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Nave dei veleni, ispezione Commissione ecomafie

 

 

Relitto di Cetraro, Commissione ecomafie chiede sequestro fusto. Il Ministro “Tolleranza zero con chi inquina”

22 ott 09 Sequestrare almeno un fusto individuato vicino fianco al relitto trovato al largo di Cetraro per analizzarne il contenuto e chiarire una volta per tutte se all'interno vi siano fanghi radioattivi, come dice un pentito di 'ndrangheta. A deciderlo, ponendo fine cosi' alle polemiche dei giorni scorsi sull'opportunita' dell'operazione, e' stata la Commissione bicamerale sulle Ecomafie. Il provvedimento e' gia' pronto e nei prossimi giorni sara' notificato alle autorita' competenti. Il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella, aspetta di essere in Calabria per un sopralluogo insieme ad una delegazione dell'organismo per annunciare la decisione, definita dal capogruppo del Pd, Alessandro Bratti, ''un atto molto forte di trasparenza''. La Commissione comincia la visita dalla spiaggia di Amantea dove, nel 1990, si areno' la motonave Jolly Rosso, per anni al centro di inchieste per il sospetto che trasportasse rifiuti tossici. I luoghi sono ormai modificati. Della grande spiaggia sulla quale la Jolly fermo' i motori, ormai non resta piu' niente. Le correnti marine se la sono mangiata ed al suo posto c'e' una robusta scogliera creata appositamente per evitare che il mare penetri ulteriormente sulla costa. Gran parte dell'inchiesta sulla motonave e' stata archiviata, ma resta in piedi ancora un filone, condotto dalla Procura di Paola, che mira a stabilire se un eventuale carico tossico sia stato interrato nell'entroterra e, piu' precisamente lungo il torrente Oliva o in una cava, ora dismessa, situata poco piu' a monte. In questi luoghi i tecnici incaricati dalla Procura hanno rilevato tracce di radioattivita' superiore alla norma. E non a caso il sopralluogo della Commissione prosegue in queste zone. Il maltempo impedisce una visione diretta da terra dei luoghi, ma Pecorella ed i suoi colleghi visionano la zona dall'alto, sorvolandola a bordo di elicotteri dell'Esercito. Il passo successivo e' Cetraro, dove, a 11 miglia dalla costa, a 500 metri di profondita', c'e' il relitto di una nave che il pentito Francesco Fonti dice essere quello della Cunsky da lui stesso fatta affondare, racconta, nel 1991 col suo carico di 120 fusti contenenti materiale radioattivo. Sul posto il ministero dell'Ambiente ha inviato la nave Mare Oceano per compiere una serie di rilievi. E da parte sua il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, intervenendo sulla vicenda sottolinea la necessita' di un ''forte collegamento tra organi di stato per la lotta agli ecoreati''. L'attivita' della nave Mare Oceano avrebbe dovuto cominciare oggi ma il maltempo costringe l'equipaggio a riparare sotto costa. Ed e' qui che la Commissione la raggiunge, a bordo della motovedetta Cp 265 della guardia costiera di Cetraro. Alla commissione gli esperti spiegano che dalle immagini registrate dall'Arpacal, l'Agenzia regionale per l'ambiente della Calabria, non e' possibile capire di che nave si tratti. Per questo torneranno ad ispezionarla con strumenti piu' sofisticati per cercare di capire di che natante si tratti e quale fosse il suo carico. ''I sopralluoghi di oggi - spiega Pecorella alla fine - sono solo l'inizio della nostra attivita'. Sentiremo anche il collaboratore di giustizia e i magistrati che indagano. La mia impressione e' che si e' andati un po' troppo di fretta a lanciare allarmi. Prima di danneggiare l'attivita' turistica e commerciale, bisogna avere certezze e oggi queste certezze non le abbiamo''. Non solo non ci sono ancora certezze ma, aggiunge Bratti, ''permangono tanti dubbi sul perche' questa situazione si e' venuta a ricreare in un determinato momento''. Quello che Bratti, ma anche Pecorella, vorrebbe capire e' quando viene fuori la storia della nave, perche', spiega ''dalle carte, al di la' di quello che dice il pentito, emerge che era da tempo che si sapeva che c'era questo o piu' di un relitto. La gente del posto lo diceva, ma nessuno ha saputo dirci da quando''. Interrogativi che, anche dopo il sopralluogo odierno, restano senza risposta.

Ministro Prestigiacomo “Tolleranza zero contro chi inquina”. Tolleranza zero contro ogni tipo di reato ambientale e ''forte collegamento tra organi di stato per la lotta agli ecoreati''. Lo afferma in una nota il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, esprimendo al Corpo Forestale ''apprezzamento per il sequestro della cava dismessa, nella quale era presente materiale radioattivo, compiuto ad Aiello Calabro''. ''Ben vengano - aggiunge il ministro - anche i controlli che saranno effettuati per accertare l'eventuale presenza in profondita' di altri rifiuti pericolosi e radioattivi. Sono tutte nuove, importanti operazioni a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, espressione della 'tolleranza zero' nei confronti di ogni tipo di reato ambientale che sta contraddistinguendo l'azione del nostro governo''. ''Gli ecoreati - prosegue Prestigiacomo - rappresentano oggi una delle minacce piu' serie per l'ambiente, alle quali dobbiamo rispondere con un costante monitoraggio del territorio e un intervento rapido ed efficace, basato su un forte collegamento operativo tra gli organi dello Stato per reprimere radicalmente ogni tipo di crimine''.

Diario di bordo dalla nave. ''Andremo avanti per gradi per capire cos'e' quel relitto. Adesso faremo solo esami strumentali''. Cosi' Ezio Amato, ricercatore e responsabile del servizio emergenza ambientale dell'Ispra (l' Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), spiega l'attivita' che la nave Mare Oceano avviera', non appena le condizioni del tempo lo consentiranno, sul relitto individuato al largo di Cetraro. Amato, insieme ai tecnici della Mare Oceano, oggi ha ricevuto la visita dei componenti della Commissione bicamerale sulle ecomafie, ai quali ha illustrato l'attivita' che sara' svolta nei prossimi giorni. Nessun fusto sara' recuperato, al momento, nonostante la decisione della Commissione di fare sequestrare almeno uno dei contenitori per analizzarlo. E Amato, dalla sala controllo posta nella pancia della Mare Oceano e dalla quale si controllano tutte le attivita' svolte dalla nave, spiega perche'. ''Per fare un prelievo del genere - dice - serve il massimo della sicurezza. Inoltre per avere la certezza che all'interno dei fusti non c'e' materiale radioattivo, andrebbero estratti tutti i fusti contenuti dalla stiva e analizzati uno per uno, trattandoli come se contenessero plutonio. Si tratta di un'operazione lunga, complessa e molto costosa''. Amato ha confermato anche, cosi' come aveva sostenuto ieri la Regione Calabria, che la nave non e' attrezzata a rilevare i raggi alfa. ''Sott'acqua - ha detto - i raggi gamma non si vedono e meno ancora quelli alfa. Se per esempio ci fosse plutonio in uno dei contenitori e questo per caso si fosse aperto, la sostanza, per la sua pesantezza, scenderebbe sul fondale e si potrebbe rilevare solo prelevando quel tratto di sedimento''. Tra l'altro, e' stato fatto rilevare durante il sopralluogo della Commissione, i due fusti che si vedono all'esterno del relitto, non sembrano essere quelli destinati a trasportare rifiuti radioattivi. L'impressione di chi ha visto le immagini e' che possa trattarsi di comuni fusti che vengono usati su quasi tutte le navi come contenitori degli oggetti piu' svariati e che vengono sistemati sul ponte. L'attivita' della Mare Oceano, dunque, sara' finalizzata ad una serie di riprese con un Rov, un robot filoguidato molto piu' sofisticato di quello utilizzato dall'Arpacal per fare le prime riprese del relitto. La finalita' delle ricerche e' quella di riprendere lo scafo da tutte le posizioni e non solo da un lato come e' stato fatto fino ad ora. Inoltre i tecnici della Mare Oceano effettueranno una ricostruzione tridimensionale del relitto e della sua posizione che poi sara' confrontata con le carte nautiche per stabilire se si tratti effettivamente della Cunsky, la nave che il pentito Francesco Fonti dice di avere fatto affondare all'inizio degli anni '90.

Pecorella “Tempi brevi per esami”.  ''Si puo' fare una previsione moderatamente ottimistica sulla soluzione del mistero di questa nave''. A dirlo, parlando con i giornalisti, e' stato il presidente della Commissione bicamerale sulle ecomafie, Gaetano Pecorella, a conclusione della visita che una delegazione della Commissione ha compiuto sulla nave Mare Oceano, incaricata di effettuare una serie di rilievi sul relitto trovato al largo di Cetraro. ''Questa nave - ha aggiunto - ha le attrezzature necessarie sia per i rilievi fotografici sia per individuare le caratteristiche del relitto, ma soprattutto per prelevare i sedimenti. Questo consentira', in tempi brevi, di verificare se si tratta di una zona inquinata da radioattivita' o da altre sostanze pericolose. La prospettiva, in questo momento, e' sostanzialmente positiva perche' i tempi che ci sono stati riferiti per l'attivita' in mare dureranno al massimo una decina di giorni. Poi ci sara' da verificare se sui sedimenti ci sono tracce di radioattivita', ma lo sapremo presto perche' le attrezzature di cui e' dotata la nave sono tali da consentire di verificarlo da subito''.

Bratti (PD) “Ancora tanti dubbi”. ''Permangono tanti dubbi e tante incertezze sul perche' questa situazione si e' venuta a ricreare in un determinato momento''. A dirlo e' stato Alessandro Bratti, capogruppo del Pd alla Commissione sulle ecomafie, al termine del sopralluogo compiuto oggi in Calabria, riferendosi alla vicenda del relitto individuato al largo di Cetraro. ''Dalle carte - ha aggiunto - al di la' di quello che dice il pentito, emerge che era da tempo che si sapeva che c'era questo relitto o piu' di un relitto. La gente del posto lo sapeva da molto tempo. Cio' emerge da alcune carte. Chi si occupava delle indagini, ad un certo punto ci viene a dire che i pescatori raccontavano che le reti si impigliavano e, indistintamente, che indicavano il relitto in un certo luogo. Questo fa il paio con la dichiarazione del pentito il quale dice che in quel posto ha fatto affondare una nave. E' da questa coincidenza che nasce la ricerca che tramite l'Arpacal ha portato alle immagini gia' diffuse del relitto. Non si e' mai capito, pero', a quando risalgono le dichiarazioni dei pescatori''. ''Noi piu' cerchiamo risposte - ha detto Bratti - e piu' troviamo domande che invece al momento risposte non ne hanno''. Bratti ha anche evidenziato che ''se il Governo ci avesse raccontato per tempo e subito tutta una serie di cose che oggi abbiamo appreso, magari si sarebbero evitati una serie di polemiche e di problemi. Oggi abbiamo capito che c'e' una certa complessita' nel provvedere ad un'eventuale estrazione dei bidoni o a fare analisi sui sedimenti perche' servono particolari tecnologie e ci sono anche problemi di sicurezza''

Lo Moro e Marini (PD) “Insoddisfatti informativa Governo”. ''Siamo assolutamente insoddisfatti dell'informativa del governo sulla nave dei veleni affondata davanti alle coste calabresi''. E' quanto affermano i deputati del Pd Doris Lo Moro e Cesare Marini dopo aver ascoltato la relazione del sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia. ''Il problema - proseguono Lo Moro e Marini - non riguarda le procedure messe in atto dal Ministero dell'Ambiente e quelle che si intendono portare avanti per il futuro, ma la lentezza e l'inadeguatezza dell'azione del Governo dinanzi ad episodi di gravita' inaudita che possono mettere a rischio la salute dei cittadini, affrontati in maniera intempestiva e superficiale. E' un errore non aver coinvolto gli altri ministeri competenti e non aver tenuto conto della ricostruzione dell'affondamento fornita dal pentito di mafia Fonti e del coinvolgimento denunciato della 'ndrangheta e dei Servizi Segreti; circostanze queste su cui il Governo non ha dato alcuna risposta''. Per Lo Moro e Marini ''sbaglia il Governo a non capire che la manifestazione del 24 ad Amantea, cui hanno aderito tutte le istituzioni calabresi e centinaia di associazioni, richiede una risposta tempestiva e concreta che dia conto di un'attenzione dello Stato che finora non si e' colta nei termini richiesti dalla gravita' della situazione''.

 

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