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Scomparso a Roma Costantino Belluscio

 

E’ scomparso a Roma, Costantino Belluscio

11 feb 10 E’ morto, nella sua casa romana, Costantino Belluscio, aveva 80 anni. Nato il 4 marzo 1930 a Cervia da famiglia calabrese, laureato in Giurisprudenza, era giornalista professionista dal luglio del 1959. Negli anni dell’università è stato parte attiva nelle rivolte studentesche di Napoli contro l’arroganza dei baronati. Ha collaborato, come capo del servizio stampa e pubbliche relazioni, con i ministri Tremelloni al Tesoro, alle Finanze e alla Difesa; Lami Starnuti all'Industria e Commercio e alle Partecipazioni Statali, Saragat agli Esteri. È stato anche capo ufficio stampa di Saragat Presidente della Repubblica. Dopo pochi mesi dalla cessazione del mandato presidenziale di Saragat, si presenta candidato nel collegio della Calabria per il Partito Socialista Democratico Italiano e dal 1972 al 1987 è stato deputato al Parlamento. Nel 1975 viene eletto per la prima volta sindaco di Altomonte a capo di una lista che si è opposta al potere dei partiti, compreso il suo, è stato riconfermato in tutte le successive elezioni, fino alla elezione del 2001. Sciolto il Consiglio Comunale nel 2004, non ha potuto riproporre la candidatura a sindaco per aver raggiunto il numero massimo dei mandati previsti dalla legge.

Con Costantino Belluscio scompare una delle figure più rappresentative della politica Calabrese. Lo afferma il coordinatore del Psdi in Calabria, Francesco Santoianni commentando la scomparsa di Costantino Belluscio. Giovanissimo, insieme con gruppi di coetanei, ha partecipato alla Resistenza in Toscana ed ha contribuito ad aprire nel 1944 le prime sezioni del Partito Socialista di Unità proletaria nella Val di Cecina in provincia di Pisa.. In Calabria ha negli anni ’50 partecipato nella piana di Sibari alla occupazione delle terre del barone Longo e della famiglia Toscano. Negli anni dell’università è stato parte attiva nelle rivolte studentesche di Napoli contro l’arroganza dei baronati. Nel 1951 svolge una inchiesta sul malessere universitario per conto del Partito Socialista e sulla base di questo lavoro viene chiamato a collaborare al quotidiano AVANTI !,organo socialista., dove ha ricoperto l’incarico di capocronista della edizione di Napoli. Uscito dal Partito Socialista nel 1956, dopo l'occupazione da parte dei sovietici dell' Ungheria, dopo una breve permanenza a IL MATTINO di Napoli dove Giovanni Ansaldo gli ha affidato il ruolo di inviato speciale e di articolista di terza pagina, è entrato a far parte della Redazione de LA GIUSTIZIA, quotidiano del Partito Socialista Democratico Italiano, partito fondato da Giuseppe Saragat. In questo giornale è stato responsabile dei servizi sindacali, esteri ed interni. Nel 1957 è passato alle dipendenze della maggiore agenzia giornalistica di informazioni, l'ANSA, dove è stato utilizzato nel settore delle informazioni politico-parlamentari, fino a diventare, nel 1962, responsabile del servizio. In quegli anni collabora con i quotidiani IL GIORNO, IL CORRIERE DELLA SERA, LA VOCE ADRIATICA, e con i settimanali EUROPEO, VITA, IL SETTIMANALE. Nel 1964 passa alla Radiotelevisione italiana dove svolge funzioni di redattore capo centrale e di inviato speciale in Italia e all'estero. Eletto Saragat Presidente della Repubblica, viene chiamato al Quirinale prima come addetto stampa del Presidente e , negli ultimi 4 anni del mandato, come Segretario Particolare del Capo dello Stato. Dopo pochi mesi dalla cessazione del mandato presidenziale di Saragat, si presenta candidato nel collegio della Calabria per il Partito Socialista Democratico Italiano e dal 1972 al 1987 è Deputato al Parlamento. Dopo pochi mesi dalla cessazione del mandato presidenziale di Saragat, si presenta candidato nel collegio della Calabria per il Partito Socialista Democratico Italiano e dal 1972 al 1987 è Deputato al Parlamento. Membro delle Commissioni Difesa, Interni ed Esteri, ha ricoperto l'incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale prima e al Ministero degli Affari Esteri dopo, rispettivamente con delega al controllo degli Enti Previdenziali, alla contrattazione pubblica e privata, alla riforma del ministero, di delegato per il problema della previdenza al Consiglio dei Ministri degli Affari Sociali della CEE durante il semestre italiano nel 1980; agli Affari Culturali e alla collaborazione scientifica del Ministero degli Esteri. Sia come Sottosegretario di Stato al Lavoro che come Sottosegretario di Stato agli Esteri, ha rappresentato i rispettivi Ministeri al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, al Comitato Interministeriale Prezzi e al Comitato Interministeriale per la promozione Industriale. Come sottosegretario di Stato agli Esteri ha avuto la delega per la Cooperazione Culturale e Scientifica nonché per i rapporti economici tra l'Italia e i Paesi dell'OCSE. Ha preso la parola all'Assemblea dell'ONU sui problemi relativi agli aiuti ai Paesi sottosviluppati e sui problemi dei rifugiati. Come membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha compiuto missioni nella Cina popolare, Africa e Americhe. In Africa ha svolto un'inchiesta umanitaria sulla organizzazione degli aiuti italiani all'Etiopia, la Somalia e il Sud, dopo che il Parlamento aveva approvato una legge sua che concedeva tre mila miliardi contro la carestia in paesi africani. Ha inoltre rappresentato la Lega Internazionale dei Diritti dell'Uomo in numerose missioni all'estero. Eletto Sindaco di Altomonte in provincia di Cosenza nel 1975 a capo di una lista che si è opposta al potere dei partiti, compreso il suo, è stato riconfermato in tutte le successive elezioni, fino alla elezione del 2001. Ha trasformato un centro agricolo di antiche tradizioni, ma dimenticato ed abbandonato, in un centro culturale di spessore nazionale, che è oggi una grossa realtà del Mezzogiorno. Ha rispristinato la Cattedrale gotica di S.Maria della Consolazione del 1225 dopo 50 anni dalla chiusura e dal completo abbandono. Ha ricostruito il borgo medievale. Ha restaurato la Torre Pallotta del 1200. Ha aperto ben 4 musei e altri due sono in preparazione. Nel Museo Civico, aperto tutto l'anno e tutti i giorni, sono ricoverate le opere d'arte da lui ritrovate in grotte e scantinati, tra cui tavole di Simone Martini, Bernardo Daddi, Solimena, Negroni, nonché sculture di Tino da Camaino e Nicola Pisano, per non citare che i maggiori autori. Ha rispristinato antichi conventi. In uno è la sontuosa sede municipale; in un altro è il Museo Civico e la sede della Biblioteca "The memorial Jane Gaspero Library of Children", che l'editore statunitense Josh Gaspero ha voluto istallare ad Altomonte per onorare la madre, destinandola all'infanzia del Mezzogiorno. Nella Torre Pallotta è il Museo Azzinari, che raccoglie le opere personali del maestro calabrese. A Palazzo de' Giacobini è infine il Museo Rincicotti, dove sono raccolte molte opere del maestro veneto. Sono in via di realizzazione il Museo dell'alimentazione . Se non si fosse interrotto il suo mandato amministrativo avrebbe realizzato il museo dell'energia che sarebbe sorto nell'area industriale nei pressi della Centrale EDISON. Ha allestito nel borgo medievale una serie di botteghe artigiane risvegliando con ciò l'interesse per i vecchi mestieri oramai abbandonati, tra cui la scuola di ricamo Pancaro e la scuola di mosaico e pittura bizantina del maestro Drobuniku, un albanese trasferitosi in Italia con l'emigrazione del 1990. Ha costruito tra le case del centro storico il teatro greco di 1200 posti a sedere, 24 camerini, 2 cameroni per i cori e il golfo mistico per orchestra, dove ogni anno si svolgono il Festival del teatro scuola a maggio, il Festival delle scuole di danza a giugno, il Festival del Rock a luglio e il Festival Mediterraneo dei Due Mari,ora Festival Euromediterraneo, ad agosto. Ha allestito due biblioteche, una corrente e una storica, oltre a quella americana che , quando ha interrotto il mandato sindacale , era nei propositi che potesse raggiungere nel tempo i 60 mila volumi. Durante i mesi del festival Mediterraneo dei Due Mari, negli spazi culturali creati o recuperati cura l'allestimento di mostre di pittura e di scultura del legno e della pietra. Nel 1990 le 9 Regioni meridionali hanno designato Belluscio come miglior Sindaco del Sud per l'opera di promozione turistico-culturale. Nel 1991 ha avuto il premio dei Due Mari come miglior Sindaco calabrese. Recentemente si è dedicato particolarmente a stabilire raccordi con grandi e medie imprese nazionali ed estere per trasferire investimenti produttivi in Calabria, dimostrando non comuni doti manageriali. . Belluscio è insignito di varie onorificenze tra cui quella di GRANDE UFFICIALE al merito della Repubblica e quelle conferite dalla Regina Elisabetta d'Inghilterra, dal Negus di Etiopia, Ailes Selassie, e dai Presidenti della Jugoslavia, Polonia, Austria, Svezia, Danimarca, Albania, nonché quella da Papa Paolo Amministratore responsabile e dalle forti esperienze. Con una forte passione politica ed ideale si è impegnato con forza alla soluzione dei problemi della sua amata Calabria, non risparmiando energie. Ne ricorderemo sempre la sincera coscienza civica, il suo impegno politico a contribuire e a migliorare le coscienze dei Giovani e che sia di esempio per la Calabria intera.

E’ scomparso uno di quei calabresi che per anni, in posizioni di prestigio, prima come giornalista e primo collaboratore dell’ex presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, quindi come parlamentare, , e uomo di governo, ha ben rappresentato gli interessi della Calabria. Costantino Belluscio amava la sua regione e ne era ricambiato”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, associandosi al dolore della famiglia. “Per molti anni – ha aggiunto Loiero – in Parlamento ne ho apprezzato le qualità umane, culturali e politiche: democratico sincero, in cima ai suoi pensieri c’era sempre la sua terra, Altomonte e la Calabria. Per questo ritengo che oggi sia un giorno di lutto per tutti noi”.

Il presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Costantino Belluscio nel corso di un breve colloquio telefonico avuto nel pomeriggio di oggi con la figlia . “Con Belluscio -ha dichiarato Oliverio- se ne va un uomo di grande cultura, un giornalista e uno scrittore affermato, un attento conoscitore della realtà calabrese. Nel corso della sua vita ha vissuto le sue maggiori esperienze accanto agli esponenti politici più qualificati della seconda metà del ‘900, da cui ha tratto alimento per la sua intensa testimonianza politica, parlamentare, governativa e di operatore sociale e culturale nel Mezzogiorno e in Calabria, in cui è stato fiero protagonista, andando spesso controcorrente per affermare la sua natura di uomo ed intellettuale innamorato profondamente della verità e della libertà. La sua vasta cultura lo ha sempre guidato nelle scelte e nelle esperienze vissute, tant’è che è riuscito a trasformare un piccolo borgo medievale in un’apprezzata cittadina di cultura, centro di iniziative e di dibattito. Gli abitanti di Altomonte e quanti, come me, lo hanno conosciuto, lo ricorderanno sempre con profondo affetto e stima sincera”. “La sua scomparsa –conclude il presidente della Provincia di Cosenza- rappresenta una grave perdita per la provincia di Cosenza e per Calabria. Ai familiari giungano le mie più sentite e sincere condoglianze”.

Con la scomparsa di Costantino Belluscio la Calabria ed il Paese perdono un giornalista appassionato, un dirigente politico acuto, un uomo di governo lungimirante ed un sindaco fattivo – così Giacomo Mancini del PDL. Giornalista professionista dal 1959 lavora per le più prestigiose testate nazionali. Tra i più stretti e ascoltati collaboratori di Giuseppe Saragat al Quirinale. Viene eletto deputato del Partito Socialdemocratico Italiano nel 1972 e confermato fino al 1987. E’ prima sottosegretario al Lavoro e poi agli Esteri. Sindaco di Altomonte dal 1975 al 2001. Ha il grande merito di aver trasformato il suo paese in un centro culturale di spessore nazionale. Costantino Belluscio – ha continuato Mancini- è stato un grande uomo che come pochi si è speso fino alla fine, nonostante le sofferenze della malattia, al servizio della sua comunità e tra la sua gente. Ho vivo in me il ricordo di quando nel giugno scorso ho avuto il privilegio di parlare insieme a Lui nella splendida piazza di Altmonte. Anche in quella occasione volle ricordare con affetto il legame che lo univa a mio nonno Giacomo e a suo padre Pietro. Piango con commozione- ha concluso Mancini- la scomparsa e mi stringo al dolore dei tanti che hanno conosciuto le sue grandi qualità.

Salvatore Magarò, consigliere regionale della Calabria, ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Costantino Belluscio. <Scompare – scrive Magarò in un messaggio inviato ai suoi familiari – una figura di spicco della politica e del giornalismo italiano, un socialista che ha contribuito in maniera straordinaria alla crescita della democrazia in Calabria. Combatté da partigiano per la liberazione dell’Italia tra le fila della Resistenza e collaborò attivamente con testate prestigiose come l’Avanti, l’Ansa, il Mattino, il giorno, il Corriere della Sera fino ad approdare alla Rai. Ha guidato il piccolo borgo di Altomonte per quasi trent’anni, fino a quando la legge gli ha consentito di candidarsi, restituendo al piccolo paese dell’entroterra cosentino, l’antico splendore medievale. Da sindaco di Castiglione Cosentino mi sono spesso ispirato al suo operato ed ho seguito il suo esempio di buona amministrazione. Ricordo con piacere quando intervenne nel mio paese, portando la propria esperienza alla cerimonia di presentazione del progetto dell’Anfiteatro di Castiglione. Con Costantino Belluscio se ne va un punto di riferimento per tutti coloro che pensano all’impegno politico come ad una missione etica da adempiere per offrire maggiori opportunità e più diritti a tutti i cittadini>.

L' amico on. Costantino Belluscio, scomparso mercoledi' a Roma, aveva collaborato con Giuseppe Saragat nel periodo in cui il leader storico della socialdemocrazia era stato Presidente della Repubblica, prima come addetto stampa e successivamente come segretario particolare. Così Pietro Mancini, ex sidnaco di Cosenza ricorda Costantino Belluscio. Belluscio fu eletto, in Calabria, deputato del Psdi dal 1972 al 1987 e fu sottosegretario, prima al Lavoro e poi agli Esteri. Per 26 anni, dal 1975 al 2001, fu sindaco di Altomonte, amatissimo dagli abitanti del ridente paese alle falde del Pollino, che contribui' a trasformare in un importante centro culturale, con il restauro della Cattedrale gotica, la valorizzazione del teatro all' aperto e del borgo medievale e l'apertura di quattro musei. Negli ultimi anni, aveva ripreso a scrivere i suoi apprezzati editoriali per l' " Avanti ! ". Politico di elevata e rara cultura e fine e ironico intellettuale, Costantino aveva scritto molti libri, uno dedicato al settennato, vissuto con Saragat al Quirinale. L' ultimo suo volume ( " Il Vangelo secondo don Stilo " ) il coerente politico garantista, impegnato in Parlamento in importanti battaglie civili, lo aveva dedicato alla drammatica vicenda del sacerdote calabrese di Africo, accusato ingiustamente di collusioni con la 'ndrangheta. Stretti furono i legami, politici e di amicizia, di Belluscio con Saragat, Craxi e Mancini. Dopo la scomparsa di mio padre, fu il primo sindaco calabrese a intitolare una strada del suo comune al leader socialista. Preziosi furono i consigli e la amichevole solidarietà, che Belluscio mi dimostrò, nel corso della mia breve attività politica e amministrativa, come Sindaco, socialista, di Cosenza. Ai familiari dell' ex parlamentare, stimato anche fuori dalla Calabria, in particolare alla vedova, donna Melina, e alla figlia, Silvia, apprezzata regista della RAI, le mie più sentite e affettuose condoglianze . Che la terra ti sia lieve, vecchio e caro amico e compagno Costantino !

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