HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Il Presente Napolitano a Reggio

 

Napolitano a Reggio, summit in Prefettura e incontro con gli studenti. Proteste degli Lsu

21 gen 10 Il Capo dello Stato è a Reggio Calabria dove ha incontrato, in un vero e proprio vertice in Prefettura, i magistrati di Reggio, dove due settimane fa e' esplosa una bomba davanti alla Procura generale, il sindaco Giuseppe Scopelliti, i presidenti della Giunta e del Consiglio regionale Agazio Loiero e Giuseppe Bova, e altri rappresentanti istituzionali. Presenti al vertice il procuratore nazionale Pietro Grasso, il procuratore generale Salvatore Di Landro, il procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, il procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo e il procuratore Antimafia, Franco Gratteri. All’incontro presenziato dal prefetto di Reggio Calabria, Varratta, presenti i comandanti dei Carabinieri, Mazzucca, e della Guardia di Finanza, Vatta. Prima di loro, Napolitano aveva incontrato l’arcivescovo di Reggio Calabria, Vittorio Luigi Mondello. Al termine degli incontri il Presidente si è spostato al liceo artistico ''Mattia Preti'' assieme al ministro Gelmini per un incontro con gli studenti della città dello stretto. L’iniziativa in occasione della Giornata della legalità è culminata con un incontro dal titolo ''Liberi, onesti e coraggiosi'' nell’ambito delle iniziative ''Insieme per non dimenticare'' promossa dalle Consulte provinciali degli studenti della Calabria. Presente, tra gli altri, Rosanna Scopelliti, la figlia del Giudice Antonino Scopelliti, ucciso dalla ndrangheta. La visita in Calabria e' stata accolta su invito del ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della ricerca, Mariastella Gelmini, dopo i fatti di Rosarno ''per riaffermare i valori di legalita' e solidarieta'''. All’esterno della Prefettura la protesta di una delegazione di lavoratori Lsu-Lpu a proposito della loro precaria condizione lavorativa. Al gruppo di lavoratori, prima di entrare in prefettura, si è avvicinato il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, il quale ha scambiato con loro alcune battute.

Video: Il Presidente Napolitano in Calabria

Servono ordine e legalità. Per governare il fenomeno dell'immigrazione ed evitare scoppi di violenza come quelli di Rosarno, occorrono "ordine e legalità", garantire i flussi di ingresso legale, lavorare per una effettiva integrazione degli immigrati, che è compito degli enti locali "ai quali lo Stato deve fornire risorse sufficienti", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano definendo "molto positivo" l'impegno dimostrato dal governo "in questi giorni" per fronteggiare questi fenomeni e quelli legai alla criminalità organizzata. A Rosarno - ha aggiunto il Capo dello Stato - sono accadute cose brutte, pesanti. Uno scoppio di insofferenza che ha mostrato il peggio di cio' che si era accumulato nell'animo dei cittadini e degli immigrati. E' nostra responsabilita' collettiva di rapresentanti dello Stato non aver saputo prevenire cio' che avremmo dovuto prevenire. Ora dobbiamo evitare che si ripeta e respingere luoghi comuni e pregiudizi che indicano la Calabria come luogo di intolleranza e di razzismo''. ''Noi rappresentanti dello Stato non dobbiamo fare fugaci apparizioni in Calabria - ha continuato il Capo dello Stato - ma sviluppare un impegno sistematico contro la 'ndrangheta e per affermare la legalita'''. La battaglia condotta "con intelligenza, tenacia e preofessionalità" dalla magistratura calabrese contro la 'ndrangheta ''segna una svolta che promette molto bene per il futuro della Calabria. Stiamo vivendo una pagina nuova nella storia di questa regione", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprimendo piena solidarietà al procuratore generale Salvatore Di Landro, e ai procuratori di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e di Palmi,Giuseppe Creazzo per lo sventato attentato alla Procura Generale, che il capo dello stato ha definito "aggressione brutale". Il Capo dello Stato è poi partito in aereo alla volta di Roma poco dopo le 14.

Incontro con Loiero. Subito dopo il vertice in Prefettura, il presidente Napolitano ha incontrato per un colloquio, il presidente della Regione, Agazio Loiero. L'incontro è durato quasi 25 minuti. Loiero ha esposto al Presidente una panoramica dei problemi della regione e al termine del colloquio, incontrando i giornalisti, ha detto di "avere trovato nel Presidente della Repubblica l’interlocutore attento, con perfetta conoscenza delle tante problematiche sociali della Calabria". “La visita del presidente della Repubblica è un segno di grandissima attenzione per la nostra regione”. Queste le parole del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dopo aver incontrato a Reggio, per oltre venti minuti e da solo, unico rappresentante istituzionale della Calabria, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Ho ringraziato il Presidente – ha detto Loiero – per il suo ritorno in Calabria dopo i fatti drammatici di Rosarno e la bomba alla Procura Generale di Reggio Calabria. La nostra è una regione, come ha detto lo stesso Napolitano, molto esposta, perché c'è una presenza forte della criminalità”. “Con il Presidente – ha aggiunto Loiero – abbiamo anche parlato di immigrazione, dei fatti di Rosarno ma anche dei paesi dell'accoglienza, tanto che abbiamo deciso di fargli vedere in anteprima il cortometraggio girato da Wim Wenders sull'accoglienza in Calabria che parte proprio da un episodio avvenuto quando il presidente era Ministro dell’Interno, e gestì il problema con grande equilibrio, sensibilità e tatto”. “Il cortometraggio – ha concluso Loiero – mette in evidenza un elemento forte che esprime appieno il sentimento dei calabresi nei confronti dell'ospitalità e dell'accoglienza”.

Immigrati incontrano il Presidente Napolitano. Un po’ imbarazzati, un po’ intimiditi, gli immigrati clandestini che sono stati feriti durante gli episodi di violenza avvenuti a Rosarno nei giorni scorsi, con una gerbera gialla in mano, hanno incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che era accompagnato dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. È stato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero a sollecitare l’incontro, richiesta, che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha accolto con grande disponibilità. Napolitano ha parlato a lungo con i lavoratori immigrati informandosi delle loro condizioni di salute e della loro situazione.

Il discorso di Napolitano: ''Sono qui perche' io non potrei svolgere il mio ruolo - che, come dice la Costituzione, e' di rappresentare l'unita' nazionale e di esprimere fiducia nelle sorti della nostra nazione - se non sapessi di poter contare su energie come le vostre, se non sapessi di poter contare sulla vostra volonta' di lotta e di riscatto. E, naturalmente, sono qui per abbracciare Rosanna Scopelliti, nel ricordo di suo padre, magistrato coraggioso, vittima di un agguato criminale come quelli di cui furono vittime, insieme con tanti altri, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino''. Con queste parole il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi a Reggio Calabria ha aperto - come riporta il Quirinale - il suo intervento per la Giornata della Legalita' ''Insieme per non dimenticare'' promossa dalle Consulte Provinciali degli studenti della Calabria. ''Non potevo non essere qui - ha proseguito Napolitano - innanzitutto dopo quel che e' accaduto qualche settimana fa, dopo l'aggressione brutale alla sede della Procura generale presso la Corte d'Appello. Siamo solidali con il Procuratore Generale e diamo pieno sostegno a lui e ai Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria e di Palmi, che si stanno battendo con straordinaria intelligenza, tenacia e professionalita' per assestare colpi sempre piu' duri alla criminalita' organizzata''. Napolitano ha rilevato che ''se la 'ndrangheta, la criminalita' organizzata, qui in Calabria blocca lo sviluppo della Calabria, e' il nemico principale del futuro e del lavoro per i giovani; se e' vero che la 'ndrangheta addirittura cerca di rubare la coscienza dei calabresi e conculca le loro liberta', il loro diritto a vivere serenamente, a vivere civilmente, attraverso la pratica della intimidazione, della minaccia e del ricatto; se tutto questo e' vero, ebbene, allora bisogna che sia chiaro a tutti gli italiani che la Calabria e' in prima linea nella lotta contro la criminalita', e' in prima linea nella lotta per la sicurezza e per la liberta' del nostro Paese. E tutti - lo Stato nazionale, le sue istituzioni, le sue forze - dobbiamo tutti essere in prima linea con la Calabria. Credo che questo sia il messaggio da far scaturire da questo nostro incontro: tutti in prima linea con la Calabria''. Napolitano ha affrontato anche una riflessione sui fatti di Rosarno: ''Abbiamo avuto uno scoppio di insofferenze, una situazione insostenibile, che a un dato momento e' esplosa e che avremmo - dico: avremmo tutti, ciascuno nella sua responsabilita' - dovuto prevenire. Avremmo dovuto assolutamente trattenere questa esplosione che poi, in qualche modo, ha mostrato il peggio di una situazione, il peggio di quello che poteva via via accumularsi nell'animo sia degli immigrati sia dei cittadini di Rosarno. Ma guai a pensare - ha detto il Capo dello Stato - che cio' significhi che gli immigrati sono portatori di violenza e che i cittadini di Rosarno sono portatori di razzismo. Stiamo molto attenti: respingiamo questi luoghi comuni, respingiamo tutti i pregiudizi che rischiano di accumularsi sulla Calabria. E' una regione difficile, una regione per tanti aspetti sfortunata; e' anche una regione che deve dare di piu', che deve mobilitarsi di piu', una societa' che deve esprimere le sue energie, la sua capacita' di reazione e di risposta, piu' di quanto non abbia fatto finora; ma e' una regione che non possiamo abbandonare, appunto, al pregiudizio e alla calunnia''. Piu' in generale, il Presidente Napolitano ha sostenuto che ''non deve piu' esserci nulla del genere di quello che e' accaduto a Rosarno''. Napolitano, nel definire ''molto positivo l'impegno del governo in questi giorni'' ha rilevato che ''tutto questo, compresi la mia visita e il mio intervento di oggi, non debbono essere soltanto delle fugaci apparizioni. Non debbono essere soltanto l'impegno di un momento di emergenza: debbono essere un impegno continuativo, un impegno sistematico, fino a quando non avremo portato piu' avanti verso il successo le nostre, le vostre battaglie''.

Grasso: ''Uniti per testimoniare a nome mio e di tutti i magistrati quei valori di solidarieta' attiva, di opposizione a ogni forma di intimidazione, violenza mafiosa, illegalita' che hanno ispirato l'impegno di un magistrato come Antonino Scopelliti''. Cosi' ha esordito nel suo intervento il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Il magistrato ha ricordato la figura del magistrato e di quello di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e del giudice Caponnetto, ripercorrendo la storia degli ultimi decenni della criminalita' organizzata in Calabria, ricordando la rara opposizione della societa' civile nonostante l'impegno di molti magistrati. Grasso si e' poi rivolto a Rosanna Scopelliti, che poco prima aveva sollecitato la verita' sulla morte di suo padre, il giudice Antonino Scopelliti, dicendo che ''bisogna sempre tendere alla ricerca della verita' e credere alla verita'. Dopo tanti anni si sono aperti casi che sembravano sprofondati nel profondo oblio''. "La Calabria -ha poi concluso- deve far sentire la sua voglia di riscatto per gli omicidi del Giudice Scopelliti e del vicepresidente del Consiglio regionale, Fortugno"

Sindacati chiedono attenzioni per Rosarno. Una richiesta di attenzione particolare ai temi dell'integrazione, alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi a Rosarno, e' stata avanzata al Presidente della Repubblica da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell'incontro avvenuto questa mattina in Prefettura a Reggio Calabria. ''Al Capo dello Stato - ha riferito Antonino Calogero, segretario provinciale della Flai Cgil, che ha partecipato all'incontro - abbiamo sottolineato la necessita' di affrontare questioni come lo sviluppo e la legalita' con un'intensificazione della lotta alla criminalita'''. ''Argomenti - ha aggiunto - che Napolitano ha raccolto sostenendo la necessita' di puntare all'integrazione partendo dalla legislazione vigente''

Calipari (PD) "Calabria merita attenzione continua". “Prevenire. Ecco. Il presidente Napolitano interpreta tutti noi quando sostiene che quanto è successo a Rosarno si sarebbe potuto prevenire”. Lo dice Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati PD e parlamentare calabrese. “Per governare il fenomeno dell’immigrazione ed evitare violenze occorrono ordine e legalità e ordine e legalità si realizzano in una situazione nella quale vengono garantiti i flussi di ingresso legali e si lavora per l’integrazione degli immigrati”. “Gli enti locali, le forze dell’ordine, lo Stato devono lavorare in questa direzione, ma dispiace constatare – continua la vicepresidente PD - che, in Calabria, spesso si arriva soltanto a porre rimedio a fatti compiuti. Nei giorni scorsi il ministro Maroni ha detto che lo Stato c’è e che quella Regione è una priorità per il governo: ebbene l’esecutivo lo dimostri ogni giorno e non soltanto ora che l’attenzione è accesa. Ascolti le richieste delle forze dell’ordine e della magistratura, cioè di coloro che in prima linea sono schierati nella lotta alla ’ndrangheta”.

Callipo “Un segno di attenzione”. "E’ un segno di attenzione di cui dobbiamo essere grati al Presidente della Repubblica, specie per la sua solidarietà ai magistrati e alle forze dell’ordine che sono in prima linea contro la criminalità. Speriamo, in tal senso, che le richieste di potenziamento di mezzi e risorse siano soddisfatte in breve tempo. L’appello del Presidente alla mobilitazione della società civile è importante, ma c’è da sperare che, contemporaneamente, le Istituzioni ed i vertici dei partiti nazionali focalizzino l’intreccio che sterilizza la democrazia in Calabria e che è fatto di malaffare, politicanti e “prenditori”. Il Presidente Napolitano deve sapere che spesso lo Stato dà ai nostri giovani un’impressione a dir poco sgradevole, per esempio in queste ore i giovani di Phonemedia stanno lottando contro un “prenditore” che, dopo aver avuto 11 milioni di euro dalla Regione (fondi comunitari), si è reso latitante e da mesi e mesi non versa gli stipendi. Se il Presidente Napolitano assicura la sua autorevole attenzione alla Calabria c’è da credergli, ma se le cose dovessero peggiorare, anziché migliorare, personalmente ritengo che in Calabria ci sia bisogno anche dell’esercito e di un’inchiesta parlamentare sulla spesa pubblica inclusa quella comunitaria. Com'è possibile che dopo decenni di risorse pubbliche affluite in Calabria, lo sviluppo della regione resti ancora un miraggio?”

Cozzolino (PD) "Tutti con Napolitano per no a mafia e razzismo". “Tutto il Paese oggi deve raccogliersi intorno al Capo dello Stato, in Calabria, al fianco di coloro che lavorano ogni giorno per affermare la legalità, la convivenza civile e la solidarietà”. Lo dichiara Andrea Cozzolino, parlamentare europeo del Pd. “Siamo grati a Napolitano – continua Copzzolino – perché oggi darà voce al no degli italiani a tutte le mafie, alla violenza, al razzismo e alla mortificazione della dignità umana. Il Mezzogiorno che vogliamo costruire é una terra che cresce valorizzando tutte le energie di cui può disporre: i giovani, le donne, i lavoratori migranti. Dobbiamo sostenerli nella partecipazione al mondo del lavoro e nell'accesso ai percorsi formativi, garantendo i diritti e il rispetto delle regole da parte di tutti”. “E' questo lo spirito con cui sta lavorando anche il Parlamento Europeo – conclude l’eurodeputato del Pd - che proprio in queste ore ha inviato una delegazione a Rosarno, sulla cui vicenda il capo dello Stato ha pronunciato parole importanti e necessarie”.

Guccione “Da Napolitano parole di sprone”. “Le parole del Presidente della Repubblica pronunciate nel corso della sua visita in Calabria sono un incoraggiamento per chi si batte contro la “ndrangheta e il malaffare e per la rinascita culturale, civile, politica ed economica del Mezzogiorno”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, commentando le parole pronunciate questa mattina dal Capo dello Stato, in visita nella nostra regione. “La Calabria e le regioni meridionali –ha aggiunto Guccione- stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi economica, attraverso una crescita drammatica della disoccupazione e l’esodo costantemente in aumento dei suoi ,migliori cervelli. Fino ad oggi il Governo Berlusconi ha non solo dimenticato questa parte del Paese ma, ancor più, ha sottratto consistenti risorse destinate a queste regioni. Basti pensare che alla sola Calabria sono stati sottratti fondi FAS (Fondi Aree Sottoutilizzate) pari a 5,3 miliardi di euro”. “Occorre –ha proseguito il segretario del Pd calabrese- una svolta del Governo nazionale verso il Sud. Dalle parole bisogna passare immediatamente ai fatti, potenziando l’azione delle forze dell’ordine, stanziando maggiori risorse per coprire gli organici delle procure calabresi e affiancando i coraggiosi magistrati calabresi che sono in prima linea nella lotta quotidiana contro la ‘ndrangheta, proseguendo l’azione di confisca e di sequestro dei beni ai mafiosi, introducendo meccanismi automatici di sostegno al mondo produttivo attraverso l’eliminazione dell’intermediazione della burocrazia e della politica nell’erogazione dei contributi alle piccole e medie imprese, garantendo a tutti i cittadini e, in particolar modo, ai cittadini extracomunitari piena integrazione nella legalità e nel rispetto delle politiche del mercato del lavoro”. “La Calabria dei cittadini onesti e laboriosi, che quotidianamente fa la sua parte contro i poteri criminali, che crea lavoro e produce ricchezza, che sostiene attraverso il volontariato chi soffre e rischia di rimanere completamente tagliato fuori dalla società –ha concluso Guccione- è pronta a scendere in campo e a sostenere questa azione. Perché ciò accada, però, è necessario che anche lo Stato e le istituzioni locali attuino politiche di sostegno che siano in grado di garantire, fuori da qualsiasi episodicità, continuità ad una presenza attiva, al fianco degli uomini e delle donne calabresi e meridionali”.

Loieroa a Maroni “Su Rosarno responsabilità collettive”. “Stupiscono le affermazioni del ministro dell’Interno Maroni che interpreta le affermazioni del presidente della Repubblica Napolitano quasi come una benedizione a quanto lo Stato ha fatto a Rosarno. Non è proprio così. Perché il Presidente ha parlato di responsabilità collettive, di politiche di integrazione per le quali lo Stato deve fornire le risorse agli enti locali e di una maggiore azione di lotta all’illegalità”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, commentando le dichiarazioni che il ministro dell’Interno ha fatto dalla Spagna. “Il ministro tenta ancora maldestramente di tirarsi fuori dalla vicenda di Rosarno che ben conosceva da un anno in tutta la sua drammaticità – ha affermato ancora Loiero – e lo fa scaricando su altri, tutto il contrario di quanto ha detto il presidente della Repubblica. Oltretutto Maroni non dice ancora come cambiare tali realtà e rimuove il problema che con le deportazioni di Rosarno è stato solo spostato altrove, sperando magari di scaricare, poi, su qualche altro amministratore locale. A Rosarno il problema, oltretutto, è ancora in gran parte da risolvere”.

Molinaro (Coldiretti) “Grazie al Presidente”. “Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, con la sua visita a Reggio Calabria, ha voluto “calarsi nella realtà”e, per la sua testimonianza e le cose che ha detto,continuerà ad essere un punto di riferimento essenziale per tutte le Istituzioni, i cittadini e le forze sociali della nostra regione”. Così Pietro Molinaro, Presidente della Coldiretti Calabria, che ha aggiunto: “raccogliamo il pressante invito del Presidente della Repubblica a sviluppare insieme alle istituzioni, magistratura e forze dell’ordine, un impegno sistematico contro la 'ndrangheta e per affermare la legalità in tutti i campi della convivenza civile. Siamo certi, che si apre una pagina di storia importante –continua Molinaro –per la Calabria poiché dobbiamo passare dalla paura al progetto, continuando ad essere terra di accoglienza in cui si riconoscono i diritti di tutti con i relativi doveri”. “Liberi, onesti e coraggiosi il tema della giornata della legalità –non è solo uno slogans ma diventerà vita e impegno quotidiano. Siamo altresì grati al presidente Napolitano perché, alla vigilia della visita in Calabria, aveva rivolto la sua attenzione ai risultati raggiunti dal Made in Italy in termini di qualità e di eccellenza nel settore agroalimentare di cui la nostra regione è un pezzo importante.

Orsomarso (Pdl) “Giovani amplificatori di speranza”. «È il momento di credere di più nel protagonismo dei giovani calabresi». Con queste parole Fausto Orsomarso candidato del Pdl alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria manifesta pieno sostegno e totale condivisione alle parole espresse dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della Giornata della legalità a Reggio Calabria. «È fondamentale che i giovani calabresi riacquistino piena fiducia nelle loro capacità di rappresentare, con professionalità e competenza, le specificità e le potenzialità dell’intera collettività calabrese, abbandonando definitivamente l’atteggiamento di autocommiserazione che, per troppo tempo, ha ostacolato il loro impegno sociale e politico mortificandone gli entusiasmi. In questo rinnovato quadro partecipativo - ha evidenziato il dirigente regionale del Pdl - le nuove generazioni devono poter rappresentare l’avanguardia della società calabrese, in altri termini assurgere al ruolo di amplificatori di speranza. L’imminente competizione elettorale – ha concluso Fausto Orsomarso – deve necessariamente segnare l’inizio di un’epidemia di responsabilità, che restituisca a pieno titolo credibilità, autorevolezza, dignità e concretezza alle Istituzioni regionali».

Ranieri (PD) “Visita Napolitano incoraggiamento ricostruzione civile” “La visita del presidente della Repubblica in Calabria costituisce un incoraggiamento a chi si batte contro la criminalità e per la ricostruzione civile ed economica del Mezzogiorno”. E’ quanto dichiara il presidente del Forum Progetto Mezzogiorno del Pd. “Le regioni meridionali – continua Ranieri – stanno pagando il prezzo più alto alla crisi economica, con una drammatica crescita della disoccupazione. Occorre una svolta nella politica del governo nazionale verso il Sud. E’ indispensabile uno sforzo ulteriore per potenziare l’azione delle forze dell’ordine contro una spietata criminalità. E’ necessario, inoltre, il ripristino delle norme che impedivano, senza alcuna ambiguità, che la mafia tornasse in possesso dei beni confiscati e sottratti ai gruppi malavitosi. Si impone, allo stesso tempo un recupero, nel lavoro delle amministrazioni locali, di efficacia, rigore, onestà e trasparenza. Mi auguro che l’impegno del presidente della Repubblica, teso a rilanciare la centralità del Sud nella vicenda politica nazionale, si accompagni ad un rinnovamento profondo, anche in vista delle elezioni regionali, della classe politica meridionale”.

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti