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Rosarno: arriva la task force

 

Rosarno: arriva l’ennesima task force, i problemi rimangono

08 gen 10 (PG) Arriva la task force. Ora aspettiamo l’ennesimo insediamento dell’ennesimo tavolo di lavoro con le ennesime decisioni prese sull’onda emotiva di fatti gravi che si sapeva potevano accadere. Una prassi conosciuta qua in Calabria, terra dalle mille emergenze. Terra dove i problemi non si trasformano mai in soluzioni ma rimangono problemi perché conviene a tutti che tali rimangono. La Calabria una regione tenuta a stento come una pentola a pressione con un coperchio che sta per saltare. Lo sanno le forze dell’ordine che quotidianamente operano e segnalano problemi irrisolti. Lo sanno le istituzioni che mettono pezze distribuendo quel poco di risorse che non ci sono. Lo sa la gente che paziente sbolle i mille rancori di ogni giorno ed aspetta giornate migliori. Un futuro che, visti i presupposti, sarà difficile vedere più rosa di quanto accade a Rosarno. Lo sanno i dirigenti delle forze dell’ordine che senza uomini e mezzi temono che tutta la rabbia possa esplodere tra la gente comune. I fatti di Rosarno, poi, evidenziano il malaffare della tratta degli schiavi, del caporalato che in Calabria è ancora triste realtà. Gente che lavora per cinque euro a giornata e guai a chi protesta. Anche questa è Calabria. Anche questa è ndrangheta.

Insiediata task force. Una task force con rappresentanti del ministero dell'Interno, di quello del Welfare e della Regione Calabria affronterà le questioni degli immigrati dopo la vicenda di Rosarno dove ci sono state proteste per il clima di razzismo e per le condizioni igieniche e di lavoro. La decisione e' stata presa nel corso di una riunione convocata dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Lo comunica una nota del Viminale. Nel pomeriggio intanto si terrà nel comune di Rosarno la Commissione Ordine e sicurezza

Caritas "Migranti sfrutatti dalle ndrine". ''Questi sono migranti sfruttati, anche dalle 'ndrine locali. Sono persone esasperate. Il problema e' serio e lo denunciamo da tempo''. Lo ha detto don Ennio Stamile, responsabile della Caritas diocesana in Calabria, commentando la delicata situazione a Rosarno. Sottolineando che nulla giustifica il ricorso alla violenza e che gli atti violenti ''vanno stigmatizzati'', don Ennio ricorda che ''non dare la giusta mercede agli operai grida vendetta al cospetto di Dio. E' il catechismo che ce lo insegna''. La questione ruota intorno al lavoro nero e al lavoro sottopagato: questi lavoratori - continua mediamente don Ennio - guadagnano 25 euro al giorno; devono inviare i soldi ai loro paesi per mantenere le famiglie (100 mila euro nell'ultimo anno) e devono anche vivere qui, ''per loro resta ben poco; sono lavoratori che non riescono a tirare avanti e la crisi ha aggravato la loro condizione, esasperandola''. Abusi e sfruttamento riguardano, spesso, anche le abitazioni dove vivono gli immigrati: anche per questo ''ci chiedono aiuto''.

Calipari (PD) "Fuori luogo parole Maroni su tolleranza". “Il dramma che vive in queste ore Rosarno è la conseguenza della mancanza di reali politiche d’integrazione che sappiano coniugare virtuosamente l’esigenze del mercato del lavoro, dei territori e dei diritti e doveri dei lavoratori stranieri. Le parole del Ministro Maroni per il quale si è avuta troppa tolleranza con gli immigrati sono del tutto inadeguate ad affrontare la situazione”. Lo ha detto Rosa Calipari, vicepresidente dei deputati del Pd seconda la quale “Lo Stato deve intervenire su più fronti: individuando e condannando gli xenofobi che ieri sera hanno sparato con armi ad aria compressa contro gli immigrati e contrastando ogni forma di sfruttamento del lavoro irregolare che in tanti territori, non solo meridionali, è la consuetudine ed è spesso gestito dalle organizzazioni criminali con forme di autentico schiavismo. Devono essere incoraggiate le Amministrazioni pubbliche e private capaci di creare inclusione sociale. Ritengo sia importante introdurre urgentemente modifiche legislative che permettano di attuare ferrei controlli per individuare imprenditori senza scrupoli che impegnano stranieri senza permesso di soggiorno privandoli come lavoratori dei loro diritti e doveri. Stessa determinazione va mostrata nella condanna di qualsiasi atto violento e nel garantire la sicurezza di tutti i cittadini”.

Turco (Pd) a Maroni: basta con la propaganda, si combatta la criminalità “E’ necessario impedire la guerra tra immigrati sfruttati e cittadini onesti. Il ministro Maroni anziché ripetere il copione della propaganda faccia qualcosa per combattere la criminalità che sfrutta gli immigrati e continua a tenere in ostaggio parte del territorio calabrese.” Lo afferma Livia Turco, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali della Camera la quale aggiunge che “il vero obiettivo è liberare gli italiani e gli immigrati dalla criminalità e battersi contro lo sfruttamento degli uni e degli altri. Il governo applichi la Direttiva europea che prevede proprio sanzioni gravi nei confronti dei datori di lavoro che sfruttano gli immigrati.”

Donadi (Idv) “Maroni demagogico”. ''Le parole di Maroni sono molto gravi. Il ministro dell'Interno afferma che la rivolta di Rosarno e' stata determinata solo dall'eccesso di tolleranza verso l'immigrazione clandestina. Noi non vogliamo negare che esista un problema legato all'immigrazione clandestina, il punto, semmai, e' che questo governo non fa nulla di serio per contrastarlo. Ma questo problema e' l'equivalente di una pagliuzza rispetto alla trave che Maroni ha nell'occhio ma non vede: i clandestini sono carne da lavoro nelle mani delle mafie che li sfruttano ai limiti del disumano per la prostituzione, per lo spaccio della droga e nel Sud come semischiavi di un nuovo caporalato''. E' quanto afferma il capogruppo di Idv alla Camera, Massimo Donadi. ''E' ora che il governo la smetta di fare solo demagogia elettorale e che cominci a concentrarsi sulla trave della 'ndrangheta e non sulla pagliuzza che e' rappresentata dall'immigrazione clandestina che in questo caso -sottolinea- e' solo una conseguenza''.

Cinque feriti ricoverati a Polistena. Cinque persone, fra ieri sera e stamattina, sono finite al pronto soccorso dell'ospedale di Polistena per ferite riportate durante gli scontri in corso a Rosarno. Si tratta di due extracomunitari e tre persone di Rosarno e alcuni paesi vicini. L'ultimo, un uomo di Giffone, e' arrivato questa mattina riferendo di essere stato aggredito, come riferiscono fonti del pronto soccorso. Nelle stesse condizioni anche un altro ragazzo del posto: entrambi, con ferite lievi, sarebbero stati medicati e gia' mandati a casa. Tra i feriti due extracomunitari, colpiti da pallini di carabina. Il primo si e' presentato in pronto soccorso ieri sera ed e' stato sottoposto a un piccolo intervento chirurgico per estrarre il proiettile in day hospital; l'altro stamattina ha subito la stessa operazione ed e' stato dimesso. Entrambi hanno intorno ai 23-25 anni e hanno raccontato di essere stati feriti in campagna. Sempre ieri sera intorno alle 20.30, una donna ultraquarantenne di Rosarno e' stata medicata al pronto soccorso per ferite lievi. La paziente, riferiscono gli operatori sanitari, ha raccontato di essere finita in mezzo agli scontri a bordo della sua macchina. L'auto e' stata presa di mira dagli immigrati in rivolta, lei e' riuscita a uscire dalla vettura ed e' stata colpita riportando ferite lievi al braccio.

Gasparri “Applicare la legge”. "L'eccesso di immigrazione clandestina causa degrado, sfruttamento degli stessi immigrati e disordini. Respingiamo con fermezza le risibili accuse dell'opposizione. Le leggi contro l'immigrazione clandestina e per la sicurezza fatte dal governo sono giuste. Occorre semmai essere piu' rigorosi nell'applicazione di queste leggi che devono integrare chi lavora onestamente e portare all'espulsione immediata di chi entra illegalmente. Esattamente la politica che fa il centrodestra in Italia". Lo dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

Buttiglione “Tenuti senza dignità nell’illegalità”. "Le drammatiche vicende in corso a Rosarno, per le quali auspichiamo responsabilita' e buon senso, dicono che sta succedendo quello che da tempo noi denunciamo come una minaccia che si sta addensando all'orizzonte della societa' italiana. Teniamo tra di noi una massa di uomini che non hanno nessun riconoscimento legale della loro esistenza e della loro dignita'. Abbiamo voluto far venire tra noi braccia per i nostri lavori ma non possiamo ignorare che con le braccia sono venuti uomini''. E' quanto afferma il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione. "Se trattiamo le persone come braccia senza dignita' il risultato puo' essere l'accumulo di frustrazione, risentimento e odio che porta all'accendersi di conflitti. Possibile che in Italia non si riesca a portare aventi una seria politica dell'immigrazione? Una politica fuori del superficiale buonismo delle porte aperte, ma anche fuori dall'incentivare la paura e dal rifiuto di riconoscere la realta', cioe' che abbiamo bisogno di immigrati e che quindi dobbiamo considerarli esseri umani?'', domanda Buttiglione. "Se non lo faremo -avverte il vicepresidente della Camera- avremo sempre piu' sul nostro territorio una massa di disperati consegnati all'illegalita'. Una ricetta c'e': occorre ben valutare i flussi, aprendo le porte all'immigrazione legale, combattere l'immigrazione clandestina, dare il permesso di soggiorno a chi gia' vive e lavora in Italia, favorire le iniziative per la comprensione e la condivisione della nostra cultura".

Digiovanpaolo “Leggi come benzina sul fuoco”. "Le violenze Rosarno sono da condannare, ma leggi in fatto di immigrazione di Pdl e Lega rischiano solo di essere come benzina gettata sul fuoco. Chi pensava che col nuovo anno i problemi si sarebbero risolti si e' sbagliato di grosso. Spesso gli stranieri, che arrivano in Italia per lavori stagionali, sono costretti a vivere peggio di quanto avveniva per i nostri immigrati ai primi del '900". Lo afferma il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei. "Come si poteva pensare che con il pacchetto sicurezza tutto fosse risolto? Pdl e Lega continuano a sottovalutare la situazione, anche per quanto riguarda il lavoro irregolare campi. Ho presentato un'interpellanza sul Cie di Ponte Galeria a Roma, firmata da 40 parlamentari, che riguarda le condizioni di vita in tutti Cie - continua Di Giovan Paolo - E ho presentato una mozione, con 70 consensi bipartisan, sulla vivibilita' delle carceri, che oramai accolgono quasi 66 mila persone. Mi aspetto che entrambi i temi siano affrontati nei prossimi giorni".

Rotondi: da Govermo fatti. ''Ma quale demagogia, il ministro Maroni e questo governo su tutti i fronti, compreso quello dell'immigrazione, hanno ottenuto risultati piu' che brillanti, badando a risolvere i problemi con i fatti e non con le chiacchiere''. Cosi' il ministro per l'Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, in merito alla vicenda di Rosarno e agli attacchi dell'opposizione al ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Cota “Maroni merita ringraziamenti”. ''Il ministro Maroni ha raggiunto risultati senza precedenti nel contrasto alla mafia e ad ogni forma di criminalita' organizzata e per questo tutte le forze politiche dovrebbero ringraziarlo''. Lo ha dichiarato il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota, in riferimento ai fatti di Rosarno. ''Un sereno confronto passa anche attraverso il riconoscimento dei meriti oggettivi di chi lavora nelle istituzioni. Contrastare la clandestinita' come ha fatto questo governo -spiega Cota- vuol dire difendere la sicurezza dei cittadini, ma anche mettere in ginocchio quelle associazioni criminali che si arricchiscono grazie allo sfruttamento di queste persone''.

 

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