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Nave veleni: Governo pronto ad affrontare emergenza

 

 

Relitto di Cetraro, il Governo risponde in question time: tracciabilità e accertamenti anche a terra

16 set 09 ''Una nuova serie di accertamenti sono in corso sia sulla terraferma, in collaborazione con l'Arpa e i Carabinieri del NOE, mentre vengono effettuiati nuovi interventi in mare con l'ausilio della motonave Astrea dell'Ispra''. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, ha risposto cosi', nel corso dell'odierno question time, all'interrogazione di Ermete Realacci ed altri esponenti del PD che chiedeva iniziative urgenti per la bonifica e il monitoraggio dei siti marini, sul ritrovamento della nave 'Cunski', affondata a largo delle coste di Cetraro (Cosenza), che si sospetta essere carica di bidoni di rifiuti pericolosi, forse radioattivi. Il governo, ha assicurato il ministro, ''sin dalle primissime ore segue con grande attenzione e preoccupazione'' la vicenda e ''se dovessero essere confermati i sospetti sul relitto, e' chiaro che ci si trovera' di fronte a fatti molto gravi che confermano l'assoluta esigenza di una lotta ancora piu' serrata contro le ecomafie''. ''Abbiamo sempre seguito la linea della tolleranza zero verso i reati ambientali'', ha detto Vito, ricordando che per fronteggiare questa emergenza, giusto ieri ''presso il ministero dell'Ambiente s'e' tenuta una riunione della task force appositamente istituita, alla quale ha preso parte anche l'assessore della regione interessata''. Il Ministero dell'Ambiente si appresta ad elaborare un provvedimento per la 'tracciabilita'' dei rifiuti ''che potra' essere molto utile'' in situazioni come quella del ritrovamento nel mare della Calabria di una nave con a bordo fusti di rifiuti

Realacci (PD) “Risposta insoddisfacente del Governo”. ''La risposta del Governo non e' all'altezza della gravita' della situazione. E' un problema che non riguarda solo il Ministero dell'Ambiente, ma anche quello degli Interni, della Giustizia, degli Esteri. E' una situazione che compromette la salute dei cittadini, l'ambiente, l'onore stesso del nostro paese''. Lo ha detto l'on. Ermete Realacci (Pd). ''I fatti accaduti in questi anni - dice Realacci - le indagini condotte, le evidenze di contaminazione di interi territori, il coinvolgimento di esponenti di spicco di organizzazioni criminali di stampo mafioso, faccendieri e soggetti legati anche ai servizi segreti deviati, le morti sospette di persone che indagavano sulla vicenda, penso al capitano di corvetta della Capitaneria di porto di Reggio Calabria, Natale de Grazia, e i giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ci dicono che e' una situazione enorme su cui fino ad oggi nessuna indagine e' riuscita a fare chiarezza''. Realacci replica al question time sulle navi dei veleni, a seguito del ritrovamento del relitto della nave Cunsky, al largo delle coste calabresi. ''Torniamo a chiedere l'urgenza di un impegno di coordinamento di tutte le forze'', aggiunge Realacci, ''e che venga fornito alle procure che oggi indagano sulla questione, che spesso sono piccole procure, la disponibilita' di risorse tecnologiche e finanziarie per effettuare le indagini indispensabili per fare luce una volta per tutte sulla vicenda. Giovanardi, alcuni anni fa ci disse le stesse cose che oggi sentiamo ripetere da un altro Governo. Ma da allora ben poco e' stato fatto. Va assolutamente garantita un'azione generale di messa in sicurezza e bonifica dei territori contaminati e che ci sia la massima durezza nel contrastare questi fenomeni. Dobbiamo dimostrare che lo stato c'e'. Il tempo di agire e' ora. omissioni, ritardi, affossamenti non possono piu' essere tollerati''.

Studiosi del mare “Strumenti già pronti per altre emergenze”. ''Non bastano dichiarazioni dei pentiti e non servono strumenti eccezionali, perche' si possono sfruttare strumenti gia' approntati per altre emergenze''. Questo il pensiero della comunita' dei ricercatori delle scienze del mare del Miur (Ministero universita' e ricerca) che rappresenta ''per il Governo una ricca opportunita' di conoscenza nelle indagini sulle navi dei veleni''. E', infatti, dicono i ricercatori, gia' in corso una mappatura morfo-batimetria ad alta risoluzione e cartografia degli elementi di pericolosita' dei fondali marini italiani che porta il nome di progetto Magic (magicproject.it) voluto e finanziato dalla Protezione civile e coordinato dal Cnr con la partecipazione di Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale) e Conisma (Consorzio interuniversitario per le scienze del mare). ''Non mancano - proseguono - gli strumenti di conoscenza ma basta coordinarli: l'Italia dispone di 3 importanti navi da ricerca oceanografica, piu' altri mezzi minori: l'Explora dell'Ogs, l'Urania, del Cnr e l'Universitatis del Conisma, tutte in grado di evidenziare e mappare relitti ad alte profondita', finora sconosciuti e di individuarne le eventuali pericolosita'''. In particolare, il Conisma ha gia' collaborato recentemente con l'Arpa Calabria nell'individuazione degli affondamenti delle cosi'ddette 'navi a perdere' di cui sembra disseminato il mare calabrese. La ricerca di un relitto sul fondo marino si articola in fasi diverse, dall'individuazione di target sul fondo marino tramite mappature ad alta risoluzione all'esplorazione con indagini acustiche fino all'ispezione del relitto e dei materiali contenuti.

CGIL “Un piano di risanamento ambientale per la calabria”- Pretendiamo un “piano nazionale di risanamento e bonifica ambientale per la Calabria”. E’ quanto chiede la CGIL regionale. “Un piano -affermano- che a partire dal recupero dei colpevoli ritardi accumulati nell’avvio della bonifica dei siti industriali calabresi: Crotone, Sibari, Cerchiara, Saline Joniche, si estenda a tutti gli altri. Come CGIL Calabria, insieme a tanti altri soggetti, siamo pronti a sostenere con la mobilitazione e la lotta tali richieste. Quanto sta emergendo in questi giorni è più di un terremoto. Alla strage del patrimonio naturale i cui effetti nel tempo non siamo in grado di contemplare, si accompagnano conseguenze sociali e sanitarie sulla popolazione calabrese che debbono essere studiate con serietà per costruirne nessi e terapie di contrasto. La Calabria insieme al Mezzogiorno e a tante aree povere dei Sud del mondo rivendica un cambio radicale di paradigma economico e politico. Sappiano il Giudice Bruno Giordano e l’Assessore Regionale Silvio Greco che la CGIL calabrese è al loro fianco nell’azione, difficile e coraggiosa, tesa a fare piena luce sulla consistenza, l’estensione, le responsabilità di quella che purtroppo si preannuncia come la madre di tutte le devastazioni subite dalla Calabria”. L’importante impegno ottenuto ieri dall’assessore Greco, dal Governo Nazionale, di avviare l’analisi delle aree in cui sono state scoperte, e si sospetta siano altre, “navi tossiche” deve poter essere esteso a tutto il territorio calabrese oltre che al suo mare. E’ noto da anni che non solo il mare ma le montagne, addirittura i parchi naturali , sono diventati luoghi in cui stoccare rifiuti industriali provenienti, chissà da dove, ma per lo più dal nord, attraverso un patto criminale tra industriali senza scrupoli, pezzi dello Stato compiacenti e ‘ndrangheta, come tante inchieste mai purtroppo mai completate fanno rilevare. Finalmente quanto scoperto in questi giorni, se da un lato sgomenta, dall’altro apre scenari ed orizzonti nuovi. Per le implicazioni, per le responsabilità, per le competenze, e non per ultimo per i costi, questa è una questione di rilievo nazionale con risvolti anche internazionali. Non pensi il Governo di affrontarla come una partita eccezionale da derubricare appena spenti i riflettori.

Donnici “Emergenza ambientale”: ''Comunicheremo a tutti i cittadini calabresi il numero di fax e l'indirizzo email della Presidenza del Consiglio dei Ministri perche' inviino un messaggio semplice ed incisivo: S.O.S Calabria''. Lo ha detto beniamino Donnici, ex parlametare europeo della Calabria. ''Abbiamo richiesto - dice Donnici - una serie di misure urgenti che il Consiglio dei Ministri dovra' adottare per far fronte all'emergenza ambientale calabrese, che rappresenta una grande emergenza nazionale. I comitati per la Calabria Libera continueranno a sostenere l'azione dei magistrati, impegnati in queste decisive indagini. Sono convinto - conclude Donnici - che il Presidente del Consiglio dei Ministri, cosi' come ci ha personalmente assicurato, verra' presto in Calabria per restituire ai cittadini calabresi fiducia nelle istituzioni e certezza nello stato di diritto, affrontando con decisione questa drammatica emergenza''.

Prc Cosenza “Serve mobilitazione istituzioni”. ''Per quanto attiene la vicenda della nave dei veleni, inabissata al largo di Cetraro (Cs), riteniamo neCessaria una mobilitazione capillare delle istituzioni, che in testa a tutti i cittadini della regione debbono chiedere, con determinazione, una commissione d'inchiesta sui fatti e le responsabilita' che, in questi anni, sono stati inopinatamente sottaciuti''. Lo si legge in una nota dell'Attivo provinciale del Prc di Cosenza. ''Le forze criminose - dice il Prc - che hanno avvelenato il nostro mare, mettendo a repentaglio la nostra salute, hanno avuto, evidentemente, larghi spazi di manovra, se non di complicita', ora pretendiamo di sapere, anche alla luce della non remota possibilita' che ci siano altri relitti nelle viscere del nostro mare''. L'attivo del Prc si e' anche interssato della centrale Enel del Mercure, al riguardo della quale manifestam ''la totale contrarieta' alla realizzazione, ritenendola incompatibile con le naturali locazioni del Parco del Pollino, in questo senso,con l'assessore Aiello, chiederemo in via ufficiale un incontro al presidente Oliverio per manifestare tutte le nostre riserve politiche in merioto alla questione. In ogni caso riteniamo importante la costituzione di un coordinamento di tutte le soggettivita' politiche,istituzionali,di movimento,e soprattutto dei cittadini del luogo,od altri che condividono le nostre perplessita' al fine di rendere omogenea e partecipata la nostra opposizione alla realizzazionne di tale progetto''. L'attivo provinciale del PRC, in fine, esprime ''tutta la solidarieta' ai lavoratori della Vallecrati in lotta per il proprio salario,con l'auspicio che vengano al piu' presto soddisfatte tali legittime richieste e ritiene che responsabilita' politiche ed amministrative, che hanno determinnato tale situazione, non possono essere sottaciute e che debbono essere immediatamente rese esplicite con l'immediata assunzione di responsabilita'''.

 

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