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Notizie di cronaca

 

 

De Rose (Confindustria) "In Calabria dato positivo da imprese"

29 gen 10 “Nonostante l’anno appena finito abbia segnato una forte frenata nella crescita delle piccole e piccolissime imprese, per come si evince dagli ultimi dati di Movimprese, la Calabria si segnala, invece, come una delle Regione in cui si è intrapreso di più”. Lo afferma in una nota il Presidente di Confindustria della Calabria, Umberto De Rose. “Il saldo - aggiunge - fra le imprese che si iscrivono e quelle che si cancellano ai registri camerali ha, infatti, evidenziato come la nostra regione, unitamente alla Campania, sia l’unica regione del Sud a registrare un segno positivo ed addirittura la provincia di Cosenza si attesta al quinto posto in questa speciale graduatoria di crescita del sistema delle imprese locali. Tutto ciò conferma quanto la Confindustria regionale va sostenendo da più tempo: in Calabria c’é un’imprenditoria sana, capace ed innovativa che, a dispetto delle mille difficoltà e dell’assoluta mancanza di trasferimenti pubblici cresce e si afferma sui mercati nazionali ed internazionali. Il dato calabrese è fortemente positivo che assume un valore ancora più straordinario in un contesto nazionale che, invece, è molto negativo, il più negativo da cinque anni a questa parte”. “Il dato nazionale - prosegue De Rose - ci segnala, infatti, un sistema delle piccole e delle medie imprese molto sofferente di fronte alla crisi che ha investito il Paese e, soprattutto, in credito di interventi verso una politica nazionale di sostegno e di sviluppo che, ancora oggi, stenta a vedersi. In Calabria la crisi potrebbe, a questo punto, essere anche occasione di sviluppo se solo si rafforza e si accompagna questa cultura di intraprendere che è condizione necessaria per la crescita di un territorio. Ben venga dunque il segnale forte che il Governo ha dato a Reggio Calabria con il Consiglio dei Ministri e con il varo del il Piano contro la criminalità perché è senz’altro utile per risolvere una piaga, quella della criminalità, che frena lo sviluppo del territorio calabrese e meridionale. Accanto a ciò è, però, necessario ed indifferibile implementare una forte e moderna politica di sviluppo che non può prescindere dallo sblocco dei Fondi Fas che potrebbero efficacemente essere utilizzati proprio per rafforzare queste tessuto di nuove imprese che, diversamente, rischiano di avere una vita breve o, al meglio, senza prospettiva”. “Occorre, cioè, mettere in campo - ha concluso - ed al più presto una seria e concreta strategia di sviluppo che non sia tanto e non sia solo di contenimento delle criticità ma che miri e guardi di più al futuro, agli investimenti ed al lavoro. È tempo di fare scelte e di passare ai fatti che, solitamente, sono quelli che producono i migliori risultati”.

Muore uomo aggredito in bar a San Ferdinando

29 gen 10 È deceduto, Vincenzo Malvaso, 62 anni l’uomo di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, vittima di un’aggressione all’interno del bar di cui era proprietario nel piccolo centro dell’area portuale. L’uomo era conosciuto dalle forze dell’ordine per vicende legate al traffico di droga, ed era stato gravemente ferito da un avventore del bar Mac Gregory di via Rosarno, mercoledì pomeriggio. All’arrivo dei carabinieri, Malvaso presentava una ferita alla testa provocata, secondo gli inquirenti, da un colpo infertogli con una bottiglia, presumibilmente, dopo una lite. L’uomo dopo l'aggressione, era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Gioia Tauro e successivamente trasferito ai Riuniti di Reggio Calabria. I medici reggini si erano riservati la prognosi in un quadro clinico che appariva grave ma stazionario. Malvaso, però non ce l’ha fatta a superare la notte. Subito dopo il ferimento, i militari dell’Arma hanno avviato le indagini, condotte dalla compagnia di Gioia Tauro, e ritengono che il delitto sia maturato all’interno di un locale pubblico che ospita di solito i tanti stranieri dell’Est Europa che vivono a San Ferdinando e, vista l'ora in cui sarebbe avvenuta, potrebbe avere avuto diversi testimoni.

Maxi sequestro di bionde al Porto di Gioia

29 gen 10 Due operazioni distinte hanno portato al sequestro di un carico di ben 12 tonnellate di sigarette di contrabbando. Nella prima operazione i finanzieri hanno controllato un container, proveniente dalle Filippine e destinato in Sicilia, che dalla documentazione risultava contenere degli aiuti umanitari. I finanzieri invece hanno trovato nel container un carico di quattro tonnellate di sigarette di contrabbando, mentre altre otto tonnellate di sigarette sono state scoperte in un container che avrebbe dovuto trasportare cinquanta box doccia. Il valore complessivo delle sigarette sequestrate ammonta a circa due milioni di euro. I sequestri sono il risultato della perfetta sinergia degli investigatori, impegnati quotidianamente ad effettuare un’attenta “analisi dei rischi”, eseguita incrociando i dati e monitorando le rotte delle navi e gli scambi commerciali, previsti all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro. Particolarmente interessanti alcuni dettagli delle spedizioni sequestrate. I contrabbandieri, allo scopo di camuffare il primo carico di 4.000 kg di sigarette di contrabbando, hanno dichiarato sulla documentazione doganale che lo stesso, destinato in Sicilia e proveniente dalle Filippine, conteneva addirittura “aiuti umanitari”. Il valore della merce sequestrata ammonta a 628.891 euro con un totale di tributi evasi pari a 534.485,40 euro. L'altro carico è stato quello più sostanzioso, relativo ad una spedizione composta da 41.150 stecche di sigarette, corrispondenti a 8.230 kg di, marca “Alhamraa”, occultate fra 50 box doccia di ottima qualità. Prima di procedere all’ispezione fisica del container, la conferma della presenza delle bionde è stata ottenuta sfruttando la tecnologia dell’apparecchiatura “Silhouette Scan”, con la quale è stato controllato il contenitore, già “cartolarmente” selezionato dal personale preposto. L’esame, effettuato sottoponendo ai raggi “X” il contenuto della spedizione, ha fatto immediatamente rilevare la non omogeneità del carico, rispetto ai colli contenenti “box doccia”, dichiarati nella documentazione doganale. Il valore di tale merce sequestrata ammonta a 1.300.445,00 euro, con un totale di tributi evasi pari a 1.105.229,00 euro. Gli investigatori, fin dal 2009 avevano focalizzato la loro attenzione sui traffici di merce proveniente dal Medio Oriente. Lo scorso anno infatti, all’interno del porto, monitorando le spedizioni giunte prevalentemente da analoghe rotte commerciali, sono state sequestrate oltre 50 tonnellate di sigarette di contrabbando.

La Provincia subito intervenuta su rischio esondazione Trionto

29 gen 10 “Accusare la Provincia di non aver risposto prontamente alle sollecitazioni del Comune di Rossano sul rischio esondazione del fiume Trionto è fuori luogo, ingiusto e non corrispondente assolutamente alla realtà. Dal sindaco di Rossano ci saremmo aspettati se non plauso ed apprezzamento per il nostro operato, almeno maggiore rispetto per la verità nei riguardi dei fatti accaduti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ufficio Stampa della Provincia di Cosenza a seguito delle dichiarazioni del sindaco di Rossano apparse questa mattina su tutti gli organi di stampa regionali secondo cui “fino alle 11 di giovedì non si è visto nessuno” e che nessuno “ha dato seguito alle segnalazioni che da settembre vengono inviate puntualmente circa il rischio reale di piena del fiume Trionto”. “I fatti -prosegue la nota- parlano chiaro e raccontano il contrario di quanto afferma il sindaco Filareto. L’assessore provinciale Forciniti, infatti, appena ricevuta la segnalazione del rischio esondazione incombente, è stato presente sulla riva del fiume Trionto, insieme al sindaco e ai tecnici del comune di Crosìa, in continuo collegamento telefonico con il responsabile tecnico del comune di Rossano, ing. Di Salvo, sin dalla prima serata di mercoledì. La mattina seguente lo stesso assessore Forciniti, dopo essersi sentito telefonicamente con il sindaco di Rossano Franco Filareto con il quale ha concordato i primi interventi, ha predisposto insieme all’assessore Riccetti e al responsabile del Servizio Idraulico n° 4, Ercole Miceli, un sopralluogo che è poi puntualmente avvenuto, nonostante l’assenza del primo cittadino di Rossano che, per l’occasione, era rappresentato dall’assessore Minnicelli. Finito il sopralluogo, gli uffici competenti della Provincia si sono immediatamente messi all’opera per stimare i danni e predisporre il progetto per la messa in sicurezza ed il ripristino definitivo degli argini, sia sul lato Rossano, sia sul lato Crosìa. Ma c’è di più: la Provincia di Cosenza, pur operando in materia di emergenza idrogeologica con pochi mezzi e con scarsissime risorse su delega della Regione, dopo essere intervenuta con i propri rappresentanti tempestivamente sul luogo, ha stanziato dal proprio bilancio la somma di trenta mila euro per i primi interventi e predisposto, per lunedì prossimo, l’invio dei mezzi per ripristinare gli argini”. “Non è la prima volta, comunque –conclude la nota- che la Provincia di Cosenza si occupa del fiume Trionto, per come ha confermato lo stesso sindaco di Rossano. Affermare, quindi, che “fino alle 11 di giovedì non si è visto nessuno” e che le diverse segnalazioni sul pericolo di esondazione del fiume Trionto avvenute nel tempo sarebbero state sempre puntualmente disattese o sottovalutate, è davvero ingeneroso ed offensivo nei confronti della Provincia di Cosenza e di quanti si sono tempestivamente adoperati per affrontare e risolvere il problema”.

Rifiuti abusivi a Belvedere

29 gen 10 L’amministrazione comunale di Belvedere Marittimo, nella persona del sindaco Enrico Granata e dell’assessore all’ambiente, Vincenzo Spinelli, ha presentato una denuncia contro ignoti alle autorità giudiziarie per il deposito abusivo di rifiuti ingombranti in varie parti della città. “Con cadenza quasi giornaliera – si legge nell’esporto inviato alla procura della Repubblica di Paola - vengono depositati sul territorio di questo Comune, da persone ignote, rifiuti di ogni specie, tipo pneumatici, televisori, lavatrici, batterie d’auto. Si presume che detti rifiuti, vista la loro mole, facciano parte di un disegno criminoso contro questa Amministrazione Comunale, in quanto il loro smaltimento costringe questo Ente a sostenere spese non indifferenti e le stesse provocano gravi conseguenze al già precario bilancio comunale”. Considerati i gravissimi danni alla salute dei nostri concittadini, all’ambiente, e all’immagine di questo Comune, e al fine di debellare, una volta per tutte la situazione segnalata, l’amministrazione comunale ha chiesto ai carabinieri, alla Polizia e alla Guardia di Finanza di voler intensificare la loro vigilanza sul territorio “ed intervenire con gli adempimenti consequenziali, atteso che il Comando di Polizia Municipale, pur volendo, con i propri mezzi a disposizione, non riesce a scovare gli ignoti trasgressori”.

Dal 1 febbraio soprallupghi dei militari per le demolizioni a Lamezia

29 gen 10 Dal primo febbraio i militari del quarto Reggimento del Genio Guastatori di Palermo, su disposizione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, effettueranno nuovi sopralluoghi per verificare le condizioni tecniche per le demolizioni di immobili che, con sentenza definitiva passata in giudicato, è stato accertato essere abusivi. Per una settimana, infatti, i militari dell’Esercito, accompagnati dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, si recherà nei Comuni di Lamezia Terme, Filadelfia, Curinga, Falerna, Gizzeria, Decollatura e Platania, nei quali sono stati individuati complessivamente 25 immobili abusivi per i quali i militari dovranno accertare le condizioni per procedere alle successive demolizioni. Nello specifico sono stati individuati diciotto immobili a Lamezia Terme mentre gli altri sette immobili sono distribuiti negli altri comuni del lametino. Già nei mesi scorsi a Lamezia Terme furono demoliti alcuni immobili abusivi. Nel corso delle operazioni non mancarono momenti di tensione tra i proprietari degli immobili ed esponenti dell’amministrazione comunale.

Aggredisce la moglie e finisce in manette

29 gen 10 Un uomo di 49 anni, Pasquale Laria, manovale, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Tropea con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’arresto è avvenuto nella tarda serata di ieri a Santa Domenica, una frazione di Ricadi, nel vibonese, dove l’uomo in seguito ad una delle tante liti avvenuta all’interno delle pareti domestiche ha aggredito in maniera violenta la propria moglie M.D.P, di qualche anno più giovane, facendola finire in ospedale. Ad avvertire i militari dell’Arma gli stessi sanitari che hanno medicato la donna, piena di ecchimosi. Intervenuti sul posto, dopo un breve interrogatorio gli uomini della radiomobile del tenente Giovanni Migliavacca si sono recati nell’abitazione dei coniugi ed hanno tratto in arresto l’aggressore.

La Camera di Commercio di Crotone acquisice quote aeroporto

29 gen 10 Il Consiglio della Camera di commercio di Crotone ha deliberato l’acquisizione delle quote inoptate del socio privato della Società Aeroporto Sant’Anna Spa, “risolvendo concretamente l’ipotesi di fallimento cui altrimenti l’azienda sarebbe andata incontro”. Lo si legge in un comunicato stampa. “La gestione delle infrastrutture secondo un’adeguata programmazione finalizzata allo sviluppo del territorio rientra a pieno titolo tra gli ambiti di intervento degli Enti camerali - è il commento del presidente della Camera di commercio di Crotone Fortunato Roberto Salerno - In una provincia quale la nostra disastrata dal punto di vista dei collegamenti stradali e ferroviari, il porto e l’aeroporto diventano ancora più importanti per la competitività delle nostre aziende. L’intento di sollevare i nostri imprenditori dal disagio dell’isolamento dal resto del Paese e del mondo ha motivato il Consiglio nel condurre a termine l’operazione di acquisizione della maggioranza delle quote della società di gestione dello scalo Sant’Anna”. “La Camera di commercio è la “casa delle imprese” e pertanto vorremmo ringraziare proprio gli imprenditori che con abnegazione investono sul territorio e sono iscritti presso il nostro Ente, perchè col loro operato e contributo hanno consentito di salvare un’infrastruttura indispensabile per la nostra provincia”. “Un plauso va anche alla Provincia di Crotone, al Comune di Crotone ed alla Regione Calabria - conclude il Presidente Salerno - che hanno dimostrato fattivamente il loro impegno e sostegno nei confronti dell’Aeroporto Sant’Anna. Siamo certi che grazie ad una stretta collaborazione e sinergia riusciremo a lavorare bene per l’aeroporto Sant’Anna a vantaggio del territorio, delle imprese e dei cittadini, così com’è nostro dovere”.

Evade dai domiciliari, un arresto a Cotrone

29 gen 10 I Carabinieri della compagnia di Petilia Policastro hanno tratto in arresto per evasione un uomo, Emanuele Curto, 45 anni, carpentiere: incurante del regime degli arresti domiciliari nella propria abitazione, al quale era sottoposto dal mese di novembre, aveva deciso di recarsi in un bar del centro. L’evasione dagli obblighi a cui era sottoposto, non è sfuggita a due carabinieri che, liberi dal servizio ed in borghese, si stavano intrattenendo nello stesso bar. I militari si sono affiancati al Curto e dopo avergli fatto finire il caffè lo hanno dichiarato in arresto per evasione. In caserma è finito anche G.S., ventenne, che aveva accompagnato l’uomo in macchina: nei suoi confronti è scattata infatti una denuncia per favoreggiamento. Il giudice di Crotone Olga Manuel, a seguito della convalida dell’arresto operato dai militari, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Curto.

Possedeva armi e munizioni, un arresto a Placanica

29 gen 10 I Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, hanno arrestato Stefano Taverniti, 20 anni, di Titi, frazione di Placanica, trovato in possesso di due fucili artigianali, di 40 cartucce di vario calibro, bossoli vario ed altro materiale detenuto illegalmente. Nel corso di un servizio di controllo del territorio e di perquisizioni in abitazioni e casolari, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, unitamente ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Calabria”, col supporto di due unità cinofile di Vibo Valentia, hanno passato al setaccio alcune case della frazione Titi. In un’abitazione nella disponibilità di Taverniti, occultate sotto ad un letto, sono stati rinvenuti due fucili, privi di matricola, di manifattura artigianale, con i congegni di scatto alterati: uno calibro 8 e l’altro calibro 9. Inoltre, sono stati rinvenuti: una carabina ad aria compressa alterata, 40 cartucce da caccia di vario calibro, 100 bossoli calibro 9, circa 3 kg di pallettoni per cartucce da caccia, numerose borre per cartucce e altro materiale utile per la preparazione e la ricarica di munizioni. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro per i successiva accertamenti da parte del R.I.S. di Messina. Taverniti è stato rinchiuso nella casa circondariale di Locri.

 

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