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Nave dei veleni, amministratori preoccupati

 

 

Nave dei veleni, amministrazioni del cosentino e del reggino grecanico unite per tutelare il territorio

19 set 09 Dalla costa tirrenica a quella jonica, le popolazioni che vivono nei pressi delle navi dei veleni inabissate dalla ndrangheta vivono maomenti di paura e preoccupazione per la loro salute. Dopo l’incontro dei sindaci del tirreno cosentino che si sono riuniti a San Pietro in Amantea per decidere una linea comune, anche le istituzioni dello jonio reggino, di fronte al quale dovrebbe trovarsi un altro relitto pieno di fusti con scorie, hanno deciso di fare fronte comune. Infatti i sindaci dell’area grecanica reggina sono uniti nel proporre tutte le iniziative in loro potere al fine di accertare l’eventuale presenza di una nave dei veleni al largo di Melito Porto Salvo, così come dichiarato dal collaboratore di giustizia Francesco Fonti. Questa la sintesi del convegno organizzato dal consigliere comunale Enzo Domenico Vinci, tenutosi proprio a Melito Porto Salvo, sul tema “Cimiteri sommersi e verita’ inabissate - Una nave dei veleni anche al largo di Melito di Porto Salvo?" a cui hanno partecipati istituzioni e cittadini. No alla tensione, sì all’attenzione, lo slogan coniato dagli amministratori locali nel corso del dibattito, moderato dai giornalisti Claudio Cordova e Francesco Iriti, che ha visto la presenza dei sindaci di Melito, Bova Marina, San Lorenzo, Roghudi, Condofuri, del vicesindaco di Palizzi, nonché del vicepresidente della Giunta Provinciale, Costantino, e dell’assessore all’Ambiente, Neri. Proprio l’assessore Neri ha annunciato una serie di iniziative, promosse dalla Provincia di Reggio Calabria, che avranno come fulcro la rilevazione di eventuali tassi di radioattività nelle acque di Melito Porto Salvo. Nel corso del dibattito è stata, inoltre, fornita una ricostruzione storica delle vicende legate alle cosiddette "navi a perdere" e gli amministratori locali hanno manifestato in coro il grande bisogno di un interesse del Governo nazionale su vicende così delicate.

Nicodemo Oliverio “Subito Chiarezza”. "Non generici allarmismi, ma tempestivi controlli sulle condizioni dello stato di inquinamento del mare". Lo ha detto il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, nel corso del convegno che si e' svolto a Ciro' Marina sulle problematiche del comparto della piccola pesca, in merito alla vicenda della nave affondata al largo di Cetraro, nel Cosentino, probabilemnte carica di fusti con sostanze radioattive. "La salvaguardia della salute dei cittadini - ha evidenziato Oliverio - deve essere il nostro primo obiettivo. E' necessario poi che il Governo invii in Calabria una task-force, tecnicamente preparata, per seguire la vicenda e doti di adeguate risorse finanziarie autorita' ed enti coinvolti in questa grande, indispensabile opera di bonifica. Occorre infine predisporre un piano di intervento per verificare l'esistenza di altre navi usa e getta cariche di prodotti nocivi sui fondali dei nostri mari. La situazione e' quindi molto seria e come tale va affrontata portata a soluzione. Le notizie di questi giorni hanno tra l'altro messo in crisi un comparto, quello ittico, significato per la nostra economia. I pescatori di Cetraro e tutti gli operatori del settore in queste ore denunciano un sensibile calo dei consumi di pesce, con un vertiginosi calo dei prezzi e quindi dei guadagni, e chiedono con forza che si faccia chiarezza sull'intera vicenda. Una chiarezza - secondo il parlamentare del Pd - che aspettano, in fretta, tutti i calabresi e gli italiani. Assieme all'accertamento di tutte le responsabilita' ed alla elargizione delle duri sanzioni che e' necessario applicare". Entrando nei temi piu' specifici del convegno, Oliverio ha sottolineato "la necessita' di promuovere le organizzazioni dei produttori per rendere piu' competitiva e forte la filiera ittica, per poter meglio accedere anche ai fondi comunitari e l'estensione da parte del Governo degli ammortizzatori sociali agli imbarcati che esercitano l'attivita' in forma autonoma e cooperativa. Si tratta, in sostanza, di misure di accompagnamento e sostegno alle imprese". L'esponente del Pd, poi, ha chiesto alla Regione "il finanziamento delle leggi regionali 24 del 2002 e 27 del 2004, a favore del rilancio dell'intero settore ittico".

Lega Nord Calabria “Governo chiarisca in fretta”. “Il governo chiarisca al piu' presto la vicenda del relitto ritrovato al largo delle coste con un centinaio di fusti contenenti materiale tossico perche' i cittadini calabresi hanno diritto di sapere e ogni giorno che passa si ascoltano giudizi contraddittori, divisi tra catastrofismo e superficialita'". Lo afferma in una nota stampa Carmen Santagati, gia' candidata alle recenti consultazioni elettorali del Parlamento Europeo e coordinatrice provinciale della Lega Nord in Calabria. "In Calabria - afferma Santagati - si registra una situazione di allarme sociale che non si puo' sottovalutare. Occorre quindi la massima tempestivita' e chiarezza per conoscere innanzitutto l'entita' del fenomeno, dato che un pentito della 'ndrangheta ha riferito che vi sarebbero altre navi affondate con materiale radioattivo non solo nelle acque calabresi ma in tutto il Mediterraneo. In secondo luogo conoscere le conseguenze per la salute della popolazione con apposite indagini epidemiologiche e per l'ecosistema marino per capire se ci troviamo o meno dinanzi a una vera e propria catastrofe naturale che interessa sia sul piano sanitario che su quello dell'economia ittica e turistica. Infine - conclude la nota a firma della Santagati - la politica globalmente intesa deve investire tutte le migliori energie di cui dispone per pervenire alla completa bonifica dei fondali calabresi non lesinando gli esborsi economici che si dovessero rendere necessari poiche', diversamente, verrebbe fortemente inficiato il diritto alla salute di tutti i calabresi. Dovra' comunque richiedersi - conclude - da parte delle autorita' preposte il piu' elevato livello di vigilanza affinche' simili tristi episodi non abbiano a ripetersi ed affinche' gli ignobili propositi di quanti intendono relegare la Calabria a pattumiera radioattiva vengano irreparabilmente frustrati".

 

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