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Scorie in Calabria, conferenza dell'ass. Greco

 

 

Scorie in Calabria, Ass. Greco “Impegnati su più fronti”

06 ott 09 ''Crotone e' una ferita aperta dell'azione amministrativa ma anche il primo risultato che sono riuscito a portare a casa''. Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Silvio Greco, che questa mattina ha incontrato i giornalisti nella sede del Consiglio regionale per fare il punto sull'emergenza ambientale in Calabria. ''Al termine di un anno e oltre di trattative con il ministero dell'Ambiente -ha spiegato- siamo riusciti ad ottenere la bonifica dell'area della Pertusola. Un sito che rappresenta il vero problema ambientale dell'area di Crotone''. Greco dice che ''la Regione non avrebbe potuto far altro'' perche' anzi, quando e' stata manifestata la disponibilita' di utilizzare fondi regionali per la bonifica del deposito di Cassano ''sono stato diffidato dal ministero dell'Ambiente'' racconta l'assessore. Per quanto riguarda il sequestro dei ventidue siti dove sarebbe stato depositato il ''cic'', l'agglomerato idraulico catalitico residuo di lavorazione della Pertusola, Greco ha dichiarato che l'Arpacal ha istituito un gruppo di lavoro assieme all'Istituto superiore di Sanita' ed al ministero della Salute per predisporre un piano di monitoraggio ambientale dell'area, mentre l'Asp di Crotone ha avviato uno screening medico che coinvolgera' tutti gli studenti delle scuole oggetto di verifica ambientale. Su questo, ha assicurato l'assessore all'Ambiente, ci si avvalera' di un supporto scientifico qualificato, grazie all'aiuto del comitato di cui fanno parte quattro oncologi nazionali e due calabresi. Si tratta dei professori Francesco Cognetti, direttore del reparto di Oncologia medica al ''Regina Elena'' di Roma, Andrea Bacicalupo, direttore del reparto di ematologia dell'Ospedale ''San Martino'' di Genova, Morando Soffritti, direttore scientifico della Fondazione ''B. Ramazzini'' di Bologna, Paolo di Meis, direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Centro per la cura del cancro di Londra. Il gruppo, che sara' affiancato da due oncologi calabresi, si occupera' di validare tutte le azioni che le Asp promuoveranno sul territorio regionale. ''Io stesso affianchero' questa speciale unita' di crisi, composta dalle Asp, dall'Arpacal e da questo comitato. Fino a quando restero' assessore - ha annunciato - saro' un giorno e mezzo la settimana a Crotone e un giorno tra Cetraro e Amantea''. Su Crotone, Greco ha infine fatto una ultima precisazione ribadendo l'assoluta contrarieta' della regione per qualsiasi ipotesi di discarica a Giammiglione. In merito alla vicenda dell'azienda ''Marlane'' di Praia a Mare, per la quale si e' venuti a conoscenza che dentro allo stabilimento tutto il sottosuolo e' interessato dal seppellimento di sostanze tossiche nocive, l'assessore Greco ha affermato che ''anche su questa vicenda c'e' un gruppo di lavoro che dovra' predisporre uno studio riguardante i picchi di incidenza di neoplasie rispetto a contaminazioni di vario tipo''. Sulle navi a perdere Greco ha voluto ancora una volta precisare che ''la Regione non ha alcuna competenza in materia di rifiuti tossici radioattivi o di presenza di radionuclidi. E non avere competenze significa che la legge non riconosce la possibilita' di intervenire e che, di conseguenza, la Regione non e' dotata di strumenti''. In chiusura di conferenza stampa l'assessore Silvio Greco ha ringraziato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani per aver trasmesso al Governo una richiesta di intervento urgente sulla vicenda calabrese.

video Scorie, Ass. Greco "Non ce la facciamo da soli"

Continua la mobilitazione di Legambiente. Intanto ad Amantea proseguono le iniziative di Legambiente che oggi ha presentato, in una affollata assemblea, lo speciale curato da Carlo Lucarelli sulle navi a perdere che andrà in onda venerdì su raitre a BluNotte. Un iniziativa propedeutica alla manifestazione nazionale organizzata per giorno 24 sempre in Amantea

video Scorie, Sindaco Aiello "Intervenga il Governo"

video Scorie, Sindaco Lamezia "Problema nazionale"

video Scorie, Vicepres. Legambiente "Calabresi reagiscano"

Mancini (Pdl) “Loiero faccia chiarezza sul mare contaminato”

06 ott 09 “Benché l’assessore all’ambiente abbia difficoltà a comprenderlo, non è soltanto una competenza ma è dovere morale del massimo rappresentante istituzionale della Calabria profondere ogni sforzo per dire ai calabresi se il nostro mare è radioattivo oppure no- così Giacomo Mancini del PDL ha replicato a quanto affermato in una conferenza stampa dall’assessore regionale all’ambiente sulla vicenda della nave dei veleni. Al contrario, l’onorevole Loiero ed i suoi collaboratori preferiscono alimentare l’ennesima e mai così inutile contrapposizione politica col governo Berlusconi –ha continuato Mancini- non fermandosi nemmeno dinanzi ai danni incalcolabili che sta già provocando alla nostra terra il convincimento, ormai diffuso pur in mancanza di un solo dato scientifico, che il mare calabrese sia contaminato. Amareggia doverlo ricordare a chi governa la Calabria –ha concluso Mancini- ma la tutela della salute dei calabresi ed insieme l’immagine della Calabria sono questioni troppo serie e portano con sé conseguenze troppo gravi per essere utilizzate per polemiche strumentali.

Il Pd chiede il sequestro della nave dei veleni

06 ott 09 In merito al ritrovamento della nave, identificata come la Cunski cosiddetta ‘navi dei veleni’, affondata al largo delle coste della Calabria i capigruppo Pd delle commissioni Ambiente, Antimafia e della commissione Bicamerale sui rifiuti, Mariani, Garavini e Bratti, chiedono il sequestro della nave al fine di accertare il più rapidamente possibile e con procedure di massima trasparenza l'identità del relitto e il suo contenuto, e soprattutto per verificare la presenza di materiali ad alto rischio. “E scandaloso - sostengono i tre deputati - che il governo non si sia ancora attivato per far luce su questa incredibile situazione.” “La nostra preoccupazione – aggiungono - riguarda non solo l’impatto che può derivarne sulla salute dei cittadini, ma anche l’esistenza di traffici illegali di rifiuti e la mancanza di controlli adeguati su tutto il territorio nazionale.”

Nave dei veleni, il PDCI scrive al Presidente Napolitano “Troppa inerzia”

06 ott 09 “Signor Presidente, dopo anni di silenzi, depistaggi e occultamenti, il 12 settembre scorso, su indicazione di un pentito di mafia, al largo di Cetraro (CS), è stata ritrovata una nave con a bordo 120 fusti pieni di rifiuti tossici. Scoperta che sta angosciando i cittadini. Angoscia accresciuta dal fatto che a distanza di circa un mese dalla scoperta nulla di concreto, soprattutto da parte del Governo, è stato fatto”. E’ quanto scrive Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del PdCI e Consigliere regionale della Calabria, in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Alla profondità in cui si trovano i fusti - continua Tripodi - la pressione è tale che non si sa fino a che punto gli stessi siano isolati e possano reggere senza spargere il loro contenuto. Per avere la certezza matematica di cosa ci sia in quei fusti, infatti, occorre attendere che vengano tirati dall'acqua e analizzati”. “Il quadro - precisa Tripodi - sembra abbastanza chiaro anche in considerazione della presenza di un'altra nave nei fondali di Amantea, sempre in provincia di Cosenza, del recente ritrovamento di una collina di rifiuti radioattivi e dell'aumento dei tumori sulla costa, sui quali sta indagando la Procura della Repubblica di Paola”. “L’inerzia - continua Tripodi - potrebbe compromettere la già delicata situazione. La politica nazionale, soprattutto quando di mezzo c’è la Calabria, ha tempi, sviluppi e soluzioni mai tempestive, adeguate e opportune. Per questo mi rivolgo a Lei, primo cittadino e fedele custode della Costituzione, che all’articolo 32 sancisce la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, per invitarLa a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi atti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute dei cittadini, affinché si proceda da subito al recupero del relitto, all’individuazione delle altre navi dei veleni, alla bonifica del territorio e al fine di fare piena luce su tale vicenda, che può essere considerata - conclude Tripodi - come la più grande emergenza ambientale della storia del nostro Paese”.

Laratta “Assenza del Governo”

06 ott 09 ''Ci troviamo davanti al rischio di una vera catastrofe ecologica nei mari calabresi e in quelli di altre regioni italiane''. Lo sostiene Franco Laratta, deputato del Pd. Secondo Laratta e' necessario ''l'immediato recupero della nave affondata al largo del mare di Cetraro. Occorre per questo una vera e propria task force internazione, probabilmente dotata di mezzi e tecnologia militare; supportare e potenziare le procure che stanno indagando sulla vicenda di Cetraro e su quella di Aiello Calabro e Serra d'Aiello. Sono necessari risorse finanziarie, mezzi, altri magistrati, tecnici ed esperti altamente qualificati''. ''Bisogna prevedere, secondo Laratta, interventi economici per i pescatori, che sono fermi da settimane nella loro attivita' ed e' urgente anche verificare le condizioni di salute dei cittadini interessati''. ''Davanti a tutto cio' - conclude Laratta - registriamo l'assenza del governo, l'inesistenza del ministro dell' ambiente, l'assoluta indifferenza delle istituzioninazionali, che non si rendono conto, o fanno finta, della gravita' e della vera e propria emergenza cui si va incontro''.

 

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