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Due latitanti arrestati a Gioia

 

 

Latitanti del clan Mancuso arrestati dalla Polizia a Gioia Tauro

03 set 09 La Polizia ha arrestato due latitanti a Gioia Tauro. Si tratta di Roberto Piccolo, di 46 anni, e del figlio Giuseppe di 18 anni, ritenuti vicini alla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia). Si trovavano in un appartamento a Gioia Tauro insieme ad altri due soggetti ritenuti vicini alla cosca Piromalli, di cui uno e' stato arrestato e l'altro denunciato. I latitanti erano ricercati dal mese di maggio, quando erano stati trovati dai carabinieri in possesso di armi. Portati in caserma avevano aggredito i militari e al termine di una violenta colluttazione erano riusciti a scappare. In un'auto parcheggiata in un garage vicino all'appartamento dove sono stati trovati erano nascoste anche diverse armi.

Forse preparavano attentato. Le armi, tra cui fucili e revolver, trovate dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Gioia Tauro a Roberto e Giuseppe Piccolo, padre e figlio entrambi latitanti, arrestati stamani, secondo gli investigatori, sarebbero potute servire per un possibile attentato. Ad avvalorare la tesi degli investigatori reggini, che hanno trovato le armi con il colpo in canna all'interno di una macchina risultata rubata, il fatto che i due Piccolo, considerati vicini alla cosca Mancuso di Limbadi, si trovavano in una zona della Piana di Gioia Tauro gia' teatro di uno scontro tra le famiglie Piromalli e Mole'. Assieme a padre e figlio c'erano anche due persone, Vincenzo Larosa e Cosimo Romagnosi, ritenute vicine ai Piromalli, che sono state arrestate per favoreggiamento

 

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