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Notizie di cronaca

 

 

Colpi di pistola contro ufficio giudice di pace a Soriano

14 gen 10 Alcuni colpi di pistola di grosso calibro, almeno cinque, sono stati sparati contro una finestra dell’ufficio del giudice di pace di Soriano Calabro, un comune del vibonese. Ad accorgersi dell’accaduto, l’impiegato amministrativo all’apertura dell’edificio, dopo el feste natalizie, che si trova in via Cavour, in pieno centro. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione con la squadra scientifica. Il giudice di pace, Sara Gatto ,ha scartato l’ipotesi che si possa trattare di un gesto contro l’attività giudiziaria, in quanto, come ha precisato, non vengono trattate questioni legate alla criminalità.

Codacons: Aumentano i debiti dei calabresi

14 gen 10 “L’indebitamento dei calabresi cresce in maniera esponenziale. Tanto avviene non solo per beni di prima necessità come la casa, ma anche per acquistare elettrodomestici, per pagare le spese mediche o la comunione dei bambini”. E’ quanto scrive in un comunicato il Codacons. “Così, mentre prima ci si rivolgeva in banca solo per grandi acquisti - prosegue la nota - ora si è costretti a domandare credito anche per fare la spesa. Da queste considerazioni emerge che, a causa del caro-vita, per poter mantenere lo stesso tenore di vita le famiglie calabresi sono costrette ad indebitarsi. Chiedere un prestito e rimandare a tempi migliori il pagamento, ma il pericolo sta proprio qui. Se ora si rimane allettati dall’idea di comprare e iniziare a pagare il prossimo anno non dimentichiamo che prima o poi arriverà il momento di saldare le rate e lo stipendio, purtroppo, non sarà aumentato”. Il Codacons, prosegue la nota, “continua a ricevere segnalazioni di cittadini costretti a chiedere un finanziamento non per effettuare acquisti, ma per pagare altri prestiti. Un circolo vizioso che rischia di generare una nuova categoria di poveri. Ma questo fenomeno dilagante della richiesta di finanziamenti lascia spiragli sempre più ampi al rischio usura. La legge 108/1996 stabilisce che scatta l’usura quando il tasso supera del 50% il tasso medio rilevato ufficialmente ogni trimestre e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. È bene chiarire che il ‘tassò cui deve farsi riferimento è il Taeg, cioè il tasso annuale effettivo globale, che deve comprendere anche tutte le spese accessorie: costi della pratica, costi di commissioni varie, spese di assicurazione. Tali spese, infatti, non sono incluse nel Tan, il tasso annuale nominale”. “Per comprendere se siamo vittime di usura - afferma il Codacons - occorre far riferimento al Taeg che indica il costo reale del finanziamento. La clausola di un mutuo o di un finanziamento che prevede tassi usurari deve essere considerata nulla. La legge 108/96 prevede che laddove siano pattuiti tassi usurari il malcapitato non dovrà versare alcuna somma a titolo di interessi essendo tenuto a restituire solo il capitale. Ovviamente per i contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della legge è sempre possibile chiedere la riduzione degli interessi al di sotto della soglia di usura, altrimenti tutti gli usurai potrebbero ben sostenere di aver concordato gli interessi prima del 1996”. Il Codacons, conclude la nota, “ricorda che è stato anche istituito un Fondo di solidarietà che eroga mutui quinquennali senza interessi, il cui importo è commisurato agli interessi estorsivi pagati. Le domande di accesso al Fondo devono essere indirizzate alla Prefettura del luogo dove si è verificata l’usura”.

Larocca (CGIL) “Un tavolo di confronto nazionale sul Porto di Gioia”

14 gen 10 “La soluzione del problema porto di Gioia Tauro deve essere assunta come priorità nazionale, anche per questo abbiamo chiesto insieme alla Regione Calabria un tavolo al governo nazionale per affrontare anche le problematiche legate alla competitività del porto che rischia di essere ulteriormente penalizzato, nei confronti degli altri porti extra europei”. Lo afferma il segretario generale della Filt Cgil, Salvatore Larocca, a seguito del ricorso alla cassa integrazione da parte della Mct, principale operatore dello scalo. “È da mesi che stiamo lavorando, -aggiunge Larocca- con grande senso di responsabilità e grande determinazione, in “silenzio” senza grandi proclami, ma con concretezza, abbiamo preferito lavorare per produrre risultati utili senza buttare fumo negli occhi. Già dal mese di Settembre, abbiamo utilizzato lo strumento delle ferie residue per arginare la piena, salvaguardando il salario dei lavoratori dipendenti MCT, e cercando di mantenere l’occupazione anche delle imprese terze. Intanto, ci siamo attivati per comprendere gli scenari che si prospettavano per tutti i lavoratori portuali e preciso tutti, non faremo distinzioni in base al colore della tuta, è un problema sociale enorme, che si abbatte indistintamente sulle famiglie di tutti i lavoratori. Consapevoli che gli strumenti che abbiamo a disposizione per affrontare l’emergenza, potranno non essere uguali per tutti. La finalità dovrà essere unica, mantenere l’occupazione in questa fase difficile, - aggiunge - ma allo stesso tempo programmare interventi mirati allo sviluppo del sistema porto, che ci consentano di ripartire al più presto verso un rilancio concreto delle attività portuali. Non possiamo permetterci un declino dell’unica realtà produttiva della regione; stiamo ancora pagando pesantemente in questo territorio, tutti gli errori fatti nel passato, che non hanno prodotto risultati in termini di insediamenti produttivi e conseguenti ricadute occupazionali. Dei risultati prodotti a Gioia Tauro in termini di traffici in questi anni, hanno beneficiato anche gli altri porti nazionali. I sacrifici, le professionalità degli operai di Medcenter, hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo del porto; la disponibilità e l’elevata velocità di acquisizione delle professionalità, nello svolgere le attività nella movimentazione delle merci, con risultati in termini qualitativi riconosciuti ai lavoratori di Gioia Tauro a livello mondiale, hanno concretizzato la scommessa di chi ha dato l’anima per il lavoro. Questa è l’ennesima fase dove bisogna dimostrare buon senso, siamo convinti che in questi giorni, chi ha fatto solo proclami, senza proporre soluzioni, non sente affatto la tensione dei lavoratori del porto, per il semplice motivo, che non sono obbligati ad agire, tanto lo faranno gli altri. Saranno gli altri ad assumersi le responsabilità, saranno i soliti confederali ad agire per poi essere criticati del lavoro svolto. È infatti risaputo che chi non lavora difficilmente sbaglia. La Filt-Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali è disposta a lottare per difendere il salario di tutti lavoratori del porto, con ogni tipo di strumento. I dipendenti non possono e non devono subire la crisi tutta sulle loro spalle. Da parte nostra come sempre abbiamo dimostrato, spesso in silenzio e lavorando dietro le quinte, di saper operare con responsabilità. Sapremo valutare con gli strumenti adeguati cosa è meglio per la tutela del diritto fondamentale quale è il lavoro”.

Tremila200 ‘teacher card’ dalla Regione, pubblicato il bando

14 gen 10 Sono più di 3.200 gli insegnanti calabresi che beneficeranno della “teacher card”, il voucher di 1.500 euro per l’aggiornamento e la formazione dei docenti della scuola statale calabrese primaria e secondaria, concesso dalla Regione Calabria a seguito del bando indetto dall’assessorato all’Istruzione, alta formazione e ricerca, con una dotazione di risorse pari a 4 milioni e mezzo di euro. La graduatoria dei docenti beneficiari della teacher card – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - è in pubblicazione da oggi sul sito della Regione Calabria ed è consultabile all’indirizzo www.regione.calabria.it/istruzione. “Dopo i 27 mila buoni premio erogati agli studenti meritevoli – ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo - abbiamo ritenuto giusto premiare ed incentivare un’altra componente fondamentale della comunità scolastica: i professori più meritevoli delle nostre scuole, quelli che si sono distinti per un’assidua presenza nelle aule e che hanno presentato un programma di autoapprendimento individuale capace di avere dei riflessi positivi per la crescita di una istituzione scolastica sempre più di qualit”. “La ‘teacher card’ – ha detto ancora Cersosimo – è lo strumento per far compiere un salto in avanti alla conoscenza ed alle competenze all’interno della scuola calabrese. Con il voucher di 1.500 euro, i docenti beneficiari potranno migliorare le proprie conoscenze informatiche, grazie all’acquisto di hardware e software specifici finalizzati ad elevare la qualità della didattica, potranno aggiornare e qualificare le loro competenze professionali attraverso l’iscrizione a corsi intensivi di studio e di qualificazione, perfezionare ulteriormente il loro back-ground con l’acquisto di libri e testi di natura didattico-scientifica e di altre pubblicazioni, riferite alle materie di insegnamento, utili al loro aggiornamento”. La “teacher card” ha avuto un impatto molto diffuso se si considera che cinquemila sono state le domande pervenute, circa un migliaio le scuole coinvolte, tra primarie e secondarie, e 3223 quelle finanziate, pari a circa il 20% del bacino dei docenti provvisti dei requisiti prescritti dal bando. Altre domande, circa 500, sono state ammesse, ma non finanziate per esaurimento delle risorse attualmente disponibili. “A questo proposito – ha affermato il vicepresidente - la Regione Calabria sta valutando di incrementare la dotazione finanziaria iniziale, in conformità con quanto previsto, per allargare lo spettro dei beneficiari. Perché siamo convinti - ha affermato infine Cersosimo - che la ‘teacher card’ – oltre ad essere un segno di attenzione e di fiducia verso una delle categorie della scuola, quella dei docenti, che può dare un contributo importante e decisivo ai processi di sviluppo delle dinamiche del mondo educativo e formativo, potrà avere dei riverberi importanti anche sugli altri colleghi dei docenti meritevoli, al fine di favorire una crescita complessiva di tutto il sistema dell’istruzione calabrese”.

Negli ospedali di San Marco e Mormanno niente casi acuti

14 gen 10 La direzione generale dell'Asp di Cosenza, in una nota, ha riferito che ''per quanto concerne le trasformazioni degli ospedali di San Marco Argentano e di Mormanno, la decisione presa, in ottemperanza al cosi' detto Piano di Rientro, prevede la realizzazione di attivita' cliniche che abbiano modalita' non riferite a ricoveri per acuti, ma ad attivita' di tipo territoriale, riabilitativo e di lungodegenza''. ''Pertanto - prosegue la nota - potranno continuare ad essere garantite prestazioni sanitarie di livello adeguato anche nell'area medica seppur con modalita' di tipo diverso che saranno definite nell'immediato prossimo futuro''. ''Cio' - conclude la nota - a garanzia delle aspettative delle cittadinanze coinvolte. Fermo restando, ovviamente, quanto programmato per l'iperbarica presso l' Ospedale 'L. Paster' di San Marco Argentano e per l'incremento delle attivita' riabilitative a Mormanno''

Caritas Rossano raccoglie fondi per Haiti

14 gen 10 In seguito al fortissimo terremoto che ha colpito la capitale di Haiti, Port-au-Prince, distruggendo completamente la zona e provocando migliaia di morti, la Caritas Diocesana di Rossano-Cariati, esprime la propria vicinanza alla popolazione e informa la cittadinanza che ha attivato una raccolta fondi per questi nostri fratelli. La complessiva somma raccolta verrà inviata a Caritas Italiana per la realizzazione del piano di emergenza. Caritas Italiana è già presente sul posto con i suoi operatori. Haiti è il paese più povero dell’America Latina ed è periodicamente provato da calamità naturali e crisi sociali. Per poter sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte tramite il conto corrente postale n. 10629871 intestato a Curia Arcivescovile Rossano-Cariati specificando nella causale: Caritas Diocesana Emergenza Haiti, oppure recarsi direttamente presso l’Ufficio della Caritas Diocesana sita a Rossano in Via San Bartolomeo, 94 da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00. La Caritas Diocesana ringrazia quanti vogliono rispondere all’accorato appello.

I problemi della rete ortopedica in un summit in Regione

14 gen 10 I problemi della rete ortopedica e traumatologica dell'intera Calabria sono stati al centro di un vertice svoltosi in Regione, nella sede dell'assessorato, presieduto dal vicedirettore generale vicario Nino Bonura e dalla dottoressa Rosalba Barone. Il vertice scaturisce da una precisa richiesta contenuta in una lettera dei primi di gennaio del presidente regionale dell'Otodi (ortopedici e traumatologi ospedalieri d'Italia), Giuseppe Barilaro (primario al Pugliese di Catanzaro), che partiva proprio dalla richiesta di verifica delle condizioni di lavoro degli addetti ai vari reparti di ortopedia a seguito dei vari episodi in ospedali regionali e per avviare quella che Barilaro ha definito ''un ciclo nuovo di collaborazione fattiva e di rapporto recuperato tra utenti e sanitari''. Barilaro sottolineava come gli ortopedici sono costretti a dare prestazioni ''non programmabili e spesso in situazioni di estrema carenza di risorse o di particolare stress lavorativo''. e da qui scaturiva la richiesta, accolta dal Dipartimento regionale alla Salute con la convocazione del vertice a Catanzaro. C'e' stata una discussione sulle varie problematiche e si e' preso atto dell'estrema dinamicita' dei vertici regionali nell'affrontare i problemi di ortopedia e traumatologia per meglio razionalizzare la rete regionale al fine di garantire una migliore assistenza, pur nelle ristrettezze dettate dal piano di rientro, con molti punti di discussione all'ordine del giorno, tra cui la qualita' e la sicurezza delle prestazioni, il confronto con l'Universita', le disponibilita' materiali e le prestazioni ambulatoriali. E' stata alla fine creata una commissione ristretta che dovra' ora redigere un piano operativo e di cui fanno parte, tra gli altri, lo stesso Barilaro; il rappresentante del sindacato di categoria il dott.Gaetano Topa, un direttore generale di azienda ospedaliera ed un direttore generale di azienda sanitaria.

Garritano (Cisl) “Vergognoso ritardo nelle spettanze agli LSU di Carolei”

14 gen 10 “Ancora una volta siamo costretti a stigmatizzare con forza il deprecabile comportamento del Comune di Carolei nei confronti degli lsu-lpu dallo stesso utilizzati”. Lo dichiara Francesco Garritano Segretario Provinciale della FELSA CISL di Cosenza “L’Amministrazione Comunale di Carolei, da pochi mesi insediata, – aggiunge Garritano– ha perso l’ennesima occasione per dimostrare sensibilità ed etica nei confronti degli lsu-lpu che ormai da più di dieci anni vengono utilizzati a costo zero. Tutto ciò peraltro in stridente contrasto con le rispettive dichiarazioni del periodo elettorale, quando venivano date ampie assicurazioni sulla particolare attenzione da riservare alle questioni sociali. Nella mattinata di giovedì 14 febbraio si è tenuta una assemblea con i lavoratori interessati i quali hanno giustamente rivendicato il loro sacrosanto diritto a ricevere le spettanze dovute in modo puntuale. L’amministrazione Comunale di Carolei, secondo Francesco Garritano, da più anni, in modo cinico e deprerovole continua a retribuire i lavoratori interessati sistematicamente con mesi di ritardo senza alcuna giustificazione. A conferma di quanto evidenziato, ancora oggi gli lsu-lpu di Carolei sono in attesa di vedersi accreditati la mensilità del mese di novembre nonostante il comune abbia in cassa già dal mese di Agosto le risorse economiche necessarie accreditate in anticipo dalla Regione Calabria. Problematica questa che risale già dalla precedente Giunta e che ad oggi ancora, nonostante le rassicurazioni pervenute da più parti, non si intravede soluzione. Come Sindacato – continua Garritano - riteniamo doveroso un intervento sia del Sig. Prefetto e sia della Regione Calabria affinché intervengano i maniera ferma e decisa nei confronti dell’Amministrazione di Carolei in modo da individuare una soluzione definitiva al problema dei pagamenti degli lsu-lpu interessati, soprattutto tenendo ben presente che si tratta di lavoratori precari, percettori di sussidio e che ha volte è unica fonte di sostentamento. Come Sindacato, consapevole delle sofferenze e della drammaticità quotidiana in cui versano questi lavoratori, qualora non si dovessero intravedere risultati immediati su tale vicenda saremo pronti ad intraprendere tutte le iniziative del caso”.

Fiom denuncia, la Sielte scarica la crisi sui lavoratori licenziando, 16 ore di sciopero

14 gen 10 E’ gravissimo ciò che si è verificato il 28 Dicembre 2009 nella trattativa Sindacato- Sielte - Governo tenutasi presso il Ministero del Lavoro a Roma. L’Azienda rigettando tutte le proposte avanzate unitariamente dal Sindacato, ha deciso unilateralmente di varare un piano di licenziamenti di massa”. Lo denuncia il segretario della Fiom regionale Mariio Sinopoli. “Ormai –spiega Sinopoli- si delinea sempre con più nettezza la strategia che le imprese italiane hanno scelto per fuoriuscire dalla crisi economica: approfittare della stessa per risanare i bilanci e procedere a vere e proprie ristrutturazioni produttive scaricando sui lavoratori e sui ceti più deboli, soprattutto del Mezzogiorno, i costi di una crisi che i lavoratori non hanno creato e che invece stanno già pagando pesantemente sia sul piano del reddito sia soprattutto su quello occupazionale. Se il 2009 è stato un anno terribile per i lavoratori italiani colpiti drasticamente dalla chiusura di siti produttivi, Cassa Integrazione e licenziamenti, il 2010 rischia di essere perfino peggiore. Del resto il “buon” esempio ha incominciato a darlo la FIAT con la preannunciata chiusura dello stabilimento siciliano di Termini Imerese chiusura che comporterà il licenziamento di migliaia di lavoratori. Lo stesso vale per le migliaia di licenziamenti effettuati dall’Alcoa in Sardegna, da Agile-Eutelia da Fincantieri e da centinaia di Aziende sparse in tutta Italia. La Sielte si è accodata a questo andazzo, preannunciando la messa in mobilità e il licenziamento di oltre 550 lavoratori per la maggior parte collocati nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria. Per capirci, per quanto riguarda i cantieri chiusi la Sielte ha rifiutato, a differenza di altre Aziende del settore, di utilizzare la Cassa Integrazione in deroga concessa dal Governo con la messa in Mobilità di tutti i lavoratori e relativo licenziamento. Ebbene il 40% di questi lavoratori sono calabresi, provenienti dai cantieri di Cosenza, Lamezia, Catanzaro, Crotone e Vibo. Ma anche i licenziamenti previsti per i cantieri aperti colpiscono pesantemente i lavoratori dei cantieri di Catanzaro, Reggio Calabria, Gioia Tauro e Locri. Tutto questo è inaccettabile soprattutto perché si taglia in un settore che ha grandi potenzialità di mercato con investimenti massicci preannunciati dal governo sulla Banda Larga e più in generale sul settore delle Telecomunicazioni. I lavoratori e il Sindacato si opporranno duramente a questa scelta scellerata della Sielte. Se l’Azienda pensava di intimidirci e spaventarci ha proprio sbagliato i conti. La nostra risposta sarà dura e immediata . Il Coordinamento regionale delle RSU delle Sielte riunitosi a Lamezia ha giudicato inaccettabile e da respingere questo provvedimento della Sielte, ha dichiarato una settimana di mobilitazione e di lotta di tutti i lavoratori del settore degli appalti telefonici. Si parte subito con un pacchetto di 16 ore di sciopero, articolato con 2 ore giornaliere ad inizio turno dall’11 al 14 gennaio e 8 ore per venerdì 15 in contemporanea allo sciopero di tutti i cantieri del gruppo Sielte in Italia. La mobilitazione sarà accompagnata dalle assemblee dei lavoratori in tutti i cantieri calabresi, da presidi e sit-in sotto le prefetture e da una manifestazione regionale che terremo Venerdì 15 Gennaio sotto la sede del governo regionale a Catanzaro per chiedere al Presidente Loiero e all’Assessore alle Attività Produttive Sulla, di stare a fianco dei lavoratori calabresi degli appalti telefonici che lottano per salvare il posto di lavoro in un settore vitale per l’ammodernamento infrastrutturale della nostra regione. La nostra lotta andrà avanti finchè l’Azienda non ritirerà i licenziamenti e tornerà a sedersi al tavolo della trattativa al Ministero.

Iniziative sull’acqua pubblica del coordinamento Bruno Arcuri ad Acri e Lamezia

14 gen 10 Dopo i due incontri dell’11 e 12 gennaio “Acqua pubblica (ancora) si può” tenutisi ad Acri e Lamezia Terme, il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” tira le somme. Anzitutto sono da evidenziare le numerose adesioni formali all’iniziativa di Acri da parte dei sindaci della provincia cosentina (almeno una cinquantina, secondo l’assessore Aiello), i quali iniziano a muoversi concretamente, come mostra la delibera per l’acqua pubblica approvata pochissimi giorni fa nel capoluogo bruzio. È da sottolineare inoltre il legame rafforzato tra il Coordinamento e la CGIL nel condurre la battaglia per la ripubblicizzazione, e va rimarcato, come è stato mostrato con dati reali dai tecnici chiamati ad intervenire dal Coordinamento, che una gestione pubblica efficiente dell’acqua in Calabria non solo è possibile, ma in alcune sedi, prima che subentrasse la Sorical, era già realtà. Non poche sono tuttavia le questioni aperte, ad iniziare dal fatto che sia l’Ass. Greco che l’Ass. Incarnato, anche se con toni diversi, ci hanno riferito che dall’abbraccio con la Veolia (il partner privato della Sorical) non ci si può divincolare. Ci sarebbero penali altissime (250 milioni secondo Greco). Eppure, se un contratto non è rispettato, quanto può costare rescinderlo? In questi primi cinque anni di gestione la Sorical era obbligata ad investire quasi 100 milioni di € negli Acquedotti Calabresi. Lo ha fatto? Questa domanda attende ancora una risposta chiara, così come quella relativa alle garanzie sul mutuo da 240 milioni di € con la banca irlandese Depfa Bank, che ci auguriamo siano tutte a carico del privato. È nostra intenzione inoltre approfondire la questione emersa riguardo agli aumenti tariffari ai comuni, superiori a quanto previsto dalle delibere CIPE. Continueremo a lavorare per una gestione trasparente della risorsa acqua. Il contesto non è favorevole, perché le SpA che la gestiscono non agiscono nell’ambito del diritto pubblico, ed il contrario della parola “pubblico” è “segreto”, ancor prima che “privato”. La nostra prospettiva è però quella di riappropriarci dei beni comuni, per diventarne pienamente responsabili, come unica possibilità di riscatto per la nostra Regione.

Le condoglianze del Presidente Oliverio al giovane di Laino scomparso in Cile

14 gen 10 Impossibilitato a causa di improvvisi impegni istituzionali a partecipare ai funerali svoltisi oggi pomeriggio a Laino Borgo, il Presidente della Provincia di Cosenza. on. Mario Oliverio, ha espresso, attraverso un telegramma, il suo cordoglio e la sua vicinanza ai familiari di Stefano Gioia, la giovane guida deceduta in Cile nei giorni scorsi mentre faceva rafting alla testa di un gruppo di turisti nel fiume Futaleufù, lungo la patagonica Carretera Austral, 1.500 km a sud di Santiago del Cile. “Di Stefano -ha scritto il Presidente Oliverio nel telegramma- ci rimarranno per sempre la grande generosità e l’altruismo, sentimenti grazie ai quali, prima di morire, egli ha salvato alcune persone che erano cadute in acqua”. “Laino Borgo, i suoi familiari, gli amici e l’intera comunità –ha concluso Oliverio- non dimenticheranno mai un giovane ed uno sportivo come Stefano, il suo entusiasmo, la sua forza, la sua abilità e il suo grande amore per la natura e per la sua terra. Ai familiari e al sindaco e alla comunità di Laino Borgo giungano le mie più sincere e sentite condoglianze per la grave perdita subita”.

Una serata in onore a John Francis Lane il 17 a Rovito

14 gen 10 J.F.L. An english gentleman in Rome è il titolo della serata in onore di John Francis Lane fissata per domenica 17 alle ore 18,00 al Teatro Comunale di Rovito. L’appuntamento organizzato dal Cineforum Falso Movimento e da Eunoè s.r.l. ha in sé tutte le premesse per trasformarsi in un piccolo evento ricco di suggestioni e probabilmente memorabile. L’idea di dedicare un incontro al giornalista inglese è venuta ad Ugo G. Caruso, cosentino da oltre trent’anni residente a Roma, storico del cinema che per anni ha condiviso l’attività di critico cinematografico militante nella capitale con Lane, prima che questi, nel 1994, per molti versi sorprendentemente si trasferisse nell’hinterland cosentino e più esattamente a Rende. Prima del suo crepuscolare approdo calabrese del quale peraltro si dichiara felicissimo, pur senza rinunciare al suo punto di vista sulla nostra controversa realtà, Lane è stato per anni un testimone d’eccezione della vita culturale e mondana del nostro paese. Trasferitosi da Londra a Roma nel 1951, dopo un intenso soggiorno nella Parigi del dopoguerra, ha svolto il ruolo di corrispondente per molte prestigiose testate d’oltremanica, come il News Cronicle, il Times, il Sunday Times, il Guardian, riferendo ai suoi connazionali su quanto di più importante accadeva da noi in ambito artistico, teatrale, e soprattutto cinematografico. Proprio in questa veste Lane strinse amicizia con molti registi italiani finendo col prestarsi con divertita disponibilità ad una serie di brevi ma memorabili apparizioni. A documentare questa singolare filmografia in apertura sarà proposto uno special realizzato nel 2002 da Nicoletta Nesler per Rai International e significativamente intitolato Una vita in cameo contenente una lunga intervista al critico britannico oltre a materiali audiovisuali a suo tempo compilati dal filmaker cosentino Orazio Garofalo. La sensazionale carrellata testimonia non solo del rapporto privilegiato che Lane ebbe con Fellini, curando tra l’altro l’edizione inglese de La dolce vita ma pure con Monicelli e Risi, Ferreri e Pasolini, Bene e Petri, Salce e i Taviani, Freda e Rosi, Cavani e Wertmuller, figurando tra autentici mattatori come Totò e Peppino De Filippo, Gassman e Tognazzi. Non mancano le puntate nel teatro con La vedova scaltra di Goldoni per la regia di Enriquez con Valeria Moriconi e Paolo Ferrari o un classico del piccolo schermo, Il Circolo Pickwick di Dickens diretto da Gregoretti. Osservatore acuto e ironico delle abitudini italiche e dell’evolversi dei nostri costumi, Lane sarà sollecitato da Caruso ad attingere alla sua formidabile miniera di aneddoti con l’intento di evocare le stagioni migliori del nostro cinema, l’epopea di Via Veneto e della “Hollywood sul Tevere” senza trascurare l’importante cinematografia britannica coeva. Insomma, una serata densa, suggestiva, “old fashion”, irripetibile e dunque da non perdere.

Provincia di Crotone chiede collegamento Petilia Unical

14 gen 10 “La Provincia di Crotone si attiverà immediatamente nei confronti della Regione Calabria in modo tale che il collegamento Petilia Policastro-Università della Calabria, effettuato dalle Ferrovie della Calabria, venga al più presto riattivato”. È quanto sostenuto da Pietro Caligiuri, presidente della III^ Commissione consiliare, al termine dell’incontro tenutosi questa mattina, nella sala dei Gruppi, a cui hanno partecipato il consigliere provinciale Antonio Scigliano, Barberio e Mongiardi (per le Ferrovie della Calabria), l’assessore comunale di Petilia Policastro Luigi Carvelli ed il consigliere comunale petilino Mario Carvelli. L’autobus in questione, soppresso nel 2007 aveva frequenza quotidiana ed era utilizzato dagli studenti universitari di 6 comuni del crotonese. La cancellazione della corsa -è stato sottolineato- ha causato gravi disagi agli studenti. Il presidente della Commissione Trasporti Pietro Caligiuri si è impegnato a richiedere un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi nonché con i dirigenti regionali del settore. Il consigliere provinciale Scigliano, dal canto suo, ha proposto di chiedere ai comuni di Cotronei, Mesoraca, Petilia Policastro, Roccabernarda, San Mauro Marchesato, Santa Severina, apposite delibere consiliari per richiedere una nuova autorizzazione sul percorso Petilia- Bivio Calusia tra la strada statale 107 e Cosenza.

Spiava la moglie col cellulare truccato, bancario denunciato a Bovalino

14 gen 10 Un dirigente bancario cinquantenne di Bovalino (Rc) è stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Locri perchè per oltre 2 anni avrebbe intercettato illegalmente telefonate ed sms in entrata ed uscita sul cellulare della moglie. Alla donna, una casalinga, nel 2007, il coniuge, evidentemente troppo geloso, regalò un telefonino dotato di un particolare software in grado di spiare le comunicazioni. Troppe strane coincidenze hanno insospettito l'ignara moglie dell’impiegato che si è rivolta ai Carabinieri i quali sono venuti a capo della singolare vicenda.

Operaio arrestato dai Carabinieri a S.Maria del Cedro

14 gen 10 Nell’ambito del controllo straordinario del territorio i Carabinieri della stazione di Santa Maria del Cedro nel corso del servizio perlustrativo, hanno rintracciato e tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’autorità giudiziaria in data odierna, Alessandro D’amato, 35 anni operaio di Praia a mare, con precedenti penali in manette a seguito delle condanne avute per le investigazioni intraprese, condotte ed apportate alla medesima autorita’ giudiziaria dai militari di Praia e che hanno dimostrato le sue responsabilita’. D’Amato negli anni 2008-2009 spacciò alcuni grammi di sostanza stupefacente leggera del tipo marijuana ed hashish. L’arrestato, espletate le formalita’ di rito, e’ stato tradotto presso il carcere di Paola a disposizione delle autoritò competenti.

Giovane deferito dai CC a Praia per droga

14 gen 10 Un giovane A.D. di 25 anni di Praia è stato deferito in stato di libertà dai carabinieri della locale stazione per detenzione di sostanza stupefacente. Il giovane, già avvisato oralmente dalla P.S., dopo una perquisizione è stato torvato in possesso di 2 involucri contenenti circa tre grammi di hashish

Due arresti per estorsione a Rocca Bernarda

14 gen 10 Sono finiti in manette Ammirati Rosetta 38 anni, disoccupata e già nota alla forze dell'ordine assieme a suo marito, Seceleanu Ionut, 28enne di origine rumena, anch'egli nullafacente. Le accuse nei loro confronti sono di estorsione ai danni di un operaio forestale. Da tempo infatti, la coppia minacciava l'operaio che stanco delle continue pressioni ha denunciato l'accaduto ai Carabinieri che hanno prontamente avviato le indagini. Grazie anche alla collaborazione di alcuni militari in borghese dell'aliquota operativa della compagnia di Petilia Policastro sono iniziati una serie di pedinamenti che hanno portato all'accertamento dei fatti denunciati dall'operaio. La svolta è arrivata questa mattina quando, dopo aver notato l'operaio forestale nei pressi dell'abitazione di uno dei due aguzzini il cui comportamento è apparso subito sospetto. I due infatti si sarebbero prima fermati all'ufficio postale e poi sono entrati in un negozio di elettrodomestici del paese. I due sono stati fermati con addosso la somma di tremila euro in contanti. La tempestività dei militari ha permesso di recuperare anche il denaro che avevano speso, e i soldi utilizzati per il pagamento di una lavatrice nonchè un bonifico all'estero. I due arrestati, portati in caserma, sono stati tradotti nelle carceri di Crotone e Castrovillari (Cs), a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Scaricavano rifiuti speciali, un arresto a Briatico

14 gen 10 I Carabinieri della Stazione di Briatico hanno arrestato Salvatore Interdonato, operaio, 47 anni, noto alle forze dell’ordine, mentre, in compagnia di un’altra persona, F.C. di 65, anch'egli operaio, stava scaricando in un terreno abbandonato nelle campagne, 8 quintali di rifiuti speciali costituiti da calcinacci, mattonelle ed altro materiale di risulta di lavorazioni edili. Il tutto senza autorizzazione ed in violazione alla normativa ambientale. I due sono stati sorpresi da una pattuglia di Carabinieri in servizio nella zona mentre erano intenti a disfarsi dell’ingombrante carico e, quando i militari hanno chiesto l’esibizione della documentazione attestante la legittimità del trasporto e soprattutto dello smaltimento di quelli che sono a tutti gli effetti rifiuti speciali, non hanno saputo cosa rispondere. Per Interdonato, gravato già da numerosi precedenti di polizia ed ex-avvisato orale, è quindi scattato l’arresto con l’accusa della violazione delle normative ambientali e delle recenti disposizioni sull'emergenza rifiuti in Calabria, mentre il suo collega, incensurato, è stato denunciato a piede libero. Per lo stesso reato in concorso è stato denunciatoe A.L., titolare della società proprietaria del mezzo utilizzato dai due per smaltire illegalmente il materiale di risulta.

Scassinavano pizzeria, due arresti a Reggio

14 gen 10 Grazie alla collaborazione di alcuni cittadini che hanno segnalato alla Sala Operativa della Questura due persone sospette che armeggiavano intorno all'ingresso di una pizzeria di via Gebbione, gli agentie del Nucleo Volanti di Reggio Calabria hanno tratto in arresto due cittadini marocchini. Si tratta di Youness Elghali di 35 anni e e Ben Jamin Asrarem di 30, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, per i reati di furto aggravato, danneggiamento e porto abusivo di arma bianca. Mezz'ora dopo mezzanotte, la Sala Operativa, a seguito di segnalazione sulla linea "113", ha inviato un equipaggio delle volanti sul posto. I poliziotti hanno sorpreso due persone che stavano scassinando l'ingresso dell'esercizio commerciale e che alla vista degli agenti hanno tentatoo di sbarazzarsi di un coltello a serramanico cercando di nascondersi. I due malfattori sono stati prontamente bloccati e resi inoffensivi ed accompagnati presso gli uffici della Questura ove venivano dichiarati in arresto e custoditi nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo. Il coltello a serramanico e' stato sottoposto a sequestro.

Controlli dei Nas sulla macellazione, chiusi impianti e sequestrati insaccati

14 gen 10 I Carabinieri dei Nas di Catanzaro, nell’ambito delle attività di controllo della salubrità delle carni e del contrasto alla macellazione abusiva, hanno denunciato negli ultimi giorni 11 persone, chiuso 7 impianti di macellazione e sequestrato 200 capi di bestiame e oltre 12 tonnellate di carne in tutto il teritorio italiano. Le principali irregolarità riscontrate riguardano l’utilizzo di locali non autorizzati alle operazioni di lavorazione delle carni, o privi dei requisiti minimi igienico-sanitari, e lo stoccaggio di prodotti privi delle indicazioni riguardanti la rintracciabilità o tenuti in cattivo stato di conservazione. A Catanzaro è stato chiuso un deposito di materie prime utilizzate per la produzione di insaccati, avviato senza denuncia di inizio attività alla competente Autorità Sanitaria. Anche a Potenza è stata sospesa l’attività di un stabilimento di macellazione di carni per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali. A Mileto nel vibonese i Nas, unitamente al servizio veterinario, hanno posto sotto sequestro amministrativo un’azienda per la lavorazione di scarti animali: pellame e budella per insaccati. Secondo quanto sarebbe emerso durante i controlli dei Nas, l'azienda operava senza le prescritte autorizzazioni.

 

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