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Cronaca
Cavallerizzo di Cerzeto sta franando

 

In preallarme la zona di Mongrassano. Il Sindaco di Cerzeto ringrazia il CNR.

14/03 E’ un’emergenza continua quella che sta vivendo l’intero comprensorio intorno alla pericolosa frana che sta disintegrando la frazione di Cavallerizzo di cerzeto. E’ notizia di ieri che è in corso il monitoraggio della zona di Mongrassano e che si sta valutando se sianecessario provvedere anche lì all’evacuazione di alcune abitazioni. Una rete capillare di rilevatori del CNR sta monitorando la zona oramai investita da questa disgrazia della frana. Nel frattempo a Cerzeto è stato eletto, dall’assemblea dei cittadini di Cavallerizzo, il Comitato che andrà a trattare con le istituzioni. Il comitato è composto da Giuseppe Giunta, Carlo Calabria, Virgilio Lento, Paola Figlia, Marcello Tudda, Verina Melicchio, Domenico Perrotta, Graziano Golemme, Alibek Musacchio, Vincenzo Splendore Emanuele DellaMotta, Tonino Ricioppo, Oreste Parise, Antoniello DellaMotta e Don Antonio Fasano. Un po’ di maretta aveva accolto la decisione di Don Antonio (è stato il parrocoo, vero motore delle iniziative, a scegliere le persone) ma poi l’assemblea è convenuta alle scelte a con un fragoroso applauso finae ha sottolineato la costituzione del comitato. E’ stato inoltre comunicato che gli organi competenti provvederanno al recupero degli animali rimasti intrappolati e svuoteranno il laghetto che si è formato sotto Cavallerizzo contenete circa 200 metri cubi di acqua. Continua come sempre l agara di solidarietà e nuove iniziative stanno per giungere in porto. Il parroco e l’ex sindaco Parise hanno infatti inviato alcuni fax all’ azionista di maggioranza dell’Inter, Massimo Moratti, affinché parte dell’incasso della partita Inter-Reggina venga devoluto in beneficenza a sostegno della popolazione di Cavallerizzo. Sembra che il Presidente Moratti abbia anche dato l’ok all’operazione. Ma ancora non c’è l’ufficialità della cosa. Inoltre è stata pianificata una marcia di solidarietà in occasione della ricorrenza di S. Giorgio, protettore di Cerzeto, il prossimo mese di Aprile. Per gli sfollati da domani sarà attivo uno sportello di supporto psicologico. Nella stessa giornata di domani è prevista la visita del viceministro Tassone. Infine il SIULP, sindacato di polizia, in collaborazione con la TV locale TEN hanno allestito un programma di solidarietà che andrà in onda tutti i venerdì dalle 20.30 alle 23.30


Cavallerizzo

I numeri per gli aiuti

Versmento su conto corrente postale

ccp n. 11404878

Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto
Caritas Diocesana S. Marco / Scalea

Versamento bancario:

Unicredit Banca, via XX Settembre, 87018 - San Marco Argentano (CS)


ABI 3226 CAB 16200 c/c 4041350

Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto

La strada finisce nel vuoto

Il Sindaco Stamile ringrazia il CNR che a sua volta ringrazia un ricercatore di Cerzeto

Se la frana della frazione Cavallerizzo di Cerzeto ha provocato solo danni materiali, ma nessuna vittima, lo si deve ''all' attivita' dei ricercatori del Cnr''. E' quanto ha voluto sottolineare il sindaco di Cerzeto, Armando Stamile, che ha ringraziato pubblicamente il Cnr. ''E' grazie - ha sostenuto il sindaco in un comunicato - a dati e parametri forniti dal Cnr sulle velocita' di allertamento della frana e alle acquisizioni attivate in campo dalla popolazione che si e' provveduto allo sgombero, anche forzato, delle persone che sarebbero morte sotto le case poi distrutte''. Il Cnr, dal canto suo, in un comunicato ha riferito che la frana non ha provocato una strage ''perche' un ricercatore del Cnr-Irpi di Cosenza, sulla base di dati acquisiti in loco -e in parte presenti in letteratura- ha responsabilmente allertato le maestranze e controllato-con l'aiuto di improvvisati tecnici locali- il processo deformativo, consentendo in tal modo un tempestiva evacuazione. si tratta di una rarissima ed illuminante esperienza di come puo' essere gestita l'emergenza franosa in tempi rapidi e con costi quasi nulli, ma con capacita' organizzative associate alla partecipazione attiva dei cittadini (in cina uno dei pochissimi casi di preannuncio sismico è stato basato sul coinvolgimento della popolazione nel monitoraggio capillare e diffuso del sollevamento delle falde acquifere). un'esperienza che e' stata subito applicata dalla protezione civile - e con successo- ad altri paesi vicini a rischio. tale approccio assume rilevanza soprattutto se si considera il numero dei centri abitati in frana in italia ed i loro tempi di sviluppo. proprio seguendo queste logiche lo stesso ricercatore aveva sviluppato anni addietro un sistema di allertamento automatico basato su logiche di autoapprendimento dei parametri deformativi.
A fine febbraio il Cnr, in base a dati e modelli, aveva ipotizzato una riduzione del coefficiente di sicurezza del pendio del 20%, a cui corrispondeva lo sviluppo di un piano di scorrimento alla profondita' di 28m. giorno 1 marzo, unitamente alle maestranze locali, veniva effettuata una misura delle velocita' di apertura della nicchia principale, che risultava essere di 0,5 cm/g; valore quest'ultimo- attribuito in letteratura a fasi tipiche di allerta (la relazione del general report f.oboni al convegno isl di losanna, 1988, indica valori orientativi di velocità di allerta, pre-allarme ed allarme).
Un gruppo spontaneo di giovani locali ed un tecnico comunale venivano pertanto guidati dal ricercatore al monitoraggio di emergenza, utilizzando tecniche rudimentali e strumentazioni messe a disposizione dallo stesso Cnr, dando indicazioni su soglie cautelative di preallarme ed allarme e sulle relative frequenze di campionamento. la popolazione veniva al contempo documentata ed allertata .
Le velocita', inizialmente quasi costanti e poi in leggero aumento per una settimana, giorno 5 superavano 1 cm/g e la domenica 6marzo assumevano valori di tra 3 e 5 cm/g, ascrivibili alle condizioni di allarme indicate in letteratura (oboni). in base a tali dati ed in mancanza di altri elementi di giudizio la situazione veniva considerata estremamente pericolosa e venivano avvertiti gli abitanti. lo sgombero era parziale e molti dubbiosi rimanevano nelle loro case. alle ore 22 gli addetti al monitoraggio attivavano turni notturni. verso le 23,30 alcune persone venivano portate via forzatamente dalle loro case. alle ore 3,00 della mattina del 7, la persona incaricata della sorveglianza osservava -nell'arco di meno di un'ora- un rapido incremento delle velocità in uno dei punti di osservazione dando l'allarme. dopo circa 20 minuti si sviluppava il collasso catastrofico, i cui effetti sono ancora in atto.
E' interessante notare che le velocità di allertamento indicate in letteratura ed utilizzate anche in questo caso sono risultate abbastanza affidabili ai fini della gestione dell'emergenza. cio' anche se esse si riferiscono a dati relativi al quadro fessurativo di superficie e non alla superficie di scorrimento della frana come indicato in letteratura.
La frana era stata oggetto di diversi studi, non ben finalizzati e in alcuni casi poco affidabili. il cnr, chiamato ad esprimere un parere nel "sopralluogo della protezione civile", del marzo 1999 aveva evidenziato la pericolosita' dei siti ed espresso verbalmente dubbi sulle ipotesi di un piano di scorrimento superficiale su cui era basato il progetto di una palificata. l'intuizione veniva confermata dai successivi monitoraggi inclinometrici eseguiti dal cnr ed i cui risultati venivano presentati in un convegno del 1999, insieme ad una proposta di drenaggi graduali e controllati. infatti, considerando la profondita' del piano di scorrimento, una palificata profonda e mal ancorata alla base, avrebbe determinato un ulteriore sollevamento della falda acquifera con un prematuro e repentino collasso rispetto alla naturale evoluzione del processo; forse senza possibilità di preavviso e con conseguenze catastrofiche.
Gli studi del cnr hanno pertanto consentito per ben due volte che si evitasse una strage. prima evidenziando i pericoli connessi con la realizzazione di un'opera inutile e dannosa e poi allertando per tempo-in fase di emergenza- la popolazione; coinvolgendola attivamente nel processo di autocontrollo del fenomeno franoso." '.

Trovata l’abitazione per i due anziani cardiopatici

I coniugi ottantenni cardiopatici costretti ad evacuare la loro abitazione a Cerzeto in seguito alla frana che ha colpito la frazione Cavallerizzo lunedi' scorso, hanno trovato un piccolo appartamento in paese. Lo ha reso noto il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli. Era stato lo stesso Corbelli, nei giorni scorsi, a segnalare la vicenda degli anziani coniugi. ''Tra i tanti drammi che questa tragedia ha provocato - ha sostenuto Corbelli - ce n' era uno che colpiva in modo particolare. Era quello di due poveri anziani, gravemente malati, cardiopatici, da poco operati al cuore. Hanno perso la casa e tutto quello che avevano. Piangendo mi avevano chiesto di aiutarli. Cercavano un' abitazione da prendere in fitto a Cerzeto in attesa degli aiuti e della ricostruzione del paese. Avevo chiesto agli abitanti di Cerzeto di aiutare questi due anziani e la risposta e' stata immediata. Siamo riusciti a trovare un piccolo appartamento per questa coppia''.

Vedi gli altri speciali su Cavallerizzo di Cerzeto1 , Cavallerizzo di Cerzeto2 , Cavallerizzo di Cerzeto3, Cavallerizzo di Cerzeto4, Cavallerizzo di Cerzeto5, Cavallerizzo di Cerzeto6, Cavallerizzo di Cerzeto7, Cavallerizzo di Cerzeto8

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