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Nave veleni, progetto per monitoraggio delle coste

 

 

Nave dei Veleni, un progetto per monitorare l’area costiera

20 ott 09 Riunione nell'Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro finalizzata a concordare un progetto di monitoraggio dell'area marino-costiera lungo il Tirreno cosentino. Si tratta di un progetto gia' in corso di attuazione nella provincia di Reggio Calabria cosi' come approvato dalla superiore direzione marittima, dall'Arpacal e dalla Provincia stessa, al fine di fornire elementi obiettivi e dati scientifici per una valutazione sullo stato di salute degli ecosistemi che insistono nel tratto di costa che va da Cetraro ad Amantea. La riunione, presieduta dal comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, capitano di fregata Luigi Piccioli, ha visto la presenza oltre che del tenente di vascello Giuseppe Turiano, comandante dell'Ufficio Marittimo di Cetraro, anche dei rappresentanti dell'Arpacal Fiumano', Trozzo, Fiorino e Mileto, il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta anche in rappresentanza del consiglio provinciale, di Andrea Paiser responsabile del servizio di biologia marina dell'Universita' della Calabria e del presidente della Federcoopesca Calabria Katia Stancato, in rappresentanza del ceto peschereccio locale. Il progetto prevede la realizzazione di un monitoraggio delle componenti biotiche e abiotiche della fascia costiera, che consentira' di effettuare una valutazione integrata dei risultati ottenuti, considerando la presenza di eventuali sostanze tossiche (rifiuti solidi o liquidi, scarichi industriali o radioattivi. Tramite un peschereccio locale che effettuera' alcune operazioni di pesca a strascico a varie profondita', verranno analizzate le sabbie del litorale, le acquee, i sedimenti, le fanerogame marine, il pescato ed altri organismi che consentiranno di verificare che non vi siano effetti avvertibili nell'ambiente che si possano ripercuotere sulla salute pubblica. I campioni saranno portati nei laboratori dell'Arpa e verranno processati per le analisi radiometriche, chimiche e eco-tossicologiche. Le indagini verranno eseguite secondo i protocolli ed i metodi proposti da Icram in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente in materia di monitoraggio marino-costiero

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