Giovane in coma per tiro a segno - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Svelato il giallo di Mirto Crosia, giovane in coma per tiro a segno a cartello stradale

09 set 09 Svelato dagli inquirenti il giallo dello sparatore di Mirto Crosia che ora ha un nome, Antonio Milieni di 34 anni, autista del luogo. L’uomo si stava esercitando con una pistola di precisione e stava sparando contro un bersaglio, presumibilmente un cartello stradale, scaricando ben 29 colpi. Uno di questi, disgraziatamente ha colpito il giovane Giuseppe Prantera che era in coda fermo dentro la sua auto, aspettando che il semaforo posto dall’Anas per lavori sulla strada, desse il vi alibera. Al verde però, l’auto di Prantera è rimasta ferma. Le persone in coda dietro la Opel scese dalla vettura per capire il motivo della non ripartenza di Prantera, hanno fatto la macabra scoperta. Prantera aveva appena accompagnato un congiunto al lavoro. Nella casa di Milieni sono state, inoltre, rilevate numerose armi, tutte detenute legalmente.

La Provincia di Cosenza indignata. “Al giovane Giuseppe Prantera, in coma per il grave incidente di cui è rimasto vittima questa mattina, esprimo la mia più sincera ed affettuosa vicinanza”. E’ quanto ha affermato il vicepresidente dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, Domenico Bevacqua, appena appresa la notizia del ferimento del giovane che transitava sulla statale Jonica all’altezza di Mirto. “Partecipo al dolore della famiglia – ha proseguito Bevacqua - che sta vivendo ore terribili di ansia e di apprensione e mi dichiaro da subito a loro completa disposizione per ogni esigenza e necessità” “Al contempo – ha aggiunto il vicepresidente della Provincia di Cosenza – ritengo necessario ed opportuno esprimere plauso ed apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine che, immediatamente accorse sul luogo dell’incidente, hanno tempestivamente assicurato il colpevole alla giustizia ed in queste ore stanno lavorando per fare piena luce su quanto è accaduto”. “Resta ancora tutta da vagliare ed analizzare la dinamica dell’incidente; mi auguro, pertanto, che gli organi di informazione non enfatizzino la notizia ipotizzando collegamenti mafiosi e criminali di regolamento di conti o quant’altro, che sono, fino a questo momento da escludere categoricamente. Ciò al fine di evitare - ha concluso Domenico Bevacqua - di gettare inutilmente altro fango sull’immagine della Calabria, della Provincia di Cosenza e del Comune di Mirto Crosia, ma anche per non ledere la dignità, il decoro e la rispettabilità di una famiglia già fortemente sofferente e provata”.

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