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Commissione ecomafie ad Amantea e Cetraro

 

Commissione ecomafie sul Tirreno dispone sequestro fusti. Menia “Grave inquinamento ad Aiello Calabro”. Saranno sentiti il pentito e i magistrati

22 ott 09 La Commissione parlamentare sulle ecomafie ha disposto il sequestro di uno o due fusti individuati sul fondo marino a largo di Cetraro, accanto al relitto di una nave che non e' stata ancora identificata. “Sicuramente quello che si vede danneggiato nelle immagini” ha annunciato il presidente della Commissione bicamerale, Gaetano Pecorella, nel corso del sopralluogo che insieme a una delegazione della Commissione sta facendo in Calabria. La delegazione, guidata dal presidente Gaetano Pecorella, è composta dai deputati Alessandro Bratti (Pd) e Giovanni Fava (Lega) e dai senatori Gennaro Coronella (Pdl), Candido De Angelis (Pdl), Giampiero De Toni (Idv), Daniela Mazzuconi (Pd) e Magda Negri (Pd). L'organismo, presieduto da Gaetano Pecorella è stato prima sulla spiagga di Amantea dove nel 1990 si spiaggiò la motonave Jolly Rosso e poi ad Aiello Calabro, dove la Procura di Paola ha avanzato forti dubbi supportati da indagini Arpacal sulla presenza di rifiuti tossici sul fiume Oliva e poi alla cava dismessa agli inizi degli anni Novanta, sequestrata giorni fa dalla Forestale dove si sospetta siano interrarti i fusti che conteneva la Jolly Rosso. Ma per il maltempo la Commissione non è potuta scendere fino alla foce del fiume Oliva dove sono stati rilevati gli alti livelli di inquinamento. Poi la Commissione si è spostata a Cetraro dove e' stato trovato un relitto che si sospetta sia la Cunsky che sarebbe stata affondata dalla 'ndrangheta con fusti di scorie radioattive secondo quanto indicato dal collaboratore di giustizia Francesco Fonti. Intorno a mezzogiorno c’è stato un incontro alla Capitaneria di Porto di Cetraro. La Commissione doveva andare anche sulla nave Oceano Mare, ingaggiata dal ministero dell'Ambiente per fare i rilievi sul relitto affondato, ma a causa delle cattive condizioni del tempo la nave è dovuta rientrare

Menia: Grave inquinamento ad Aiello Calabro. In alcune zone del comune di Aiello Calabro (Cs) è stato rilevato un “inquinamento grave” con valori radioattivi “da tre a sei volte superiori alla norma”. Lo ha detto il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia nel corso dell’informativa del governo alla Camera sulla cosiddetta nave dei veleni scoperta al largo della Calabria. Il sottosegretario ha elencato tutti gli interventi che si stanno mettendo in campo – sia sulla terraferma che in mare – per procedere entro tempi brevi all’accertamento dei reali valori di inquinamento della zona ed ha annunciato che verrà fatta una “indagine sistematica” su tutto il fiume Oliva. Quanto alle aree dove è già stato rilevato l’inquinamento, sulla terraferma, Menia ne ha indicate quattro: nella zona di Valle del Signore è stata scoperta una cava “riempita di rifiuti di diversa tipologia”; in località Carbonara gli esperti hanno ravvisato la presenza di “migliaia di metri cubi di rifiuti urbani e industriali”; in due diversi punti in località Foresta sono stati individuati sia una zona (2.000 metri quadri per uno spessore di tre metri) piena di rifiuti composti da “polvere di marmo, caratterizzato dalla presenza di metalli pesanti con valori superiori a quelli consentiti dalla legge per siti industriali e una presenza di Cesio 137”, sia un manufatto di cemento, alla profondità di 11 metri, pieno di “rifiuti con concentrazioni elevatissime di metalli pesanti quali mercurio, cobalto, selenio”. Per quanto riguarda invece l’attività in mare, Menia ha sottolineato che a partire da domani il robot imbarcato sulla nave 'Mare Oceano scenderà in acqua per “localizzare il relitto” della nave, “fare una caratterizzazione del fondo marino e prelevare dei campioni” dalla nave, in modo da accertare la presenza di eventuali tracce radioattive. Soltanto dopo aver completato questa fase ed aver accertato la natura esatta del contenuto dei fusti presenti nella nave affondata, si deciderà come procedere alla bonifica.

Presidente Pecorella “Sentiremo Fonti e magistrati”. “Sentiremo il collaboratore di giustizia e i magistrati che si stanno occupando di questa vicenda''. Lo ha confermato il presidente della Commissione sul ciclo dei rifiuti e gli illeciti, Gaetano Pecorella (nella foto), parlando con i giornalisti questa mattina ad Aiello Calabro . Pecorella ha aggiunto che la Commissione acquisira' con un proprio provvedimento ''almeno uno dei bidoni che sono stati visti sul fondo del mare''. ''Poi - ha detto - le attivita' saranno tutte di verifica per vedere se le ipotesi sono confermate''. Sono due le Procure che stanno lavorando sulla questione ambientale del Tirreno cosentino, quella di Paola che e' competente sui rifiuti a terra nella zona di Aiello Calabro e la Dda di Catanzaro a cui e' passato il fascicolo del relitto di Cetraro dopo le dichiarazioni del pentito Fonti.

Dichiarazioni

Coldiretti “Bonificare territori inquinati”. La Coldiretti Calabria, aderisce ai temi ed i contenuti della manifestazione di sabato prossimo ad Amantea. “Saremo presenti –dichiara Pietro Molinaro presidente regionale – con un significativo numero di imprenditori agricoli provenienti da tutta la Calabria lo facciamo sia come imprenditori agricoli quindi produttori di beni materiali, ma anche di cittadini di un territorio che deve essere coltivato e custodito e non abusato e violentato”. L’interesse delle imprese agricole ed agroalimentari e di tutti i cittadini è che il Governo, al più alto livello di responsabilità, si faccia carico, senza se e senza ma, a procedere in tempi veloci alla bonifica dei siti inquinati. La tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori sono un cardine della civiltà contemporanea e un criterio per orientare lo sviluppo sociale ed economico. L’impegno dell’Assessore regionale Silvio Greco è stato encomiabile ed apprezzabile, ma è necessario un serio impegno da parte delle autorità nazionali ed anche europee, poiché è evidente che lotta alle ecomafie coinvolge più livelli istituzionali e quindi occorre un impulso alla bonifica dei siti contaminati ed il rafforzamento dei controlli di legalità e partecipazione dei cittadini e delle autonomie locali. Le massime autorità scientifiche pubbliche nazionali, devono poi rassicurare i cittadini sia sulla salubrità dei prodotti del mare e della terra che garantire su un turismo sostenibile e possibile, poiché le ripercussioni sulle attività economiche possono essere devastanti. “La manifestazione di sabato che parte da Amantea ma riguarda l’intera regione– conclude Molinaro – è il punto di partenza di politiche attive ambientali, poiché un arretramento può penalizzare le positività dell’ agricoltura e dell’agroalimentare che con sacrificio si stanno portando avanti”.

Parlamentari PD “Governo sottovaluta gravità”. ''Siamo assolutamente insoddisfatti dell'informativa del governo sulla nave dei veleni affondata davanti alle coste calabresi''. Lo hanno detto i parlamentari del Pd Doris Lo Moro e Cesare Marini dopo aver ascoltato la relazione del sottosegretario Menia. ''Il problema - proseguono - non riguarda le procedure messe in atto dal Ministero dell'Ambiente e quelle che si intendono portare avanti per il futuro, ma la lentezza e l'inadeguatezza dell'azione del Governo dinanzi ad episodi di gravita' inaudita, che possono mettere a rischio la salute dei cittadini, affrontati in maniera intempestiva e superficiale. E' un errore non aver coinvolto gli altri ministeri competenti e non aver tenuto conto della ricostruzione dell'affondamento fornita dal pentito di mafia Fonti e del coinvolgimento denunciato della 'ndrangheta e dei servizi segreti; circostanze queste su cui il Governo non ha dato alcuna risposta''. ''Proprio stamani - prosegue la nota dei Parlamentari Pd - la Commissione parlamentare sulle ecomafie si trova in Calabria e il Presidente, Pecorella, ha annunciato la decisione di procedere al sequestro di almeno uno dei fusti a largo di Cetraro, come chiesto in Commissione dal collega Bratti. Si tratta di un atto concreto, che mette in luce l'inerzia del Governo. In quella zone della Calabria vi sono fondati motivi di ritenere che, a poche miglia dalla costa, giacciano sostanze radioattive. Troppo tempo e' trascorso senza che siano state messe in atto le azioni necessarie per accertare l'identita' del relitto e la natura del carico''. ''E' stato sottovalutato il pericolo per la salute dei Calabresi e la crisi provocata nell'economia locale. Il sottosegretario Menia - dicono i parlamentari - non ha chiarito, in particolare, quali provvedimenti si intendono adottare per sostenere l'economia dei pescatori e degli operatori turistici. Il tempo che passa inutilmente non agevolera' la soluzione del problema, su cui c'e' un'ampia vigilanza democratica. Sbaglia il Governo a non capire che la manifestazione del 24 ad Amantea, cui hanno aderito tutte le Istituzioni calabresi e centinaia di associazioni, richiede una risposta tempestiva e concreta che dia conto di un'atte

Manifestazione nazionale ad Amantea

Lo striscione che il movimento di Callipo porterà ad Amantea

CGIL “Manifestazione momento di rinascita”. “Sabato 24 ottobre, ad Amantea, si terrà una straordinaria manifestazione sulla questione ambientale in Calabria. Si tratta di un'iniziativa, di valore nazionale, la cui realizzazione vede impegnate, oltre alla CGIL ed alle altre organizzazioni sindacali, decine di associazioni ambientaliste e di categoria, i comitati civici, la rete dei Comuni, la Provincia di Cosenza e migliaia di studenti medi ed universitari”. Così il segretario generale della CGIL Calabria, Sergio Genco. “La manifestazione del 24 ottobre –prosegue- costituirà un momento importante per la rinascita della nostra regione, per affermare con forza che non è più tollerabile vedere la nostra terra e il nostro mare continuamente vilipesi e avvelenati; vedere quel capolavoro che, secondo quanto scrive Leonida Repaci, "uscì più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi" divenire luogo di transito, di interramento e affondamento di rifiuti tossici e inquinanti. Ad Amantea chiederemo tutti insieme, con forza, che emerga finalmente la verità su quanto è accaduto, e che siano individuati i livelli di responsabilità, accertate le omissioni nella pubblica amministrazione, svelati i silenzi dell'apparato dello Stato, denunciate le commistioni tra ‘ndrangheta e imprese senza scrupoli che si alimentano di un contesto limaccioso che rende possibile tutto questo. Chiederemo con forza la bonifica e la messa in sicurezza ambientale e sanitaria del territorio calabrese e delle sue popolazioni; chiederemo che la nave dei veleni, con il suo carico di morte, venga rimossa dai fondali di Cetraro, e che si proceda analogamente per le scorie radioattive interrate nel fiume Oliva di Amantea e per quelle di natura industriale individuate nella città di Crotone. E' questa una iniziativa che può contribuire a dare speranza e futuro alla Calabria; che può dimostrare che una regione come la nostra, pure attraversata da una dilagante crisi economica e sociale, sia capace di mettere in campo le forze migliori e di battersi con grande generosità e passione affinché si possa cambiare lo stato delle cose e intraprendere il cammino dello sviluppo e della legalità. La CGIL e i suoi iscritti, che fanno parte a pieno titolo di questa Calabria non rassegnata, non silente ma fortemente attiva, sentono questa partecipazione come un imperativo etico ed è per questo motivo che l'insieme dell'organizzazione assicurerà la propria presenza perché quella di Amantea diventi una manifestazione di popolo che parli, e sia d'esempio, all'intero Paese.

Legambiente sarà ad Amantea: Con lo storico striscione ''In nome del popolo inquinato'' restaurato per l'occasione dopo aver accompagnato tutte le piu' importanti battaglie dell'ambientalismo italiano - dall'Acna di Cengio a Montalto di Castro, fino alla vittoria contro il nucleare - Legambiente sabato 24 ottobre sara' ad Amantea, con una nutrita schiera di suoi rappresentanti, soci e volontari, guidati dal presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza, per ribadire la necessita' di fare luce rapidamente e in maniera concreta e trasparente su una vicenda che colpisce duramente la Calabria ma che non e' certamente solo calabrese: ''La verita' va cercata con impegno, coinvolgendo possibilmente anche enti attivi sullo scenario internazionale, chiedendo il contributo della comunita' scientifica per venire realmente a capo di una situazione grave e pericolosa per la salute e il futuro delle persone e dell'ambiente - ha dichiarato Cogliati Dezza -. E se dobbiamo scongiurare il rischio, come avvenuto nel corso degli ultimi 15 anni, di dannose cadute di attenzione, dobbiamo anche interrogarci e riflettere alla luce di questi fatti, sulle possibili implicazioni legate a un eventuale ritorno al nucleare''. ''La Calabria - ha dichiarato Nuccio Barilla', del Regionale Legambiente - non e' solo 'ndrangheta e rifiuti. C'e' una Calabria positiva, sana e operosa che deve essere liberata dalle scorie e dalla criminalita' organizzata perche' torni ad essere un valore per tutto il Belpaese''. Per questo sabato 24 ad Amantea, Legambiente sfilera' con le magliette simbolo della lotta contro le ecomafie che hanno gestito i traffici delle navi dei veleni, con impresso lo slogan: ''Navi dei veleni. I boss avvelenano la Calabria. Affondiamo la'ndrangheta'' e diffonderanno un volantino per chiedere l'impegno di tutte le istituzioni ad assicurare il massimo sostegno alla DDA di Catanzaro e alla Procura di Paola impegnate a fare chiarezza sulla vicenda della nave affondata e del suo carico sospetto e sulla presenza di materiale radioattivo nelle localita' di Serra d'Aiello e Aiello Calabro; di tutelare la salute dei cittadini e dell'ecosistema marino attraverso un'attivita' di ricognizione sugli altri luoghi di affondamento di navi, a cominciare da quello della Rigel e l'immediata messa in sicurezza e bonifica dell'area interessata dall'interramento di rifiuti tossico-nocivi e radioattivi nella provincia di Cosenza.

Feraudo (Idv). Il Capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale Maurizio Feraudo sabato mattina sarà ad Amantea al fianco di Antonio Di Pietro, a sostegno delle ragioni della mobilitazione contro l’inerzia del Governo Nazionale rispetto all’inquietante vicenda della nave dei veleni che ancora dopo oltre un mese non viene rimossa. “E’ necessario – dichiara Feraudo – che si dica con immediatezza ai calabresi cosa contiene “la nave a perdere”. Ma, soprattutto, è necessario individuare le altre navi a perdere con i loro carichi di sostanze tossiche e nocive che sicuramente sono state inabissate nei mari della Calabria. Non è più tempo che il centro-destra calabrese continui a giustificare il preoccupante disinteresse del Governo Nazionale rispetto alla gravissima questione dei veleni che, dopo aver mietuto vittime inconsapevoli, sta mettendo in ginocchio i settori nevralgici dell’economia calabrese.”

Giovani IDV “Ad Amantea per smuovere coscienze”. I Giovani calabresi di Italia dei Valori parteciperanno ''compatti alla manifestazione nazionale del 24 ottobrea ad Amantea (Cs), organizzata dal comitato civico ''Natale De Grazia'', accanto al nostro Presidente Di Pietro ed invitiamo i giovani come noi da ogni parte della Calabria ad un evento che deve rappresentare ora piu' che mai un fortissimo moto di ribellione nei confronti della ndrangheta, che uccide la nostra terra, il nostro futuro e purtroppo anche il nostro mare''. ''Le inquietanti rivelazioni del pentito Fonti - si legge in un comunicato - parlano di decine di navi, disseminate nei fondali calabresi con i loro carichi di morte; non e' piu' possibile restare impassibili di fronte al pericolo che tutti noi corriamo, come calabresi dobbiamo dimostrarci uniti e pretendere la nostra dignita'''.

Messina (Idv) “Sarò alla manifestazione del 24 ottobre ad Amantea insieme a Di Pietro, Presidente Nazionale di Italia dei Valori, per difendere il diritto alla salute dei cittadini calabresi e per difendere l'economia locale che non puo' essere affossata dall'inquinamento”. E’ quanto afferma il Commissario Regionale di Idv, On. Ignazio Messina che incalza:” Ora piu' che mai e' necessario sostenere una grande mobilitazione civile contro ogni forma di inquinamento e contro le ecomafie che rappresentano una fortissima ipoteca sul destino, non solo della Calabria ma di tutto il Sud. In tal senso il governo deve intervenire con ogni mezzo e strumento per individuare i responsabili e le responsabilità, perché quanto accaduto in Calabria non puo' finire nel pentolone dei casi non risolti. Ad Amantea chiederemo tutti insieme, con forza - dice Messina - che emerga finalmente la verità su quanto e' accaduto, e che siano individuati i livelli di responsabilità e accertate le omissioni.”

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