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Operazione X Files: sequestro della Finanza
Operazione “Xfiles” sequestrati 800mila euro dalla Finanza alla "Apconet" 25 gen 10 Continua incessante l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di tutela dell’economia legale e del bilancio comunitario, nazionale e locale. A seguito degli sviluppi investigativi relativi alle indagini che lo scorso novembre avevano permesso, con l’operazione denominata “X-FILES“, di stroncare l’ennesima truffa perpetrata sul territorio bruzio alla Legge 488/92, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza, su disposizione del G.I.P. del locale Tribunale di Cosenza (Dott. Piero Santese), hanno posto sotto sigillo, presso il Dicastero dello Sviluppo Economico, anche la quota di finanziamento di € 800.000,00 già concessa alla soc. APCONET S.r.l., ma di fatto non ancora erogata. Si tratta dell’ultima tranche del contributo a fondo perduto che era stato accordato alla società di Carolei (CS) per un’iniziativa imprenditoriale connessa alla realizzazione di una linea di produzione e commercializzazione di files multimediali (suonerie e sfondi per cellulari). Le indagini svolte a suo tempo dalle Fiamme Gialle, sotto la direzione e il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dott. Dario Granieri, del Procuratore Aggiunto, Dott. Domenico Airoma e del Sostituto Procuratore, dott. Claudio Curreli, avevano permesso di smascherare un vero e proprio progetto criminoso volto ad accaparrare indebitamente preziose risorse finanziarie finalizzate al rilancio dell’economia regionale, attraverso investimenti e aumenti dei livelli occupazionali. Al termine delle attività di Polizia Giudiziaria, le Fiamme Gialle cosentine hanno anche svolto e portato a termine accertamenti amministrativo-contabili che, attraverso l’accurata analisi dell’intero materiale probatorio acquisito durante le investigazioni, hanno permesso di circostanziare in capo agli indagati anche un rilevante danno erariale. Con la corposa informativa predisposta al riguardo, i militari hanno infatti segnalato alla Magistratura Contabile di Catanzaro un danno per lo Stato pari a 1,6 milioni di euro.
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