Procura paola chiede bonifica scorie radioattive - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Scorie Jolly Rosso, la Procura di Paola chiede la bonifica

01 set 09 La Procura di Paola e' molto preoccupata per i forti sospetti sulla presenza di scorie radioattive nel torrente Oliva e nella zona di Aiello Calabro, nel basso tirreno cosentino. Il capo degli uffici di Procura, Bruno Giordano chiede aiuto alle istituzioni per procedere alla bonifica del sito. ''Al momento non sappiamo quanti elementi tossici ci sono -dice- ne' se sono contenuti in fusti o sono stati sversati nel terreno. Io non posso mandare nessuno a scavare perche' metterei in grave pericolo la salute degli operai, sarebbe una condanna a morte''. Il dato oggettivo, confermato dalle analisi dell'Arpacal, dal Noe e dai vigili del fuoco, e' che c'e' un valore radioattivo da 3 a 6 volte superiore alla norma e sono stati individuati alcuni radionuclidi di natura artificiale, come il celsio e lo stronzio. Gli elementi sospetti si trovano alla base di una cava che e' stata chiusa agli inizi degli anni '90. Si pensa che proprio da quel momento i rifiuti tossici abbiano fatto ingresso nella zona. Il proprietario pero' e' morto. Alla base del sito sono stati eseguiti altri carotaggi che hanno rilevato la presenza di altri elementi non radioattivi ma comunque altamente inquinanti come il mercurio. Negli anni passati c'e' stato un aumento statistico di morti per cancri e leucemie. Un dato che secondo la Procura di Paola e' collegabile alla presenza delle scorie tossiche nella zona.

Ass. Greco “Sosteniamo la Procura di Paola”: "C'é piena sintonia con l'attività della Procura della Repubblica di Paola sulle cui posizioni siamo perfettamente allineati". Lo ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, in relazione all'inchiesta per le morti a Serra D'Aiello, nel Tirreno cosentino, che sarebbero state provocate dalla presenza di rifiuti radioattivi interrati nell'alveo del torrente Oliva. "Massima condivisione e sostegno - ha aggiunto Greco - all'azione della magistratura non solo a livello istituzionale, e lo dico da assessore regionale all'Ambiente, ma anche per quanto mi riguarda più personalmente, come dirigente di ricerca. E' chiaro che non faremo mancare la nostra collaborazione a tutti i livelli per la migliore riuscita dell'inchiesta". Per l'assessore Greco "in questa vicenda, bisogna entrare nel merito delle cose e attenersi scrupolosamente ai risultati, agendo poi prontamente per rimuovere le cause. Per questo stiamo apprezzando il lavoro del procuratore Giordano e della Procura, cui va il nostro plauso, avendo avuto davvero la possibilità di constatare livelli di efficienza e efficacia dell'azione della magistratura di Paola". "Per quanto riguarda la bonifica - ha sostenuto ancora Greco - va detto che questo tipo di problematica, per la tipologia che presenta, è di squisita competenza statale. E' ovvio che la Regione Calabria non si defilerà e farà la propria parte dando tutto il supporto possibile così come sta facendo l'Agenzia regionale per la Protezione dell'ambiente (Arpacal).

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