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Notizie di cronaca

 

 

Minacce a sindacalista della Cisl

27 feb 10 Ignoti hanno attaccato la notte scorsa striscioni e manifesti di minaccia sul cancello dell’ abitazione del sindacalista Francesco Canino, segretario generale della Fistel Cisl. A denunciare l’episodio sono stati il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti, e i segretari di Catanzaro Mimmo Cubello e Mimmo Luppino. “E' di inaudita gravità - hanno sostenuto, in una nota, i sindacalisti, l’intimidazione ai danni di Canino. Tale atto incomprensibile e deprecabile, rappresenta l’ultimo di una serie di azioni di intolleranza e minacce subite dai dirigenti della Fistel Cisl di Catanzaro e dalle Rsa delle aziende di call center del gruppo Phonemedia che operano a Catanzaro. Questa escalation di atti è sicuramente il frutto di incomprensione che si sta generando intorno ad una vertenza, quella Phonemedia, che ha necessità sicuramente di maggiore chiarezza e di sostegno per i lavoratori coinvolti”. “Le segreterie della Cisl Calabria, della Cisl Catanzaro e della Fistel Cisl Calabria - conclude la nota - stigmatizzano tale grave atto inconcepibile, rivendicano il diritto di esprimere e portare avanti le posizioni assunte in assemblea libere e partecipate dei propri iscritti ed esprimono solidarietà e sostegno al segretario generale della Fistel Cisl di Catanzaro ed a tutti i dirigenti e rappresentanti aziendali. Tale clima di odio e di irresponsabilità che si è creato intorno alla vertenza Phonemedia va fermato e non può più essere consentito che l’atteggiamento di una sparuta minoranza di lavoratori, sostenuto da frange di sindacato ed istituzioni che potrebbero essere ritenuti responsabili morali di quanto accaduto ed accade, pretenda di imporre incomprensibili percorsi alla maggioranza dei lavoratori che vogliono risposte e certezze”.

Due giovani in manette a San Marco Argentano

28 feb 10 Due giovani, Francesco Iannuzzi e Silvio Forte, entrambi di 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano con l’accusa di concorso in lesioni gravi. I due sono accusati di aver picchiato un giovane, per futili motivi, all’interno di un locale pubblico, procurandogli gravi lesioni. Il ferito è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di neurochirurgia dell’Ospedale Civile di Cosenza.

Palazzina evacuata a Squillace per una frana

28 feb 10 Il sindaco di Squillace, Guido Rhodio, d’intesa con i vigili del fuoco di Catanzaro e con i vigili urbani, ha disposto oggi lo sgombero di un edificio con tre nuclei familiari, per un totale di dodici persone, perchè minacciato da una frana in movimento, in contrada Fiasco Baldaya. La situazione, è scritto in una nota, “è monitorata costantemente, d’intesa con la Prefettura, gli stessi vigili del fuoco, la protezione civile regionale e i carabinieri di Squillace”. Il movimento franoso, nella parte alta della frazione, è stato causato dal maltempo dei giorni scorsi ed ha già raggiunto lo spiazzo antistante l’edificio in cui vivono le tre famiglie evacuate.

Outlet, che vendeva capi taroccati, sequestrato dai CC a Vibo

28 feb 10 I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno posto sotto sequestro un outlet che presentava alcune delle piu' prestigiose marche dell'alta moda italiana ed europea: in realta' si trattava di capi contraffatti. Denunciata la proprietaria, una donna di 45 anni D.L.M. Il fatto e' avvenuto nel centro abitato di Vibo Valentia dove i militari del Norm diretti dal capitano Gabriele Argiro', nel corso di un mirato servizio anticontraffazione, hanno posto fine al via vai di acquirenti che pensavano di acquistare capi di abbigliamento di prestigiose griffe dell'alta moda quali Moncler, Fred Perry, Belstaff, Gas, Armani e Burberry a prezzi stracciati. Sotto sequestro 17 giubbini, 48 paia di pantaloni, 14 camicie, 36 maglioni e 21 paia di scarpe, tutti capi identici agli originali ed aventi un valore di mercato stimato intorno ai 5 mila euro. La titolare dell'attivita' e' stata denunciata a piede libero all'autorita' giudiziaria vibonese con l'accusa di ricettazione, introduzione nello Stato e commercio di merce contraffatta.

Rdb Cub contro la Casa delle Salute di San Marco Argentano

28 feb 10 Organizzato dalla Federazione Regionale del Sindacato RdB, si è svolto un incontro dibattito per un esame delle varie problematiche del Presidio Ospedaliero di San Marco Argentano e in particolare in merito alla delibera della Giunta Regionale n. 87 del 12-2-2010 con la quale si dispone la disattivazione, con decorrenza immediata, dei ricoveri in regime di degenza ordinaria e day hospital relativi alle discipline per acuti nel Presidio Ospedaliero di San Marco Argentano. Ha presieduto l’incontro il Sig. Raffaele Bombino del Coordinamento Regionale, hanno partecipato iscritti e simpatizzanti al Sindacato oltre a molti operatori sanitari tecnici e amministrativi del Presidio Ospedaliero. Dai vari interventi è emersa la necessità di chiedere al Presidente della Giunta Regionale e al Direttore Generale dell’ASP il potenziamento dei servizi attualmente esistenti presso il Presidio Ospedaliero di San Marco Argentano con la richiesta di revoca della delibera in questione, in quanto con la chiusura del Presidio Ospedaliero si penalizza un popolazione di oltre 70.000 abitanti della valle dell’Esaro, si mortifica la giusta richiesta di Sanità di una delle zone più operose della provincia e si sovraccarica l’Ospedale di Cosenza, unico Ospedale al quale da sempre i cittadini del Distretto di San Marco si rivolgono. In conclusione il Sindacato RdB vista la posizione baricentrica e strategica dell’Ospedale di San Marco rispetto a tutti i Comuni del comprensorio, prevalentemente montani, ben collegati con San Marco ma estremamente disagiati rispetto all’Ospedale di Cosenza , nonché a quelli di Castrovillari e Cetraro che si trovano a circa 50 Km di distanza, nel chiedere con forza la rettifica o la revoca della delibera della G.R n. 87 del 12-2-2010 dicono: - NO- alla Casa della salute in sostituzione del Presidio Ospedaliero di San Marco Argentano, che sin dalla sua apertura ( Aprile 1988) rappresenta un bene primario ed irrinunciabile al servizio di una popolazione di oltre 70 mila abitanti. - NO allo smantellamento della struttura Sanitaria; - NO al trasferimento delle risorse umane e delle apparecchiature; - SI- alla riorganizzazione dell’Ospedale a condizione che continui ad assolvere alle funzioni di Ospedale . Pertanto il Sindacato chiede ai Sindaci e a tutte le forze politiche del territorio di intervenire al più presto, nella speranza che non sia troppo tardi, per evitare la cancellazione di questa importante e indispensabile struttura sanitaria.

 

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