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Nave dei veleni: Conoscere natura del carico del relitto

 

 

Nave dei veleni: Regione e Commissione ecomafie insistono “Conoscere natura del carico”. Anci convoca tutti i sindaci calabresi

27 ott 09 “La Regione non è appassionata a sapere se sia o non sia la Cunski la nave affondata al largo di Cetraro. La Calabria intera, come ha dimostrato la possente manifestazione di Amantea, vuole conoscere la natura del carico all’interno della nave, vuole sapere, insomma cosa ci sia in quei fusti già visualizzati dalle ricerche effettuate a settembre dalla stessa Regione”. Così si legge in una nota della Regione Calabria a proposito dei risultati delle prime analisi ambientali effettuato dalla Mare Oceano e comunicate dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Secondo la nota diffusa dalla Regione, “che non ci sia radioattività fino a 300 metri e che non si tratti della Cunski, come per altro organi di stampa avevano documentato, non cambia nulla. Solo escludendo definitivamente che la nave nasconda al suo interno un carico di scorie radioattive la gente si potrà tranquillizzare e l’economia legata al mare potrà ripartire. I risultati intermedi lasciano il tempo che trovano e non fugano, purtroppo, le preoccupazioni”.

Pecorella (Commissione ecomafie) “Fugare ogni dubbio”. “Siamo certi che il ministero dell’Ambiente andrà avanti nelle indagini sul relitto di Cetraro per comprendere se esiste il rischio che la nave sia carica di veleni e per capire cosa sia successo negli anni passati al largo delle coste calabresi”. Così in una nota il presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, on. Gaetano Pecorella alla luce del comunicato diffuso dal ministero dell’Ambiente che ha escluso che sia la nave Cunsky il relitto al largo delle coste di Cetraro. “Alcuni elementi – prosegue Pecorella - già da tempo facevano supporre che la nave affondata davanti alle coste di Cetraro non corrispondesse all’identikit della Cunsky. Discrepanze confermate anche nel corso del sopralluogo della Commissione sulla nave Mare Oceano la scorsa settimana. Ora che il ministero dell’Ambiente ha escluso si tratti della nave di cui aveva parlato il 'pentito' Francesco Fonti occorre comunque fare luce sulla natura del carico del relitto e, senza ulteriori inutili allarmismi che stanno mettendo in ginocchio l’economia di quella zona, proseguire nella ricerca della verità con grande trasparenza. L’impegno della Commissione sul relitto di Cetraro e più in generale sul fenomeno delle cosiddette ‘navi a perdere’ resta immutato”, conclude Pecorella.

Riunione, sindaci Tirreno: Anci convoca tutti i sindaci della Calabria. I Sindaci del Tirreno Cosentino, che hanno costituito un comitato permanente per attuare azioni comuni per la vicenda della cosiddetta “nave dei veleni” , il relitto ritrovato al largo di Cetraro nel quale si teme che possano trovarsi rifiuti radioattivi o altamente tossici, si sono incontrati giorno 26 ottobre 2009 presso il Comune di Paola con il Sindaco di Cosenza l’Avv. Salvatore Perugini, Presidente dell’A.N.C.I. Calabria nonché Vice Presidente nazionale della associazione dei Comuni. I sindaci affermano che per la sua gravità e per la sua rilevanza la questione abbia assunto un carattere prioritario per l’intera Calabria e non può essere considerato un problema riferibile esclusivamente al Tirreno Cosentino Nel corso dell’incontro è emersa la necessità di coinvolgere, nelle azioni tese alla risoluzione di tale vicenda tutti Sindaci della Calabria. A tal fine il Sindaco di Cosenza ha dichiarato la disponibilità dell’Anci a convocare una assemblea di tutti i primi cittadini dei comuni calabresi in quel di Cetraro per giorno 8 novembre alle 09.30. Nell’incontro di Paola i Sindaci hanno confermato le istanze già rappresentate nella diffida inviata alla Presidenza del Consiglio ed espresse nella manifestazione unitaria di Roma dello scorso 20 ottobre. Attese le gravi minacce che incombono sulla salute dei cittadini del territorio, ed in considerazione delle pesanti ripercussioni che la vicenda della “nave dei veleni” sta avendo sull’economia del Tirreno Cosentino, i Sindaci del comitato hanno ribadito con fermezza la loro richiesta al Governo di dichiarare lo “stato di emergenza”, analogamente a quando avviene per calamità naturali o analoghe situazioni di particolare gravità. Una istanza che si accompagna, con altrettanta decisione, alla riaffermata richiesta di un intervento in tempi rapidi finalizzato alla rimozione del relitto presente al largo di Cetraro e rivolto a fare definitivamente piena luce sul contenuto dello stesso. Per poter rappresentare le suddette istanze al Governo, i Sindaci del Tirreno Cosentino rinnovano la loro richiesta di un incontro urgente con il Presidente del Consiglio dei Ministri, richiesta della quale l’Avv. Perugini si è fatto interprete, assicurando l’intenzione di chiedere, a nome dei sindaci calabresi, un incontro con il Governo. Se tale richiesta non venisse accolta e se perdurasse il silenzio riguardante i rilevamenti che la nave sta attualmente effettuando nella zona del ritrovamento del relitto, i Sindaci del Tirreno Cosentino saranno costretti a dare vita ad eclatanti forme di protesta. Azioni alle quali saranno costretti, loro malgrado, per tutelare le comunità sono stati chiamati a rappresentare e per impedire che venga inferto un colpo mortale all’economia dei territori che amministrano. Questo documento è stato firmato dai sindaci di Acquappesa, Aiello Calabro, Aieta, Amantea, Belmonte Calabro, Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Cetraro, Cleto, Diamante, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Fuscaldo, Grisolia, Guardia Piemontese, Lago, Longobardi, Maierà, Orsomarso, Paola, Papasidero, Praia a Mare, San Nicola Arcella, San Pietro in Amantea, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, San Lucido, Sangineto, Scalea, Serra D’Aiello, Tortora, Verbicaro.

 

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