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Nave dei veleni, non calano le preoccupazioni

 

 

Nave dei veleni, annunci non leniscono le preoccupazioni. Dalla Mare Oceano "obiettivi raggiunti". Annunciata manifestazione a Cetraro

28 ott 09 “La notizia che la nave affondata al largo di Cetraro potrebbe non essere la Cunski non dissipa nessuna preoccupazione nelle popolazioni Calabresi”. Così i segretari della CGIL calabrese Massimo Covello e Sergio Genco. “Condividiamo, per l'ennesima volta, -ribadiscono i due- l'opinione dell'assessore regionale Silvio Greco. Confortati dalla straordinaria manifestazione di Sabato scorso, al Governo Nazionale torniamo a chiedere verità. Vogliamo sapere cosa contengono i fusti giacenti nella nave e nelle altre navi presenti. La Calabria, questo purtroppo è certo, grazie a complicità e distrazioni da ricercare e perseguire, è stata per anni, e forse lo è ancora, utilizzata per affondare ed interrare rifiuti tossici e radioattivi. Vogliamo che si analizzino concretamente i siti inquinati e che immediatamente venga predisposto un piano di bonifica e risanamento ambientale. Solo questo potrà restituire serenità alle popolazioni. Solo questo potrà restituire fiducia piena verso il Governo e verso le Istituzioni. Per come ci siamo impegnati nella manifestazione di Amantea, senza queste risposte e senza l'avvio di questo percorso, continueremo la mobilitazione .

Dalla nave Mare Oceano rassicurazioni. "Noi gli obiettivi li abbiamo raggiunti praticamente tutti. Ed e' tutto molto positivo e molto rassicurante. Non possiamo dire altro". Lo dice Federico Crescenzi, Capo del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto, che si trova a bordo della nave Mare Oceano, che sta effettuando le rilevazioni sul relitto scoperto al largo di Cetraro (CS). "Stiamo procedendo con le nostre ricerche secondo i piani stabiliti. Abbiamo in mano a questo punto delle immagini sufficientemente chiare", ha detto ancora Crescenzi. Che pero' non ha chiarito se il mezzo subacqueo Rov questa notte sia sceso sul relitto e vi abbia operato.

Ambientalisti convocano manifestazione a Cetraro. Francesco Cirillo , giornalista ed ambientalista militante, da almeno dieci anni ha scritto ed indagato sulla Jolly Rosso, coordinatore del Movimento ambientalista del Tirreno ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Sono molto preoccupato per le dichiarazioni alla stampa fatte sia dal ministro Prestigiacomo che dal sottosegretario Menia riguardo all'identità della nave dei veleni nei fondali di Cetraro. Ci troviamo ad un inizio di depistaggio vero e proprio che bisogna subito respingere al mittente. Quella nave non è nè la Cagliari nè la Federico C. in quanto censite nelle mappe nautiche sia delle capitanerie di Porto che della marina Militare e non sono nel luogo indicato dal pentito Fonti. Le due navi sono ben localizzate e conosciute da tutti i pescatori della zona e del tirreno che ben le evitano per non incepparvi le loro reti nello strascico. L'operazione di depistaggio sulla Cunsky ricordano quelle della Jolly Rosso avvenute nel 1990 al momento dello spiaggiamento, che a soli due mesi dal suo spiaggiamento venne subito archiviata l'inchiesta aperta dalla procura di paola e dopo tre mesi ne venne permesso anche lo smantellamento per farne scomparire ogni prova. I tempi sono identici a quanto pare. Prima si dice che quella non è la Cunsky , poi si sospendono le analisi e le ricerche e poi si stende un manto di silenzio su tutto facendo ritornare tutto nella normalità. La grande manifestazione di Amantea , ha avuto un solo grido, quello della ricerca della Verità sia sulla Jolly Rosso che sulle navi affondate davanti Amantea, Maratea , Melito Porto Salvo e gli altri luoghi oramai ben noti a tutti. Come ambientalisti chiediamo che si facciano seguire le operazioni sulla Mare Oceano a tecnici esterni nominati dalla regione e dalle associazioni ambientaliste per essere certi che non si compiano manipolazioni di ogni genere che possano nascondere la verità e si dia certezza su quanto avviene su quella nave. Lo diciamo ad alta voce. Noi non ci fidiamo di quanto ci viene detto, in quanto sono in atto una serie di operazioni di carattere strumentale e politico da parte dei partiti di centrodestra , che fin dall'inizio hanno cercato di coprire l'assenza del governo in Calabria di fronte ad una catastrofe non solo di carattere ambientale ma anche economica e che riguarda la salute di tanti cittadini colpiti da decenni da tumori. Devono vergognarsi tutti coloro che dichiarano senza il minimo dubbio che nel mare di Cetraro non c'è niente di velenoso e che la nave ritrovata ed individuata sia frutto solo del catastrofismo ambientalista e anti governativo. E' uno schiaffo ai tanti calabresi che hanno manifestato ad Amantea il 24 ottobre scorso. Organizzeremo nei prossimi giorni una manifestazione nel porto di Cetraro perchè a distanza di un mese non si spengano i riflettori sulla vicenda delle navi dei veleni".

Pdl “Tiriamo un sospiro di sollievo”. ''Come calabresi tiriamo un primo, importante, sospiro di sollievo sui rilievi effettuati dalla nave del Governo che, allo stato, confermano l'assenza di materiale radioattivo : concordiamo pienamente con il ministro Prestigiacomo sui gravissimi danni all'immagine, provocati da alcune forze della sinistra e dall'assessore regionale all'ambiente con un allarmismo assolutamente ingiustificato''. Lo afferma una nota del coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti, e del vice coordinatore vicario, Antonio Gentile. ''Ribadiamo il nostro assoluto rispetto verso la cittadinanza del Tirreno e gli operatori economici - continua la nota - che hanno dovuto subire danni ingenti anche a causa dell'atteggiamento di chi ha preferito soffiare sul fuoco della protesta, non comprendendo gli effetti collaterali di questo atteggiamento. Il Governo ha dimostrato ancora una volta - continuano Scopelliti e Gentile - che il suo comportamento e' stato tempestivo e razionale, teso a non sottovalutare alcun pericolo, ma nemmeno a diffondere quella psicosi che e' stata generata irresponsabilmente da chi ha dimostrato di anteporre piccoli interessi di parte ad un senso comune delle istituzioni''. ''E' giusto che la guardia rimanga alta e che prima di esultare - continua la nota - si facciano tutti gli ulteriori rilievi, seppure queste prime analisi confortino.

 

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