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Nave dei veleni, slitta uscita nave "oceano"

 

 

Mare mosso, slitta uscita nave Oceano. Fonti inibito a parlare. Tutto proto per la manifestazione ad Amantea, Comitato "No a passerelle"

23 ott 09 Le condizioni meteo avverse stanno ostacolando l'avvio delle operazioni della Mare Oceano, la nave inviata dal ministero dell'Ambiente per fare accertamenti e prelievi sul relitto individuato al largo della costa di Cetraro, nel Tirreno cosentino, che si sospetta contenga rifiuti radioattivi. La nave e' tornata sul luogo delle operazioni dopo essere stata costretta a riparare sotto costa, ma onde alte due metri hanno impedito ai tecnici di calare in mare il sofisticato Rov, il robot filoguidato che dovra' fare riprese video piu' dettagliate di quelle gia'a disposizione, campionature del fondale e raschiature sullo scafo per verificare se sotto le incrostazioni sia leggibile il nome della nave. Il rinvio, comunque, e' servito ai tecnici per ultimare le fasi di calibratura degli strumenti di bordo. Una volta che il mare si sara' calmato, probabilmente gia' da domani, quando e' previsto un miglioramento delle condizioni, prendera' il via la missione della Mare Oceano. Secondo quanto si e' appreso da bordo della nave, in 48 ore lavorative i tecnici dovrebbero avere gia' le prime indicazioni su un'eventuale contaminazione radiomedica, anche se il materiale sara' comunque sottoposto a successive analisi in laboratorio. Intanto, si preannuncia come una straordinaria mobilitazione popolare la manifestazione 'Basta veleni. Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita' in programma domani ad Amantea. All'iniziativa, promossa dal Comitato civico 'Natale De Grazia', per richiamare l'attenzione sulla vicenda della 'nave dei veleni''inabissata nelle acque al largo di Cetraro ma anche sulle emergenze ambientali della valle del fiume Oliva, ad Aiello Calabro, dove si ipotizza siano stati interrati rifiuti nocivi e radioattivi, e di Crotone, sono giunte centinaia di adesioni di associazioni, gruppi, movimenti ma anche di singoli esponenti della politica e della societa' civile. Numerosi anche i pullman che si muoveranno da diversi centri della Calabria. La mobilitazione di Amantea avra' anche un'appendice internazionale grazie all'adesione di alcuni studenti calabresi del programma Erasmus che animeranno momenti di sensibilizzazione in Spagna, a Jaen (Andalusia) e a Lille, in Francia. Il corteo sara' aperto da uno striscione del Comitato De Grazia, sorto nel nome del capitano della Marina morto a meta' degli anni '90 mentre indagava sulle navi a perdere nell'ambito di un pool della Procura di Reggio Calabria. All' ufficiale verra' intitolato nell'occasione il lungomare di Amantea. ''Non sara' una passerella'', assicurano gli organizzatori. Sul palco interverranno rappresentanti di associazioni, della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza.

Fonti inibito a parlare. Il pentito di 'ndrangheta che ha parlato dell’affondamento di una nave al largo della costa di Cetraro non potrà parlare con nessuno. A rivelarlo è stato l’avvocato che assiste Fonti, Claudia Conidi. Il Tribunale, secondo quanto riferito dall’avvocato Conidi, ha autorizzato soltanto i colloqui di Fonti con i familiari e con i medici che lo hanno in cura. Lo stesso Fonti ha già impugnato la decisione presso lo stesso Tribunale, mentre il suo avvocato presenterà ricorso alla Cassazione. Ogni contatto, ha spiegato il legale, dovrà essere autorizzato dal Tribunale. Quindi anche l’audizione davanti alla Commissione bicamerale sulle ecomafie dovrà ricevere il via libera ai giudici. Intanto, è stato nuovamente fissato l’interrogatorio di Fonti da parte dell’autorità giudiziaria. Il collaboratore si dovrà presentare il 28 ottobre nella sede della Direzione nazionale antimafia, a Roma, dove, secondo quanto riferito dall’avvocato Conidi, sarà sentito dal procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e da un pm di Livorno (che indaga su presunti affondamenti al largo delle coste Toscane) ma non dai magistrati di Catanzaro che indagano sul relitto individuato al largo di Cetraro.

Comitato Civico “No a passerella di politici”. ''Non sara' una passerella di politici. Su 15 interventi, ne sono previsti solo due delle istituzioni. Gli altri saranno testimonianze di associazioni, vittime e comitati organizzatori''. Ad affermarlo, in una nota, e' il Comitato civico Natale De Grazia, promotore dalla manifestazione organizzata domani ad Amantea sul tema ''Basta veleni, riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita''. Il Comitato, nella nota, sostiene che e' stato deciso ''anche per motivi di tempo, di dare la parola soltanto alle associazioni piu' rappresentative tra le tantissime che hanno dato la loro adesione e che hanno partecipato attivamente all'organizzazione ed alla definizione degli obiettivi da raggiungere''. ''Le sole istituzioni che esprimeranno la loro opinione dal palco - prosegue la nota - saranno la Regione Calabria e la Provincia di Cosenza in ragione dell'impegno finora dimostrato e di quello futuro nel seguire le vicende dell'inquinamento dei siti a terra e nel mare. Non sono previsti altri interventi di rappresentanti politici''. ''Quella del 24 ottobre e' e rimane - riporta la nota - la manifestazione dei cittadini italiani, dei calabresi. Una manifestazione unitaria di comitati, associazioni, istituzioni, tutti insieme a chiedere a gran voce e con fermezza alle autorita' competenti di intervenire per una celere bonifica dei siti calabresi contaminati e per far piena luce sul traffico di rifiuti pericolosi e sulle 'navi a perdere'''. ''Non accetteremo altri tentennamenti e bugie. Vogliamo - conclude la nota - la verita' che Natale De Grazia, al costo della vita, ha inseguito anche per noi e che noi non possiamo tradire. Continueremo sulla strada che il capitano De Grazia ha tracciato affinche' il suo sacrificio non sia stato vano''

Rinvio ricerche per mare grosso. E' stato ulteriormente rinviato l'inizio delle attivita' della Mare Oceano, la nave inviata dal ministero dell'Ambiente che dovra' fare accertamenti e prelievi sul relitto individuato al largo della costa di Cetraro, nel Tirreno cosentino. La nave si trova sul teatro delle operazioni, ma al momento ci sono onde alte due metri che impediscono ai tecnici di calare in mare in sicurezza il Rov, il robot filoguidato, che oltre a riprese video dovra' anche fare campionature del fondale e raschiature sullo scafo per verificare se sotto le incrostazioni sia leggibile il nome della nave. Il mare mosso, in particolare, compromette la stabilita' del Rov, dotato di bracci meccanici che gli consentono il prelievo di materiale ed altre operazioni ancora, e, di conseguenza, la qualita' delle riprese e del lavoro che e' chiamato a svolgere. L'ulteriore rinvio e' servito comunque ai tecnici per ultimare le fasi di calibratura dei sofisticati strumenti di bordo. Non appena il mare si calmera', il Rov sara' calato in acqua per l'avvio vero e proprio degli accertamenti disposti dal ministero e dalla Dda di Catanzaro, che coordina le indagini sull'affondamento. In particolare, i tecnici sono incaricati di fare una serie di campionamenti intorno al relitto e sul materiale depositato in anni ed anni sullo scafo. Tutte le operazioni saranno eseguite come se si trattasse di materiale radioattivo. Secondo quanto si e' appreso da bordo della nave, in 48 ore lavorative i tecnici dovrebbero avere gia' le prime indicazioni su un'eventuale contaminazione radiomedica, anche se il materiale sara' comunque sottoposto a successive analisi in laboratorio. L'inizio dell'attivita', dunque, avverra' non appena il moto ondoso si calmera'. In tal senso, le previsioni di cui dispongono sulla nave indicano per domani un miglioramento delle condizioni marine che si dovrebbe stabilizzare nella prossima settimana.

WWF incontra PG Giordano. “Il Wwf Italia ritiene che occorra uno sforzo straordinario per mettere fine al lassismo, alle reticenze e alle omissioni di Stato nell’affrontare un fenomeno di eccezionale rilevanza e gravità come quello dei traffici internazionali illeciti di rifiuti pericolosi e radioattivi, connessi anche al traffico d’armi”. È quanto sostiene il Wwf in una nota facendo una prima valutazione dei risultati ottenuti nell’ambito della “Operazione trasparenza” da una delegazione dell’associazione composta dal co-direttore Gaetano Benedetto, dalla responsabile dell’Ufficio legale Patrizia Fantilli, dal responsabile del Settore legislativo Stefano Lenzi e dalla presidente del Wwf Calabria Beatrice Barillaro. Il Wwf, che stamani ha incontrato il procuratore di Paola Bruno Giordano, “giudica molto positivamente l’azione condotta dalla Procura e la collaborazione avviata con il ministero dell’Ambiente” ed auspica “che questa collaborazione consenta al più presto di procedere alla messa in sicurezza dei siti di discarica abusiva già individuati e all’individuazione di altri possibili siti nel territorio di Amantea”. Il Wwf riguardo alle risorse per garantire l’attività di indagine e bonifica, ha suggerito alla commissione Bilancio del Senato un emendamento alla Finanziaria 2010, “che al momento è stato presentato dal gruppo di Idv” e che prevede un impegno di spesa di 50 milioni l’anno per il triennio 2010-2012. Il Wwf ha chiesto la nomina di un Commissario delegato e l’istituzione di “un rapporto organico tra i tre organismi parlamentari con poteri di indagine sull’apporto della criminalità organizzata ai traffici illeciti internazionali di rifiuti e armi, e sulle eventuali connivenze di apparati dello Stato”. Il Wwf ha anche ricevuto una lettera dal presidente del Comitato per la sicurezza, Francesco Rutelli, che “ha risposto positivamente sulla necessità di raccordo tra le Commissioni per evitare sovrapposizioni”. Il Wwf, infine, “valuta positivamente le iniziative della Regione Calabria e ritiene che la stessa sia sulla strada giusta con l’avvio della campagna di indagine per il rilevamento a terra di sorgenti di emissioni di radionuclidi, con la raccolta di informazioni sanitarie ed epidemiologiche”.

Dichiarazioni

Ambientalisti “Vicenda vergognosa”. ''Bisogna individuare i responsabili dell'affondamento della 'nave dei veleni', far piena luce su questa vicenda vergognosa e avviare subito la bonifica per tutelare l'ecosistema e la salute della popolazione''. E' quanto afferma, in una nota, Ciro Pesacane, presidente dell'associazione forum ambientalista che domani sara' ad Amantea alla manifestazione ''Basta veleni''. ''Senza dimenticare - prosegue Pesacane - il processo alla Marlane e alle fabbriche che sempre in Calabria hanno ucciso per malattia decine di operai. Il governo e' immobile di fronte a una questione che sta assumendo caratteri sempre piu' inquietanti. Si deve lavorare, invece, per scovare quelle connivenze politiche che hanno provocato questo disastro ambientale''. ''Domani - conclude Pesacane - bisogna stare coi comitati e la popolazione locale, stanca di farsi avvelenare e di farsi mettere i piedi in testa dai loschi affari di pochi''

Bratti (Pd) “Due decreti della Comm.Ecomafie per il sequestro”. ''Questa mattina la Commissione bicamerale d'inchiesta sui rifiuti ha licenziato due decreti di sequestro riguardanti il recupero di un fusto nei pressi del relitto della nave affondata a Cetraro e di un campione dei sedimenti marini nelle vicinanze del relitto''. Lo ha affermato Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella stessa Commissione. Gia' ieri il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella, aveva annunciato la determinazione della Commissione. ''Si tratta - ha aggiunto Bratti - di un atto politico importante per una maggiore trasparenza nell'inchiesta sulla navi dei veleni: il Pd aveva chiesto fin dall'inizio una forte presa di posizione da parte della Commissione e del Parlamento a questo riguardo''. Bratti esprime ''profonda solidarieta' e gratitudine, dopo il sopralluogo effettuato ieri dalla Commissione in Calabria, al personale della Capitaneria di Porto e delle altre strutture tecniche che sta lavorando assiduamente per dare risposte alle innumerevoli domande che riguardano l'identificazione del relitto e del materiale in esso contenuto''. ''Purtroppo - prosegue Bratti - a fronte di questo lavoro generoso e della grande preparazione dei tecnici, nonostante l'inadeguatezza dei mezzi a loro disposizione, il Governo ancora tarda a rendere note le proprie decisioni sulle azioni da intraprendere, come ulteriore prova che per l'attuale esecutivo il controllo e il risanamento ambientale non sono una priorita'''

Iaconetti Calabria Riformista) “Controllare il pescato”. “Il controllo sanitario quotidiano del pescato nei mari del Tirreno cosentino, che ne certifichi la perfetta salubrità, potrebbe garantire il prosieguo dell’attività lavorativa dei pescatori e rassicurare i consumatori in merito alla qualità del prodotto ittico”. La proposta viene avanzata da Antonio Iaconetti, esponente di Calabria Riformista e coordinatore regionale della Calabria di Fare Ambiente. “L’allarmismo sollevato dopo il rinvenimento della Cunsky, meglio nota come nave dei veleni, inabissatasi al largo di Cetraro, ha determinato un crollo verticale del consumo del pesce e la grave crisi di un settore, quello ittico, che rappresenta la fonte di sostentamento per migliaia di famiglie. L’Azienda Sanitaria Provinciale ha gli strumenti per contrastare tale allarmismo, attraverso l’organizzazione di un sistema di monitoraggio con cui verificare la presenza o meno di sostanze nocive sul pescato e che fornisca dati certi ed incontrovertibili. Peraltro, giunge notizia che il pesce viene ugualmente messo sul mercato da operatori che giungono da regioni vicine. Auspichiamo che tale proposta non rimanga inascoltata, nell’attesa che sull’intera vicenda possa essere finalmente stabilità tutta la verità”.

Piffari (Idv) “Recuperare relitto”. ''Solo il recupero del relitto rinvenuto sul fondo del Mar Tirreno, nel tratto antistante la costa di Cetraro, potra' fornire elementi certi sulla natura del materiale trasportato dal mercantile affondato''. Lo ha sostenuto Sergio Piffari, capogruppo di Idv in Commissione Ambiente alla Camera. ''Insieme ai colleghi Cimadoro, Scilipoti e Misiti - ha aggiunto - abbiamo sollecitato il Governo affinche' renda disponibili le risorse necessarie al recupero della nave e del suo carico''. ''Il recupero, seppur ostico - ha sostenuto Piffari - e' tecnicamente possibile. Per questo, anche ieri, durante l'audizione del sottosegretario Menia, abbiamo ribadito con decisione la nostra richiesta di un intervento urgente e concreto in tal senso e non limitato a una mera verifica parziale attraverso un monitoraggio di massima''. ''Abbiamo il dovere morale - ha proseguito - di fornire risposte certe e inconfutabili in merito ai rischi per la salute e per l'ambiente, specialmente nei confronti della comunita' calabrese che dal mare trae buona parte delle proprie risorse. D'altra parte, il recupero permetterebbe di verificare la veridicita' delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Fonti chiarendo, definitivamente, se il relitto sia in effetti il Cunski. Auspichiamo una coraggiosa azione da parte dell'Esecutivo che assicuri, con decisione, il contrasto e la prevenzione delle attivita' illecite riconducibili ai traffici di rifiuti speciali, radioattivi o pericolosi. Per questo abbiamo interrogato il Governo affinche' metta in atto tutte le misure necessarie per agevolare le autorita' competenti nell'accertamento della verita', alla luce di quanto pubblicato dal quotidiano 'Il Manifesto' il 14 ottobre scorso riguardo una ordinanza della Capitaneria di Porto di Cetraro che gia' nel 2006 segnalava l'individuazione di 'residui tossici'''. ''Il fenomeno della misteriosa scomparsa di svariati mercantili, che risale ai primi anni '90, infatti - ha concluso Piffari - non riguarda solo le coste calabresi come confermato ieri dallo stesso Governo, a seguito della recente scoperta di un nuovo relitto rinvenuto a largo delle coste livornesi''

Tripodi (PdCI)“Bomba ambientale”. "E' una bomba ambientale e sanitaria quella che da oltre un mese è stata scoperta in Calabria, di fronte alla quale il Governo non sta facendo letteralmente nulla. La manifestazione di Amantea di domani lancerà un grido di denuncia e di dolore al Paese intero. Perdere altro tempo è folle e deleterio: il Governo dichiari subito l'emergenza nazionale". E' quanto afferma Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del PdCI, che domani parteciperà con una folta delegazione di militanti del PdCI alla manifestazione in programma ad Amantea.

Manifestazione nazionale ad Amantea

Appello della Camera del Lavoro di Cosenza. La Camera del lavoro di Cosenza lancia un ultimo appello per la partecipazione alla manifestazione nazionale in programma domani, sabato 24 ottobre, ad Amantea per una Calabria pulita. “La verità normalmente viene a galla da sola, ma quando c’è di mezzo lo smaltimento illecito dei rifiuti, si rischia che rimanga nascosta per sempre – afferma Giovanni Donato, segretario comprensoriale della Cgil -. Solo una grande partecipazione di popolo può scongiurare questo pericolo e abbattere il muro di gomma che circonda le navi dei veleni e i rifiuti tossici. Per questo chiediamo ai cittadini di partecipare in massa al corteo di domani. Senza dimenticare che abbiamo un dovere morale verso tutte le persone morte per mano della criminalità organizzata perché difendevano la bellezza del paesaggio e la bellezza dell’animo umano”. “Negli ultimi anni l’attenzione verso le tematiche ambientali è cresciuta, ma la consapevolezza dei rischi è ancora poco diffusa – prosegue Donato -. La Camera del lavoro di Cosenza è convinta ormai da tempo che saccheggiare il territorio non solo è pericoloso per la salute, ma provoca danni irreversibili allo sviluppo e all’occupazione in Calabria. Riteniamo quindi che il binomio ambiente-territorio rappresenti l’ambito ottimale in cui coniugare salute, lavoro, contrattazione territoriale e partecipazione”. “L’impegno della Cgil a tutela del territorio e a sostegno dei movimenti non si fermerà con la manifestazione di domani – conclude Donato -. Attrezzandoci culturalmente, anche nell’approccio alle questioni sindacali, dobbiamo acquisire la capacità di guardare al di là delle convenienze sociali ed economiche immediate per perseguire l’obiettivo di subordinare lo sviluppo e l’occupazione alla sostenibilità ambientale”.

Il Pdl non partecipa. "Il Pdl calabrese non parteciperà domani alla manifestazione di Amantea". E' quanto si afferma in una nota del coordinamento regionale del partito. "Le gravissime e irrispettose dichiarazioni dell'assessore regionale all'ambiente e di alcuni esponenti dell'Idv - prosegue la nota - lasciano intendere che si tratti di un evento politico , organizzato per cedere alla deriva demagogica e qualunquistica di parti estreme della sinistra che puntano solo ad inquinare il dibattito politico, non rinunciando alle vocazioni populistiche e inconcludenti. Il Pdl si è sempre battuto per indirizzare la discussione su un tema cosi delicato sui binari della correttezza, della collaborazione istituzionale e del dialogo". "E' stato sollecitato l'intervento del Governo - prosegue la nota del Pdl - che si è tradotto nell'invio di una nave di monitoraggio incaricata di esaminare la realtà delle cose con rigore, ma anche con prudenza, evitando di generare conclusioni affrettate che, ove mai si rivelassero tali (e tutti quanti lo auspichiamo) rischierebbero comunque di non determinare alcun cambiamento nel pregiudizio di quanti ritengono (senza prove ancora certe) che il mare della Calabria sia un oncentrato di scorie nucleari. Il Pdl Calabria ha fatto approvare un importante odg in Commissione Parlamentare Antimafia che prelude ad un rafforzamento investigativo che accerti tutte le responsabilità storiche di una vicenda, ricordiamo, risalente a circa venti anni fa". "Il Pdl si farà promotore, attraverso i suoi parlamentari - prosegue il comunicato - di presentare in sede di discussione sulla legge finanziaria un emendamento che contempli il ristoro dei danni per i pescatori del Tirrneo e dello Jonio, penalizzati anche da frange di gruppi politici che hanno portato a termine un'equazione pericolosa e ancora priva di riscontri probatori che associa il nostro mare alle scorie nucleari.E' inaccettabile che i responsabili di un degrado ambientale che si riflette puntualmente sulle stagioni turistiche calabresi, come la Regione e alcune Province, si ergano oggi a paladini del bene comune. Il partito esprime vicinanza e solidarietà ai cittadini, agli operatori sociali, ai pescatori, ringrazia gli organi di informazione che si sono battuti con coraggio ed equilibrio per accertare la verità, stigmatizza il comportamento strumentale di chi, a partire dalla Regione Calabria e da alcuni partiti della sinistra, ha inteso speculare su una vicenda che meritava, invece, un approccio equilibrato e collaborativo non dimenticando di sottolineare l'assenza operativa ed oggettiva di altre istituzioni, incapaci sino a qualche giorno orsono di esprimere una parola sull'argomento e di utilizzare risorse e deleghe di competenza per un apporto significativo in termini di analisi oggettiva della situazione".

Aderisce Provincia di Crotone. La Provincia di Crotone - informa un comunicato - partecipera', con rappresentanze istituzionali, alla manifestazione nazionale ''Basta veleni'', che si terra' domani ad Amantea (Cs). A tal proposito l'ente, presieduto da Stanislao Zurlo, comunica di avere organizzato un pulman per i cittadini che volessero recarsi all'iniziativa. L'autobus partira' dal piazzale antistante lo stadio alle ore 7.

Aderisce Fgci nazionale. Il meridione non é la pattumiera d'Italia. La Fgci si oppone al saccheggio delle risorse umane e territoriali del sud, operato dai padroni rappresentati dalle destre al Governo! Così in una nota di Stefano Perri dell’esecutivo nazionale della FGCI Sabato 24 saremo in Calabria ad Amantea per richiedere l'attenzione del Governo sulla gravissima condizione delle coste meridionali minacciate dalle famigerate "navi dei veleni". Non é possibile calpestare sistematicamente la volontá e le aspettattive dei cittadini meridionali, spesso tacciati di fannullonismo, svuotando il sacco delle risorse e riempiendolo con scarti e rifiuti nocivi, con la copertura compiacente della 'ndrangheta e la massoneria! Ci opporremo con forza al progetto strampalato del ponte sullo Stretto, per il quale l'apertura dei cantieri é prevista per il mese di gennaio. Saremo al fianco dei cittadini calabresi e siciliani per dire no alle megaopere di regime, che favoriscono solo 'ndrangheta e Cosa Nostra, alle quali contrapponiamo una massiccia opera di messa in sicurezza dei territori a rischio.

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