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Fondi per la sanità. Loiero "Piano di rientro pesante"

 

 

Accordo Governo-Regioni sulla sanità, fondi per 106,2 mld nel 2010. Commissaro per Regioni non virtuose. Loiero annuncia piano di rientro pesante

23 ott 09 Il Governo e le Regioni hanno siglato ufficialmente a Palazzo Chigi l'accordo sul nuovo Patto della Salute. Per il 2010 l'intesa e' stata raggiunta sulla base di 106,2 miliardi di euro. Al confronto, a cui non ha partecipato il Premier Silvio Berlusconi, erano presenti ministri Tremonti, Scajola, Fitto, Prestigiacomo, Sacconi, Calderoli, Brambilla e il sottosegrtario alla Presidenza, Letta. Per le Regioni presenti i presidenti Errani, Iorio, Bassolino, Marrazzo, Vendola, Tondo e il coordinatore degli assessori al Bilancio, Colozzi. Sul tavolo del confronto anche i Fas, le riforme e il turismo.

Incremento di 2.8 mld nel 2010. Un incremento di 2,8 miliardi di euro nel 2010, 2,4 mld nel 2011 e 3,4 miliardi nel 2012. E' questa l'intesa che il Governo e le Regioni hanno raggiunto oggi a Palazzo Chigi sul nuovo Patto per la Salute. le cifre sono state rese note in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

400 mln per la non autosufficienza nel 2010. ''L'esecutivo ha riconosciuto il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per il 2010 di 400 milioni e la disponibilita' a rivedere le risorse per il fondo sociale, con un leggero incremento gia' previsto per il 2010''. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine del vertice col governo che ha approvato il nuovo ''patto per la salute''. ''Rispetto a quest'ultimo tema - ha sottolineato Errani - il governo si e' comunque impegnato a distinguere nell'ambito del fondo sociale le risorse per l'Inps da quelle destinate alle Regioni. In questo modo vi sara' una certezza di disponibilita' finanziarie che consentira' una migliore programmazione regionale''.

Vicepresidente Cersosimo “Conclusione positiva”. ''Si e' concluso in chiave positiva lo stallo istituzionale che ormai perdurava da quattro mesi, producendo gravi ritardi negli adempimenti istituzionali delle amministrazioni statali e regionali, nonche' ripercussioni negative nella societa' nazionale tutta''. Lo ha affermato - informa una nota - il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Domenico Cersosimo, al termine dell'incontro di oggi, a Palazzo Chigi, tra le Regioni ed il Governo, per definire il Patto per la salute, per discutere sul tema dei fondi Fas e delle competenze in materia di turismo. Secondo il vicepresidente Cersosimo ''la tenacia e l'azione responsabile delle Regioni hanno consentito di raggiungere un risultato piu' che soddisfacente, soprattutto se si considera la chiusura iniziale da parte del Governo sia sul patto della sanita' che sull'utilizzo dei Fondi FAS. ''Il primo e piu' evidente risultato - ha detto - e' rappresentato dallo sbocco dei fondi Fas. Nella prossima riunione del CIPE, prevista per la fine mese, il Piano della Calabria verra' definitivamente approvato unitamente a quello delle regioni Lazio, Molise, Puglia e Basilicata. Il che consentira' l'immediata impegnabilita' dei fondi per una somma pari a circa 1,7 mld di euro. Finisce cosi' - ha rimarcato Cersosimo - una lunga e travagliata disputa con il Governo che per mesi e mesi ha impedito alle regioni, in particolare a quelle del Sud di fare riferimento a fondi propri indispensabili per realizzare opere pubbliche vitali per il benessere della collettivita'''. Per il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria ''e' ancora piu' evidente e' stato il frutto del lavoro e della posizione unitaria tenuta dalle regioni nei risultati conseguiti in materia di Patto per la salute dove il Governo e' passato da una posizione prettamente economicistica basata sul contenimento dei costi, all'accoglimento di una proposta di Piano che contempla le due dimensioni: finanziaria e di livelli essenziali di assistenza sanitaria''. ''A fronte di un fondo a crescita zero stabilito dal Governo - ha spiegato Cersosimo - l'intesa odierna ha previsto la crescita del Fondo sanitario nazionale di circa 3 miliardi per il 2010, il che significa per la nostra regione un incremento del fondo di oltre 100 milioni di euro. Un'ulteriore importante risultato raggiunto e' aver ottenuto l'ampliamento dello spazio di programmabilita' degli interventi per l'edilizia sanitaria legato anche all'incremento del finanziamento stesso, oltre alla possibilita' di utilizzare le risorse FAS sia per l'edilizia sanitaria e per disavanzo. Ancora, dal punto di vista delle risorse, si e' ottenuto il finanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un 400 mln di euro ed un incremento del Fondo nazionale per le politiche sociali di circa 30 mln di euro. Per quanto riguarda, poi, la parte delle procedure in ambito sanitario, e' stato profondamente rivisto il meccanismo di commissariamento, prevedendo che il ruolo di Commissario sia assunto esclusivamente dal Presidente della Regione. Per la verifica degli adempimenti, e' stata introdotta una nuova struttura tecnica di monitoraggio a composizione paritetica - Governo e Regioni - con il compito valutare l'adeguatezza dei piani di rientro, compito oggi svolto esclusivamente dal tavolo di monitoraggio presso il Ministero dell'Economia e della Salute. Quanto all'istituzione del Ministero del Turismo - ha detto infine il vicepresidente Cersosimo - si e' raggiunta l'intesa in base alla quale tutti gli atti riguardanti tale materia dovranno essere preventivamente concertati con le Regioni stante la competenza esclusiva regionale in materia prevista dall'art. 117 della Costituzione''.

Errani “Grande unità delle regioni”. L'intesa tra il Governo e le Regioni sul nuovo patto per la salute ''premia la grande unita' e il grande senso di lealta' istituzionale delle Regioni''. Lo ha spiegato il presidente della Conferenza dei 'Governatori', vasco Errani, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un risultato arrivato ''dopo quattro mesi, molto impegnativi e difficili nei quali e' stato interrotto il lavoro istituzionale della Conferenza Stato-Regioni e Unificata''.

Colozzi “Accordò è antisimica della sanità”. ''Sono questi i pilastri dell' accordo che vogliamo chiudere col Governo e sono i pilastri dell'antisismica della sanita' che vogliamo costruire''. Lo ha spiegato il coordinatore degli assessori regionali agli Affari finanziari, Romano Colozzi, parlando con i giornalisti a margine della Conferenza delle Regioni di questa mattina. ''L'importante - ha aggiunto - e' chiudere questa situazione di conflitto nell' interesse del paese''

Ministro Fitto “Accorda soddisfa Governo e Regioni”. ''L'esito dell'accordo tra Governo e Regioni e' ampiamente soddisfacente e va dato atto al Presidente Berlusconi di essere intervenuto per concludere una questione che si andava prolungando da tempo. Si riporta cosi' alla corretta dialettica istituzionale un confronto che ha conosciuto un percorso reso inutilmente accidentato''. E' quanto ha affermato il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. ''Come gia' accaduto nell'elaborazione del ddl sul federalismo fiscale, nell'accordo sugli ammortizzatori sociali e sul Piano Casa - ha sottolineato il Ministro - sono cosi' ripristinate le condizioni necessarie e sufficienti perche' le relazioni tra Governo e Regioni tornino ad una piena normalita'. Un terreno che le Regioni, ne voglio dare atto, hanno mostrato di condividere pienamente con il Governo nel quadro di rilevanti e reciproche assunzioni di responsabilita', confermate anche in questa occasione''. ''In ogni caso - ha aggiunto Fitto - i termini dell'accordo di oggi attestano, modificando totalmente le cifre della precedente Finanziaria, al di la' di ogni dubbio, che tutta la questione poteva essere gia' chiusa almeno due mesi fa, andando incontro, esattamente come e' accaduto oggi, alle richieste delle Regioni. Perdere qualche mese di tempo ha purtroppo costituito soltanto uno scenario per polemiche che l'esito di oggi mostra in tutta la sua pretestuosita' e, oltre tutto, ha paralizzato l'attivita' delle Conferenze''. ''Spero - ha concluso il Ministro - che per il futuro si lavorera' per evitare che lungaggini e irrigidimenti possano danneggiare non solo l'immagine complessiva del Governo ma il proficuo svolgersi delle relazioni con le Regioni''

Nel piano c’è anche il commissariamento per le Regioni non virtuose. Aumento di Irap e Irpef, blocco del turn over, stop alle spese non obbligatorie, decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, nomina del governatore a commissario ad acta per le regioni in deficit sanitario. Queste le novita' del 'Nuovo patto per la salute' tra il governo e la Conferenza delle Regioni, previste per le regioni che non presentino entro il 30 giugno il piano di rientro o che ne presentino uno insufficiente. Approvato oggi a Palazzo Chigi, il nuovo piano prevede anche che ''nel caso di disavanzo non coperto, occorre confermare i vigenti automatismi (innalzamento aliquote Irpef e Irap), da potenziare con il blocco del turn-over e il divieto di effettuazione di spese non obbligatorie. Se lo scostamento, calcolato rispetto al finanziamento ordinario integrato delle entrate proprie effettive, e' superiore al 5%, ovvero inferiore al 5% se gli automatismi fiscali o altre risorse di bilancio della regione non garantiscono con la quota libera da copertura integrale del disavanzo, scatta comunque l'obbligo di presentare un piano di rientro''. Il piano deve essere ''elaborato con l'ausilio dell'Aifa e dell'Agenas'' e ''valutato da una struttura tecnica di monitoraggio a composizione paritetica, presieduta da un ulteriore componente scelto di comune accordo, e dalla Conferenza Stato-Regioni entro termini perentori. Il Consiglio dei ministri accerta l'adeguatezza del piano di rientro''. ''In caso di riscontro positivo - si legge nel nuovo Patto -, il Consiglio dei ministri approva il piano e la regione inzia ad attuarlo. In caso di mancata presentazione o insufficienza del piano, la regione viene commissariata e il presidente assume il ruolo di commissario ad acta per la redazione e l'attuazione del piano. Scattano, in questo caso, oltre ad automatismi come innalzamento aliquote Irpef e Irap, blocco del turn over e divieto di effettuazione di spese non obbligatorie, anche la sospensione dei trasferimenti erariali a carattere non obbligatorio e la decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere''. ''Per i vigenti piani di rientro - si legge il documento - relativi alle regioni gia' commissariate resta fermo l'assetto dalla gestione commissariale vigente, salva la possibilita' della regione di presentare un nuovo piano ai sensi della nuovo disciplina nonche la cessazione del commissariamento a seguito dell'approvazione del nuovo piano''

Loiero “Situazione difficile, ereditato 80% deficit, ora piano di rientro pesante” ''Ci troviamo in una situazione sanitaria molto difficile. Abbiamo dovtuo preparare un piano di rientro di lacrime e sangue. Nello sforamento del debito ho ereditato l'80% del deficit e l'altro 20% costituiscono gli interessi accumulati nel tempo. Io mi faccio carico delle insufficienze dei governi del passato''. Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che e' intervenuto al terzo convegno regionale della Societa' Italiana di Medicina Generale, a Crotone. ''Il piano sara' rigorosissimo, - ha detto Loiero - prevede la conversione di ospedali, e lo facciamo a pochi mesi dalle elezioni. Ma io ho il sogno che la Calabria diventi una regione ordinaria anche nella sanita' , cosi' come lo e' diventata per la gestione dei fondi comunitari. Abbiamo puntato molto sulla trasparenza creando la stazione unica appaltante e puntiamo anche sulle case della salute in cui io credo molto.'' Il convegno dal titolo ''La Medicina Generale calabrese per il miglioramento della sanita' in Calabria'' affronta il tema dell'importanza della cosiddetta ''medicina di base'' nel piu' generale ambito dell'assistenza sanitaria regionale. Loiero nel corso del suo intervento ha parlato anche degli stereotipi legati alla Calabria e in particolare alla sanita' calabrese. ''Tutto quello che avviene nella nostra regione, non solo nella sanita', viene dilatato a dismisura e crea un pregiudizio drammatico. Io trovo abbietto - ha aggiunto - che certe figure istituzionali imperversino sulla Calabria, perche' sanno che sparare a zero sulla nostra regione e' facile. Il mercato mediatico paga solo in negativo, le buone notizie non interessano a nessuno. Capita spesso che i fatti non abbiano valore in se' (per la quota di verita' che contengono), ma magari hanno valore se consentono di andare in prima pagina e quasi sempre avviene con una notizia negativa''. ''Indubbiamente - ha proseguito Loiero - la Calabria si presta a questo 'gioco mediatico' perche' ci sono tante cose che non vanno. Ma in questo contesto la verita' spesso scompare, non conta piu' niente. Per tre volte mi sono fatto operare nella mia Regione, pur potendomi rivolgere a strutture di altre regioni, magari piu' prestigiose. Ma non l'ho fatto, perche' ho (e ho sempre avuto) la piu' totale fiducia nella nostra sanita', malgrado le sue criticita'''. “Entro 15 giorni, ha poi concluso Loiero consegneremo il nsotro piano di rientro che sarà davvero pesante”

Video: --> Dichiarazione Loiero "Piano di rientro pesante"

 

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