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Alfo Bonifati racconta la sua Unical
Aldo Bonifati racconta la sua Unical 29 set 09 (di Luigi Chiappetta) La storia dell’ Università della Calabria, fiore all’ occhiello della nostra Provincia e della nostra Regione, viene ripercorsa dal suo “padre putativo”, come egli stesso si è apostrofato definendola “la mia fanciulla”, Aldo Bonifati. L’imprenditore e costruttore di origini castovillaresi ha presentato il primo volume del suo libro-documentario edito dalla Luigi Pellegrini Editore, nell’elegante Aula Magna dell UNICAL, recentemente insignita al primo rettore e soprattutto importante pioniere dell’ateneo cosentino, Beniamino Andreatta. Davanti ad una platea composta da docenti, ex docenti e vari personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia dell’Università, Pino Nano, giornalista storico della RAI regionale, ha coordinato, con la sua solita e nota “aplombe”,che del resto la situazione richiedeva, la presentazione del libro di Bonifati introducendo i relatori in questione,il rettore attuale Giovanni Latorre ,l’ex rettore Giuseppe Frega, e i veri e propri fautori, coloro i quali hanno fatto sì che l Università venisse fatta nascere nel luogo in cui oggi si trova, il Senatore a Vita ed ex ministro Emilio Colombo e Dario Antoniozzi, sottosegretario durante il Governo Cassiani. Il proiettore mostra le immagini dei primi lavori svoltisi ad Arcavacata, davanti alla celata commozione di tutti i presenti, in particolare dello stesso Bonifati. “Un sogno realizzato” apre Latorre “un qualcosa che ha conquistato uno spazio enorme non solo in Calabria ma in tutto il Paese, riconosciuto anche da terzi, che ha di recente conquistato il primo posto tra gli altri atenei d’Italia secondo il rinomato CENSIS di Repubblica.Il contributo di Bonifati è stato incommensurabile, è stato non solo banale costruttore, ma anche titolare dell’impresa,realizzatore di un’opera che ha fortemente voluto”.Pino Nano legge con grande orgoglio una lettera con i complimenti di Gianni Letta che loda l imprenditore calabrese. Di rilevante importanza e un tantino polemico, l’intervento dell’ex Sindaco di Rende Sandro Principe che sottolinea la disponibilità che il Comune ha avuto, con il padre Cecchino prima e con lui dopo, nei confronti della realizzazione di questa grande opera nel proprio territorio.”E’ l’unico investimento riuscito che lo Stato ha fatto in Calabria”.E’ la volta del Senatore Emilio Colombo, vera personalità illustre presente insieme ad Antoniozzi, il quale narra tutti gli interessanti preamboli e vicissitudini nel panorama politico di allora, citando anche i grandi Giacomo Mancini e Riccardo Misasi, nel decidere, in un periodo di cambiamenti come fu quello del ’68, la costruzione di questo ateneo d’avanguardia, la cui architettura moderna sorprese alcuni tra i piu grandi addetti ai lavori dell epoca in tutto il mondo.”L’Università, una delle cose più splendide della Calabria che vuole ripartire, deve incitare tutto il Mezzogiorno a uscire dalla crisi”.Spazio anche ad uno dei primi e tuttora professore di Storia Medioevale dell UNICAL Pietro Di Leo e al Direttore della Banca Popolare di Crotone Francesco Lucifero, collaboratore dell’uscita del libro. Chiude infine lo stesso autore, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il suo sogno, e l ex rettore e rimpianto Pietro Bucci, purtroppo scomparso, a cui oggi è dedicato il famoso ponte dell’ università, dal quale 37 anni fa è partito il primo mattone di un opera che è destinata a proiettare la Calabria sempre piu in alto.
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