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Beni per 3,2 mln sequestrati dai CC al boss Iona

 

 

Sequestati dai CC beni per 3.2 mln al boss Iona

18 gen 10 Beni immobili per un valore di 3 milioni e mezzo di euro sono stati sequestrati dai Carabinieri nelle province di Crotone e di Roma. I beni, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai militari del reparto operativo dell’Arma di Crotone, sono riconducibili a Guirino Iona, 69 anni, ritenuto il capo dell’omonima cosca mafiosa operante a Belvedere Spinello e Rocca di Neto, nel crotonese. Il decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Crotone, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, riguarda, in particolare, un fabbricato di quattro piani, adibito a civile abitazione, della superficie di 1000 metriquadrati circa, e un terreno dell’estensione di 500 metriquadrati a Belvedere Spinello; un fabbricato su due livelli di 400 metriquadrati circa, sito in località Campodanaro del Comune di Santa Severina; una villa di 9 vani su due livelli, sita a Guidonia Montecelio (Roma). Attualmente Guirino Iona si trova recluso presso la casa circondariale di Milano Opera, sottoposto al regime carcerario del 41 bis, dove sta scontando una condanna all’ergastolo, diventata definitiva nel maggio 2009, per associazione mafiosa e tre omicidi commessi nel 2000 nell’ambito di uno scontro con una cosca avversa. Quelli, in particolare, di Michele Primerano, 39enne di Casabona, assassinato il 25 settembre del 2000 a Rocca di Neto, e di Stefano Novello, 52 anni, e Antonino Lo Monaco, 67 anni, entrambi uccisi un agguato il 16 ottobre 2000 a Casabona.

Bianchi (Udc) “Restituita legalità al territorio”. “La vera lotta alla ‘ndrangheta, quella condotta giorno per giorno sul territorio calabrese e anche in altre regioni dalle forze dell’ordine passa anche per operazioni importanti come quella messa a segno oggi nei confronti del boss Guirino Iona, ritenuto capo dell'omonima cosca attiva nel crotonese tra Belvedere e Rocca di Neto”. Lo afferma Dorina Bianchi, vicepresidente dei senatori Udc. “Un plauso va alla Dda di Catanzaro, al Tribunale di Crotone e ai carabinieri che hanno eseguito i sequestri per un valore pari a 3,5 milioni di euro, contribuendo a restituire alla legalità territori oppressi dal crimine organizzato e a ridare fiducia ai tanti cittadini onesti che questi territori li abitano” conclude la Bianchi.

 

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