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Proteggono boss latitante, dei arresti dei CC

 

 

Proteggono boss latitante, sei arresti dei CC tra Calabria e Toscana

23 feb 10 Favoreggiamento personale del latitante Giuseppe Spagnolo, ritenuto dagli inquirenti esponente di spicco della cosca della 'Ndrangheta 'Farao-Marinicola' attivo nella zona di Cirò a Crotone e arrestato il 13 maggio del 2008. Con questa accusa, i carabinieri del comando provinciale di Lucca e di Crotone hanno dato esecuzione questa mattina a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di sei persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Firenze. Il reato di favoreggiamento è aggravato dall'aver agevolato un'associazione di tipo mafioso. Gli arresti sono stati effettuati dai militari del nucleo operativo di Lucca e Crotone nelle province di Lucca, Crotone, Prato e Firenze. Prima e dopo l'arresto del boss, le indagini cercavano di identificare tutti coloro che avevano offerto una qualsiasi forma di sostegno a Spagnolo, sia in Toscana che in Calabria. È stato così ricostruito uno spaccato di organizzazione mafiosa che ruotava attorno alla latitanza del boss, in diversi modi: dal fornire al boss alloggio, denaro, auto e documenti falsi, fino a ruoli più decisionali, funzionali agli interessi della cosca. Sono così stati raccolti elementi a carico di sei persone, tra cui una donna, tutte indagate per aver favorito la latitanza di Spagnolo, con l’aggravante di aver così agevolato le attività della cosca della 'ndrangheta, permettendo a uno dei suoi capi di continuare ad esercitare i compiti di direzione delle strategie criminali.

In manette sono finiti: Franco Cosentino, nato a Cirò Marina, di 36 anni, residente in Calabria; Vincenzo Anania, nato a Cirò Marina, di 39 anni, residente a Capannori; Nicodemo Benvenuto, nato a Cirò Marina, di 56 anni, residente a Campi Bisenzio; Francesco De Leo, nato a Cirò Marina, di 45 anni, residente in Calabria; Rosario Tosto, nato a Umbriativo (Cz), di 42 anni e residente in Calabria. Ai domiciliari Rosanna Russo Leto, di 37 anni, residente a Prato, perchè da poco madre.

 

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