito all'incidente il traffico sulla linea ferroviaria e' rimasto bloccato per un'ora e mezzo. Secondo quanto si e' appreso non si sono verificati disagi particolari alla circolazione

Il convegno sugli immigrati questa mattina all'ex deposito FS di Piazza Matteotti

13/03 “Gli immigrati nella nostra città sono notevolmente cresciuti negli ultimi tempi. Siamo passati dalle 490 presenze del 30 luglio del 2003 alle 650 dell’ultima rilevazione compiuta il 20 febbraio di quest’anno dal punto di ascolto immigrati attivato dal Comune di Cosenza e circoscritta al territorio cittadino.” Lo ha detto questa mattina il Sindaco Eva Catizone nell’intervento pronunciato nel corso del convegno “Stranieri in casa, dall’intolleranza alla responsabilità”, promosso tra gli altri dall’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, dalla Caritas Diocesana, dall’assessorato provinciale alle politiche sociali e dalla V circoscrizione e che ha visto la partecipazione anche dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Giuseppe Agostino e di Franco Bentivogli della Caritas Italiana. Secondo i dati forniti dal punto di ascolto comunale, la localizzazione degli immigrati riguarda soprattutto il centro città ed il centro storico, con la comunità filippina che è quella più numerosa e quella polacca che negli ultimi tempi è cresciuta sensibilmente. “Nelle politiche dell’accoglienza – ha aggiunto ancora il Sindaco – si può e si deve andare avanti in un dialogo operativo e cooperante tra istituzioni e società civile. Uno dei mali peggiori del Mezzogiorno d’Italia è stato l’arroccamento, la chiusura delle istituzioni, mentre, invece, bisognava e bisogna favorire con ogni mezzo forme di partenariato con la società civile. Oggi c’è qualcuno in questa città che si ostina a dire che Cosenza è una città sana. Non è così. Cosenza è sana solo in parte, perché c’è una fetta di città che sana non è, mentre c’è un’altra città sanissima che è quella costituita, tra gli altri, dal mondo del volontariato e delle associazioni. Uno dei progetti più qualificanti che il mondo del volontariato e dell’associazionismo locale ha espresso è “Fiera in mensa” , di cui oggi presentiamo l’edizione 2004. Era una piccola iniziativa ed ora è divenuta un progetto di grande significato. Siamo stati assai lieti nel mettere a disposizione di “Fiera in mensa” i locali dell’ex deposito delle ferrovie di Piazza Matteotti dove oggi ci troviamo.” Il Sindaco ha infine sollecitato la riflessione delle forze politiche che governano la città e del Consiglio comunale sulla problematica del diritto di voto agli immigrati ed ha auspicato di arrivare in tempi brevi a deliberare la partecipazione all’assemblea di un consigliere immigrato. “Sarebbe questo – ha precisato la Catizone – un buon inizio per dare cittadinanza attiva a coloro che fino a qualche tempo fa vivevano nell’ombra.”

Fruizione spazi urbani: workshop sull'illuminazione

13/03 Grande successo in città per il workshop "luce e scenografia urbana", tenutosi nelle strutture dell´ex stazione di Piazza Matteotti collaborazione fra, artemide italia e particolari d´interni di catia rovito. Il workshop ideato e coordinato dall´arch. Domenico De Rito ha affrontato con grande professionalità e competenza il ruolo della luce, percezione, illusione e fruizione degli spazi urbani. A dare il benvenuto ai partecipanti e ad avviare i lavori è stato il Sindaco di Cosenza Eva Catizone, la quale ha sottolineato l'esigenza di affrontare argomenti che focalizzino l'attenzione sull'architettura della luce, per poter acquisire gli strumenti necessari a valorizzare e arricchire la città. "Siamo convinti - ha dichiarato il sindaco - dell'importanza di approfondire le conoscenze in questo campo, nel tentativo di fronteggiare una sfida che, sempre più, appare di natura estetica e che vede la luce quale elemento di particolare rilievo nella progettazione urbana". E' seguito l'intervento di Carlo Roccia, in rappresentanza di Artemide Italia, il quale ha presentato l'azienda, leader nel settore dell'illuminazione, ripercorrendone la storia, dalle origini, risalenti al 1959, sino ai nostri giorni con le ultime innovazioni tecnologiche. "L'obiettivo di Artemide - ha continuato Roccia - è quello di realizzare prodotti in cui si abbia un connubio perfetto tra design, forma e tecnologia". Brillanti i relatori arch. Margherita suss, ing. Ruggero Guanella docenti del politecnico di Milano 1a facoltà di architettura e sig. Claudio Valsecchi responsabile training Artemide, che hanno argomentato sugli aspetti tecnici e sulle prestazioni visive e tipologiche di illuminazioni nell'ambiente urbano. Esposto anche, nello spazio del workshop, un progetto dello studio DeRito-Gimigliano-Spadafora per la sistemazione di una rotatoria con la realizzazione di spazi pubblicitari inclinati, sistema rotor da realizzare a Cosenza, che affronta in maniera innovativa il tema della luce con un progetto urbano di spazi della città futura. Hanno concluso i lavori gli interventi dell´ architetto Alessandro Adriano, direttore ufficio del piano e dell´arch. G. Pino Scaglione direttore della rivista di architettura MADE.

Cosenza città solidale. D'Alema e la Turco incontrano la realtà del volontariato.

12/03 (pg) Un pomeriggio vissuto tra le persone dell'altra Cosenza, quella che opera in silenzio, in favore di chi non è stato fortunato, e in silenzio si industria senza nulla chiedere, ma aiutando chi ha bisogno. Un pomeriggio toccante quello passato nella sala dell'ex deposito ferroviario di Piazza Matteotti trasformato dal Sindaco Mancini in sala convegni e conferenze e utilizzato dall'attuale Amministrazione come forum delle associazioni. Tutte presenti le più operose. Quelle che, nonostante i tagli sull'assistenza sociale e sul volontariato ha la dignità e la tenacia di continuare a combattere. Ad un certo punto appaiono i clown e dovrebbero spuntare i sorrisi sulle facce di tutti. Ma questo non acacde. Il sorriso esce spontaneo sulla faccia degli innocenti, dei tanti bambini disabili presenti che mostrano la loro voglia di vivere. Qualche piccolo corre sulla pedana delle autorità, quella pedana che ospita il Sindaco Catizone, D'Alema, la Turco, il Presidente della Provincia Acri. Vanno in braccio al Sindaco ed al Presidente Acri raccogliere un pò di tenerezza e d'amore. I grandi non ridono alla presenza dei clown presentati da Gian Marco De Maria, toccato nel cuore per aver perso un bimbo per la leucemia. E' forte la sua reazione. Ha messo su una fondazione per la lotta alla leucemia e una "casa per cuccioli" dove i genitori dei bimbi, che hanno vissuto la sua tremenda esperienza, possono trovare conforto. I bimbi sorridono ai giochi di "Prezzemolo" e ai grandi si gonfiano gli occhi per il duro impatto di una realtà così cruda che solo toccata cos', con mano non può esser capita. I volti sono seri. Il sollievo alla sofferenza è il mestiere di quelli che, uno dopo l'altro, raccontano la miseria in cui le istituzioni hanno lasciato il loro operare. Politica sociale abbandonata e il volontariato continua, di pari passo all'emarginazione del sud, a lavorare con le maniche alzate e la tenacia che ha sempre caratterizzato i meridionali abbandonati da tutti. Ma la dignità è più forte di ogni piagnisteo. Tutti sanno che se non ci si mette una mano, ognuno secondo la propria capacità, nessun altro verrà in aiuto ad una situazione che quotidianamente si presenta, caso dopo caso. Come al Delfino, associazione di recupero di tossicodipendenti che rischia la chiusura per la cecità di certe istituzioni centrali che dovrebbero essere più attente ai problemi di chi non può farcela da solo. Un bando, quello sulla legge 25, che ancora tarda ad essere pubblicato, e una struttura, come quella del Delfino, che ogni anno combatte una media di 10.000 interventi sulla tossicodipendenza. Ma nel silenzio degli umili, con le braccia dei troppo pochi volontari si tira comunque avanti. Lo Stato è assente, la Regione ancor di più. Intanto la carità umana continua la sua silenziosa opera, come sempre è avvenuto. La solidale Cosenza ha sempre avuto un cuore grande. Ma come tutti i cuori ora è a rischio di collasso per la dimenticanza di chi si occupa della cosa pubblica senza la dovuta attenzione verso i deboli. Di questo spaccato di vita reale D'Alema ne rimane colpito e dichiara di non pensare che "in una città meridionale, con tutti i suoi problemi, si potesse trovare tanta energia e tante braccia impegnate in problemi che si trovano soltanto in grandi città settentrionali". Lo dice con la schiettezza di meridionale che ha fatto la sua grossa esperienza affrontando problemi di un paese, giorno dopo giorno, sempre più preoccupato nell'apparire piuttosto che nel fare. Le sue parole sono segnate subito da questa esperienza cosentina: "Quando uno come me ha l'occasione di vivere una giornata cosi', con una visita in ospedale e l'incontro con le associazioni, quando torna alla politica lo fa con più' motivazioni e ricchezza d'idee e di quelli che sono i problemi concreti. Di questo vi ringrazio perche' ci date la carica per fare meglio il nostro lavoro". Affermando poi che "questa e' una giornata molto interessante. E' molto importante - ha aggiunto - principalmente dal punto di vista umano perché' è l'occasione di incontrare tante persone che sono in prima linea contro la sofferenza, il dolore e per la dignità degli altri. Ma anche politicamente è importante perché c'è il contatto con una città viva del Mezzogiorno, con tanti problemi ma anche tante energie vive. E da politico consumato, D'Alema ne ha anche per il governo, l'ex premier che sembra aver trovato nuove energie nel viaggio nella Calabria delle sofferenze. Sentite cosa dice alla conferenza stampa parlando dei sondaggi pubblicati dal settimanale l'Espresso sull'aumento dei consensi per il centrosinistra alle europee: "Molti italiani sono stanchi di un governo che ha fatto molte promesse e non ha combinato nulla di buono. E quando i cittadini vogliono cambiare si rivolgono dall'altra parte". "Tra l'altro - ha proseguito D'Alema - il centrosinistra ha messo in campo una novita', una proposta nuova. Anziche' i partiti che litigano, ci sono i partiti che fanno una sola lista, che si uniscono, fanno prevalere le ragioni della coesione e presentano un programma comune"

Sabato il Sindaco Catizone incontra i lavoratori della Vallecrati.

12/03 Eva Catizone incontrera' domani, alle ore 12,30, i lavoratori della Valle Crati S.P.A e' quanto annuncia una nota di Palazzo dei Bruzi. Sara' il sindaco a recarsipersonalmente nei locali di via Romualdo Montagna dove ha sede il cantiere della Societa' rispondendo cosi' all'odierno invito dei lavoratori in lotta da tempo per la risoluzione di una crisi che sembra solo politica.

Il fenomeno dell'usura è molto radicato nel territorio cosentino

12/03 Dopo gli ultimi accadimenti di cronaca, con gli arresti dell'operazione "Twister", l'Eurispes preannuncia la pubblicazione di un sondaggio sul problema dell'usura di cui pubblichiamo l'intera nota introduttiva:
Il fenomeno dell'usura nel territorio provinciale di Cosenza "e' molto radicato e diffuso, assai più di quanto si possa comprendere". I più colpiti sono piccolissimi artigiani e commercianti, ma anche pensionati, dipendenti, disoccupati e casalinghe. La congiuntura sfavorevole del mercato (ad esempio calo delle vendite) e la malattia o l'infortunio personale o individuale di un familiare tra i motivi principali di contatto con l'usuraio. I tassi di interesse imposti arrivano fino al 500 per cento. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca dell'Eurispes e della Provincia di Cosenza "Usura. Il lato occulto del credito" i cui risultati verranno presentati, il prossimo 22 marzo a Cosenza, nel corso di un seminario. Il fenomeno, secondo l'Eurispes, coinvolge le aree di maggiore marginalizzazione economica (piccoli e piccolissimi commercianti e artigiani). Numerosi sono, inoltre, i casi rilevati di attività usuraie che attaccano le famiglie e i lavoratori dipendenti, le casalinghe, i pensionati e i disoccupati in relazione a esigenze di consumo o ad improvvise necessita' familiari. "L'usura, - si fa rilevare - non e' un fenomeno dei nostri giorni, come del resto dimostrano le varie elaborazioni giuridiche e le riflessioni sul piano etico, ma attualmente nuove e inquietanti sono le forme in cui si organizza, si realizza e devastanti le sue ripercussioni sul tessuto sociale ed economico del territorio. In questo quadro, si inserisce il lavoro di ricerca di Eurispes che ha inteso analizzare il fenomeno, individuando i confini e le caratteristiche principali dello scenario all'interno del quale esso si colloca, allo scopo di definire e di quantificare la natura e le forme del suo impatto sul contesto socioeconomico di riferimento". L'indagine e' stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario semistrutturato a 50 interlocutori privilegiati (opinion leader) che hanno vissuto in prima persona la condizione di "soggetto a rischio usura" e/o di contatto con il fenomeno. Soggetti, in altri termini, in grado di "raccontare" i termini di un'esperienza da cui, in fondo, non sono o non sono stati poi cosi' lontani. Sul banco degli "imputati" principalmente il sistema bancario. Resta la percezione che il sistema bancario sia lontano dai bisogni, o almeno dalle aspettative, degli operatori economici i quali avvertono delle resistenze da parte delle banche quando queste sono chiamate ad erogare il credito. La quasi totalita', il 92% del campione, infatti, e' convinto della scarsa disponibilita' degli intermediari finanziari bancari. Il giudizio e', dunque, unanime e risulta indipendente da ogni elemento sociale e culturale, come e' facile osservare dalla distribuzione del campione per sesso, condizione occupazionale e livello di istruzione. Le cause di queste resistenze, che indubbiamente danneggiano il corretto rapporto che si deve instaurare tra due parti potenzialmente contraenti, sono state individuate essenzialmente in fattori burocratico-amministrativi e nell'autonomia decisionale degli addetti all'erogazione del credito, fattori segnalati rispettivamente dal 45,8% e dal 29,2% degli intervistati Sei intervistati su dieci (62%) sono dell'avviso che il denaro richiesto si possa ottenere in un tempo brevissimo, addirittura nel giro di 1-2 giorni dal momento del contatto; ad ogni modo, nel peggiore dei casi, secondo il nostro campione il denaro viene fatto recepire alla vittima al massimo in una settimana; minoritaria risulta la posizione di quanti stimano che il prestito lo si ottiene in un arco di tempo piu' lungo (12%). La congiuntura sfavorevole del mercato (ad esempio calo delle vendite) e la malattia o l'infortunio personale o individuale di un familiare tra i motivi principali di contatto con l'usuraio rispettivamente per il 36% e il 26% del campione intervistato. In second'ordine un quinto del campione individua nella perdita reiterata al gioco (20%) un motivo ricorrente per cui si entra in contatto con l'usuraio; seguono le cause di licenziamento e le estorsioni (16%); quest'ultimo e' un dato molto significativo che lascia intravedere un ricorso all'usuraio determinato e innestato, fin dall'origine, da un fatto intimidatorio. Ancora, per il 14% degli intervistati si entra in contatto con l'usuraio per far fronte alle rate del muto della casa; per la necessita' di coprire i debiti di un familiare o per far fronte alle spese che derivano dall'apertura di un'attività autonoma nella misura del 12% dei casi; per coprire le spese dovute a scadenze fiscali o a ricorrenze familiari (nozze, comunioni, ecc.) per un intervistato su dieci; per l'acquisto di un qualsivoglia bene o per il mancato pagamento di opere consegnate per l'8% del campione. Restano, infine, da segnalare, benché non superino complessivamente il 12% delle indicazioni, motivi quali: rapine e furti (4%), truffe (2%), ordinanza di chiusura temporanea dell'attività lavorativa (2%), un eventuale ritardo nei pagamenti ad opera della Pubblica Amministrazione (2%) o, più in generale, degli investimenti (2%). Ma a quanto ammonta il tasso di interesse applicato da un usuraio? In media, - dice l'Eurispes - il tasso di interesse per il debitore raggiunge quota 170%; questo tasso varia tra il 25% e il 500%, con una concentrazione maggiore delle indicazioni nei livelli 100% e 200%. Secondo gli autonomi tale misura e' particolarmente elevata, giacche' indicano come valore medio addirittura un 235%, con un base di partenza del 100%. Dello stesso avviso sono i disoccupati: anche per loro, infatti, il tasso di interesse medio applicato dagli usurai e' superiore al 200%. Più contenuta la stima dei commercianti: 140% il tasso medio, a fronte di un minimo del 75% ed un massimo del 300%.

D'Alema a Lamezia: Un fondo nazionale per colmare le lacune infrastrutturali del sud

Un fondo nazionale che consenta di "aggredire" il deficit strutturale in materia di sanita' tra le Regioni meridionali e quelle del centro-nord: e' questa la proposta lanciata dal presidente dei Ds, Massimo D' Alema, nel corso del suo viaggio nella sanita' calabrese cominciato stamani con la visita nell' ospedale di Lamezia Terme, e proseguito con una manifestazione a Cosenza. "L' Ulivo - ha detto D' Alema - ha una sua piattaforma nazionale che muove dall' esigenza di una piena applicazione della riforma sanitaria. Il Mezzogiorno ha bisogno di investimenti per l' adeguamento delle strutture. E' per questo che abbiamo proposto la creazione di un fondo nazionale per l'adeguamento del sistema sanitario nazionale che punta ad un riequilibrio tra regioni". Un fondo, ha specificato l'ex ministro Livia Turco, che insieme a D' Alema, a Marco Minniti, ed al segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, ha effettuato la visita, non vuole essere un serbatoio per la spesa corrente. "Abbiamo intenzione - ha sostenuto D' Alema - di fare una campagna sui grandi temi dei diritti dei cittadini del Mezzogiorno, a partire dal diritto alla salute e all'assistenza. I diritti dei cittadini nel Mezzogiorno sono meno tutelati che nel resto del Paese. Complessivamente c'è una penalizzazione crescente del sud per quanto riguarda i trasferimenti di risorse. Una situazione divenuta drammatica negli anni del governo vigente perché il taglio della spesa sociale, della spesa sanitaria, la sottostima del fabbisogno ha determinato una situazione di mancanza di risorse che si scarica sui cittadini. Se sarà' approvata la riforma Costituzionale ed al principio di salute per i cittadini si sostituirà quello dei livelli minimi di prestazione credo che la situazione diventerebbe drammatica. In un Paese civile, il diritto alla salute deve essere affidato allo Stato. E' per questo che serve un rilancio del sistema pubblico". "La Calabria - ha proseguito D' Alema - e' una delle regioni dove i costi per i cittadini sono più elevati. Il dramma di questa regione, ma più in generale del Mezzogiorno, e' che essendo una di quelle che non ha rispettato il patto di stabilita', e' esclusa dal riparto del Fondo sanitario nazionale. Sono, naturalmente per puro caso, tutte regioni amministrate dal centrodestra". A giudizio del presidente dei Ds, gli effetti di questi disagi "gravano su cittadini il cui livello di reddito e' inferiore alla media nazionale. L' aumento del 10% della tassa di circolazione, l' addizionale Irpef - ha sostenuto D' Alema - sono un costo. La mancanza di fondi nazionali che si aggiunge ad una incapacità di governo a livello regionale ha un costo in termini di oneri aggiuntivi per i cittadini. Paradossalmente i cittadini del Mezzogiorno pagano di più per accedere a un servizio che e' meno qualificato al di la' dell'impegno degli operatori. Cinquantamila calabresi che vanno fuori regione per curarsi ne e' la testimonianza drammatica". "In questo quadro - ha rimarcato D'Alema - la destra sposta risorse verso il settore privato. Addirittura in una regione come la Calabria c'è un aspetto un po' ridicolo: si indica come modello la Lombardia. Il modello lombardo non funziona neanche li', dove lo spostamento di risorse verso il privato ha determinato una crescita dei costi. Ma almeno si parla di un settore privato dove ci sono aree di effettiva eccellenza di livello europeo. Lo spostamento del servizio sanitario in Calabria verso il privato sulla base del modello lombardo e' cosa che dovrebbe essere affidata alle attenzione di un reparto che abbiamo visitato poca fa e che mi sembra molto attrezzato anche per curare questo tipo di patologie. Almeno che questo, in realta', non nasconda robusti interessi che poco hanno a che fare con la tutela della salute". "Nell' incontro con gli operatori sanitari dell'ospedale di Lamezia - ha concluso D' Alema - molti medici ci hanno detto che politica si deve ritirare dalla sanita'. Noi, qui, siamo di passaggio, ma purtroppo c' e' qualcuno che non va via e che continua a gravare su questa struttura, a condizionare la scelta dei dirigenti, dei primari. Questo condizionamento politico non si limita a visite come la nostra, ma viene esercitato in modo assai oppressivo ed in modo da non premiare la qualita', ma condizionare la gestione della struttura sanitaria pubblica spesso a fini di potere e di organizzazione del consenso"

Storia dell'arte e della seta a Roma espone il Liceo Artistico di Cosenza

12/03 La storia e l' arte della seta, dall' allevamento del baco fino alla tessitura, viste dagli allievi del corso di laurea in Scienze della moda e del costume dell'universita' la Sapienza di Roma e del liceo artistico di Cosenza. Fino a mercoledi' 17 il rettorato dell' ateneo romano ospitera' la mostra 'Seta e moda, dalla filiera della seta alla produzione tessile', inaugurata ufficialmente oggi. Saranno gli studenti universitari a far funzionare, sotto gli occhi dei visitatori, due telai di fine '800. Esposti anche manufatti antichi e nuovi, realizzati dai ragazzi calabresi nell'ambito del progetto ministeriale Aracne, nato per rivalutare la tradizione serica secolare della regione. Uno spazio e' dedicato agli abiti di seta di importanti case di moda, da Micol Fontana a Gattinoni. La mostra, a ingresso gratuito, e' stata aperta da un convegno sul ruolo della seta nello sviluppo economico italiano con particolare riferimento al Mezzogiorno che, come e' stato sottolineato nel dibattito, "fin dal Regno di Napoli, aveva zone specializzate nella produzione serica come Cosenza e San Leucio, a Caserta, dove sorge il complesso monumentale del Belvedere". All'inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il rettore della Sapienza Giuseppe D'Ascenzo, il presidente di Alta Roma Stefano Dominella e il presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravallotti che ha dichiarato "L'importanza del raccordo tra scuola, mondo del lavoro e attività produttive, significativo in Calabria che ha un'antica tradizione che risale sin dai tempi della produzione della seta". La mostra-convegno, promossa dall'Ufficio scolastico regionale per la Calabria e che si avvale del sostegno della Regione, "rappresenta - secondo quanto riferisce una nota del portavoce della Presidenza della Regione Calabria - un importante momento di contatto fra il mondo della formazione, dell' istruzione e dell' universita' con le realta' produttive calabresi a carattere artigianale per una proiezione sul mercato nazionale della moda in linea con il principio dell'integrazione scuola-formazione-lavoro". L'iniziativa e' stata organizzata assieme all'Università degli studi La Sapienza di Roma e al progetto provinciale interscolastico Aracne di Cosenza. Alla cerimonia d' inaugurazione ha partecipato anche il presidente del corso di laurea di Scienza della moda e del costume, Francesco Forte.

Bagni inagibili nella scuola di via Negroni: Il Comune si scusa

12/03 (Uscc) L’assessore alla Scuola Maria Francesca Corigliano interviene in merito all’articolo pubblicato oggi “Via Negroni, impossibile andare in bagno per i bimbi”. “Apprendo con vero dispiacere che l’Ufficio tecnico e l’azienda Multiservizi, incaricata della manutenzione, non sono intervenuti per risolvere il problema lamentato nei bagni della scuola di via Negroni, pur avendo io personalmente segnalato la questione fin dal mese di novembre e con successivi solleciti. Ho oggi nuovamente allertato la Multiservizi, che mi ha assicurato un intervento questa volta davvero immediato.Desidero scusarmi a nome dell’Amministrazione comunale con i bambini che sono stati sottoposti a questo disagio, che ritenevo essere stato ampiamente superato anche perché soltanto pochi giorni fa avevo incontrato una rappresentante dei genitori, la quale, esprimendo apprezzamento per il funzionamento complessivo della scuola, segnalava quale unico problema la pitturazione delle aule. Ci tengo a ribadire che una sollecitazione diretta avrebbe sortito lo stesso effetto della nota apparsa sulla stampa.”

Il libro di Corrado Augias al Ridotto Teatro Rendano

"I segreti di Londra, storie, luoghi e personaggi di una capitale", questo il titolo dell'ultimo libro del noto scrittore e giornalista Corrado Augias, presentato ieri al ridotto del Teatro Rendano, presente l'autore, con il patrocinio della città di Cosenza, l'assessorato alle Politiche Scolastiche, e con la collaborazione della libreria Luim.
" Augias è uno degli autori più amati e rispettati nel panorama della cultura italiana", ha detto l'Assessore alle Politiche Scolastiche e alla diffusione del libro Maria Francesca Corigliano. " A Corrado Augias -ha continuato l'Assessore- si guarda con ammirazione, non solo perchè è un grande scrittore, ma soprattutto perchè è un esempio di stile, correttezza, e di equilibrio all'interno della comunicazione. "I segreti di Londra" è il terzo volume che l'autore dedica alle grandi città del mondo, è avvincente perchè è un misto tra saggio e romanzo. "E' un libro -ha sottolineato la Corigliano- che va ben oltre l'imperante volgarità che negli ultimi anni caratterizza i costumi e i linguaggi televisivi e non". L'Assessore ha presentato il libro, " al contempo interessante e appassionante, con un linguaggio evocativo che suscita visioni in coloro che Londra non hanno avuto modo di visitarla". Uno dei tratti che la Corigliano ha voluto sottolineare è quello in cui lo scrittore paragona le dame di Corte, che un tempo servivano anche a distogliere lo sguardo dalla sporcizia, alle attuali vallette televisive, con l'unica differenza che queste ultime servono ad attirare l'attenzione di uno spettatore sempre più distratto a livello mentale. "L'obiettivo di questi incontri è incentivare la lettura e favorire il dibattito fra autore e pubblico", ha dichiarato, subito dopo, il Sindaco Eva Catizone. " E' un testo assai significativo -ha precisato il Sindaco- caratterizzato da una scrittura leggera e facile, che agevola la lettura e regala al lettore la descrizione di una città dalle forti contraddizioni". Dopo un sentito ringraziamento alla città di Cosenza, Corrado Augias ha sottolineato la presenza e l'importanza della storia nel suo libro, precisandone la necessità, che aiuta a comprendere la realtà londinese in tutte le sue sfaccettature. "La più grande fatica -ha continuato l'autore- è stata quella di rendere fluido l'innestarsi delle informazioni, in un libro carico di significato e di narrazione". Ma quali sono i segreti di Londra? Lo scrittore ha evidenziato come essi in realtà abbiano duplice natura: da una parte il segreto è visto come l'altra faccia di luoghi e personaggi conosciuti, dall'altra è pura e semplice curiosità. Augias ha poi presentato il libro, attraverso un'analisi di alcuni capitoli, da quello dedicato a Enrico XIII a quello dedicato a Marx, dai corsari a Gandhi, dagli anni '60 alla più recente morte di Diana. Così il libro ci offre un itinerario strutturato e culturale della capitale inglese, un percorso di storia lontana e recente, nel quale è chiaro il messaggio dell'autore: spogliarsi da ogni pregiudizio e soprattutto non affrontare un viaggio mai impreparati.

Il 17 marzo presentazione del libro Teatro in Calabria 1870-1970

12/03 (Uscc) "Teatro in Calabria 1870-1970, drammaturgia, repertori e compagnie", questo il titolo del libro che sarà presentato il prossimo 17 marzo alle ore 17:00 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, sotto il patrocinio della città di Cosenza e dell'assessorato alle Politiche Scolastiche, del tempo libero e alla diffusione del libro. La conferenza si aprirà con il saluto del Sindaco Eva Catizone e il successivo intervento dell'Assessore alle Politiche Scolastiche Maria Francesca Corigliano. "Sulle regole e le eccezioni del Teatro in Calabria" parlerà Valentina Valentini, del "Teatro senza scena" si occuperà Vincenza Costantino e Carlo Fanelli introdurrà il tema "La cultura teatrale a Cosenza fra Ottocento e Novecento.

Cosenza solidale incontra Massimo D'Alema e Livia Turco

12/03 (uscc) Livia Turco e Massimo D’Alema, rispettivamente ministro e presidente del Consiglio dell’ultimo governo della precedente legislatura, sono stati accolti a Cosenza, questo pomeriggio, nei locali dell’ex deposito ferroviario in Piazza Matteotti. A fare gli onori di casa il Sindaco, Eva Catizone, insieme con il Presidente della provincia Antonio Acri. Ma, anziché dar vita ad un vero e proprio dibattito politico il moderatore, Paride Leporace, ha cominciato a presentare diversi esponenti del mondo della solidarietà. Che si tratti di un pomeriggio particolare lo si capisce sin da subito. L’accoglienza agli illustri ospiti, infatti, è affidata ai bambini down che, diretti da Sonia Falcone docente in musicoterapia, raccontano la storia sonora di un prato fiorito. Il Sindaco Eva Catizone porge il suo benvenuto. Poi prende la parola la dott.ssa Marsico, che con l’Amministrazione comunale sta portando avanti un progetto per la terapia del dolore. “Non ci sono fondi – dice – ma l’Amministrazione comunale ci è vicina”. Don Salvatore Fuscaldo, parroco di San Gaetano, parla di un centro storico povero e disagiato che non rinuncia, però, ad agire per prevenire problemi futuri alle giovani generazioni. “Abbiamo un centro d’ascolto, il doposcuola, gli scout, e troviamo grande rispondenza nei ragazzi. Ora, poi, in occasione della Fiera di San Giuseppe ospitiamo gli ambulanti extracomunitari che arrivano nella nostra città senza un posto dove andare a mangiare o a dormire. Noi riusciamo ad assicurare loro almeno un pasto caldo alla sera”. Flaminia Baffa Veltri, rappresentante dell’associazione contro la sclerosi multipla, ricorda i tanti giovani affetti da questa patologia e le sofferenze delle famiglie, costrette da un giorno all’altro a modificare radicalmente la propria vita. Francesco De Maria, presidente dell’Associazione Gianmarco De Maria, prende il microfono e introduce strani personaggi. Sono i clown dell’associazione, impegnati nei reparti dell’ospedale dell’Annunziata a Cosenza per alleviare le sofferenze dei bambini ricoverati. “La leucemia sradica i bambini dalle proprie famiglie – dice De Maria - le mamme sono ospitate in ospedale, ma ai papà chi ci pensa? Avremmo preferito non farlo, ma a Cosenza c’è una casa, la casa dei cuccioli, dove ogni papà può trovare accoglienza la sera, quando i reparti dell’ospedale chiudono le porte. Non è vero che al sud abbiamo solo il sole – conclude - Abbiamo anche un grande cuore che accoglie”. Franca Cosentini, responsabile del Centro di Ascolto alle donne, ringrazia il Sindaco e l’Amministrazione comunale “perché senza le risorse, che qualcuno taglia, riesce comunque ad operare e ad affiancarci nell’opera di volontariato” Poi, rivolgendosi direttamente ai due esponenti politici nazionali, dice: “non dimenticate le problematiche reali della gente che spesso diventano croci. Pensate a come deve sentirsi una mamma che non può comprare il latte al proprio bambino”. Claudio Leone, dell’Associazione “Insieme per l’autismo”, mette in evidenza le difficoltà che l’associazione sta incontrando nel difficile cammino per la costruzione di un centro diurno. “Abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione ma lo hanno bocciato per mancanza di fondi. Solo il Comune di Cosenza ci è venuto incontro mettendoci a disposizione un edificio che è diventato il nostro punto di ritrovo. Ma siamo ancora costretti a lottare per il riconoscimento di diritti elementari”. Giovanni Serra, presidente dell’Associazione Volontari per il Delfino, ha ricordato come i tossicodipendenti non siano persone che suscitano simpatia, “La droga è un percorso dalle tante facce – ha ricordato Serra – per combattere il quale abbiamo anche attivato un camper itinerante, con un gruppo di operatori per strada e un centro diurno, che purtroppo ora sono costretti a vivere un momento di difficoltà a causa del mancato rifinanziamento della legge regionale”. Serra ha concluso parlando della esperienza del Centro Servizio al volontariato, “che nella città di Cosenza ha unito ben 130 associazioni, con l’obiettivo di passare da una situazione di soccorso ad una di cittadinanza”. L’Assessore Maria Francesca Corigliano è intervenuta parlando della Città dei Ragazzi, finanziata proprio con la Legge Turco, che consente ai ragazzi cosentini di imparare attraverso il fare. “Ci sono tante iniziative all’interno – ha detto Maria Francesca Corigliano – tra queste c’è anche uno scrigno per la comunicazione, perché siamo convinti che ci si difende dall’eccesso di comunicazione solo conoscendo le tecniche attraverso questa viene prodotta”. “Questa esperienza rivela il vostro modo di intendere la politica – ha commentato Livia Turco rivolgendosi alla ‘Sindaca’ Eva Catizone – una politica per le persone e con le persone. L’Italia sarebbe un paese più ingiusto, più inefficiente e meno solidale senza l’opera del volontariato. Le vostre esperienze – ha concluso Livia Turco - ci danno forza e tenacia, e il modo in cui insistete sul fatto che ognuno di noi possiede un talento da valorizzare è assolutamente eccezionale”. “Vivete e lavorate lungo un confine difficile e misterioso – ha detto Massimo D’Alema rivolgendosi ai tanti volontari presenti – quello che ci separa dal dolore. Noi siamo in una società che tende a rimuoverlo, ma ciò che fate dimostra che il dolore può essere vissuto con dignità e che anche in queste situazioni si può trovare un percorso per affermare la propria personalità, attraverso cui essere cittadini e non emarginati. La vostra attività rappresenta per la politica una responsabilità, non vi si può lasciare soli perché l’assistenza, la solidarietà, sono un dovere per le istituzioni che non può essere dismesso in nessun momento. In questa città c’è un solidarismo cattolico, che rappresenta una grande ricchezza per l’intero Paese, che si unisce alla cultura della solidarietà che viene storicamente da sinistra. Ci inorgoglisce pensare che le istituzioni a voi vicine, come il Comune di Cosenza, a cui anche noi guardiamo con la stessa vostra fiducia, vi stia vicino e vi sostenga. Torneremo al nostro lavoro – ha concluso D’Alema - molto più ricchi e motivati, con la carica giusta per cercare di essere sempre più utili nella risoluzione di problemi veri come quelli che voi affrontate ogni giorno”.

Secondo un indagine Eurispes i tassi di usura a Cosenza arrivano al 500%

12/03 Il fenomeno dell'usura, nel territorio provinciale di Cosenza, e' radicato e diffuso assai più' di quanto si possa pensare: il dato emerge dalle anticipazioni di un'indagine condotta dall'Eurispes Calabria che sarà' presentata lunedi' 22 marzo a Cosenza. Il tema e' di particolare attualità' nella citta' calabrese dopo i recenti esiti dell'operazione "Twister" che ha portato alla luce un giro di usura, riciclaggio e estorsione con l'arresto di 39 persone, tra cui molti insospettabili, e il sequestro di beni per 30 milioni di euro. I piu' colpiti dal fenomeno usuraio - secondo quanto emerso dall'indagine dell'istituto di studi economici, politici e sociali - sono piccolissimi artigiani e commercianti, ma anche pensionati, dipendenti, disoccupati e casalinghe non risultano immuni. La congiuntura sfavorevole del mercato (ad esempio calo delle vendite) e la malattia o l'infortunio personale o individuale di un familiare tra i motivi principali di contatto con l'usuraio. I tassi di interesse praticati arrivano fino al 500 per cento. L'indagine Eurispes e' stata realizzata attraverso la distribuzione di un questionario a 50 interlocutori privilegiati che hanno vissuto in prima persona tale condizione e che quindi sono in grado di raccontare i termini dell'esperienza. In particolare, l'analisi dei dati raccolti evidenzia le responsabilita' del sistema bancario (il 92% del campione parla di scarsa disponibilita' degli intermediari finanziari bancari) contrapponendole ai tempi brevi degli usurai (sei intervistati su dieci sono dell'avviso che il denaro richiesto si possa ottenere addirittura nel giro di 1-2 giorni dal momento del contatto). L'indagine ha messo in luce l'ammontare dell'interesse applicato da un usuraio. Secondo quanto emerso il tasso d'interesse per il debitore e' pari in media al 170% con una variazione tra il 25 e il 500%. Alla presentazione dell'indagine "Usura. Il lato occulto del credito" partecipera' anche l'arcivescovo della diocesi metropolitana di Cosenza-Bisignano.

Piano sanitario: Pirillo, "Inquietanti interrogativi"

"L' approvazione del Piano sanitario regionale non sgombra il campo da inquietanti interrogativi. Esistono, infatti, seri e fondati dubbi circa le capacita' del Piano di contrastare efficacemente l'emigrazione sanitaria, migliorando il livello qualitativo dei servizi e delle prestazioni" è quanto ha detto, in una dichiarazione, Mario Pirillo, presidente del gruppo regionale della Margherita. "Si e' colpevolmente raggiunto - aggiunge Pirillo - un deficit esorbitante, ma la nota dolente e' l'ostinata incapacita' d' individuare e porre rimedi strutturali ad una situazione economico-finanziaria che ricaccia ai margini la domanda di modernizzazione ed efficienza. Quel che e' certo e' che da qui a poco non saremo nelle condizioni di garantire ai calabresi uniformità e unitarietà di servizi, con la concreta possibilità di una sorta di mobilita' regionale che riporta dolorosamente indietro l'orologio della nostra storia"

Approvazione del PSR, dichiarazione del Presidente Fedele

12/03 (Uscr)“Dopo l’intenso e proficuo lavoro che è stato compiuto prima in Commissione e poi in Aula per l’approvazione del Piano sanitario, mi auguro che adesso in tutti coloro che sono chiamati a compiti di responsabilità prevalga innanzitutto l’idea di ottenere risultati evidenti, soprattutto per il cittadino calabrese che ha il sacrosanto diritto di avere una sanità giusta ed efficiente”. Esordisce in questi termini, una dichiarazione del presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele, dopo la seduta fiume di tredici ore che ha consentito all’Aula di votare il nuovo strumento sanitario. “L’approvazione del Piano sanitario - aggiunge il Presidente del Consiglio regionale - dimostra che, dopo l’approvazione del bilancio nei giorni scorsi, a dispetto di chi perde tempo in polemiche sterili, la massima Assemblea elettiva calabrese è responsabilmente attenta ai problemi dei calabresi e pronta a colmare vuoti legislativi, come già è stato fatto attraverso l’approvazione di legge importanti, e ad interpretare le nuove istanze di modernizzazione che esprime la società calabrese. C’è stato un importante impegno da parte di tutti i consiglieri regionali ai quali va il mio ringraziamento, cosi come un ringraziamento va rivolto all’assessore Luzzo, che ha strenuamente insistito, coordinato e pazientemente seguito l’intero iter legislativo che ha avuto come sbocco il varo del Piano sanitario”. Commenta Fedele: “Avevo nei giorni scorsi, anche sull’onda di alcune indagini concernenti alcune strutture sanitarie di Catanzaro e Vibo, chiesto più attenzione per il cittadino che deve essere il punto centrale dell’intero sistema sanitario. Dopo il risultato ottenuto, è con soddisfazione che mi soffermo sul nuovo Piano sanitario regionale: uno strumento che ci consentirà di affrontare le sfide che la sanità calabrese ha di fronte con meno ansia e meno preoccupazione. E soprattutto attrezzati meglio, con idee chiare ed un’articolazione della sanità più vicina al territorio ed al cittadino, più attenta alle esigenze della ricerca scientifica e non più disponibile a tollerare sacche di inefficienza, amministrativa o sanitaria, ovunque esse si annidino”. Riprende il presidente Fedele: “Tutti sappiamo bene che i mali di cui soffre il sistema sanitario calabrese affondano le radici nel passato e in un certo senso riflettono i ritardi storici più legati al cosiddetto "mancato sviluppo" del Mezzogiorno, perciò abbiamo compiuto, tutti, uno sforzo di elaborazione, proprio per porre fine, in maniera inequivocabile, alle tante improduttività ed inefficienze più volte riscontrate e più volte denunciate. Sono convinto, infatti, che quando la sanità funziona e quando funzionano sia la parte amministrativa e gestionale sia quella prettamente sanitaria, anche gli episodi illeciti inevitabilmente diminuiscono. Con questo Piano, il messaggio che diamo alla sanità calabrese è netto: il sistema pubblico deve innescare processi di rilancio che diano risultati visibili in poco tempo: basta agli sprechi ed alle irresponsabilità; il settore privato, dal canto suo, deve potersi integrare al meglio. Tutto ciò senza che nessuno perda mai di vista, anzi sia più attento ai bisogni delle fasce sociali più svantaggiate”.
Infine, secondo Fedele: “Nessuno intende sottovalutare la crisi del sistema sanitario calabrese, anche se taluni allarmismi sono decisamente da scongiurare, non lo fa l’Esecutivo regionale e non l’ha fatto mai nessun consigliere regionale, perciò assieme, sia la maggioranza sia l’opposizione, possiamo ripartire, nel lavoro di razionalizzazione del sistema, da questo Piano per rimuovere disfunzioni e ridurre il deficit finanziario al fine di avere un comparto autosufficiente e nel contempo efficiente. Ribadisco, in tal senso, un concetto che ho avuto già modo di pronunciare: è fondamentale che sulla sanità non si giochino, né da parte della maggioranza né da parte dell’opposizione, partite politiche che non abbiano di mira l’esclusivo interesse generale”.

La dirigente del Personale del Comune di Cosenza replica alla RSU

12/03 (Uscc) La dirigente del Personale di Palazzo dei Bruzi, dott.ssa Rosalia Marasco, replica all’intervento, apparso questa mattina su un quotidiano locale, del coordinatore della RSU del Comune di Cosenza Piero Tarsitano.“Leggiamo su un giornale locale- sottolinea la dottoressa Marasco - una nota del coordinatore della R.S.U. che denuncia il mancato rispetto di accordi da parte dell’Amministrazione. Riteniamo sia legittimo chiedersi se i dipendenti condividono tali pretestuose denunce perché gli stessi sanno che:
- con lo stipendio di febbraio sono stati liquidati, a tempo di record, gli arretrati relativi al contratto collettivo nazionale di lavoro approvato il 20 gennaio 2004;
- con la busta paga di marzo verranno liquidate le somme relative allo straordinario ad alla turnazione effettuata nell’ultimo trimestre del 2003 con le aliquote aggiornate secondo il nuovo contratto di lavoro;
- il bilancio di previsione approvato dalla Giunta diventa esecutivo con l’approvazione dello stesso in Consiglio comunale e, solo allora, potranno essere rilasciate le certificazioni richieste dal Sindacato ( lo stesso è stato più volte rassicurato che sul bilancio di previsione saranno previste le somme indicate dal C.C.N.L.);
- non si è mai negata la corresponsione della prevista indennità di comparto che però presuppone, come impone il C.C.N.L., la revisione di altri istituti contrattuali e tale revisione potrà essere effettuata solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione nella sede opportuna che è quella della delegazione trattante;
- si sta progressivamente provvedendo all’adeguamento delle strutture alla normativa sulla sicurezza ( vedi ascensore palazzo Ferrari, vedi sede vigili urbani, vedi vari interventi sul palazzo di città, ecc.);
- il piano di formazione 2003 è stato bloccato dalle OO.SS. con argomentazioni pretestuose e comunque abbiamo ricevuto e conserviamo una loro comunicazione che ci chiede di rimandare tutto all’anno 2004;
- la riorganizzazione dei servizi si sta predisponendo, ma con la consapevolezza che non si parte dall’anno zero e che esiste ed è una realtà, un modello organizzativo che tanti risultati positivi ha prodotto in favore di questa città;
- il confronto e l’informazione alle OO.SS. ed ai rappresentanti della R.S.U. non sono stati mai stati negati , avendo la piena consapevolezza che le scelte che riguardano i lavoratori dipendenti sono tanto più efficaci quanto più sono condivise.”
La dirigente del personale ha rivolto, infine, l’invito a tutti ad evitare, con dichiarazioni ed interventi esasperati, di rovinare quel clima di serenità che si sta stabilizzando all’interno della struttura e che sta dando risultati apprezzabili in termini di miglioramento della efficienza e della efficacia della struttura.

La Provincia di Avellino alla Città dei Ragazzi

12/03 (Uscc) Nel mese di maggio ragazzi di Avellino e provincia saranno a Cosenza per visitare la Città dei Ragazzi. Si tratta di una iniziativa dell’Amministrazione provinciale di Avellino, inserita nell’ambito di un progetto denominato Vivirpinia. Ieri il Presidente, Francesco Masello, ha invitato il dirigente comunale del Settore Cultura, Maria Rosaria Mossuto, nella sede dell’Amministrazione provinciale di Avellino per presentare le caratteristiche della struttura. Le peculiarità della Città dei Ragazzi, il più grande spazio italiano in questo settore, hanno fortemente interessato gli amministratori della Provincia di Avellino che, nell’ambito del progetto, hanno inserito una visita di tre giorni alla Città dei Ragazzi.

Il Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Cosenza replica a Limidio

12/03 (Uscc) Damiano Covelli, presidente della Commissione consiliare al Bilancio, replica alle dichiarazioni del Presidente Provinciale di An pubblicate oggi sulla stampa.
“Leggo con somma meraviglia la dichiarazione del presidente provinciale di An.
Pensavo, per la verità, che non risiedesse più a Cosenza, visto che da tempo non da notizie di sè. Ma, fortunatamente, mi devo ricredere. La sua assenza in questi mesi, infatti, mi ha privato di gustose parentesi nelle giornate di lavoro.
Ricordo, e non sarò il solo, la fermezza con la quale indicava il candidato alle provinciali. Una scelta brillante, che tutti ricorderanno, che coerentemente con sé stesso ritrattò nel giro di pochi giorni. Vorrei invece dire ai cittadini, non oso pensare di convincerlo della bontà della manovra finanziaria 2004, che le scelte dell’Amministrazione, sostenute da tutta la maggioranza di centrosinistra a Palazzo dei Bruzi, vanno nella direzione giusta per la crescita della nostra città.
Le famiglie più bisognose continuano ad essere salvaguardate dal pagamento dell’acqua, della spazzatura e dell’Ici.
Voglio dire a chi non lo sa che già lo scorso anno più di 2500 famiglie sono state esentate. Quest’anno ci auguriamo che, con una opportuna informazione, questo numero possa essere superato aiutando, nei fatti, soprattutto le famiglie monoreddito e i pensionati.
Ma Cosenza continua a crescere, anche per quanto riguarda le opere pubbliche. Una visione complessiva della città conferma l’attenzione dell’Amministrazione verso tutti i quartieri, passando non solo per la completa ristrutturazione del centro cittadino ma, pur mantenendo sempre un occhio vigile e attento nel Centro Storico confermando tutte le agevolazioni per il sostegno al recupero edilizio, anche per quelle zone periferiche che, così come promesso in campagna elettorale dal sindaco Eva Catizone, nei prossimi mesi registreranno l’inizio di lavori per un importo complessivo di 300.000 euro destinati soprattutto al recupero e alla valorizzazione delle frazioni di Sant’Ippolito e di Donnici.
Somma deliberata dal Consiglio nel bilancio 2003, come, del resto, ogni altra agevolazione a favore dei cittadini di Cosenza, nonostante l’opposizione del centrodestra.
Per ritornare sul tono scherzoso usato all’inizio ho l’obbligo di segnalare la tempestività del Presidente di An nel puntare strumentalmente il dito contro Palazzo dei Bruzi, mentre è sempre schivo quando si tratta di esprimere giudizi sugli effetti disastrosi per i calabresi dei governi Berlusconi e Chiaravalloti”.

Approvazione PSR, i commenti

12/03 (Uscr) In merito all'approvazione del Piano regionae della Sanità si registrano i seguenti commenti :

Michelangelo Tripodi, Capogruppo dei Comunisti Italiani in Consiglio, ha dichiarato: “Il Piano regionale per la salute rappresenta uno strumento inadeguato ed insufficiente ad affrontare le emergenze sanitarie in Calabria e i casi di vera e propria malasanità. Il centrodestra, nel momento della sua massima crisi, ha tentato di rispondere con la forza dei numeri, imponendo, a tutti i costi, l’approvazione del PRS, ma confermando la sua incapacità di proporre un futuro credibile per il sistema sanitario calabrese. Infatti, il Piano contiene tutte le negatività di un’impostazione elettoralistica, nella quale si garantiscono tutti gli interessi, grandi e piccoli, palesi ed inconfessabili, e si dà fiato a tutto il peggio che vive all’ombra del Fondo sanitario regionale.
In particolare, non c’è traccia di copertura finanziaria; manca un quadro economico-finanziario delle spese che il Piano impegna; non si conosce ancora a quanto ammonta il disavanzo della spesa sanitaria regionale; s’introducono norme sugli accreditamenti che potrebbero favorire un ulteriore scivolamento verso la privatizzazione; si conferma una abnorme presenza della sanità privata che raggiunge oltre il 32% del complesso del sistema sanitario (siamo la seconda regione d’Italia); è stata rifiutata la proposta di istituire l’Agenzia regionale per i servizi sanitari; sono state mantenute in vita tutte le consulenze che rappresentano un onere insostenibile per il fondo sanitario; non c’è un serio progetto di razionalizzazione e di rilancio del sistema sanitario pubblico che viene invece ulteriormente penalizzato. Insomma, il sistema sanitario pubblico e il diritto alla salute dei cittadini calabresi escono indeboliti dalle scelte contenute nel Piano.
Ma i calabresi hanno capito e non si faranno incantare da un centrodestra che ha impiegato 4 anni per arrivare al varo di uno strumento che impropriamente viene definito Piano regionale per la salute. In questo quadro desolante che non rassicura per il futuro della sanità calabrese, vogliamo segnalare l’unica nota positiva che riguarda la nuova istituzione di 20 posti letto di cardiochirurgia di cui 10 a Reggio Calabria e 10 a Cosenza e la realizzazione della cardiologia interventistica in tutti i grandi ospedali calabresi. Tutto questo è il frutto della battaglia sostenuta dai Comunisti italiani e dall’intera città di Reggio Calabria e rappresenta un conquista importante perché consentirà di mettere sullo stesso piano e alla pari tutte le più grandi città della Calabria, garantendo così a tutti i cittadini calabresi, pari diritti e pari opportunità, specie quando si tratta di interventi che hanno un carattere vitale.
Data l’importanza straordinaria di questo risultato, rivolgiamo un sincero ringraziamento a tutti coloro che, in vario modo, hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo”.

Antonio Borrello consigliere regionale di Unione Democratica e Popolare, sostiene: “Il Piano ha ormai visto la luce ed ogni considerazione, ogni rammarico su quello che poteva essere fatto e non è stato fatto, lascia il tempo che trova. L’attenzione si sposta sulla nomina dei direttori generali e sui piani attuativi che sono gli strumenti in possesso dei nuovi manager per ridisegnare il sistema sanità. Si tratta dell’ultima chance che resta a questa maggioranza per evitare alla Calabria un tracollo finanziario. La scelta di manager qualificati, in grado di attuare quel rilancio alle aziende calabresi che appare sempre più come una necessità, è, a questo punto, più che mai, un atto di responsabilità. Per cui, l’augurio è che l’assessore Luzzo, liberatosi dal cappio equilibristico di questa maggioranza, abbia uno scatto d’orgoglio e pensi solo agli interessi dei calabresi e non a quelli di chi con la sanità pensa di arricchirsi”.

Vincenzo Pisano, presidente della Commissione Antimafia, commenta: “Esprimo il mio compiacimento per l’approvazione del Piano perché questo può consentire un nuovo percorso nell’ambito della sanità. Sono soddisfatto perché, all’interno dello stesso, sono contenuti alcuni elementi innovativi che possono consentire il dispiegarsi di un’azione rigorosa per elevare la qualità del servizio e contenere la spesa, evitando gli sprechi che fino ad oggi sono stati una regola. Diversi sono gli elementi di compiacimento: il rapporto posti letto assegnati alle varie aree e, in particolar modo, il riferimento alla cardiochirurgia di Reggio. Importante anche l’individuazione dell’ospedale di Oppido Mamertina come ospedale di comunità; ancora la qualificazione dei posti letto dell’area 10 di Palmi con un aumento in percentuale di quasi il 10% con la specifica della chirurgia generale e un numero di posti letto da assegnare alla chirurgia vascolare, secondo l’impegno esplicito assunto in sede assembleare. Significativo l’aver riaffermato come unità operativa la camera iperbarica dell’ospedale di Palmi. Non resta che augurarsi, riprendendo una famosa espressione di Massimo D’Azeglio “L’Italia è fatta ora bisogna fare gli italiani”, che i dirigenti che saranno nominati da qui a poco, nell’ambito delle varie aziende ospedaliere e sanitarie, possano operare in modo nuovo, più corretto e trasparente, a tutela delle esigenze effettive e dei bisogni dei cittadini”.

Gianfranco Leone capogruppo di Forza Italia alla Regione, : “Con l’approvazione del Piano sanitario questa maggioranza ha posizionato un altro importante tassello nel mosaico regolamentare della Calabria. Stiamo rispettando tutti gli appuntamenti importanti contratti con le popolazioni calabresi, nonostante le difficoltà oggettive incontrate sul cammino delle riforme strutturali calabresi. Dopo l’approvazione del Bilancio, ci apprestiamo ad approvare il Piano delle opere pubbliche e lo Statuto regionale. Naturalmente, nelle prossime sedute porremo la “questione morale” che sarà oggetto di grande attenzione da parte di Forza Italia”.

Commenti dei consiglieri regionali di An Egidio Chiarella (presidente della prima Commissione consiliare) e Maddalena Basile:
Chiarella: “Il Consiglio ha raggiunto, con l’approvazione del Piano sanitario, un ennesimo importante traguardo legislativo, che consegna alla Regione uno strumento operativo in grado di avviare un percorso innovativo nel campo della sanità calabrese, da tempo, purtroppo, tormentata per gli scandali e per il collasso finanziario. Invito maggioranza e minoranza, al di là delle diverse prese di posizione, di diventare da domani vigili attenti dell’operato della futura dirigenza aziendale con spirito positivo, ma severamente critico, soprattutto nella realizzazione dei piani attuativi capaci di rispondere al bisogno della gente da sempre in attesa di una sanità di qualità”.
Basile: “Con l’approvazione del Piano sanitario la Calabria si dota finalmente di uno strumento moderno, agevole, adeguato a rispondere alle attese della domanda di salute da parte dei cittadini. Tale Piano consente di uniformare i livelli di assistenza nel territorio regionale, recuperare ritardi e omissioni e frenare l’emigrazione verso altre regioni, che tante risorse economiche ha sottratto e sottrae alla Calabria. L’auspicio è che, con il concorso di tutti gli operatori, si possa finalmente giungere a quei traguardi di qualità che tutti i calabresi invocano”.

Regione: Approvato nella notte il Piano Sanitario Regionale

12/03 (Delelli) Il Consiglio Regionale ha approvato alle 2,20 di questa notte il nuovo Piano Sanitario Regionale. L’approvazione è avvenuta a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri di opposizione. Confermato l’attuale assetto organizzativo con 11 aziende territoriali e 4 aziende ospedaliere.In alcuni elementi prevale la logica delle spartizioni campanilistiche, come nel caso della cardiochirurgia, dove il Consiglio ha approvato un emendamento che prevede un “Centro regionale integrato di cardiochirurgia, con sede a Catanzaro e sezioni a Cosenza e Reggio Calabria”: originariamente era prevista l’istituzione di 60 posti di cardiochirurgia a Cosenza (essendo Catanzaro già coperta dal Policlinico Universitario e da un ospedale privato). Gli steccati posti dai consiglieri reggini hanno fatto passare questo emendamento, dove appunto si tiene conto solo di logiche territoriali e campanilistiche e non si tiene in dovuto conto che la qualità delle prestazioni sanitarie si raggiunge aumentando la numerosità dei casi trattati e non suddividendoli a pioggia tra i vari aspiranti primari. Negli ultimi giorni era venuta fuori la questione del “conflitto di interessi”, con alcuni consiglieri di opposizione che ricordavano come molti tra i consiglieri regionali hanno parentele con gestori di strutture sanitarie private. In tal senso era stato presentato un emendamento da parte di Damiano Guagliardi (Rif. Comunista) che prevedeva “la revoca delle convenzioni alle strutture sanitarie di cui siano soci consiglieri e assessori regionali o loro parenti fino al terzo grado”. L’emendamento, pur condiviso nella sostanza dall’Assessore Luzzo e da alcuni consiglieri di maggioranza è stato bocciato in quanto “prevedeva profili di incostituzionalità”.
In chiusura dei lavori, il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Chiaravalloti ha giudicato il piano “un indubbio passo in avanti nel riordino del sistema sanitario; lo stesso non è e non voleva essere, la panacea di tutti i mali ed anche se presenta alcuni particolarismi, è senz’altro dimostrazione lampante dell’impegno della Giunta, ma anche dell’intero Consiglio, di volere operare, anche se il piano innesca pochi dinamismi, mentre a mio avviso avrebbero dovuto essere più numerosi” Concludendo, dopo essersi dichiarato certo che il Consiglio vigilerà sulla sua attuazione, adeguandone in progress le norme e monitorandone gli effetti sul campo, si è dichiarato soddisfatto “per l’approvazione di uno strumento indispensabile per l’intera comunità regionale.”
In apertura dei lavori Roberto Occhiuto (UDC) aveva dichiarato che il clima di generale dissenso, soprattutto nella cittadinanza, per il lavoro sin qui svolto considerato il rammarico per la vicenda del Pugliese – Ciaccio finita alla ribalta nazionale, rendevano necessario inviare un segnale forte, basato anche sulla qualità del dibattito, evidenziando che il destino della sanità calabrese non è prerogativa esclusiva di una forza politica più che di un’altra, giudicando quale atto di grande responsabilità il fatto che la maggioranza abbia voluto coinvolgere sempre più la minoranza che, dal canto suo, non si è sottratta al confronto. Ha osservato che tale atteggiamento si è ridotto, per scelta dell’opposizione, ad accuse di presunti conflitti di interesse che invita formalmente a denunciare, censurando la scelta di giungere a processi sommari che generalmente producono giudizi altrettanto sommari e infondati di colpevolezza da parte dell’opinione pubblica. Ha ribadito che il Piano per la salute rispecchia quanto voluto sia dalla maggioranza che dall’esecutivo regionale, accettando anche di rivedere la scelta, a lui congeniale, dell’azienda unica, ma il provvedimento è riuscito a costruire un sistema ordinato di regole, senza soffermarsi all’enunciazione sterile di principi. Ha sostenuto, inoltre, che la portata rivoluzionaria del Piano è da cogliere nell’inserimento degli obiettivi di salute, nonché nel ruolo fondamentale riconosciuto alla ricerca ed alla Università.
Di tono opposto, naturalmente, gli interventi dell’opposizione. In conclusione dei lavori Franco Pacenza (DS) ha dichiarato “Pur mantenendo una valutazione di assoluta insoddisfazione sul Piano, rafforzata peraltro dall’evolversi dei lavori in Aula, molte delle problematiche sono rimaste irrisolte e che il dissenso sarà, dalla mia parte politica, confermato ai calabresi. Dubito che il Piano offra realmente al sistema sanità novità e risolva le problematiche che da anni ormai lo affliggono, e giudico che le scelte effettuate non facciano altro che concentrare i poteri nelle mani dei direttori generali che benché ancora non nominati sono riusciti, a suo dire, ad accelerare il processo di approvazione. A tal proposito, rammenta che i commissari scadranno il 17 Marzo.” Censurate, da Pacenza, le continue modifiche apportate alle tabelle allegate che ha altresì dichiarato che il centro sinistra non si è lasciato trascinare dalla frenesia del momento, sottolineando che sia istituti quale l’accreditamento sia il conflittuale rapporto tra pubblico e privato non abbiano trovato soluzione, ed ha giudicato fallimentare l’operato dell’esecutivo regionale su diversi fronti, dal finanziario al sanitario, incapace di offrire stabilità ad un sistema in cui i calabresi non hanno più fiducia. A suo dire, questo Piano sanitario è “la sintesi delle promesse mancate, delle occasioni sprecate, capace di confermare i vecchi vizi e di crearne di nuovi.”
Entro la prossima settimana la Giunta Regionale dovrebbe provvedere alla nomina dei direttori generali delle 11 Asl e delle tre aziende ospedaliere (Annunziata, Pugliese-Ciaccio e Riuniti). Alla guida della quindicesima azienda, la Mater Domini di Catanzaro, era stato di recente confermato quale direttore generale il dott. Carnevale, nominato, in questo caso, d’intesa tra Regione e Università. Il dibattito sulla sanità, e sui suoi rapporti con la politica, è pertanto tutt’altro che esaurito, ed anzi è destinato a far sorgere nuove polemiche e tensioni Nuova Cosenza proseguirà nei prossimi giorni l’esame dei dettagli del Piano Sanitario Regionale.

Sanità: Specializzandi, governo crea medici frustrati

12/03 (Delelli) Secondo la FederSpecializzandi il futuro per la categoria è a rischio dopo il no alle proposte di modifica al decreto che normera’ il settore.
Costringendo gli specializzandi a condizione senza garanzie formative, adeguata remunerazione e tutele lavorative, il Governo crea una classe medica gia' frustrata in partenza, lasciando prevedere un nero futuro per la sanita' pubblica in Italia. Lo sostiene la FederSpecializzandi dopo che la Commissione Affari Sociali della Camera ha respinto tutti gli emendamenti al decreto che riguarda la categoria.
L'associazione ha stigmatizzato la “corsa al ritiro dell'emendamento” dei deputati di maggioranza. ''Ha fatto eccezione - si legge in una nota di Federspecializzandi - l'onorevole Chiara Moroni che, insieme ai membri dell'opposizione, ha recepito le nostre richieste e si e'coerentemente rifiutata di ritirare i propri emendamenti, pretendendone la votazione''. Federspecializzandi, quindi, ''rifiuta questo provvedimento del Governo e, pertanto, conferma l'astensione di 24 ore il 22 marzo e la partecipazione alla manifestazione nazionale del 24 aprile a Roma, all'interno della 'Vertenza per la Salute. ''Stante l'attuale provvedimento, AC 4761 - continua la nota - per gli specializzandi si prospetta l'iscrizione alla gestione separata Inps, prima d'ora riservata ai lavoratori autonomi e parasubordinati. La tutela del periodo di malattia e' quindi prevista solo per i giorni di ricovero ospedaliero, mentre la maternita' viene 'tutelata' con un'irrisoria indennita'. Nessuna menzione e' stata fatta circa il mancato adeguamento al caro vita del trattamento economico, che resta quello fissato nel lontano 1992. Tantomeno e' stato rimosso l'iniquo limite al conseguimento di una ulteriore specialita' da parte di chi e' gia' specializzato. Si conferma infondata, come da noi sostenuto, la prospettiva di un contratto di lavoro autonomo e di conseguenti tagli alla retribuzione. Il governo insiste nel tentativo di sopire le sacrosante proteste degli specializzandi attribuendo loro il ruolo ibrido di lavoratori subordinati, per quanto riguarda gli obblighi e l'attivita' lavorativa, ed autonomi per cio' che riguarda le tutele e la previdenza''.

Manifestazione sul Welfare con D’Alema e Turco: ”Nessuno deve sentirsi escluso"

12/03 (Uscc) “Alla manifestazione di questo pomeriggio nell’ex deposito delle Ferrovie di Piazza Matteotti, nel corso della quale gli onorevoli Massimo D’Alema e Livia Turco incontreranno gli operatori sociali ed i rappresentanti delle associazioni di volontariato della città, sono state invitate tutte le associazioni, comprese quelle che sulla stampa di oggi lamentano un’esclusione che non c’è mai stata.” Lo afferma l’Amministrazione comunale in risposta a quanto pubblicato questa mattina sulla stampa locale. “Le testimonianze previste all’interno dell’odierna iniziativa –precisa l’Amministrazione – sono state prescelte non per mettere in atto delle esclusioni, ma unicamente per portare a conoscenza delle personalità politiche ospiti della nostra città quelle esperienze e quelle progettualità che il Comune di Cosenza ha attualmente in itinere con alcune associazioni di volontariato. La manifestazione di oggi ha per noi una duplice funzione: da un lato valorizzare il ruolo del volontariato sociale attraverso la segnalazione dei bisogni e dall’altro individuare dei percorsi operativi concordati da portare avanti insieme, Amministrazione e associazioni, in un processo di ricerca ed azione. Quello che l’Amministrazione ha inteso mettere a fuoco – prosegue la precisazione di Palazzo dei Bruzi- è uno sguardo sul presente, prestando maggiore attenzione a quelle forme di collaborazione che vanno non solo in direzione dei singoli, ma anche verso i bisogni delle famiglie. Si è trattato in sostanza di dare visibilità a quei progetti ed a quelle attività nelle quali l’Amministrazione comunale si rende partecipe o coprotagonista, insieme con le associazioni, nella erogazione di servizi. Per tutte queste ragioni riteniamo che nessuno debba sentirsi escluso.”

“Educazione al lavoro” incontro a Lamezia

12/03 (P.Natrella) Educazione al lavoro e valore del capitale umano. Su questi temi si è discusso nei giorni in occasione del settimo incontro del ciclo dedicato dall’associazione Compagnia delle opere all'educazione, con il contribuito di un imprenditore, il dott. Antonio Saladino, fondatore della Cdo in Calabria, attualmente presidente della società di consulenza “Need & partners”, che collabora con Obiettivo lavoro, Italia lavoro, Getronics, e un professore universitario, Salvatore Ingrassia, docente di statistica all'Università della Calabria, che hanno raccontato la loro esperienza di educatori nel mondo del lavoro.
Un modo per esprimere, ha spiegato il presidente della Cdo della Magna Grecia (che comprende Calabria e Lucania) l’avvocato Giovanni Lacaria, “un giudizio sulla difficile situazione in cui si trova l'Italia attualmente e per affermare che una speranza, comunque, è possibile”. E questa speranza è possibile, ha aggiunto, “solo a partire da qualcosa che viene prima del diritto: dal riconoscimento della positività della realtà, una positività in atto, un significato che è fuori di noi, a cui il nostro essere inesorabilmente tende e drammaticamente chiede”. E questo significa, ha sottolineato Lacaria, “mostrare le ragioni della speranza, di quello che facciamo per cui, ciò in cui si crede rende più umano il vivere: ci interessa il capitale umano e l'educazione dell'umano perché esso è il futuro di ogni popolo”. Per costruire il futuro politico, economico e sociale di una nazione bisogna preoccuparsi dell'educazione delle persone, perché uomini non soltanto si nasce, ma si diventa. “Ogni capacità umana deve essere provocata, sollecitata per mettersi in azione – ha affermato il responsabile della Cdo – e può educare solo chi ogni giorno lavorando svolge la funzione di sollecitare l'umanità che è dentro di noi, facendo il proprio lavoro: può educare alla libertà solo un uomo per il quale in qualche modo la libertà sia già in atto, può educare alla ricerca del vero solo un uomo nel quale tale ricerca sia in qualche modo presente”.
Ma oltre ad essere educati, è importante valorizzare e puntare tutto sul capitale umano. Come ha affermato Saladino, che ha fatto proprie alcune riflessioni fatte al meeting di Rimini dall’imprenditore Francois Michelin, “l’uomo è una capienza fatta per essere riempita, più si impara, più si ha fame e sete d’altro, ecco perché bisogna puntare tutto sull’educazione, che va accompagnata da un’adeguata istruzione per creare il vero sviluppo: l’educazione della persona è il centro dell’evoluzione e della società”. Tutto si basa infatti sul capitale umano, ha detto l’imprenditore lametino, “che è oggi riconosciuto come il fattore più determinante per l’incremento della produttività, ecco perché è importante investire sempre di più in capitale umano, ciò significa investire in istruzione, formazione professionale, informazione sul sistema economico”. Un concetto, quello del capitale umano che è stato ampiamente spiegato dal docente universitario Ingrassia che ha sottolineato come “esso è l’insieme delle conoscenze, capacità, competenze e prerogative degli individui che agevolano la creazione del benessere personale, sociale ed economico”. Ed il capitale umano, ha aggiunto, “non solo aiuta a spiegare le differenze di guadagno nel tempo e tra aree geografiche, ma è forse la variabile che meglio giustifica la distribuzione dei redditi fra famiglie o individui all’interno di un’area geografica: i paesi che hanno maggiormente investito in istruzione formazione e ricerca sono quelli con minor tasso di disoccupazione”. Ingrassia ha poi tracciato la condizione dell’istruzione in Italia. “Nelle regioni del centro-nord la laurea triennale è spesso un titolo adeguato per trovare lavoro – ha spiegato il docente di statistica – mentre dove la disoccupazione è più alta, soprattutto nel Mezzogiorno, la continua richiesta di formazione è un modo di rimandare l’ingresso nel mondo del lavoro, la presenza di un tessuto produttivo, infatti, favorisce tempi di laurea inferiori”. Ed in Italia, ha stigmatizzato Ingrassia, “non sono state destinate adeguate risorse all’istruzione, oltre alla difficoltà a comprendere la decisività della promozione del capitale umano”

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