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Notizie di cronaca

 

 

Disposto sequestro di beni per 1mln e 300mila euro al boss Vrenna

28 ott 09 Gli agenti della squadra Mobile di Crotone hanno notificato un provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Crotone con il quale è stata disposta la confisca di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 1 milione 300 mila euro. Destinatari dei provvedimenti sono Giuseppe Vrenna, 58 anni, di Crotone, ritenuto il capo indiscusso dell’omonima cosca mafiosa, ed Egidio Cazzato, 64 anni, affiliato allo stesso sodalizio. Entrambi sono coinvolti nell’indagine della Dda sfociata nell’operazione della squadra Mobile di Crotone denominata “Heracles”, con la quale il 7 aprile dello scorso anno è stata decimata la cosca Vrenna-Corigliano- Bonaventura. In quel frangente, tuttavia, Giuseppe Vrenna, detto Pino, si era sottratto alla cattura. La sua latitanza è durata circa un anno, per l’esattezza fino al 5 marzo scorso, quando è stato scovato dagli agenti della squadra mobile di Crotone e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato in un appartamento al primo piano di uno stabile di Montalto Uffugo, dove Pino Vrenna si nascondeva insieme alla moglie e alla figlia. AVrenna, Cazzato e ad altre sei persone coinvolte in quella operazione sono stati successivamente sequestrati beni; provvedimento che ora si è tramutato in confisca. Per quanto riguarda Pino Vrenna i beni interessati dal provvedimento del Tribunale sono una lavanderia industriale, due furgoni, un’autovettura e tre polizze vita. A Cazzao sono stati confiscati un terreno con annesso edificio di quattro piani, suddiviso in nove appartamenti, e un’autovettura.

Processo Mythos, stralciate le posizioni di 22 persone

28 ott 09 È ripreso ieri davanti al tribunale collegiale di Catanzaro, con una sentenza di non luogo a procedere, il processo a carico delle ventidue persone coinvolte nell’operazione “Mythos”, diretta contro il clan Gallace-Novella di Guardavalle, le cui posizioni sono rimaste per la trattazione nel capoluogo calabrese (molte altre sono state invece stralciate perchè è stata riconosciuta la competenza del giudice di Roma). I giudici hanno preso atto del decesso di uno degli imputati, Luciano Bonelli, e ne hanno stralciato la posizione per la quale non si dovrà più procedere, prima di rinviare al 17 febbraio prossimo. Rimangono alla sbarra: Francesco Aloi, Giuseppe Antonio Campagna, Francesco Cicino, Eliseo Andrea Codispoti, Francesco Antonio Colubriale, Enzo Costantino, Domenico Fazzalaro, Adriano Fiorenza, Antonio Giannini, Fabrizio La Tassa, Cosmo Leotta, Vincenzo Menna, Agazio Origlia, Domenico Origlia, Cosimo Andrea Scarano, Giuseppe Squillace, Amedeo Giuseppe Tedesco, Cosimo Tedesco, Raffaele Tedesco, Carmelo Vitale, Domenico Zangari. Gli imputati non rispondono più di associazione mafiosa, poiché per quel capo d’imputazione è stata determinata la competenza del giudice della Capitale. Sono contestati loro, invece, reati emersi nel corso delle indagini sulla “Piovra del Soveratese”, tra reati in materia di stupefacenti (ed in un caso associazione finalizzata al traffico di droga), danneggiamenti ed estorsioni, reati in materia di armi. Indagini svolte dall’Arma dei carabinieri, e coordinate dal sostituto procuratore antimafia Gerardo Dominijanni,la notte fra il 21 e il 22 settembre del 2004, culminarono in un maxi-blitz per l’esecuzione di 57 provvedimenti di custodia cautelare (47 in carcere, 10 ai domiciliari).

Chiesta la revoca dell’interdizione agli avvocati laureati con falsi esami

28 ott 09 La revoca della misura interdittiva dall’attività forense è stata chiesa al tribunale della libertà dai difensori delle 39 persone indagate nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sui falsi esami per il conseguimento della laurea in giurisprudenza presso l’Università del capoluogo calabrese. Al tribunale della libertà i difensori degli indagati si sono rivolti appellando la decisione del Gip che, il 6 ottobre scorso, ha rigettato l’istanza di revoca del provvedimento. Il giudice aveva motivato il rigetto con il mancato mutamento delle esigenze cautelari per le quali era stata emessa l’ordinanza di applicazione della misura interditt iva che vieta ai 39 indagati di esercitare l’attività forense ed altre attività professionali o imprenditoriali. Le accuse che vengono ipotizzate sono quelle di corruzione e falso materiale e ideologico in atti pubblici per induzione. Nell’ambito della stessa inchiesta un funzionario dell’Università di Catanzaro, Francesco Marcello, arrestato nel novembre del 2007 per corruzione e falso, ha patteggiato la pena a tre anni di reclusione. Marcello falsificò, in cambio di denaro, alcuni libretti universitari facendo risultare che gli studenti avevano superato gli esami.

Il Sindaco di Cassano scrive a Prefetto e Regione per lo Stombi

28 ott 09 Sul mancato funzionamento dell’impianto di sollevamento a servizio del canale Stombi, il sindaco di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, è tornato a sollecitare il Prefetto, il Presidente della Giunta regionale, il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, l’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici e il Settore Protezione Civile regionale e provinciale e il Commissario del Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari e della Media valle Crati, affinché si adoperino per la risoluzione del problema. “A sostegno dell’istanza, - spiega una nota - il sindaco Gallo ha ricordato che nei giorni scorsi già aveva avuto modo di segnalare in più circostanze la grave situazione riguardante le pompe idrovore del Canale Stombi, non funzionanti a causa di un guasto elettrico, chiedendo ai destinatari un autorevole e risolutivo intervento e paventando gravi pericoli alla pubblica incolumità in caso di mancata risoluzione della problematica. Acausa dell’inerzia degli Enti preposti - ha scritto ancora il sindaco di Cassano - nonostante l’intervento della Prefettura di Cosenza, nella notte tra sabato e domenica scorsi, a causa delle precipitazioni abbondanti, i canali limitrofi alle idrovore hanno esondato, causando gravi danni alle colture e alle abitazioni private, soprattutto della zona di Contrada Permuta, nonché l’allagamento di parte del Museo Nazionale della Sibaritide”. Poiché a tutt’oggi, nonostante l’accaduto, nessun intervento è stato effettuato sulle idrovore in questione, il sindaco Gallo ha chiesto alle competenti autorità “la risoluzione definitiva della problematica con il ripristino ottimale dell’impianto, o quanto meno, la risoluzione momentanea della stessa mediante l’utilizzo di pompe idrovore in dotazione dei VV.FF o della Protezione Civile, a salvaguardia della pubblica incolumità, attesa la previsione nei prossimi giorni di altre perturbazioni”.

Operazione dei CC a San Luca alla ricerca del boss Vottari

28 ott 09 Una vasta operazione finalizzata alla ricerca del latitante Santo Vottari (37 anni) di San Luca e' stata condotta oggi dai carabinieri del Gruppo di Locri. Oltre 60 uomini del reparto territoriale e dello Squuadrone eliportato Cacciatori di Vibo Valentia hanno setacciato gli obiettivi sensibili tra San Luca e Benestare. Nel corso dell'operazione 'Ramingo' all'esterno dell'abitazione di uno dei familiari del latitante e' stato trovato un impianto di videosorveglianza wireless, abilmente nascosto in una staffa metallica che supporta il motore del condizionatore. L'impianto, dotato di microcamera e ricevitore a distanza, consentiva agli occupanti dell'abitazione di poter monitorare dallo schermo del televisore l'ingresso del fabbricato e un tratto della strada provinciale, con la possibilita' quindi di poter rilevare l'eventuale presenza di Forze di Polizia. Inoltre i carabinieri hanno verificato in molte altre abitazioni l'installazione di vetrate antiproiettile, ritenuto un fatto molto significativo. Le ricerche di oggi erano finalizzate a individuare il latitante, eventuali fiancheggiatori o bunker dove possa avere trovato rifugio. Santo Vottari e' ritenuto il reggente della famiglia di 'ndrangheta omonima, alleata ai Pelle e contrapposta ai Nirta-Strangio che si sono resi protagonisti della faida riacuitasi il giorno di Natale 2006 con l'omicidio di Maria Strangio e culminata nella strage di Duisburg del 2007. Su Vottari pende l'esecuzione di una condanna a oltre 10 anni di reclusione per associazione mafiosa disposta dal gup di Reggio Calabria nel marzo scorso, oltre che un fermo emesso dalla Dda reggina nell'inchiesta 'Fehida'

Trasporti di rifiuti speciali, due arresti a Pizzo

28 ott 09 I Carabinieri della stazione di Pizzo Calabro hanno arrestato due persone, Giorgio Sacco, operaio di 48 anni, della zona, ed un giovane russo, Goncharov Yevgniy 29, mentre, a bordo di un autocarro, stavano trasportando alcuni quintali di rifiuti speciali ed inquinanti. In particolare una pattuglia della CC, che stava perlustrando l’abitato, ha notato il camion mentre transitava sulla centralissima via Nazionale con il pianale di carico stracolmo di suppellettili, parti di cucina ed elettrodomestici consunti dal tempo. I Carabinieri hanno intimato l’alt al mezzo, guidato da Sacco e con a bordo il giovane russo, ed hanno chiesto l’esibizione dei documenti di trasporto e delle autorizzazioni di legge per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti speciali, alcuni dei quali inquinanti e sottoposti a rigide ed articolate procedure di smaltimento. Ma i due erano totalmente privi dell’obbligatoria documentazione attestante sia la provenienza che, soprattutto, la destinazione di tutto quel materiale, verosimilmente destinato ad incrementare qualche discarica abusiva della costa. I due operai sono quindi stati immediatamente dichiarati in arresto con l’accusa di trasporto illegale di rifiuti speciali pericolosi e non e, dopo gli atti di rito, sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

Occupava abitazione abusivamente, polacco in manette a Vibo

28 ott 09 I carabinieri hanno tratto in arresto un cittadino polacco di 52 anni A.F.W. con l’accusa di danneggiamento e furto aggravato. L’uomo che ha precedenti, dopo avere rotto la porta dell’abitazione di una donna morta nel 2002, si era insediato all’interno facendo uso dell’arredamento e dell’energia elettrica. Inutili gli interventi degli eredi della defunta tendenti a sfrattarlo con le buone maniere. C’è voluto l’intervento dell’Arma. Lo straniero, raccolti i pochi oggetti personali, si è visto così ammanettare con le pesanti accuse di violazione di domicilio, danneggiamento e furto aggravato nei confronti dell’Enel per aver rubato l’energia elettrica. Il fatto è avvenuto a Badia, una frazione di Nicotera, nel vibonese

Cuoco arrestato per stalking a Catanzaro

28 ott 09 Un uomo è stato arrestato per stalking dai carabinieri a Catanzaro. Si tratta di un cuoco, R.F., di 54 anni. La vicenda è maturata nella serata di martedì scorso. Ormai stanca e terrorizzata dall’ennesima minaccia dell’ex, una polacca poco più che trentenne, residente in via Poerio nel quartiere Gagliano del capoluogo calabrese, ha telefonato ai carabinieri della stazione competente, chiedendo aiuto. Sotto casa della donna c’era l’arrestato, il quale la minacciava.. MA Quando i Carabinieri sono arrivati, l’uomo ha cercato la fuga ma è stato preso dai militari ed arresto in flagranza di reato per stalking. È stato poi trasferito nella stessa serata in carcere a Siano su disposizione della magistratura. Le minacce e gli atti persecutori duravano dal 21 settembre di quest’anno, quando la ragazza polacca aveva deciso di lasciarlo, dopo una storia tormentata durata circa 10 anni. Da quel giorno l’uomo era ossessionato dal pensiero di lei, la seguiva, la minacciava, e, in una settimana, secondo quanto riferito dall’Arma, arrivava a farle anche oltre più di mille telefonate sul cellulare.

Raccoglievano funghi senza tessera micologica, multe della Forestale

28 ott 09 Prosegue l’attività del Corpo Forestale dello Stato finalizzati alla sorveglianza e tutela delle aree protette e repressione dei reati contro l’ambiente nel territorio della Sila. Numerosi sono stati i controlli effettuati dai forestali dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità - Posto Fisso di Vaccarizzo Petilia Policastro nei territori del comune di Cotronei ricadenti nel Parco Nazionale della Sila inerenti alla raccolta dei funghi. Sono stati elevati diversi verbali per le infrazioni commesse alla Legge Regionale n. 09 del 31 Marzo 2009, per mancanza di regolare autorizzazione, “Tessera micologica”, che viene rilasciata dalla Provincia, dai comuni o dalle comunità Montane ai cittadini interessati alla raccolta dei carpofori. La legge regionale impone un limite alla raccolta di 3 Kg, il possesso della tessera amatoriale o permesso micologico, oltre che la conoscenza delle specie commestibili di funghi che sono riportate nell’elenco allegato alla normativa regionale. Non sempre i raccoglitori di funghi riconoscono perfettamente quelli commestibili da quelli tossici o addirittura velenosi, mettendo insieme i funghi raccolti dentro il paniere o, ancor peggio, dentro contenitori di plastica “buste - secchi” vietati dalla Legge. Il personale del C.F.S. ha potuto constatare che spesso vengono raccolti anche dei funghi banditi alla raccolta e al consumo ai sensi della Ordinanza del Ministero della Sanità del 2002. Tra questi funghi cosiddetti “killer” è annoverato anche il Clitocybe nebularis (agarico delle nebbie) e il Tricoloma equestre (fungo del cavaliere) che, con la loro lunga latenza, possono arrecare seri danni alla salute. Necessita, pertanto, prestare la massima attenzione - fa sapere il Cfs - nell’attività di raccolta dei funghi non solo perchè una raccolta indiscriminata di questi preziosi frutti del bosco può creare uno squilibrio degli ecosistemi presenti sul nostro territorio , ma anche per i risvolti dannosi per la salute dell’uomo. Le persone verbalizzate dai forestali , oltre che essere sanzionati per averne raccolto un quantitativo pari a Kg. 70, sono stati obbligati a distruggere i funghi tramite infossamento sul posto per evitare le conseguenze dettate dalle finalità dell’art. 1 della legge regionale n. 30 del 30 Novembre 2001 “Tutela dell’ambiente,della biodiversità e della salute pubblica”.

Un arresto per droga a Santa Maria del Cedro

28 ott 09 I Carabinieri di Santa Maria del Cedro hanno tratto in arresto, per spaccio di sostanze stupefacenti, V.S., 34 anni, pregiudicato. L’uomo è stato sorpreso nei pressi di un bar mentre cedeva, per 50 euro, una dose di eroina di un grammo a G.M., 31 anni, incensurato. Mentre il primo è stato portato agli arresti domiciliari nella sua abitazione, per l’acquirente è stata effettuata la segnalazione amministrativa alla prefettura di Cosenza.

 

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