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In Calabria tagliati dalla Gelmini 3500 posti di lavoro

 

 

Il vicepresidente Cersosimo boccia la Gelmini “In Calabria tagliati 3500 posti di lavoro” e incontra precari Ata

01 set 09 I tagli al comparto della scuola attuati per effetto della riforma Gelmini causeranno, nell’anno scolastico che sta prendendo avvio, la perdita di quasi 3500 posti di lavoro nella sola Calabria. E' quanto ha affermato, nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta questa mattina a palazzo Tommaso Campanella, il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo. Il rappresentante dell'esecutivo, con delega all'Istruzione, ha evidenziato come i precari colpiti dal provvedimento saranno 2700 tra i docenti ed 800 in seno al personale Ata. "Tutto questo – ha spiegato l'esponente della Giunta – procurerà gravissime conseguenze sul piano sociale ed economico, anche perche', tra le famiglie che subiranno questi tagli, ve ne sono molte monoreddito. E non esiste, come invece e' stato detto, alcun decreto salva-precari". Cersosimo, nell'illustrare la posizione del governo regionale rispetto a quanto sta avvenendo nel mondo della scuola, ha avanzato una serie di richieste: "Procedere, con l'approvazione della prossima legge finanziaria, alla riduzione degli esuberi; aumentare gli stanziamenti per i progetti formativi; predisporre una serie di misure in grado di fungere da ammortizzatori sociali". In questo senso, ha spiegato il vicepresidente della Regione, la Calabria si e' gia' attivata. E' stato infatti predisposto un piano di investimenti nel campo della formazione per 124 milioni di euro. Una somma ingente che servira' per ampliare l'offerta formativa extra-curriculare". In particolare saranno riproposti i progetti tesi alla internazionalizzazione degli studi, così come i campi scuola che quest’anno coinvolgeranno 140 istituti. Infine sara' attivato il progetto "Piu' scuola" (per il quale sono gia' stati stanziati 15 milioni di euro) che sara' realizzato attraverso l'apertura dei plessi oltre il tradizionale orario didattico. L'aspetto più rilevante, ha sottolineato Domenico Cersosimo, e' rappresentato dal fatto che "i progetti saranno portati avanti grazie all'impegno di 3200 lavoratori precari di questo comparto, che cosi' vedranno almeno in parte attenuati gli effetti negativi della riforma".

Incontro con i precari della scuola. Il vice presidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo ha poi incontrato nel pomeriggio, nella sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale, una delegazione di precari del personale ATA della scuola reggina che hanno dato vita ad un comitato di lotta contro i provvedimenti del ministro Gelmini. Cersosimo ha ricevuto la delegazione dei lavoratori su sollecitazione del consigliere regionale Giovanni Nucera che era presente all’incontro. Il vice presidente della Giunta ha illustrato ai lavoratori precari le proposte della Regione Calabria che, unitamente alle altre Regioni italiane, avanzerà al Governo nazionale. In particolare, Cersosimo proporrà: l’attivazione di eventuali ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori precari della scuola (docenti e personale ATA), l’attenuazione nei loro confronti degli effetti della nuova legge finanziaria attraverso una sensibile riduzione, già dal prossimo anno, degli esuberi e, inoltre, la previsione di risorse aggiuntive da destinare, in cofinanziamento con le Regioni, a progetti complementari ed integrativi delle politiche scolastiche ordinarie, all’interno dei quali utilizzare prioritariamente il personale espulso dalla scuola per effetto dei tagli. “Dobbiamo reagire a questa politica nefasta del Governo – ha sottolineato Cersosimo – con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Chiederemo, tra l’altro, il riconoscimento ai lavoratori che saranno coinvolti in progetti per il potenziamento dell’attività didattica e formativa, di un punteggio che li possa salvaguardare come se stessero svolgendo attività ordinaria.” Cersosimo ha inoltre chiarito ai lavoratori precari che il dimensionamento della rete scolastica regionale è cosa diversa dai tagli della Gelmini, che interessano tutto il precariato che non trova più lavoro nella scuola. Difatti il dimensionamento realizzato dalle Province calabresi e recepito dalla Regione, e che riguarda soltanto la configurazione giuridica, ha interessato solo i dirigenti e i segretari amministrativi senza creare peraltro esuberi. Cersosimo ha inoltre annunciato che la Regione Calabria proseguirà sulla strada già battuta con successo nell’ultimo anno, quando l’investimento complessivo è stato pari a circa 101 milioni di euro. Una grande fiammata per tutta la filiera scolastica consentita dall’accesso ai Fondi comunitari che ha prodotto progetti considerevoli come quelli per l’apprendimento delle lingue all’estero, che ha consentito ad 8 mila ragazzi di fare esperienza nei campi scuola e che ha dato luogo ad altre attività formative ed extracurriculari per colmare i deficit di competenza. Il Nuovo Piano d’azione 2009-2010 annunciato da Cersosimo ed illustrato ai lavoratori precari nel corso dell’incontro di questo pomeriggio prevede un nuovo investimento di circa 124 milioni di euro per progetti e programmi di progetto in grado di potenziare le capacità degli studenti calabresi.

Nucera soddisfatto per incontro con precari. Il consigliere regionale Giovanni Nucera (Calabria Popolari – Liberali), ha accompagnato una delegazione del Comitato di Lotta del personale Ata (Area tecnica ed amministrativa della Scuola), guidata dal sig. Pasquale Alfano, che è stata ricevuta a Palazzo “Campanella” dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Domenico Cersosimo. A conclusione dell’incontro, Nucera ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Abbiamo ribadito all’assessore Cersosimo, che ha ascoltato in maniera interessata e sensibile le richieste dei disoccupati, il grave stato di crisi cui versano circa 500 famiglie della provincia di Reggio Calabria nel cui nucleo sono presenti operatori della scuola che da oggi sono disoccupati. Un impatto socioeconomico molto forte ed insostenibile, per un territorio che proprio sul versante occupazionale sta vivendo la crisi più violenta dl dopoguerra ad oggi. Ad una legge dello Stato, i cui effetti forse non erano totalmente prevedibili, il Comitato di Lotta ha chiesto che la Regione Calabria e gli organi istituzionali calabresi si facciano carico di un ulteriore assunzione di responsabilità per mitigare gli effetti nefasti che i tagli oggi nel mondo della scuola, ieri, in tanti altri settori, e chissà in quanti altri domani, si stanno abbattendo sul nostro territorio. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità che anche la Regione Calabria si faccia carico del miglioramento della qualità del servizio scolastico e dell’istruzione in generale attraverso una congiunta strategia basata su precisi obiettivi prioritari, quali, per esempio, l’attivazione di interventi volti a favorire il successo scolastico, riferito soprattutto a soggetti con disabilità e a rischio di marginalità sociale; la promozione di specifiche attività di carattere didattico per favorire l’apprendimento nelle aree più disagiate, come la montagna e frazioni dell’entroterra calabrese. Inoltre, è stata ribadita la necessità di favorire l’innovazione didattica con l’introduzione massiccia di nuove tecnologie, l’approfondimento ed il miglioramento dell’insegnamento della matematica, delle scienze e della tecnologia; l’approfondimento e l’ampliamento di una offerta formativa di carattere extra curriculare con centri collegati in rete per tamponare la marginalità sociale e la dispersione scolastica. Sul piano della garanzia per i lavoratori, è stata posta la necessità di costruire un percorso istituzionale che garantisca ai lavoratori della scuola, un sistema di ammortizzatori sociali proteso al mantenimento dei diritti previdenziali, garantendo, inoltre, un salario di sostegno per i prossimi tre anni commisurato ai bisogni di ogni lavoratore. Ancora: è stata valuta l’opportunità di porre al Tavolo della Trattativa Stato-Regione la rivalutazione dei criteri che hanno determinato una così massiccia fuoriuscita di lavoratori dalla scuola, tagliando la cattedre. La Regione, da parte sua, metterà a disposizione 124 milioni di euro per garantire progetti extra curriculari di modo che venga utilizzato prioritariamente il personale che oggi è senza lavoro. Ed ai lavoratori chiamati alla buona realizzazione di questi progetti sarà riconosciuto l’identico trattamento di punteggio ai fini dell’anzianità di carriera posto a garanzia dei lavoratori della scuola. Su questi obiettivi, il tavolo avviato con la Regione assume una valenza di straordinario valore istituzionale tale da superare ogni polemica ed assicurare serenità e certezza a quel personale della scuola colpito duramente dalla crisi in atto”.

Censore “Un vero dramma”. “E’ il primo atto di un dramma che è destinato a consumarsi lentamente e che mina uno dei settori vitali della nostra democrazia”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del PD Bruno Censore a proposito della decisione del Governo Berlusconi di ridurre l’organico del personale della scuola e contenere così la spesa del settore pubblico. Secondo il consigliere del PD “questo governo si sta macchiando di responsabilità gravi che ricadranno come macigni sulla società del prossimo futuro. Operare tagli indiscriminati sul personale della scuola – ha detto Censore – significa penalizzare la qualità dell’istruzione pubblica ed abbassare il livello di un servizio che da sempre caratterizza il progresso della nostra democrazia”. “In questi giorni – ha continuato il presidente della Commissione Affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero – abbiamo assistito a gravissime situazioni di protesta di insegnanti che hanno manifestato davanti agli uffici dei CSA delle cinque province per denunciare la decurtazione di oltre il 50% delle cattedre rispetto ad una popolazione studentesca rimasta quasi immutata dallo anno scorso. A pagarne le conseguenze più gravi saranno proprio gli alunni portatori di handicap che non potranno godere dell’aiuto degli insegnati di sostegno il cui compito è quello di favorire l’integrazione scolastica e la pari opportunità con gli alunni normodotati. A parere di Censore, “la crisi in cui versa la scuola italiana deve essere affrontata in modo trasversale da tutte le forze politiche che si sentono impegnate nella difesa di un presidio di democrazia e di progresso così importante per la nostra società, oltre a coinvolgere tutti nella difesa delle centinaia di posti di lavoro che altrimenti andranno a gravare sulla già precaria condizione occupazionale in cui versa la nostra regione”. “La Calabria – ha chiosato Censore – deve dare dimostrazione di un impegno oltre misura stando a fianco degli insegnanti precari ed offrendo loro opportunità di inserimento nelle attività didattiche attraverso le progettazioni che le singole scuole potranno adottare con i fondi comunitari. A riguardo – conclude l’esponente del PD – la regione potrebbe attivarsi già da subito per l’estensione della ‘Teacher Card’ dando anche agli insegnanti non di ruolo la possibilità di poter aderire ai bandi ed ampliare il proprio bagaglio culturale con nuovi strumenti di formazione.

Tripodi “Riforma Gelmini va cancellata”: “E’ un giorno amaro quello che si consuma oggi per docenti, personale Ata, personale scolastico e famiglie così pesantemente colpito dai tagli sciagurati del ministro Gelmini e del governo di centrodestra Pdl-Lega". E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2009-2010. “Un anno che passerà alla storia per quanti il lavoro ce lo avevano e ora non ce l’hanno più – spiega Tripodi -. Basti pensare che nella sola Reggio e provincia i tagli di cui si parla, tagliano per il solo personale Ata oltre 500 posti di lavoro, in particolare circa 350 sono i collaboratori scolastici che non hanno più il rinnovo dell'incarico, e per il personale docente si parla di circa mille posti di lavoro che sono venuti a mancare”. “Tagli prosegue Tripodi – che interesseranno essenzialmente il personale precario. Un lavoratore Ata su tre, infatti, è annualmente richiamato in servizio a settembre, dopo la scadenza del contratto avvenuta a termine dell’anno scolastico precedente. Lavoratori, intere famiglie senza più un reddito, che devono ringraziare le scellerate scelte politiche del centrodestra che vuole diminuire sempre più il sacrosanto diritto allo studio ed all'istruzione pubblica, a tutto vantaggio della scuola privata". “Dati impressionanti – afferma ancora il segretario regionale del PdCI - effetto del progressivo contingentamento del personale docente e non docente che prevede solo per questo anno il taglio di circa 43 mila insegnati e di circa 15 mila posti di personale ausiliario”. E ad essere maggiormente colpito da questa politica scellerata è nuovamente il Sud e la Calabria in particolare dove saranno 2700 docenti e circa 700 tra collaboratori scolastici e personale Ata che perderà il posto di lavoro a seguito dei tagli del Governo Berlusconi”. “Come giustamente sostengono i sindacati – ribadisce Tripodi - le conseguenze del piano di riduzione saranno gravissime, sia per quanto riguarda la perdita di posti di lavoro, sia relativamente al funzionamento delle amministrazioni scolastiche e sia relativamente all’abbassamento della qualità del servizio scolastico. Meno lavoro, quindi, meno diritto all’istruzione e allo studio”. “E’ necessario quindi – conclude Tripodi – che il fronte della protesta e delle contestazioni contro i tagli agli organici dei docenti e del personale ATA si allarghi ulteriormente. “Appare ormai indispensabile mettere i discussione i nefasti provvedimenti del Governo ed in particolare si rende necessario cancellare la riforma Gelmini che tanti guasti e tanti drammi sta provocando nella scuola italiana, calabrese e reggina”. “Come Comunisti Italiani, nel ribadire tutta la vicinanza e la solidarietà al personale scolastico, a famiglie e studenti, saremo come sempre pronti a scendere in piazza per rivendicare il diritto al lavoro e all’istruzione pubblica che il governo Berlusconi sta letteralmente smantellando ed invitiamo tutti a partecipare al dibattito sulla scuola che si terrà nei prossimi giorni all’interno della Festa Rossa del PdCI a Reggio Calabria”.

 

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