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Capodanno in piazza in Calabria

Corso Mazzini invaso dalla folla

 

In 60.000 in piazza per la PFM a Cosenza. A Lamezia grande successo di Daniele Sepe

01 dic 09 Ancora un bagno di folla per il capodanno cosentino accompagnato dalle possenti note della PFM. Oltre 60.000 persone hanno invaso pacificamente il centro della città prima che la pioggia, iniziata a cadere dopo le 4, facesse sfollare quanti erano rimasti sotto il palco a ballare i ritmi disco del DJ Paolo Marozzo, in arte PJ Master. La serata è stata aperta dal concerto dei Sabatum Quartet, iniziato dopo le 23, che hanno fatto da apripista alla Premiata Forneria Marconi iniziato poco dopo il rituale della mezzanotte scandito dal palco e accompagnato dai fuochi d’artificio. Il gruppo, animato da un Mussida inarrestabile, che tra l’altro ha fatto coppia alla batteria con il mitico Franza Di Cioccio, ha fatto ballare i sessantamila con ritmi incredibili. I loro mitici pezzi, tra cui la mitica “carrozza di Hans” e “impressioni di settembre” pezzo di chiusura sono stati intramezzati da brani di Fabrizio De Andrè. Due ore di musica particolarmente gradita dai tanti convenuti in piazza tra i quali si sono distinti sindaco e assessori della Giunta che hanno ballato sotto il palco. Spettacolo nello spettacolo i fuochi artificiali sparati a suon di musica classica dal tetto del comune, hanno lasciato a bocca aperta i tanti giunti in piazza per il capodanno. Notevole lo spiegamento di forze dell’ordine supportato da polizia provinciale e guardie giurate per evitare le contestazioni annunciate qualche giorno prima del concerto. Insomma tutto è bene quel che finisce bene e così anche il decimo capodanno in musica a Cosenza ha lasciato il segno ed ha lasciato trascorrere in allegria la prima giornata di un anno che si annuncia particolarmente difficile per le tante vertenze dovute alla crisi che si stanno aprendo negli ultimi mesi. (PG)

Video: Capodanno 2010

La PFM in concerto

Il sindaco di Cosenza sotto il palco

i fuochi "musicali"

A Lamezia successo di Daniele Sepe. Notte di fine anno all’insegna del divertimento e dell’allegria quella voluta da Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, con il grande concerto di Daniele Sepe e la sua Brigada Internazionale, organizzato dalla Show Net di Ruggero Pegna. Un concerto di grande qualità e spessore musicale, premiato da un afflusso straordinario e da una grande partecipazione di tutti con cori e balli, come in una grande discoteca all’aperto. Migliaia i giovani arrivati da tutta la regione che hanno gremito corso Numistrano e Piazza della Cattedrale insieme alla città, oramai abituata a festeggiare in piazza l’arrivo del nuovo anno con il tradizionale “Capodanno Giovani”. Due ore e mezzo di festa-concerto con successi scatenati e coinvolgenti al grido di “Nostra Patria è il Mondo Intero”, il titolo dell’ultimo album di Sepe con la sua band multietnica, composta da ben sedici musicisti provenienti da ogni angolo del mondo. Alle 4.00 del mattino il centro storico di Lamezia era ancora invaso di giovani che hanno cantato e ballato al ritmo della travolgente Brigada. Al termine ovazioni per i lunghi bis e, malgrado due ore e trenta di concerto, ancora tanta voglia di musica e divertimento. La scelta di questa band, come ha detto il sindaco, ha voluto premiare il clima festoso del capodanno e, al contempo, trasmettere un forte messaggio di pace, solidarietà, tolleranza ed accoglienza tra i popoli. Musica e successi da tutti i continenti, quindi, inseriti in una scaletta studiata appositamente per una grande festa collettiva. Uno scatenatissimo Daniele Sepe, tra i musicisti italiani più apprezzati anche all’estero, ha capitanato una band con musicisti di tutte le razze, in una Città in grande crescita, emblema dei tanti temi e problemi dello sviluppo del Sud. “Vi auguro un 2010 migliore in cui si possano risolvere tanti dei problemi che ci hanno afflitto quest’anno”, ha detto il sindaco intervenuto sul grande palcoscenico a metà concerto per i consueti auguri. Quella di Lamezia Terme è stata certamente una vera festa-concerto, tra le più divertenti programmate in Italia. Con Daniele Sepe, sull’immenso palcoscenico coperto allestito come tradizione nel cuore del Centro Storico, tutta la sua Brigada composta da Doris Lavin, voce, Cuba, Florian, chitarra e voce, Romania, Auli Kokko, voce, Svezia, Ismail Niang, voce, Senegal, Arlen Azevedo, chitarra e voce, Brasile, Marzouk Mejiri, percussioni e voce, Tunisia, Cruz Lemos Edmilson “Carcarà”, percussioni, Brasile, Roberto Caroino Bastos, percussioni e voce, Brasile, Roberto Argentino Lagoa, percussioni e voce, Argentina, Roberto Schiano, trombone, Italia, Franco Giacoia, chitarra elettrica, Italia, Piero de Asmundis, tastiere, Italia, Gigi De Rienzo, basso, Italia, Raffaele Di Fenza, batteria, Italia. “I nostri eventi musicali e di spettacolo – ha detto il sindaco Gianni Speranza – sono rivolti soprattutto ai giovani. Innanzitutto a loro è indirizzata la nostra attenzione, anche attraverso occasioni di divertimento, di pacifica aggregazione e di riflessione, con proposte di qualità e forti contenuti sociali. Sono queste le caratteristiche principali dei progetti che abbiamo pensato e avviato con successo, come il Lamezia Demofest, il 1° Maggio, il Capodanno Giovani e diversi altri.” L’evento è stato predisposto dalla Show Net di Ruggero Pegna, nota per le sue proposte spesso connotate da forti significati socio-umanitario. “La musica non conosce confini e colori della pelle, ma soltanto i colori del cuore – dice Pegna – La grande musica è quella che sa emozionare. Da sempre ogni continente con la sua musica contamina il resto del mondo. Una contaminazione sana e pulita che rende i popoli e soprattutto i giovani, davvero più vicini e uniti. Sono felice – conclude il promoter – che il pubblico abbia premiato con entusiasmo questa scelta fuori dai classici filoni commerciali convenzionali. La vera musica è fatta da veri musicisti e, per fortuna, ci sono ancora tanti giovani che mano la buona musica!” A Speranza e Pegna hanno fatto eco Francesco Cicione, assessore alla comunicazione e Giandomenico Crapis, delegato alla cultura: “Lamezia Terme vuole proporsi come città del Mediterraneo, capace di ospitare pensieri, spiriti e culture diverse, nel disegno di una Calabria ed un mezzogiorno migliori. Questi eventi sono tasselli di un progetto più ampio e complesso che vuole trasformare l’immagine e la qualità della vita della Città e del suo vasto hinterland, anche e soprattutto attraverso la cultura.”

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