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Notizie di cronaca

 

La Oceano sul relitto di Cetraro. Pescatori contestano visita sottosegretario. La società civile chiede non solo analisi ma rimozione di nave e fusti

21 ott 09 Giornata movimentata oggi al porto di Cetraro per l’arrivo del sottosegretario Menia, spedito dal Ministero dell’ambiente in Calabria a prendere visione della nave Mare Oceano che questa mattina, finalmente, ha preso il largo per le sue analisi. Il sottosegretario, che ieri ha avuto un primo incontro scontro con i sindaci cosentini a Roma, è stato accolto dalle proteste dei pescatori. Difeso da un nutrito drappello di forze dell’ordine, il sottosegretario è rimasto chiuso nella Capitaneria di porto prima di salire a bordo della Mare Oceano. Qui sopra il sottosegretario ha fatto un giro turistico assieme alla stampa convenuta per l’evento. A bordo della mare Oceano il rov che dovrebbe effettuare altre riprese e soprattutto che dovrebbe scoprire il nome del relitto che giace a 500 metri a 11 miglia dalla costa. Ricolmo di barili, alcuni purtroppo danneggiati, il relitto della nave non ha ancora un nome. Secondo il pentito Fonti dovrebbe essere la Cunsky. Intanto sono roventi le polemiche di società civile, parti sociali, amministratori e partiti che chiedono di agire subito. Non solo le analisi, servono, ma soprattutto il recupero dei fusti è quanto viene richiesto. Inutili, poi, secondo la Regione la ricerca dei raggi gamma perché più nocivi sono i raggi Alfa, raggi che la nave Oceano non può rivelare. In serata il sottosegretario si è trasferito a Cataznaro dove ha preso parte ad un summit con procuratore capo della DDA. E intanto domani arriva la commissione Ecomafie che farà un sopralluogo lungo il fiume Olivo, parte del quale, nei pressi della discarica, è stato appena sequestrato dal Tribunale di Paola.

La task force con Menia presso la DDA “Abbiamo chiesto alcune cose semplici ma importantissime, il nostro obiettivo è accertare l'identità del relitto, ma, a prescindere dal nome della nave, è importante accertare soprattutto la natura del carico. Abbiamo il dovere di far sapere se questa nave contiene rifiuti tossici o radioattivi. Questi sono gli accertamenti che abbiamo chiesto che vengano fatti dalla task force del ministero dell’Ambiente, e ci saranno poi alcuni reparti i cui comandanti sono ufficiali di polizia giudiziaria, che presidieranno queste operazioni, nell’interesse della Procura, per garantire trasparenza alle operazioni, e rispetto delle norme processuali”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, al termine della lunga riunione avuta con i vertici delle forze dell’ordine e della task force del ministero giunta in Calabria per effettuare i rilievi sul relitto rinvenuto al largo di Cetraro, che si sospetta possa essere stata affondata dalla 'ndrangheta con un carico di rifiuti radioattivi. Al vertice, oltre alle forze dell’ordine locali, hanno partecipato il sottosegretario all’Ambiente, Menia, il vice capo di Gabinetto ed il direttore generale del ministero all’Ambiente, Nicotra e Cosentino, il comandante del Noe dell’Arma dei carabinieri, generale Centore, il comandante dell’Ufficio marittimo della Calabria, De Luca, il comandante del reparto ambientale per le Capitanerie di Porto, Crescenzi, tutti componenti della task force del ministero.

La nave Oceano farà solo prelievi e analisi. Effettuerà prelievi sul fondale marino e sulle incrostazioni del relitto, ma non dovrebbe prelevare alcun fusto, la Mare Oceano, la nave inviata dal ministero per compiere accertamenti nella zona di mare al largo di Cetraro dove è stato individuato il relitto di un'imbarcazione che si sospetta trasportasse rifiuti radioattivi. Lo ha riferito ai giornalisti uno dei responsabili della missione, Giovanni Ranieri, da bordo della nave, arrivata oggi in zona e sulla quale è salito il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, che nel pomeriggio ha incontratoi magistrati della Dda di Catanzaro, titolari dell'inchiesta. La Mare Oceano, attraverso il sistema "scan boean" ed un rov sottomarino, effettuerà una ricostruzione tridimensionale del relitto e dell'area circostante, quindi provvederà a prelevare sabbia e frammenti di incrostazioni sulla nave per sottoporli ad analisi per accertare eventuali presenze di radioattività. La nave è giunta oggi sul luogo del ritrovamento, ma impiegherà la giornata di oggi e parte di quella di domani per calibrare gli strumenti. Quindi avvierà le ricerche vere e proprie. La durata prevista della missione è di cinque giorni.

Sottosegretario Menia “Senza sapere contenuto è solo allarmismo”. ''Senza sapere cosa c'e' nei fusti e' solo un allarmismo ingiustificato''. A dirlo e' stato il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, in merito alla contestazione dei pescatori che stamani hanno protestato al suo arrivo a Cetraro a causa del calo delle vendite per la presenza della presunta ''nave dei veleni''. Menia, dopo la riunione alla Capitaneria di porto, e' salito su una motovedetta della guardia costiera che lo ha portato a bordo della Mare Oceano, la nave che dovra' eseguire accertamenti sul luogo del ritrovamento del relitto. Al riguardo, Menia ha evidenziato che la nave effettuera', grazie al rov, un robot subacqueo di cui e' dotato, prelievi di materiale intorno alla nave e di incrostazioni sul relitto. Inoltre, ha aggiunto Menia, la Mare Oceano e' dotata di attrezzature che rilevano immediatamente i valori della radioattivita'. Infine Menia, riferendosi alla polemica di ieri con l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, ha detto:''Sarei stato contento se fosse stato qui''

Allarme per i raggi Alfa, nave Oceano inadatta a rilevarli. L'allarme per le eventuali scorie radiottive che potrebbero essere contenute nella nave affondata al largo di Cetraro, come evidenziato in una nota della Regione Calabria, proviene dai raggi Alfa e non dai raggi gamma che la nave Mare Oceano, inviata dal ministero dell'Ambiente, puo' rilevare. Le radiazioni gamma di cui si parla, secondo gli studiosi - spiega il comunicato - sono di tipo cumulativo, si addizionano, quindi e' possibile calcolare i danni effettivi sulla salute. I raggi gamma, infatti, sono pressoche' identici ai raggi-x, solo che i raggi-x sono artificialmente prodotti dall'uomo mentre i gamma sono presenti in natura. I raggi gamma sono quelli piu' pesanti e causano problemi immediati. La loro e' un'onda. Come una specie di proiettile invisibile capace di uccidere in poche ore.

Regione “Ricerche non rassicuranti”. ''L'interesse dei calabresi e' che si faccia chiarezza. Per questo la Regione chiede con insistenza che sia fatta l'analisi dei fusti contenuti nella nave affondata al largo di Cetraro (Cs). Non basta, insomma, che un sottosegretario arrivi qui e affermi, senza dati probatori, che si tratta solo di allarmismo per potere tranquillizzare la gente''. E' quanto si legge in una nota della Regione Calabria in seguito alle parole del sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, che in visita oggi a Cetraro ha parlato di eccessivo allarmismo. Secondo quanto si legge nella nota della Regione ''si continua a sottovalutare il problema. E' necessario, infatti, che venga caratterizzato il carico perche' e' questo che la gente si aspetta, come dimostra la legittima protesta dei pescatori. Questo chiedono anche i sindaci che ieri hanno protestato a Roma e oggi, come ha fatto l'assessore regionale all'Ambiente, non hanno incontrato il rappresentante di governo a Cetraro, non avendo altro da aggiungere alle richieste fatte''. ''Il sottosegretario Menia - afferma ancora la nota della Regione - continua ad affermare che a bordo della Mare Oceano c'e' uno strumento che potra' misurare la radioattivita'. Alla Regione risulta che la radioattivita', che crea allarme tra la gente, non e' rilevabile con lo strumento di cui si dispone, capace di misurare solo i raggi gamma, mentre il problema che si potrebbe prospettare di disastro ambientale da inquinamento radioattivo, si riferisce a un diverso tipo di sostanza che emette raggi alfa''. ''Se quella espressa dal sottosegretario Menia e' la posizione del Governo - secondo la Regione - i cittadini calabresi, purtroppo, hanno ancora di che preoccuparsi. Per questo la Regione insiste che il governo si occupi del problema al piu' alto dei livelli istituzionali''.

Le reazioni

Interrogazione parlamentare degli onorevoli Villecco Calipari, Zucchi, Oliverio, Minniti, Veltroni, Garavini, Realacci, Mariani, Ferranti. Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole alimentari e forestali, della giustizia e della salute – Premesso che: i recenti ed importanti risultati delle attività investigative condotte con successo dalla Procura della Repubblica di Paola sul caso delle “navi a perdere”, hanno portato al ritrovamento di un relitto inabissato a largo della costa di Cetraro; secondo le ipotesi investigative, basate sulle dichiarazioni del pentito di ‘ndrangheta Francesco Fonti, il relitto ritrovato sarebbe la nave “Kunsky” e conterrebbe fusti con sostanze tossico-radioattive; altri 32 relitti contenenti rifiuti radioattivi sarebbero stati inabissati a poca distanza dalle coste lucane e calabresi; già nel 2005, il settimanale "L'Espresso", nel numero del 9 giugno, ha pubblicato un articolo dal titolo "Parla un Boss, così lo Stato pagava la 'ndrangheta per smaltire i rifiuti tossici" nel quale sono contenute inquietanti rivelazioni sulle criminali convergenze tra malavita internazionale, personaggi di spicco della politica e dello Stato italiano, circa lo smaltimento di scorie radioattive e altri rifiuti tossici; l'articolo dell’ Espresso fa riferimento ad un traffico di rifiuti tossici che dall'Italia avrebbero raggiunto la Somalia e all'affondamento di navi cariche di scorie nocive a largo delle coste italiane, segnalando in particolare tre casi: a largo di Maratea, di Genzano e di Cetraro; il quotidiano “la Repubblica” del 21 ottobre 2009 ha pubblicato un articolo dal titolo “Acque tossiche, fate sparire quel divieto” nel quale si spiega che l'Ufficio circondariale marittimo di Cetraro, sulla base della nota Prot. nr. 04.02.6748 del 10 aprile 2007 della Direzione marittima di Reggio Calabria, avrebbe emanato una specifica ordinanza con la quale, a seguito dei risultati di alcune analisi condotti su delega della Procura della Repubblica di Paola che avrebbero evidenziato il superamento del valore di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) nei sedimenti marini compresi tra Belvedere Marittimo e Cetraro, relativamente all'arsenico (area 1 e 2) e cobalto (area 2), nonché un valore molto alto per l'alluminio e valori del cromo di attenzione nelle aree 1 e 2, al fine della tutela della pubblica e privata incolumità, avrebbe disposto il divieto di effettuare attività di pesca a strascico nell'area interessata; a seguito delle disposizioni della Procura di Paola un quantitativo preoccupante di metalli pesanti sarebbe stato rinvenuto nel pescato prelevato nelle acque del mar Tirreno, lungo la fascia costiera che va da Campora San Giovanni a Cetraro, da parte dell'Ufficio circondariale marittimo di Cetraro in collaborazione con il Servizio veterinario della locale Azienda sanitaria; le acque sono le stesse dove la nave oceanografica “Mare Oceano” effettuerà i monitoraggi su quello che potrebbe essere il relitto Kunsky ritrovato il 12 settembre 2009; l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Cetraro n. 3 del 2007 venne ritirata un anno e quattro mesi dopo la sua emanazione, in data 08.08.2008 con ordinanza n.30/2008, a seguito di una riunione tenutasi il 7 agosto 2008, alla quale parteciparono i rappresentanti dell’Asl di Paola, della Provincia di Cosenza, dell’Arpacal, due addetti della polizia giudiziaria ambiente della procura e dove si stabilì che le sostanze inquinanti individuate un anno prima o non erano più presenti in acqua o non erano più nocive; si chiede di sapere: se e di quali notizie dispongano i Ministri in indirizzo in merito ai fatti denunciati in premessa e se questi corrispondano al vero; quale sia l'effettiva pericolosità per l'ambiente e la salute pubblica dovuta alla presenza nel tratto di mare Cetraro - Belvedere Marittimo di sostanze tossiche così come individuate nell'ordinanza dell'autorità marittima; con quali mezzi si è proceduto ad effettuare le analisi delle acque e della fauna marina che hanno portato alla revoca dell’ordinanza di divieto della Capitaneria di Porto di cui i premessa; quali siano state le tempistiche con le quali si è proceduto ai ritrovamenti dei relitti e ai rilevamenti del materiale sversato dalle "navi pattumiera" e se la Marina militare italiana abbia potuto disporre, nel caso concreto, di mezzi adeguati ad affrontare le indagini in mare; se e quali provvedimenti i Ministri intendano adottare con riferimento alle vicende in oggetto, ciascuno per la parte di propria competenza, e se, in particolare, non si ritenga opportuno supportare le indagini mettendo a disposizione il personale e le strutture dell'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, nonché le risorse economiche necessarie alle bonifiche dei siti eventualmente contaminati.

Bonelli (Verdi) “Vergogna nazionale”. "Le navi dei veleni rappresentano una vergogna nazionale contro cui bisogna mobilitarsi con forza". E' quanto afferma il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. "Per questa ragione noi Verdi - prosegue Bonelli - aderiamo alla manifestazione del 24 ottobre e sabato prossimo sarò ad Amantea per difendere il diritto alla salute dei cittadini calabresi e per difendere l'economia locale che non può essere affossata dall'inquinamento". "Ora più che mai - prosegue il presidente dei Verdi - è necessario sostenere una grande mobilitazione civile contro ogni forma di inquinamento e contro le ecomafie che rappresentano una fortissima ipoteca sul destino di tutto il Sud. L'atteggiamento del governo Berlusconi, però, continua ad essere irresponsabilmente disinteressato nei confronti dei cittadini calabresi, del mare e dell'ambiente: ad oggi non è stata assunta alcuna iniziativa concreta nemmeno per accertare la natura del carico del relitto. Viene da chiedersi se il governo non stia coprendo qualcuno".

Diliberto “Governo serio manderebbe esercito”. "E' una vicenda enorme rispetto alla quale un governo serio avrebbe già mandato l'esercito. Come PdCI non solo saremo sabato ad Amantea con una delegazione del partito a fianco della popolazione calabrese ma vigileremo con attenzione affinché da quel relitto venga fuori tutta la verità sugli affondamenti, sui veleni scaricati in mare e su quelli sepolti nell'entroterra, sulle morti misteriose di alcuni uomini e donne che si sono occupati della vicenda e che per questo sono stati uccisi". E' quanto afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI.

Idv “Fare piena luce”: "Occorre fare necessariamente ed immediatamente luce sulla vicenda della nave dei veleni". Lo afferma Paolo Brutti, responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente per l'Italia dei Valori. "Il governo - prosegue Brutti - deve intervenire con ogni mezzo e strumento per individuare i responsabili e le responsabilità. Quanto accaduto in Calabria non può finire nel calderone dei casi irrisolti nella storia del nostro Paese. La nostra preoccupazione è ingigantita dal fatto che i rifiuti tossici sono scorie radioattive di alcune lavorazioni industriali e di alcune vecchie centrali nucleari. La criminalità organizzata ha trovato un fertilissimo terreno proprio nello smaltimento delle scorie radioattive, la cui pericolosità e i cui effetti letali si protraggono per decenni con danni irreversibili all'ambiente biologico e agli stessi individui". "Anche per questo noi dell'Italia dei Valori - sostiene ancora Brutti - gridiamo forte e chiaro il nostro 'no intransigente' alle nuove centrali nucleari. Se con pochissime centrali attive si ha avuto questo intreccio tra criminalità organizzata ed enti pubblici preposti allo smaltimento, la domanda è: cosa accadrà quando non si tratterà di una o due centrali ma di ben quindici o diciotto?"

Scilipoti (Idv) “Subito smaltimento rifiuti”. ''Il tema delle navi dei veleni affondate nel mare calabrese e dei rifiuti interrati lungo il territorio e' sempre attuale e molto scottante''. Lo afferma il deputato di Idv Domenico Scilipoti. ''Bisogna procedere - ha aggiunto - alla corretta individuazione e allo smaltimento di rifiuti tossici e radioattivi illegalmente occultati sul territorio calabrese e nei mari antistanti; operazioni che devono avvenire con la massima trasparenza e informando costantemente la popolazione calabrese''. ''E' necessario - ha sostenuto Scilipoti - comprendere con immediatezza se e' in atto una contaminazione ovvero se c'e' un pericolo concreto per le persone e l'ambiente. La Regione e il Governo nazionale devono attivarsi, immediatamente, per le rispettive competenze e per predisporre un piano di analisi e bonifica. E' anche necessario stimare i tempi per evitare eventuali contagi e dispersione nell'ambiente dei materiali smaltiti illegalmente. In quanto tempo, ad esempio, si corrodono i fusti smaltiti sott'acqua o interrati?''. ''E' una vergogna - ha concluso - che un Paese civile come il nostro renda possibili tali avvenimenti. Non si puo' giocare con la salute e con la vita degli italiani''.

Tripodi “Perché revocato divieto di pesca?”. "Perché il 7 agosto 2008 fu ritirata l'ordinanza con cui il 18 aprile 2007 la Capitaneria di Porto di Cetraro vietò la pesca nel mare antistante il Comune calabrese? Possibile mai che ciò che era un pericolo per la salute dei cittadini nel giro di 16 mesi mesi non lo è stato più? Il Ministero dei Trasporti e dell'Ambiente intervengano immediatamente al fine di chiarire quanto denunciato oggi da 'la Repubblica'". Ad affermarlo è Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del Pdci. "Questo, in ordine di tempo - ha aggiunto - è l'ultimo, inquietante, mistero della fitta palude dei segreti che gravita attorno all'intera vicenda della nave dei veleni, sulla quale il sonno del Governo sta diventando sempre più letargia".

Udc “Basta ritardi”. "La 'nave dei veleni' è un problema che riguarda tutto il Paese, non solo la Calabria. Il governo continua a procedere a tentoni, con enormi ritardi e senza un piano di intervento chiaro: a un mese dall'affondamento della nave Kunsky ancora non sappiamo cosa ci sia nei fusti e quali ricadute possano esserci per l'ambiente, oltre alle eventuali connessioni con la criminalità organizzata. Chiediamo al presidente del Consiglio e a Bertolaso un impegno in prima persona su questa vicenda, così accadde per altri rifiuti, quelli di Napoli". E' la richiesta avanzata nel corso di una riunione convocata nel pomeriggio dal segretario dell'Udc Lorenzo Cesa con i parlamentari calabresi Mario Tassone e Roberto Occhiuto. "In attesa di capire il contenuto dei fusti, la 'nave dei veleni' - afferma Cesa - ha già gravemente compromesso l'immagine della Calabria, con ricadute su settori decisivi per l'economia locale come il turismo e la pesca". "In questi anni molti altri casi analoghi di navi inghiottite nel Mediterraneo, in primis quello legato direttamente all'omicidio di Ilaria Alpi, si sono perse nel nulla: non vorremmo - conclude Cesa - che anche questa vicenda resti in fondo al mare senza che vengano accertate conseguenze e responsabilità”

La manifestazione di Amantea

Adesione di Bersani (Pd). “Bisogna che il governo prenda sul serio il problema e superi l’indifferenza e il distacco che è stato mostrato in modo sconcertante fin qui". Lo ha dichiarato Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria nazionale del Pd, esprimendo 'pieno sostegno' alla manifestazione sulla gravissima vicenda della nave dei veleni che si terrà sabato ad Amantea “Non ci si potrà fermare – ha sottolineato Bersani – finché il mare e il territorio non verranno messi in sicurezza rispetto ai rischi di inquinamento”.

Comune di Diamante ad Amantea con pullman. Il Comune di Diamante aderisce alla manifestazione nazionale organizzata dal Comitato Civico “Natale De Grazia”, “Riprendiamoci la vita, Vogliamo una Calabria Pulita !” , che si terrà sabato 24 ottobre a partire dalle 9,00 ad Amantea. Il Comune di Diamante sarà presente con il suo Gonfalone e parteciperà con una sua delegazione guidata dal Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno. L’Amministrazione Comunale per l’occasione metterà a disposizione dei Cittadini un pullman che partirà dall’Autostazione di Diamante (all’angolo tra Via Boccioni e Via Mattia Preti) alle ore 7,30. Per le adesioni è necessario contattare il 3203155221. Per la manifestazione di sabato 24, il Comitato “Natale De Grazia”, che l’ha organizzata, chiama a raccolta tutti i cittadini Calabresi, e non solo, per far sentire la propria voce e chiedere al Governo ed alle istituzioni statali preposte, “di venire a vedere cosa c'è nella stiva della nave adagiata sui fondali di Cetraro e di venire a riprendersi i rifiuti pericolosi, che non sono stati prodotti in Calabria, ma che si trovano interrati nel greto del fiume Oliva”. Un appello raccolto dall’Amministrazione Comunale di Diamante, che invita ad essere presenti in tanti, sabato ad Amantea: cittadini, associazioni, scuole, e tutti coloro che non vogliono mancare ad una iniziativa di carattere nazionale dedicata a tematiche così vitali ed importanti, che proprio in questi giorni sono di stringente attualità per gli abitanti dei nostri territori.

Callipo alla manifestazione con striscione dei Simpson. "Il minaccioso profilo di Montgomery Burms, il personaggio della serie televisiva 'I Simpson', è il testimonial 'in negativo' riprodotto sullo striscione con cui il movimento 'Io resto in Calabria' fondato da Pippo Callipo parteciperà il 24 ottobre alla manifestazione nazionale di Amantea contro le scorie". A darne notizia è un comunicato dell'Ufficio stampa del candidato alla Presidenza della Regione. "L'analogia cui lo striscione invita a riflettere - prosegue la nota - è tra il malvagio e spietato industriale dei Simpson che inquina senza scrupoli la città di Springfield ed i responsabili dell'affondamento delle 'Navi dei veleni' e dell'emergenza ambientale calabrese. 'Nemmeno lui (Montgomery Burms) avrebbe osato tanto', così recita il testo impresso sullo striscione. Espressione che diventa un'efficace formula per denunciare una realtà che pare sorpassare di gran lunga anche l'irriverente immaginazione di Matt Groening, l'autore della serie 'cult', che proprio quest'anno compie 20 anni". "L'inquietante pesce a tre occhi, 'immaginario', frutto delle mutazioni genetiche provocate dai materiali radioattivi sversati nei mari - prosegue la nota - decora lo striscione che vede, però, in una sorta di contrapposizione positiva, anche un sorridente e vispo Bart Simpson sfoggiare il logo del movimento 'Io resto in Calabria' con una chiara allusione all'auspicata rinascita di una terra troppo a lungo rimasta nel silenzio". "Una terra - sostiene Callipo - cui servirebbe un po' dell'animo spigliato del più 'temibile' dei Simpson, per chiedere ed ottenere risposte e soluzioni a questo tragico problema che mina non solo l'attività turistica ma soprattutto la salute di tutti noi".

 

 

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