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Notizie di cronaca

 

 

Segnale Rai assente a Diamante, il sindaco protesta con Rai Way

07 gen 10 Il Sindaco di Diamante, Ernesto Magorno e l’Assessore alla Cultura, alle Politiche Sociali ed alla Pubblica Istruzione., Battista Maulicino, hanno inviato una lettera a RAI Way, la società che si occupa degli impianti e delle infrastrutture di trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica della RAI, nella quale si legge: “Intendiamo segnalare e denunciare i gravi disagi a cui sono sottoposti da diverso tempo numerosi cittadini della nostra Città che riscontrano enormi difficoltà nella corretta ricezione dei programmi RAI. Molti utenti di Diamante, a motivo delle particolari caratteristiche del territorio ricevono il segnale RAI dalla Campania che, com’è noto, ha già effettuato il passaggio dal sistema analogico a quello del digitale terrestre. Nonostante molti di questi cittadini si siano comunque muniti, acquistandoli, degli appositi decoder per il digitale terrestre o siano già forniti di televisori già predisposti di decoder integrato, non riescono ugualmente a vedere correttamente i programmi RAI, mentre in molti casi non hanno particolari difficoltà nella ricezione delle emittenti private. Appare quindi particolarmente iniquo, e oggetto di vibrate proteste da parte dei cittadini, il fatto che numerose famiglie che regolarmente pagano il canone e che oltremodo si sono sottoposte ad ulteriori spese per poter adeguare i propri strumenti di ricezione, pur non essendo ancora la Calabria passata al digitale terrestre, non possano usufruire dell’importante servizio pubblico televisivo della RAI. Chiediamo con forza, pertanto, facendoci interpreti dei sentimenti di molti nostri concittadini, che si sentono considerati consumatori di “Serie B” e che per tale motivo sono fortemente indignati, che RAI Way disponga al più presto dei necessari accorgimenti tecnici e disponga al più presto le strutture necessarie affinché tutti i cittadini di Diamante possano regolarmente usufruire della ricezione dei canali della RAI e non siano ulteriormente penalizzati vedendo negati i propri diritti.”

Sequestrarono e torturarono donna russa, coniugi rinviati a giudizio a Vibo

07 gen 10 Sequestro di persona, torture fisiche e psicologiche. Sono questi ed altri i reati che il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Fabrizio Garofalo ha contestato a due coniugi di Vibo Valentia al termine della chiusura delle indagini preliminari. I due, G.D.G e C.D.R un ex poliziotto ed una insegnante, rispettivamente di 58 e 56 anni, secondo l’accusa, avrebbero privato della libertà personale R.G. di 45 anni, cittadina russa, ritenendola responsabile di avere asportato loro la somma di 2600 euro, e con brutali insulti e minacce. I fatti risalgono al 18 agosto del 2007. Allora la coppia avrebbe costretta la donna a salire sulla loro auto e l’avrebbe accompagnata nella sua abitazione dove, per circa tre ore, mediante reiterati insulti, minacce ed altri generi di violenza, sconfinate in vere e proprie torture fisiche e psicologiche, avrebbero cercato di costringerla a confessare dove aveva nascosto il denaro e a restituirlo. La straniera, dopo essersi fatta medicare, con in mano un certificato medico , si è recata presso la stazione dei carabinieri di Vibo Valentia dove ha denunciato i fatti. Da qui l’apertura delle indagini che hanno a distanza di oltre due anni indotto il pm Garofalo a chiedere il rinvio a giudizio dei due coniugi.

Racket in azione a Reggio, due intimidazioni

07 gen 10 Due intimidazioni sono state compiute ieri sera a Reggio Calabria, nel quartiere Santa Caterina, contro altrettanti esercizi commerciali. Davanti all'ingresso di un supermercato è stata lasciata una bottiglia incendiaria alla quale, però, non è stato dato fuoco. Un analogo episodio ha interessato una pescheria e anche in questo caso la bottiglia incendiaria non è stata data alle fiamme. Sui due episodi indagano i carabinieri. L'ipotesi che viene fatta è che le due intimidazioni, considerate due "avvertimenti" contro i titolari degli esercizi commerciali presi di mira, si colleghino al racket delle estorsioni. Domenica scorsa, giorno in cui è stato compiuto l'attentato dinamitardo contro la Procura generale, era stata compiuta un'intimidazione, ai danni anche in questo caso del titolare di una pescheria, distrutta da un incendio doloso, nello stesso quartiere di Santa Caterina. Le due intimidazioni di ieri sera giungono a poche ore dalla riunione di coordinamento delle forze di polizia, fissata per oggi pomeriggio, sull'attentato contro la Procura generale presieduta dai Ministri dell'Interno e della Giustizia, Maroni e Alfano.

Perde il lavoro e protesta davanti Prefettura Reggio

07 gen 10 "Sono l'unico dipendente del Comarc e protesto per chiedere di essere riassunto per garantire un futuro alla mia famiglia". Antonio Quattrone sta protestando da stamane davanti alla sede della Prefettura di Reggio Calabria contro il suo licenziamento dal Consorzio mercato agricolo alimentare. Quattrone regge un cartello con su scritto "Licenziato dal Comarc dopo 20 anni chiedo lavoro per sostenere la mia famiglia. Riassumetemi". "Dal 7 novembre scorso - dice - sono stati licenziato dopo tanti anni e la mia protesta andrà avanti ad oltranza fino a quando non otterrò delle risposte". Assieme a Quattrone, davanti alla sede dell'ufficio di governo, c'é anche il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza, Demetrio Costantino, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio. In prefettura, nel pomeriggio, si terrà il vertice investigativo sull'attentato di domenica scorsa contro la Procura generale di Reggio presieduto dai ministri dell'Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano.

Danneggiano auto in sosta, cinque denunce a Petilia Policastro

07 gen 10 Cinque giovani di Petilia Policastro (Kr) sono stati denunciati in stato di liberta' dai carabinieri della locale compagnia con le accuse di danneggiamento e favoreggiamento. Si tratta di tre diciottenni e due diciassettenni, operai e studenti, tutti incensurati e di buona famiglia, che alcune notti addietro avrebbero danneggiato una serie di autovetture parcheggiate nel centro di Petilia Policastro. A conclusione di complesse indagini, con l'ausilio di testimonianze e dei filamti di alcune telecamere di sicurezza, i carabinieri hanno accertato che il branco, nella notte tra il 20 e il 21 dicembre scorsi, dopo aver trascorso una serata in un pub del paese, avrebbe preso di mira alcune auto di residenti della zona centrale di Petilia Policastro danneggiandole.

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