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Nave dei veleni a Cetraro
Relitto di Cetraro, Loiero accusa il Governo “L’emergenza è in Calabria e la task force va altrove” 27 set 09 “L’incendio in Calabria è già divampato ma il governo manda i pompieri laddove è solo ipotizzato. Il fatto è che la Calabria non ha ministri o vice e per il governo di centrodestra che guarda solo alla propria parte politica ciò è un grave handicap”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, il quale lamenta il fatto che “ancora non si è fatto nulla, ma proprio nulla, per la caratterizzazione dei materiali contenuti dalla nave Cunski e per l’individuazione della altre navi a rischio veleni radioattivi affondate dalla criminalità al largo delle coste calabresi”. “Ho appreso che una nave della Guardia Costiera, dotata di strumentazioni adeguate effettuerà indagini tra Livorno e la Liguria per individuare l’esistenza di relitti affondati con eventuali scorie radioattive a bordo e che coordinerà l’operazione il professor Eugenio Fresi – ha detto il presidente Loiero – e mi pare un atteggiamento responsabile da parte dei ministri interessati che l’avranno sollecitata per rassicurare le loro popolazioni. Ma mi domando se tale indagine sia prioritaria a quella che invece dovrebbe essere fatta nei mari calabresi”. “Il governo non può ritenere – ha concluso Loiero – che ci siano cittadini e territori di serie A e di serie B. Giusto l’intervento nel mare tra Toscana e Liguria che vengono così tutelate dai loro ministri. Ma le altre regioni? E la Calabria, soprattutto, dove già una nave dei veleni è stata scoperta, grazie all’azione della Procura di Paola, a un ingente finanziamento della Regione e all’attivcità dell’Arpacal, e altri affondamenti sono stati segnalati? Mi auguro che il governo non faccia solo annunci e si occupi realmente dei mari e dei territori a rischio acclarato, come purtroppo è per la Calabria. Insomma, l’allarme è qui, ma il governo interviene altrove”. Ass. Greco “Governo smentisca Nitto Palma”. L'assessore all'ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, in una dichiarazione chiede al Governo ''di volere smentire ufficialmente le seguenti dichiarazioni dell'on. Nitto Palma: 'prima di parlare di bonifica serve solidita' investigativa; non si possono sprecare i soldi della comunita'', pubblicate sul Quotidiano della Calabria''. Il riferimento e' alla vicenda delle navi dei veleni che sarebbero state fatte affondare al largo delle coste calabresi con il loro carico di scorie tossiche. Nelle scorse settimane, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Paola (Cosenza), al largo della costa di Cetraro e' stato trovato il relitto di una nave che secondo un pentito trasportava 120 fusti con fanghi radioattivi. ''Smentita - ha sostenuto Greco - che si rende del tutto opportuna e necessaria proprio in ragione della purtroppo nota solidita' investigativa della Procura di Paola consistente addirittura nel ritrovamento di una nave''. L'assessore, quindi, ''ribadisce e reitera la richiesta di intervento da parte del Governo, sottolineando che la comunita' calabrese gia' da tempo attende tempi e modi della bonifica nonche' attende la predisposizione della ricerca di eventuali altre navi, cosi' come gia' disposto in data odierna per il litorale toscano''.
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