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Cronaca
Cavallerizzo di Cerzeto sta franando

 

La franca continua ad inghiottire le case. Sopralluogo di Fiori. Aiuti solo dagli ultrà.

La frana in tutta la sua tragicità

09/03 Un’altra giornata è passata per gli “sfollati” di Cavallerizzo di Cerzeto che assistono a passerelle e promesse di ogni tipo ma che, fino ad oggi hanno visto soltanto l’aiuto concreto degli Ultrà del Cosenza che questa mattina si sono presentati con un furgone carico di coperte e stufe, portando una solidarietà tangibile alle 301 persone stipate nella scuola di Cerzeto. Una situazione drammatica che ancora oggi fa registrare il veloce movimento della frana che continua ad inghiottire le abitazioni, la maggior parte nuove costruzioni, della frazione Cavallerizzo. Ma se l’assenza delle istituzioni è stata (ed in parte lo è ancora) un dato di fatto, questa mattina in elicottero è arrivato il numero due della Protezione Civile italiana, Marcello Fiori, che ha parlato prima di un possibile insediamento di casette prefabbricate (in ultima analisi) e poi coordinandosi con il centro di emergenza allestito in Comune ha organizzato un censimento delle case sfitte per dare una degna sistemazione ai cittadini che sono attualmente messi nelle aule a dormire sui pavimenti senza reti e materassi. A questa gente manca di tutto dalle reti, come abbiamo scritto, ai generi di prima necessità come saponi, indumenti intimi per il ricambio e generi di conforto. Intanto che passano i giorni aumenta lo sconforto di chi ha perso tutto quanto era riuscito, con il sudore di tante fatiche, per giunta all’estero, a costruire nella vita. Una casa e tutto quanto la componeva. E le polemiche continuano a montare. Tutti sapevano di questa grave situazione, ma nessuno ha mai mosso un dito per evitare che si arrivasse alla catastrofe o quantomeno che si incominciasse ad arginare il problema ed ad evitare i danni. Il Sindaco Stamile da due settimane ha allertato tutte le istituzioni e la molle macchina delle Istituzioni ha aspettato il peggio. Compresi quelli che oggi gridano allo scandalo che non hanno affatto valutato il problema. Tutti sapevano che questa frazione è stata costruita su di un terreno che stabile non era. Ma le autorizzazioni a costruire sono puntualmente arrivate, nessuno ha impedito o quantomeno consigliato, o se lo ha fatto lo ha fatto in maniera subdola ed ingannevole, che si continuasse a costruire. Le licenze, o di riffa o di raffa, o per amicizia o per politica sono state puntualmente rilasciate. Non è bello che queste cose le debba ricordare proprio Fiori che parla della frana conosciuta dal 1908, cioè dopo il terremoto che sconvolse Reggio e Messina. Non è neanche bello assistere al canto delle sirene del dopo disastro. Perché fino ad oggi gli studiosi non hanno parlato denunciando il pericolo? Che fine ha fatto la programmazione e la prevenzione? La Calabria è una terra giovane ad altissimo rischio idrogeologico e l’interminabile stagione di piogge, che questo inverno ci ha regalato, sta mettendo a nudo l’amara realtà di tutto il territorio. E’ notizia di oggi del peggioramento delle frane di Altomonte e della frana di questa mattina a Corso Garibaldi a Cosenza. Una bruttissima realtà. Ma basta poco per cambiarla. Non servono solo i censimenti servono soprattutto le opere di prevenzione e di attenzione da parte di tutet le Amministrazioni, tutte le Istituzioni, che ognuno faccia il proprio dovere. Intanto l’emergenza esiste ed il tempo delle polemiche seguirà il suo corso successivamente. Ora serve che ci si alzi le braccia e si dia una mano di solidarietà a questa gente così come ci ha insegnato la lezione di questi ragazzi, gli Ultrà, che da soli oggi hanno fatto una colletta hanno comprato coperte e stufette e sono andati a Cerzeto non solo a consegnare il materiale ma a dare una mano sporcandosi di sudore per questa gente abbandonata da tutti. E gli altri? .... Vergogna.

Il gruppo di ultrà che ha portato gli aiuti. La solidarietà è gioia.

I numeri per gli aiuti

Versmento su conto corrente postale

ccp n. 11404878

Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto
Caritas Diocesana S. Marco / Scalea

Versamento bancario:

Unicredit Banca, via XX Settembre, 87018 - San Marco Argentano (CS)


ABI 3226 CAB 16200 c/c 4041350

Causale: Sfollati Frana Comune Cerzeto

Chi ha perso la casa dorme per terra nella scuola

Fiori: “La frana si muove ancora”

"La frana è ancora in movimento e probabilmente non ha ancora completato i suoi effetti. Occorre uno studio sul versante per capire se tutta questa parte di collina sta scendendo a valle o meno". Lo ha affermato il direttore dell' Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Marcello Fiori, che oggi ha compiuto un sopralluogo a Cavallerizzo di Cerzeto, frazione distrutta avantieri da una frana. Fiori ha ricordato che quella di Cerzeto è una "frana storica nota dal 1908. Sotto c'è una falda acquifera importante e sono terreni molto friabili e instabili. Questo è un borgo costruito su una frana. La frana era monitorata dal '99 dal Cnr e c'erano già state decine di ordinanze di sgombero e una decina di edifici abbattuti". Fiori ha confermato che il Consiglio dei ministri, dopodomani, delibererà lo stato di emergenza e che la prossima settimana sarà a Cerzeto il responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso. L'unità di crisi instaurata nel comune di Cerzeto ha anche deciso di creare dei varchi di accesso al paese controllati da vigili del fuoco, volontari e forze dell' ordine che provvederanno ad accompagnare negli edifici gli ex abitanti di Cavallerizzo a recuperare i propri beni.

Gli abitanti nella scuola

Avviato il censimento delle case sfitte

Una ricognizione sul fronte della frana per cercare di capire cosa sta accadendo alla montagna e poi una serie di incontri per definire gli interventi piu' urgenti, soprattutto in relazione al problema abitativo: e' quanto ha fatto il direttore dell' Ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello Fiori, che oggi ha compiuto un sopralluogo in localita' Cavallerizzo di Cerzeto dove una frana ha costretto all' evacuazione piu' di 300 persone. ''La frana - ha detto Fiori - e' ancora in movimento e probabilmente non ha ancora completato i suoi effetti. Abbiamo valutato la possibilita' che scenda la Commissione grandi rischi per un ulteriore sopralluogo. Queste indicazioni saranno utili per capire quale potrebbe essere il futuro della frazione. In alcuni edifici non c' e' nessun tipo di fratturazione. Occorre uno studio sul versante per capire se tutta questa parte di collina sta scendendo a valle o meno''. Fiori ha anche ricordato che quella di Cerzeto e' una ''frana storica. E' nota - ha detto - dal 1908. Sotto c' e' una falda acquifera importante e sono terreni molto friabili e instabili. Questo e' un paese costruito su una frana''. La presenza di Fiori a Cerzeto e' stata finalizzata soprattutto a fornire assistenza agli evacuati. ''Abbiamo chiesto al sindaco - ha spiegato - di fare un incontro famiglia per famiglia per valutare con loro quella che puo' la soluzione di un' abitazione temporanea, ma decorosa e dignitosa. Il Consiglio dei ministri venerdi' deliberera' lo stato di emergenza e la prossima settimana lo stesso Bertolaso verra' di persona a incontrare la popolazione a valutare l' evoluzione della vicenda. Abbiamo istituito un centro di coordinamento presso l' Amministrazione comunale al quale partecipano tutte le componenti del sistema della protezione civile''. Per quanto riguarda l' ipotesi di strutture prefabbricate, Fiori ha chiarito che la scelta andra' presa nel momento in cui sara' chiaro il futuro. ''Se si decidera', ad esempio - ha detto - che non potra' essere ricostruita e' inimmaginabile che le persone possano vivere nei prefabbricati per anni. Dobbiamo trovare una soluzione temporanea, ma che rispetti abitudini e condizioni di vita della popolazione. Inoltre, da quando Guido Bertolaso e' capo del Dipartimento non abbiamo mai installato container per metterci la gente a vivere. Facciamo altri tipi di scelte. Ho chiesto al Sindaco di censire tutte le abitazioni sfitte sia nel comune di Cerzeto che in quelli limitrofi. E comunque non prefabbricati, ma casette in legno come quelle di San Giuliano''. Il direttore dell' Ufficio emergenze del Dipartimento ha anche chiesto che, per dare un segnale della ripresa dell' attivita', da domani siano riaperte le scuole. ''La nostra presenza - ha sostenuto Fiori - testimonia che siamo molto vicini agli abitanti e non li abbandoniamo. Ci preoccuperemo con loro di definire quello che sara' il futuro perche' queste scelte non possono essere imposte dall' alto, vanno ragionate e discusse con chi per una vita ha accumulato un po' di risparmi per costruirsi la casa che la frana ora gli ha portato via. La nostra preoccupazione e' anche che la comunita' non vada dispersa''. E' stato anche deciso che siano creati dei varchi di accesso al paese controllati da vigili del fuoco, volontari e forze dell' ordine che provvederanno ad accompagnare negli edifici, dove e' possibile farlo, i componenti dei nuclei familiari a recuperare i propri beni. Fiori, infine, ha sottolineato che la protezione civile sul territorio ha reagito bene. ''La frana - ha sostenuto - era monitorata dal '99 dal Cnr e ci erano gia' state decine di ordinanze di sgombero e una decina di edifici abbattuti. Devo dare atto a questa piccola comunita' che ha saputo reagire molto bene. Ora devono avere fiducia nello Stato come forse non l' hanno avuta in passato. Lo Stato c' e', ha dimostrato attraverso le sue articolazioni di protezione civile di dare una mano di darla a tutti e di darla in modo, mi pare, anche abbastanza efficiente''.

il pranzo comune nella scuola

Fiori “Si torni alla normalità”

Dopo le polemiche, a Cerzeto, il piccolo centro del cosentino sconvolto da una frana che ha portato all' evacuazione di oltre 300 persone, si tenta di tornare ad una parvenza di normalita', per quanto difficile possa apparire. A chiederlo e' stato il direttore dell' Ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello Fiori, che oggi ha compiuto un sopralluogo sulla zona per definire gli interventi piu' urgenti. E per dare questo segnale, Fiori ha chiesto che da domani siano riaperte le scuole e che il sindaco, Amedeo Stamile, ritirasse le sue dimissioni. Richiesta che il sindaco, vista la presenza di istituzioni al suo fianco, ha accolto. ''Il sindaco - ha detto Fiori - ha i suoi poteri e puo' essere, come e' giusto che sia, protagonista anche della ripresa dell' attivita' di questa comunita'. Per legge e' autorita' di protezione civile, quindi per noi e' un interlocutore fondamentale''. ''Devo dare atto a questa piccola comunita' - ha aggiunto Fiori - che ha saputo reagire molto bene. Ora devono avere fiducia nello Stato come forse non l' hanno avuta in passato. Lo Stato c' e', ha dimostrato attraverso le sue articolazioni di protezione civile di dare una mano, di darla a tutti e di darla in modo anche abbastanza efficiente. La nostra presenza testimonia che siamo vicini agli abitanti e non li abbandoniamo. Ci preoccuperemo con loro di definire quello che sara' il futuro perche' queste scelte non possono essere imposte dall' alto, vanno ragionate e discusse con chi per una vita ha accumulato un po' di risparmi per costruirsi la casa che la frana ora gli ha portato via''. E per far questo, Fiori ha cominciato con una ricognizione sul fronte della frana ancora in movimento e che oggi ha provocato nuovi crolli. Nei prossimi giorni potrebbe venire in Calabria la Commissione grandi rischi che potrebbe fornire ''indicazioni utili per capire quale potrebbe essere il futuro della frazione. Occorre uno studio sul versante - ha detto Fiori - per capire se tutta questa parte di collina sta scendendo a valle o meno. Quella di Cerzeto e' una frana storica. E' nota dal 1908''. Per quanto riguarda l' assistenza agli evacuati, Fiori ha chiesto al sindaco di incontrare famiglia per famiglia per valutare con loro ''quella che puo' la soluzione di un' abitazione temporanea, ma decorosa e dignitosa. Il Consiglio dei ministri venerdi' deliberera' lo stato di emergenza e la prossima settimana Bertolaso verra' di persona a incontrare la popolazione''. Fiori ha anche escluso l' utilizzo di strutture prefabbricate. ''Se si dovesse decidere - ha spiegato - che la frazione non potra' essere ricostruita e' inimmaginabile che le persone possano vivere nei prefabbricati per anni. Dobbiamo trovare una soluzione temporanea, ma che rispetti abitudini e condizioni di vita della popolazione. Inoltre, da quando Bertolaso e' capo del Dipartimento non abbiamo mai installato container. Ho chiesto al Sindaco di censire tutte le abitazioni sfitte. E se saranno strutture provvisorie non saranno prefabbricati, ma casette in legno come quelle di San Giuliano''.

le case viste dall'elicottero della Protezione civile

Il Sindaco Stamile ritira le dimissioni

Il sindaco di Cerzeto, Amedeo Stamile, su richiesta del dipartimento della Protezione civile, ha ritirato le proprie dimissioni che aveva presentato nei giorni scorsi per segnalare lo stato di malessere dovuto a quello che, a suo avviso, era una sottovalutazione del problema della frana che ha colpito il paese costringendo oltre 300 persone all' evacuazione. A renderlo noto e' stato il direttore dell' Ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello Fiori, che oggi ha compiuto un sopralluogo a Cerzeto. ''Come segno importante della dell' attivita' - ha detto Fiori - ho chiesto al sindaco, che ha accettato visto l' impegno di tutte le istituzioni che gli sono vicine, di ritirare le dimissioni. Quindi il sindaco e' al suo posto, ha i suoi poteri e puo' essere, come e' giusto che sia, protagonista anche della ripresa dell' attivita' di questa comunita'. Il sindaco, per legge, e' autorita' di protezione civile sul suo territorio, quindi per noi e' un interlocutore fondamentale''.

Il paese scivola nell'imbuto della frana

Il comune di San Fili offre ospitalità

Le strutture della 'casa albergo' e l'ostello del comune di San Fili saranno messi a disposizione delle persone di Cerzeto che abitavano nella frazione Cavallerizzo colpita da una frana di vaste proporzioni. Lo si e' appreso dal sindaco di San Fili, Luigi Bruno. ''San Fili - sostiene il sindaco di San Fili - e' pronta a offrire le proprie strutture ricettive per ospitare un gruppo di famiglie rimaste senza casa. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fornire un cospicuo contributo alla disperata situazione degli abitanti di Cerzeto che stanno vivendo questo momento difficile''.

l'insieme della frana

Università: “Si eviti di costruire ovunque”

Evitare di costruire ovunque senza tener presente della situazione idrogeologica e attuare politiche, mezzi e risorse a tutela del suolo: sono queste alcune indicazioni fornite da Massimo Veltri, ordinario di Idraulica all' Universita' della Calabria, per evitare che il fenomeno delle frane possa ancora creare disagi alle popolazioni calabresi. Per due legislature Massimo Veltri e' stato capogruppo dei Ds in commissione territorio e ambiente di Palazzo Madama. ''Erano impressionanti - sostiene il prof. Veltri - le immagini di Cerzeto, la disperazione e la rabbia di donne e uomini, che hanno richiamato alla mente il rosario dei tanti lutti, delle alluvioni, delle frane che negli ultimi sessant'anni hanno squassato la Calabria. Ma c'e' una cosa, anzi ce ne sono tre sulle quali si riflette poco: la prima e' che quando la ricorrenza di eventi come questo e' tanto alta non si puo' parlare di fatalita' ed eccezionalita', e percio' occorrono politiche, mezzi, risorse e priorita' adeguati, al di fuori dalle conclamate grida in corrispondenza dell'emergenza. E tutto questo non c'e', non c'e' per niente. La seconda riflessione riguarda l'interrogativo su come e dove si costruisce in Calabria. La risposta e' che si edifica nei letti dei fiumi, su superfici in frana, magari non si sa che sono in quella situazione, o si pensa che dato che li' c'era una vecchia frana, ormai ferma da anni, siamo ormai sicuri. Tutto questo e' sbagliatissimo. Ci sono poi strumenti urbanistici e pianificatori, laddove ci sono, redatti solo per cementificare, e se qualche sindaco osa ragionare ed essere razionale rischia d'essere mandato a casa, perche' quel che prevale e' l'occupazione d'ogni fazzoletto di terra, quale che sia il suo stato''. ''Una terza riflessione va fatta - ha proseguito Veltri - sull'alleggerimento dello Stato che ha portato a un vero e proprio depauperamento della presenza di quadri tecnici sul territorio: penso ai geni civili, al corpo forestale, a tutte quelle agenzie che hanno espresso competenze e interventi importanti fino a qualche anno fa, e ora si sono come dissolte. Non piu' tardi di cinque anni fa in Senato fu approvato un documento molto serio, sulle cose che stiamo vivendo in questi giorni, e che vivemmo a Soverato, a Crotone, etc, un documento frutto di una indagine conoscitiva sulla difesa del suolo in Italia, che proposi e portai a compimento, congiuntamente alla Camera dei Deputati. Fatto proprio dal Governo, doveva portare a una virata sensibile verso le politiche attive sul territorio e il dissesto idrogeologico: qualcosa s'e' fatto, ma non basta, non basta proprio. I rimedi, quindi, non possono improvvisarsi, ne' c'e' qualcuno con la bacchetta magica: io direi, priorita' fra le priorita' alla salvaguardia del territorio, con finanziamenti costanti negli anni, risorse umane e strumentali idonee, capacita' di spesa e intervento, e soprattutto rispetto, del pubblico quanto del privato, nel non forzare le cose, non credere di barare con la natura, non cementificare tutto, e non pensare di risolvere tutto e subito: parliamo di fenomeni imponenti che richiedono soluzioni con i tempi giusti''. Per il professor Veltri ''da tempo la Calabria e gran parte del territorio meridionale sono segnati dall'instabilita' geologica e geotecnica dei suoli, cioe' dalla frequenza e dalla diffusione di fenomeni franosi. Cio' dipende da evidenti, studiati e acclarati motivi naturali: composizione chimico-fisica delle terre, acclivita' dei pendii, esposizione geografica, regimi pluviometrici, climatici e dalla morfologia, i quali peraltro non rendono la Calabria un unicum da primato mondiale. In altre parti, sotto altre latitudini, pianificazione accorta, interventi preventivi mirati, uso razionale degli insediamenti sovrastanti, regimazione delle acque, consolidamenti efficaci eccetera, se non hanno provveduto a debellare hanno di molto limitato il verificarsi di movimenti di massa imponenti e i conseguenti effetti devastanti''. ''Esiste un censimento - ha aggiunto - prodotto negli anni ottanta, che fotografa, per localizzazione, tipologia e grado di rischio, le frane presenti e incombenti in Calabria. Ci sono, inoltre, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Universita' della Calabria con i Dipartimenti, in particolare, di difesa del suolo e scienze della terra, la Commissione Grandi Rischi che tengono sotto osservazione le realta' a rischio e hanno redatto, a vari livelli, una specie di decaloghi comportamentali e d'intervento per prevenire e fronteggiare i fenomeni franosi''. ''E c'e' - ha concluso Veltri - soprattutto una legge del 1983 sulla difesa del suolo, che rimanda a normative regionali - da noi e' stata recepita intorno alla fine degli anni novanta, ma non si puo' dire sia applicata in toto, anzi - la quale disciplina il sistema acqua-suolo in termini di previsione e interventi predittivi e pianificatori''.

la terra cola come la lava

Il Governo ne discuterà venerdì

09/03 Sara' discussa dal Consiglio dei ministri in settimana, probabilmente venerdi', la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza avanzata dalla Regione Calabria per Cerzeto dove una frana in localita' Cavallerizzo sta provocando la distruzione di decine di abitazioni con la conseguente evacuazione di oltre 300 persone. Questo e' quanto e' emerso oggi nel corso di un vertice al quale hanno partecipato il direttore dell' ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Marcello Fiori, il prefetto di Cosenza, Diego d' Amico, e i rappresentanti delle forze dell' ordine. Nel corso della riunione, secondo quanto riferito dalla Prefettura, e' stato anticipato tra l' altro, che dopo la richiesta della Giunta regionale per la dichiarazione dello stato d' emergenza, ''il Consiglio dei Ministri potra' prendere in esame la richiesta nella prossima riunione e conseguentemente verranno previsti gli interventi prioritari nei confronti dei nuclei familiari interessati''. Durante la riunione e' stato anche ribadito ''che tutte le persone evacuate sono state sin dal primo momento ospitate presso famiglie ovvero in alberghi senza eccezione alcuna e che si e' provveduto alla somministrazione alle stesse di pasti caldi ed e' stata garantita l' assistenza sanitaria''. Per quanto riguarda la sistemazione alloggiativa a medio termine, e' stato anticipato che nell' ordinanza del Presidente del Consiglio, che verra' emanata subito dopo la dichiarazione dello stato d' emergenza, potra' essere prevista la possibilita' di un contributo per tutte quelle famiglie che troveranno una sistemazione autonoma. In ogni caso sara' assicurata la possibilita' di una sistemazione in case prefabbricate, che saranno subito posizionate in un' area gia' individuata dal Comune. In quest' ultima ipotesi, in attesa della sistemazione delle strutture, le famiglie che vi faranno ricorso potranno essere sistemate in albergo. Nel corso della riunione e' stata anche sottolineata la necessita' di ''un urgente sopralluogo della Commissione Grandi Rischi, atteso che soltanto dopo la conoscenza dell' esito di quest' ultimo potranno essere adottate le determinazioni in merito alla ricostruzione della frazione''. Il Prefetto, nell' illustrare la grave e diffusa situazione di dissesto in atto in molte zone della provincia, ha evidenziato la necessita' di mirati accertamenti tecnici nelle zone soggette a maggiori rischi. Richieste analoghe sono giunte anche dall' assessore provinciale ai Lavori pubblici, Riccetti. Durante la riunione e' stato anche deciso di istituire nel Comune di Cerzeto un centro operativo comunale con la partecipazione dei rappresentanti degli uffici competenti allo scopo di coordinare le azioni da porre in atto per il superamento dell' emergenza.

L’AS di Cosenza sta attivando dei servizi

L' Azienda sanitaria di Cosenza e' attiva in difesa della popolazione di Cerzeto, colpita dalla frana. Su disposizione del direttore generale, Franco Buoncristiano, gli uffici competenti, coordinati dal capo dipartimento prevenzione, Marcello Perrelli, stanno attivando una serie di servizi. In particolare, secondo quanto riferito in un comunicato, e' stato predisposto il controllo straordinario delle acque destinate ad uso potabile, il controllo di sistema del deflusso dei liquami, il controllo straordinario della igiene cimiteriale, la verifica delle situazioni territoriali per la disinfestazione, lo stato di salute degli animali da allevamento, la disinfezione delle carcasse di animali deceduti. I servizi medici, inoltre, hanno fornito un' integrazione dei medici di medicina generale e della Croce rossa, l' incremento del personale nella postazione 118 di Torano Castello, un programma di assistenza domiciliare integrato mirato per patologie. ''Stiamo veramente facendo tutto il possibile - ha detto Buoncristiano - per aiutare la popolazione e lo facciamo in coordinamento con gli uffici istituzionali competenti''.

Loiero e Abramo passano da Cerzeto

Il candidato dell' Unione alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, ha visitato oggi pomeriggio la comunita' di Cavallerizzo di Cerzeto, ''che da due giorni vive arroccata in una scuola media a causa di una frana che ha semidistrutto questa frazione''. Loiero e' arrivato a Cavallerizzo di Cerzeto attorno alle 14 ed e' stato accolto da Franco Corbelli, leader del Movimento Ditti Civili, che da circa 48 ore presidia la piccola frazione colpita dalla tragedia. Loiero ha subito partecipato ad una riunione operativa con il direttore dell' Ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della protezione civile, Fiori e il Sindaco della piccola comunita' colpita dallo smottamento. Dopo l' incontro che e' avvenuto in ufficio distaccato del Municipio, Loiero ha raggiunto la frazione colpita dal dissesto franoso e dopo ha visitato il ricovero delle 80 famiglie senza tetto, una piccola scuola media dove tanti volontari, giunti dai comuni vicini, si stanno adoperando per assistere gli sfollati. Durante questa visita Loiero, secondo quanto riferito in un comunicato, ha raggiunto telefonicamente Guido Bertolaso, il responsabile nazionale della Protezione Civile. Nel corso della telefonata Loiero ha descritto la situazione di dramma che ha investito questo piccolo paese ed ha chiesto il massimo dell' impegno da parte della Protezione Civile, nel farsi portavoce di questa grave crisi della Calabria, davanti al Governo. Bertolaso, che ha appreso perfettamente il disagio della comunita' di Cavallerizzo, ha rassicurato Loiero che venerdi' prossimo, nella prima udienza utile, sottoporra' al Consiglio dei Ministri il decreto di crisi per Cavallerizzo. ''Il dramma per queste 89 famiglie - ha detto Loiero - e' il distacco dalle loro case e dal loro borgo. In fretta, ma con scrupolo, bisognera' trovare un sito dove poter insediare le nuove abitazioni, che devono sorgere il piu' vicino possibile al borgo originario. Nell' immediato futuro poi, dovremo occuparci della prevenzione dai rischi idrogeologici del nostro territorio, attraverso un sistema d' azione congiunto con quelle regioni d' Europa simili territorialmente alla Calabria. Dispiace - ha concluso Loiero - che in un momento cosi' difficile per questi nostri conterranei, nessun esponente del Governo Regionale, sia ancora venuto a Cavallerizzo a portare un piccolo segno di solidarieta' ed affetto''.
- Sergio Abramo, candidato presidente della Casa delle Liberta' nelle prossime elezioni regionali, si e' recato questa mattina in visita privata a Cerzeto, il comune della provincia cosentina colpito due giorni fa da un intenso fenomeno franoso, che ha provocato seri danni a un'intera frazione.Abramo, che non ha voluto fornire particolari sui colloqui avuti, ne' rilasciare alcuna dichiarazione, ha incontrato il sindaco facente funzioni, Amedeo Stamile, che era accompagnato da una delegazione della giunta e del consiglio comunale. Il candidato della CdL si trattenuto anche con alcuni abitanti di Cerzeto, che gli hanno reso una testimonianza delle ore drammatiche vissute nella notte tra domenica e lunedi'.Abramo in questi giorni si e' tenuto costantemente in contatto con l'assessore regionale alla Protezione Civile, Dionisio Gallo, ribadendo la necessita' di dare risposte immediate alle famiglie rimaste senza un tetto. Dopo l'incontro con gli amministratori e i cittadini di Cerzeto, Abramo e' tornato a intervenire sui temi piu' generali della sicurezza del territorio calabrese. ''Quello che si e' verificato poco tempo fa a Bombile, la frana che oggi ha distrutto la frazione di Cerzeto, i danni alla strada provinciale di Altomonte - ha detto il candidato della CdL - sono tutti segnali che ci confermano la necessita' di iniziative concrete per mettere in sicurezza il territorio. A quanti chiedono dove siano finite le richieste d'intervento preventivo avanzate lungo questi anni, non e' per niente facile rispondere, ne' e' facile lenire il dolore di quanti hanno perso la propria casa, sudore di una vita di lavoro''. Per questo bisogna ripartire dalle cose concrete da fare. Ed e' certo e' che bisogna ripartire dal piano di assetto idrogeologico, verificarne l'attualita' e poi programmare gli interventi strutturali necessari. Se saro' eletto - ha concluso Abramo - questi problemi saranno i primi ad essere scritti nell'agenda del nuovo governo regionale''.

Liberlademocratici “Il disastro poteva essere evitato”

09/03 ''Il disastro di Cerzeto poteva essere evitato se la Regione Calabria avesse attuato per tempo quanto rilevato a seguito della redazione del Piano Stralcio di Bacino per l'assetto idrogeologico. L'area era infatti iscritta nella Regione a maggiore rischio frana, ma un intervento strutturale importante ed operato per tempo avrebbe evitato quanto invece ormai ne segna la inesorabile fine''. Lo affermano i una nota i Liberaldemocratici dellaCalabria che ''esprimono la più totale solidarietà senza strumentalizzazioni di sorta, e si impegnano da subito ad attivare tutte le risorse possibili per essere vicini alla popolazione colpita e per verificare gli assetti idrogeologici regionali affinchè situazioni analoghe non si verifichino più''. I Liberaldemocratici della Calabria annunciano che ''è già pronta un'interrogazione parlamentare a firma dell'onorevole Cossa perla richiesta di chiarimenti sulla mancata attuazione del Pai e sulla richiesta di aiuto per il territorio colpito''.

Pittelli: “Il Governo intervenga”

09/03 Il parlamentare Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia, e' intervenuto stamane in aula alla Camera dei Deputati per sollecitare l' attenzione del Governo sul ''dramma che vivono le popolazioni dei Cerzeto, paese del cosentino travolto dal dissesto idrogeologico''. Pittelli ha segnalato con forza la necessita' di porre rimedio ad una frana di imponenti dimensioni. ''Centinaia di famiglie - ha detto - sono state evacuate, hanno perso tutto cio' che avevano e soltanto per fortuna nessuna vittima si registra nell' episodio. Ringraziato cittadini, forze dell' ordine e istituzioni calabresi per l' azione immediata e fattiva a favore di queste popolazioni''. ''Ho chiesto - ha concluso Pittelli - che il governo assuma immediati provvedimenti per le dichiarazioni di stato di calamita' naturale, interventi atti a consentire lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie di carattere straordinario per fronteggiare la situazione e ripristinare l' esistente''.

Fedele: “fatto di estrema gravità”

''La drammatica situazione in cui versa la popolazione della frazione Cavallerizzo del comune di Cerzeto mi ha spinto a chiedere l'immediato intervento del prof. Leonello Serva, dirigente nazionale dell'Agenzia per la protezione dell'Ambiente e per i Servizi tecnici''. E' quanto sostiene in una nota il presidente del consiglio regionale, Luigi Fedele, circa la frana che ha colpito la frazione Cavallerizzo del Comune di Cerzeto. ''Non vi e' dubbio - ha aggiunto - stando alle prime notizie, che ci si trovi dinanzi ad un fatto di estrema gravita', e sotto il profilo del controllo del territorio, e sotto il profilo della sicurezza dei cittadini di quella sfortunata frazione. Sappiamo tutti delle condizioni delicate che vive la regione Calabria in relazione al dissesto idrogeologico, ma e' altrettanto vero che l'urgenza del momento impone soluzioni altrettanto rapide ed efficaci, vista la condizione in cui versano centinaia di cittadini, colpiti non solo nei loro beni, ma, soprattutto, sotto il profilo psicologico, per avere perso la loro normale condizione di vita''. ''Il prof. Leonello Serva - ha proseguito Fedele - con estrema sollecitudine e sensibilita' istituzionale, ha accolto positivamente il mio appello in favore di un pronto intervento per Cerzeto, e con una sua comunicazione immediata mi ha reso noto che personalmente interverra' nella zona colpita dall'evento franoso per coordinare le indagini e prospettare le migliori soluzioni. Da parte mia, so di essere testimone autentico della volonta' della politica e dell'amministrazione della Regione in direzione di uno sforzo straordinario che restituisca serenita' alla popolazione colpita''. ''Da ora in poi - ha concluso - eleveremo la nostra vigilanza istituzionale perche' siano cantierate velocemente le opere necessarie per bloccare la frana in contrada Cavallerizzo, un episodio che ci spinge tutti a riconsiderare con la necessaria attenzione le politiche del territorio ed infrastrutturali che restano il punto di riferimento propedeutico di ogni azione di sviluppo e di promozione della nostra Calabria''.

Trematerra “Dichiarare Cerzeto stato di disastro naturale”

Il parlamentare Gino Trematerra (Udc) ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, per chiedere che nel prossimo Consiglio dei ministri venga dichiarato lo stato di disastro naturale per il comune di Cerzeto. Trematerra ha chiesto anche che vengano deliberate le conseguenti provvidenze a favore della popolazione colpita dall' evento franoso che ha gia' provocato ingenti danni e che ''rischia di cancellare completamente - scrive Tematerra nella lettera - le abitazioni di Cavallerizzo, per la maggior parte costruite con le rimesse di cittadini emigranti''. Trematerra, nell' esprimere solidarieta' ed attenzione alla popolazione di Cerzeto, sottolinea la necessita' che il Servizio della protezione civile e le autorita' regionali attivino ogni iniziativa utile ad alleviare i disagi per i senzatetto, dimostrando la necessaria-doverosa attenzione all' evento. ''Il dissesto geologico - ha concluso Trematerra - che interessa la dorsale appenninica, aggravato dalla presenza di una faglia, necessita di interventi urgentissimi da finanziare con ogni priorita', attraverso tutti i canali di finanziamento possibili, al fine di prevenire nuove situazioni di grave rischio favorite dall' eccessiva piovosita' che si sta registrando in provincia di Cosenza''.

Oliverio chiede interventi immediati al Governo

09/03 “Il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio” afferma una nota della Provincia “dopo l’incontro avuto ieri sera con il Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha riferito stamane alla Camera sulla situazione di Cavallerizzo di Cerzeto. In particolare, il Presidente Oliverio, prendendo la parola alla fine della seduta odierna, ha posto l’accento sulla necessità che il Governo assuma interventi immediati a favore della popolazione. Di seguito gli estratti più significativi dell’intervento:“Chiedo al Governo di assumere provvedimenti legislativi adeguati ed urgenti per far fronte alla drammatica situazione determinatasi e per consentire alle famiglie ed ai cittadini colpiti di ricostruire il loro futuro, a partire dalla possibilità di ricostruzione di una casa e di una prospettiva di lavoro nella loro terra.La zona colpita accoglie una realtà calabrese che è espressione di una identità che ha contraddistinto la storia delle minoranze albanesi che sin dal XIV secolo si sono trasferite ed insediate in Calabria. Si tratta di una storia e di una identità che non possono essere disperse ma che devono essere tutelate ed aiutate nella costruzione del futuro. La terra di Calabria è segnata da gravi dissesti idrogeologici che nel corso della storia si ripropongono come ferite sanguinanti che chiedono allo Stato interventi programmati ed incisivi di difesa e di sistemazione e ricordano all’uomo che gli equilibri naturali devono essere rispettati in ogni modo. Il Governo deve assumere gli interventi che la situazione richiede e ridare fiducia a tanti uomini e donne che hanno visto sgretolare le loro case ed i loro averi, frutto di una vita di sacrifici di lavoro e di rinunce.”Prima di intervenire alla Camera, nella tarda serata di ieri, l’onorevole Oliverio aveva avuto un incontro con Guido Bertolaso.Al capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il Presidente della Provincia aveva esposto la situazione di Cavallerizzo, soprattutto ai fini del riconoscimento della dichiarazione dello stato di calamità. Quale esito della riunione, Oliverio e Bertolaso avevano deciso di stabilire uno stretto e costante contatto che culminerà in una visita congiunta nei prossimi giorni sui luoghi della frana.Nel frattempo, il Presidente, per domani, al suo ritorno da Roma, ha manifestato l’intenzione di recarsi a Cerzeto per incontrare nuovamente i cittadini colpiti e riferire personalmente gli esiti degli incontri istituzionali appena avuti.”

Il Viminale smentisce “Nessun incontro con Oliverio”

09/03 ''Di fronte al ripetersi di notizie assolutamente infondate, il Viminale precisa che il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu non ha mai incontrato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio''. E' quanto afferma, in una nota, il ministero dell'Interno, che sottolinea inoltre come il ministro Pisanu, dunque, ''non puo' avere assunto alcun impegno sulla frana di Cerzeto, questione peraltro estranea alle sue competenze''.

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