Inchiesta Poseidone, chiesta l'archiviazione per Galati

Inchiesta Poseidone, chiesta l’archiviazione per Galati

13 ott 09 La Procura della Repubblica di Catanzaro, dopo tre anni di indagini ha chiesto l'archiviazione, per insussistenza dei fatti, delle contestazioni elevate dall'allora Pubblico Ministero De Magistris, nei confronti dell'ON. Giuseppe Galati, deputato del PDL ed ex sottosegretario nel Governo Berlusconi, nell'ambito dell'inchiesta " Poseidone" sui presunti illeciti nella gestione di fondi pubblici destinati al settore della depurazione in Calabria". Lo rende noto l'Avv. Sergio Rotundo difensore del parlamentare. "Finalmente la magistratura – ha dichiarato l’On. Galati - , restituisce alla mia storia personale e politica la verità che aspettavo da tre anni. Per me questo è un giorno importante perchè dopo essermi difeso in maniera decisa e serena, confidando nell’operato della magistratura, finalmente esco da questa vicenda a testa alta. Ho fatto sempre politica per conto di questa Regione e dei calabresi. Oggi torno a servire gli interessi delle popolazioni dell'intera Regione con maggiore convinzione, operando in un rapporto di lealtà e fiducia con i cittadini calabresi”. L'ex sottosegretario Galati annuncia anche che nei prossimi giorni incontrerà i giornalisti per ringraziare formalmente e ufficialmente quanti, e sono davvero tantissimi, in questi anni gli sono rimasti vicini dichiarandogli il massimo della propria amicizia e solidarietà".

Foti “Un ulteriore nulla di fatto di De Magistris”. La richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta Poseidone a favore dell’on. Giuseppe Galati, deputato PdL ed ex sottosegretario di Stato, - dichiara l’on. Nino Foti (PDL) - pone la parola fine, dopo tre lunghi anni, alla triste vicenda che ha interessato, innanzitutto un uomo, quindi un politico da sempre impegnato in prima linea al servizio della Calabria e dei Calabresi. Anche stavolta, guarda caso, la stessa indagine condotta dall’allora pm De Magistris, oggi eurodeputato di Italia dei Valori, si conclude in un nulla di fatto. Ma, quanto male ha fatto questo “modus operandi” al libero agire democratico di chi è “malcapitato” in questa storia? Alla luce di questo epilogo, viene spontaneo chiedersi quanta notorietà apportano certe indagini a favore di chi le promuove e, invece, quanto discredito gettano sulla carriera politica di chi si ritrova di colpo catapultato fra i banchi degli imputati? Tutte domande alle quali il trascorrere del tempo oggi fornisce una risposta che è chiara a tutti. È giusto, infatti, che le indagini vengano svolte quando però sussistano sufficienti elementi che giustifichino e supportino il loro naturale proseguimento. Solo la fiducia nella Giustizia – conclude l’on. Nino Foti - è, a mio parere, l’unica vera arma processuale cui è importante fare affidamento. Così è stato per l’on. Pino Galati, a cui va tutta la mia solidarietà ed amicizia, convinto del fatto che oggi ne esce politicamente più forte di prima, perché i calabresi sanno distinguere chi subisce un torto da chi se ne rende autore.

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