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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Latitanti si costutuiscono in QuesturaAntonio Spadafora e Andrea Martino
Si costituiscono in Questura autori del duplice tentato omicidio di S.Giovanni in Fiore 26 ott 09 Accompagnati dal loro legale, Osvaldo Rocca del foro di Cosenza, si sono presentati presso gli uffici della Squadra Mobile della Questura di Cosenza Antonio Spadafora, 28 anni di Crotone e Andrea Martino 27 anni di Cosenza, ricercati fin dalla notte del 28 settembre 2009, per il tentato omicidio verificatosi in San Giovanni in Fiore hanno inteso concludere la loro latitanza davanti i poliziotti della Sezione Omicidi. Ai due giovani i poliziotti della Mobile hanno loro notificato un Decreto di Fermo di indiziato di delitto per i reato di concorso in tentato omicidio aggravato, commesso lo scorso 28 settembre 2009 nei confronti di Talerico Giuseppe e Caputo Teodoro, quest’ultimo raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco che gli procuravano ferite multiple con conseguente pericolo di vita. Secondo la ricostruzione effettuata dai militari dei Carabinieri che hanno sviluppato le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza guidata dal Procuratore Dario Granieri e dal sostituto Francesco Di Maio, la vicenda delittuosa nasce in seguito alla pretesa restituzione d’un credito vantato per prestazioni lavorative prestate da una collaboratrice dell’agenzia Finservizi nei confronti di Martino Marco, titolare dell’agenzia e fratello di uno dei destinatari ( pari all’importo di 100.00 euro). Per la restituzione del denaro la donna si era rivolta a un amico in comune con la vittima dell’agguato Caputo Teodoro. Dopo un preliminare contattato telefonico, che però immediatamente degenerava, il Caputo ed il Talerico in compagnia d’una terza persona fissavano un appuntamento chiarificatore nei pressi del bivio che conduce al municipio di S. Giovanni in Fiore. Mentre il Caputo ed il Talerico attendevano all’esterno dell’auto l’arrivo dei giovani poco prima telefonicamente contattati, sopraggiungeva una fuoristrada da cui scendevano i due destinatari del fermo. Lo Spadafora estraendo la pistola iniziava a sparare nei confronti del Talerico e del Caputo ferendo quest’ultimo in maniera grave. Le indagini sviluppate nell’immediatezza dai Carabinieri hanno permesso di ricostruire nei dettagli la vicenda e di raccogliere tutti i necessari elementi a sostegno del Provvedimento di Fermo emesso lo scorso 8 ottobre 2009 dalla Procura della Repubblica di Cosenza dr Di Maio, ritenendo i due giovani oltre che gravemente indiziati per il tentato omicidio, anche, responsabili del reato di porto abusivo di arma da fuoco.
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