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Lettera anonima con minacce di morte al Vescovo di Lamezia

15 gen 10 Siamo davvero arrivati al limite conosciuto dell’impudenza del malaffare in Calabria. Infatti, una lettera anonima con una foto del vescovo di Lamezia Terme e un biglietto con sopra disegnata una bara e la scritta "Amen" e' arrivata nei giorni scorsi al presule della diocesi mons. Luigi Antonio Cantafora. La notizia e' trapelata questa mattina. Immediata la reazione n una nota il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha espresso solidarieta' al vescovo. "Manifesto - ha detto Speranza - la solidarieta' piu' piena, l'affetto, la vicinanza e la devozione da parte mia, dell'Amministrazione comunale e di tutta la citta'. Mi rechero' personalmente, nelle prossime ore, a fargli visita. Ho fiducia - ha concluso - nella magistratura e negli organi inquirenti e sono sicuro che verranno fuori le responsabilita' di questo atto sciagurato e scellerato".

Nota della Diocesi: In riferimento alla lettera anonima, la diocesi ha diramato una nota a firma del vicario della, monsignor Pasquale Luzzo, il quale nel confermare "che nei giorni precedenti al Natale e' pervenuta allo stesso una missiva anonima di minaccia, precisa che la notizia non e' stata diffusa alla Curia diocesana che "si affida al lavoro delle competenti autorita' inquirenti, mirato alla conoscenza della natura e della provenienza dell'atto in questione, inaccettabile e inaspettato. Sentiamo viva nel nostro cammino - conclude mons. Luzzo - la vicinanza del presbiterio diocesano, delle comunita' religiose e dei fedeli laici, pronti a rispondere generosamente alle sfide del nostro territorio, con la forza rigeneratrice del Vangelo".

La solidarietà di Dorina Bianchi (Udc) “Voglio esprimere la piena solidarietà e vicinanza mia e dell’Udc al vescovo di Lamezia Terme monsignor Antonio Cantafora per le intimidazioni subite”. Lo dichiara Dorina Bianchi, vicepresidente dei senatori Udc. “Monsignor Cantafora ha combattuto in prima linea battaglie importanti, come quella contro l’abusivisimo edilizio che affligge la città di Lamezia e l’intera Calabria – prosegue Dorina Bianchi – e l’auspicio più grande, oggi, è che il suo contributo per assicurare un futuro migliore alla nostra regione non venga mai meno”. “Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura, che speriamo individui al più presto i responsabili di questo vile atto” conclude la senatrice Udc.

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		Dir.resp. Pippo Gatto

Minacce di morte al vescovo di Lamezia