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Notizie di cronaca

 

 

Operazione “Tabula rasa”, il Gup ne scagiona due

22 ott 09 Sono stati scagionati da ogni accusa Emilio Gualtieri e Antonio Trovato, due delle venti persone indagate nell’ennesimo troncone della maxi operazione antimafia battezzata “Tabula rasa”, con cui la Polizia di Stato e la Dda di Catanzaro aggredirono le più note famiglie criminali di Lamezia Terme, ricostruendo la guerra di ‘ndrangheta di cui furono protagoniste. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare distrettuale, Assunta Maiore, che ha anche ammesso al giudizio abbreviato gli altri diciotto imputati, fissando l’inizio della celebrazione dei riti alternativi (che comporta lo sconto di pena di un terzo in caso di condanna) il 6 novembre. Si tratta di Giorgio Barresi, Domenico Caligiuri, Domenico Cannizzaro, Francesco Cannizzaro, Giovanni Cannizzaro, Aurelio Ciliberti, Bruno Cittadino, Antonio Francesco De Biase, Bruno Gagliardi, Vincenzo Giampà, Francesco Iannazzo, Vincenzino Iannazzo, Davide Orlando, Francesco Orlando, Domenico Scerbo, Vincenzo Talarico, Alessandro Torcasio, Vincenzo Torcasio (tra i difensori impegnati Lucio Canzoniere, Francesco Gambardella, Giuseppe Spinelli, Pino Zofrea). L’operazione “Tabula rasa” risale al dicembre del 2002, e fu portata a termine per la notifica di 61 avvisi di garanzia e 58 ordini di custodia cautelare. Nel corso del tempo, in aula, il procedimento penale scaturito dall’inchiesta fu spezzettato in varie tranche (alcune delle quali sono già arrivate in Corte d’appello ed anche in Cassazione), e adesso, a distanza di ben sette anni da quell’operazione, altri venti indagati sono stati chiamati dal sostituto procuratore antimafia Gerardo Dominijanni, titolare dell’inchiesta, a rispondere di concorso in associazione di stampo mafioso. Per due in particolare la vicenda giudiziaria si è chiusa qui nella maniera migliore, poiché le accuse nei loro confronti sono cadute.

Ottocentomila euro confiscati alle cosche di Crotone

22 ott 09 Beni immobili per un valore complessivo di 800 mila euro sono stati confiscati su disposizione del Tribunale di Crotone a due persone ritenute appartenenti alla cosca mafiosa 'Vrenna-Corigliano-Bonaventurà. I provvedimenti sono stati notificati oggi dagli agenti della squadra Mobile della Questura di Crotone a Mario Bonaventura, 61 anni, e Giacomo Pacenza, 41 anni. Entrambi sono stati arrestati nell’aprile dello scorso anno nell’ambito dell’operazione antimafia della Polizia di Stato denominata 'Heracles' con la quale è stato sgominato un sodalizio dedito alle estorsioni, traffico di droga e armi, omicidi. Nel successivo mese di maggio a Bonaventura, Pacenza e ad altre sei persone coinvolte in quell'indagine sono stati sequestrati i patrimoni stimati complessivamente in 15 milioni di euro. Dopo i sequestri il Tribunale di Crotone ha quindi ordinato la confisca dei beni, che nelle scorse settimane è già stata notificata a sei indagati e oggi a Bonaventura e Pacenza. In particolare a Mario Bonaventura, accusato di aver “promosso, diretto e organizzato un’associazione per delinquere di stampo mafioso operante nella città di Crotone localmente denominata cosca Vrenna-Corigliano-Bonaventura con la finalità di commettere una serie di gravissimi delitti”, è stato confiscato un bar, il “Maxim Cafè”, intestato ad una figlia, e tutti i conti in attivo con istituti di credito e finanziari. A Giacomo Pacenza, ritenuto appartenente ad “un gruppo che gestisce il traffico di stupefacenti in collegamento con la cosca Vrenna-Corigliano-Bonaventura e fornisce il proprio apporto economico per l’acquisto di partite di sostanze stupefacenti”, sono stati confiscati tre terreni intestati alla moglie e alla suocera; un appartamento di 7 vani intestato alla moglie; una quota del 33 per cento di una società con sede a Cosenza intestata alla moglie; un’impresa individuale denominata “Life shoes”.

Comune di Lamezia chiede dimissioni Cda Sacal

22 ott 09 L'intero consiglio di amministrazione della Sacal, società di gestione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, deve dimettersi: lo chiede il consiglio comunale di Lamezia Terme che ha approvato questa mattina un ordine del giorno nel quale si evidenzia come il Cda della Sacal debba essere azzerato per poi provvedere a un nuovo assetto societario e far si che il Comune di Lamezia, maggiore azionista, possa rivendicare la presidenza della società. L’ordine del giorno, presentato dal sindaco Gianni Speranza, in precedenza rivendicava la nomina del rappresentante del Comune alla vice presidenza della Sacal, ma il capogruppo dell’opposizione Mario Magno ha evidenziato come al Comune lametino spetti la presidenza, così come è stato in passato. Da qui l’emendamento all’ordine del giorno del sindaco, che è stato votato a maggioranza e quindi approvato dal Consiglio comunale, nel quale si chiede l'azzeramento del Cda e il riassetto delle cariche all’interno del consiglio di amministrazione. Il consiglio comunale lametino ha inoltre approvato un altro ordine del giorno, presentato dal consigliere Scicchitano, e relativo all’Ufficio informazione e accoglienza turistica sfrattato dalla Sacal in quanto la Regione non ha pagato il fitto. In particolare, il consiglio comunale “nel rilevare la presa di posizione unilaterale e inopportuna della Sacal che con il suo operato mette in pericolo il posto di lavoro di 10 unità lavorative nonchè l’operatività dello sportello Iat di Lamezia, impegna il sindaco ad attivarsi immediatamente presso la Sacal chiedendo la riapertura immediata dello sportello e nel contempo intraprendere tutte le opportune iniziative di tipo concertativi al fine di definire la problematica relativa alla regolamentazione contrattuale”. La Regione Calabria ogni anno, a partire dal 2005, destinava una quota per lo sportello Iat di Lamezia pari a 35mila euro, 15mila euro dei quali venivano trattenuti per i costi relativi al contratto di locazione del box di proprietà della Sacal, dove era ospitato lo sportello turistico. “In occasione del trasferimento delle deleghe dalla Regione alla Provincia di Catanzaro – è spiegato nel'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale – ci si è accorti che il box informativo dove è collocato lo sportello Iat era privo di formale contratto di locazione. Dopo vari incontri improduttivi la Sacal unilateralmente ha deciso di interrompere la concertazione e ha provveduto al cambio del cilindro della serratiura del box informativo, impedendo di fatto l’attività lavorativa dei dipendenti dello Iat senza alcun preavviso”.

Illuminazioni ecologiche nei comuni, prorogato bando della Regione

22 ott 09 L’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Sulla, di concerto con il dirigente Generale del dipartimento, Michele Lanzo, ha prorogato al 31 maggio 2010 la possibilità di ultimare gli interventi relativi al “bando per la promozione di iniziative nel campo del risparmio energetico e del contenimento dell’inquinamento luminoso”. L’iniziativa, approvata dalla giunta regionale lo scorso 8 agosto 2008, ha riscosso finora notevole successo tra le amministrazioni calabresi. Su 409 Comuni, infatti, hanno presentato proposte di intervento ben 305 Comuni, i quali hanno già ottenuto la concessione del relativo finanziamento. Il bando – riferisce una nota dell’ufficio del portavoce del presidente Loiero - è rivolto agli enti locali per finanziare l’ammodernamento del sistema di pubblica illuminazione attraverso la sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchiature a basso consumo. Il bando disciplina inoltre la richiesta di concessione e l’erogazione del contributo pubblico in conto capitale. Un’azione, questa, che rientra nel quadro delle strategie dell’Unione Europea e del governo nazionale e regionale per il sostegno e la diversificazione delle fonti energetiche e l’incremento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e per la promozione dell’efficienza e del risparmio energetici, mediante il perseguimento dei seguenti obiettivi: sostituzione dei corpi illuminanti con apparecchiature ad elevati valori di efficienza elettrica (lampade al sodio ad alta pressione, Led, ecc.); sostituzione delle linee di alimentazione e dei quadri; sostituzione di vecchi bracci fissati a parete. Non è ammessa la sostituzione di pali d’illuminazione; installazione di sistemi di regolazione del flusso luminoso, centralizzati o punto a punto; sostituzione degli attuali semafori a incandescenza con lanterne semaforiche a Led; sostenibilità ambientale.

Le proposte della Cisl cosentina sulle politiche sociali

22 ott 09 Si è svolta a Rende l’attesa iniziativa della CISL cosentina tesa ad approfondire i temi del welfare territoriale alla luce anche della recente approvazione del piano sociale regionale e della legge sulla cooperazione sociale. Ai saluti dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rende Mario Rausa sono seguiti gli interventi introduttivi. Ugo De Rose, Segretario Generale della FP-CISL di Cosenza, ha affermato che uno degli obiettivi principali e ricorrenti nella normativa di riordino dei servizi sanitari e socio-assistenziali è lo sviluppo dei servizi di base, quelli più vicini ai cittadini, distribuiti capillarmente nel territorio in modo d fornire risposte concrete alle nostre comunità. Per il Segretario Generale dell’UST-CISL Cosenza Paolo Tramonti “la concertazione e il rilancio del partenariato economico-sociale dovrà avere nuovo slancio nella fase attuale ed in questo senso la piena operatività dei piani di zona rappresenta uno degli aspetti fondamentali per creare positive sinergie e importanti ricadute per le categorie più svantaggiate“. Salvatore Marsico, Segretario Generale della FNP-CISL Cosenza, ha sollecitato politica e istituzioni a realizzare interventi concreti a favore degli anziani e dei pensionati, fino ad oggi penalizzati da una offerta socio-sanitaria assolutamente deficitaria e inadeguata. Se nella loro attuazione i piani di zona – ha affermato Marsico - non vedranno il coinvolgimento del Sindacato occorre avviare immediate azioni di lotta e mobilitazione. Franco Ambrogio,Vice Sindaco del Comune di Cosenza, ha posto l’accento sulla concertazione territoriale e lo stesso sistema sanitario regionale non deve essere visto soltanto in una logica di contenimento dei costi, ma deve essere capace di dare risposte in termine di efficacia e efficienza. Mario Maiolo, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Calabria, ha evidenziato come il nuovo piano dei servizi sociali sia frutto di un buon lavoro di confronto e concertazione in cui il Sindacato e la CISL in particolare hanno dato un contributo fondamentale. Per Maiolo investire nel sociale rappresenta una sfida che politica, istituzioni, forze sociali, mondo dell’associazionismo dovranno assolutamente raccogliere. Il Presidente della Provincia Mario Oliverio ha auspicato un salto di qualità sul terreno della progettualità da parte dei soggetti a vario titolo coinvolti, soprattutto in considerazione delle difficili condizioni economiche e sociali in cui vive gran parte della nostra popolazione. Ha concluso i lavori il Segretario Generale della CISL Calabria Luigi Sbarra per il quale non bisogna lasciarsi sfuggire le nuove opportunità ed in questo senso la CISL è impegnata a concorrere per la realizzazione di una nuova fase attraverso una vera e propria rivoluzione culturale, soprattutto nei comportamenti legati alla programmazione, progettualità e alla gestione delle politiche sociali, nella consapevolezza che oggi anche la Regione vuole operare in questo delicato settore costruendo dal basso un sistema a rete, dove i Comuni saranno i primi attori. Occorre rompere i vecchi schemi - ha proseguito Sbarra – per realizzare un effettivo sistema sociale a rete, non più solamente assistenziale ma di autentica promozione sociale. Nonostante tutto occorre fare di più. La Calabria, infatti, con oltre 250mila famiglie povere e con quasi 700mila calabresi che vivono in condizioni di disagio sociale è la Regione dove è concentrato il più alto tasso di povertà e per questo vanno messe in campo misure efficaci con maggiori risorse finanziarie e investimenti concreti. Va quindi rafforzata la strumentazione legislativa regionale approvando al più presto la Legge sulla Non Autosufficienza, istituendo e rendendo operativo l’Osservatorio Regionale sulla Povertà, assicurando piena e adeguata copertura finanziaria alla Legge Regionale sulla Famiglia. I piani di zona – ha concluso Sbarra – dovranno avere un ruolo centrale tenendo conto delle specificità territoriali e rispondere soprattutto ai bisogni rilevati e alle esigenze legate a ogni effettiva singola realtà.

Coisp “Rifiuti tossici, Questura e Stradale di Crotone verranno sposate”

22 ott 09 “Il Ministero ha deciso di spostare gli uffici della Questura e della polizia stradale di Crotone, anche ascoltando le nostre sollecitazioni intervenute dopo le notizie relative al presunto smaltimento di scorie radioattive nel piazzale che li ospita. Il Dipartimento di pubblica sicurezza ce lo ha comunicato, ed è una importante notizia. Siamo soddisfatti che ci abbiano ascoltato, ed a questo punto resta solamente da verificare senza ombra di dubbio che la nuova sede, già identificata, sia esente da ogni inquinamento e da ogni possibile pericolo. Perché è chiaro che l’attenzione deve restare sempre alta, e prima che scoppino le grane, non dopo”. Così il Segretario Generale del Coisp - Sindacato indipendente di Polizia, Franco Maccari, ha annunciato le intenzioni del Ministero dell’Interno, oggi, parlando proprio a Crotone, dove è giunto per un incontro con gli operatori di Polizia, per una visita ai Centri di accoglienza per immigrati, e per un’assemblea con le associazioni che operano sul territorio. Il primo appuntamento è stato proprio con gli operatori della Questura, con i quali Maccari, accompagnato da una delegazione del Coisp locale e regionale, si è intrattenuto per discutere di importanti tematiche di attualità, specie delle problematiche di carattere sindacale che assillano gli operatori del comparto sicurezza. Da una inesistente trattativa su di un contratto che scadrebbe a dicembre, se non fosse già scaduto dallo scorso anno; ad un’offensiva proposta di incremento di 40 euro lordi in due anni per i Poliziotti che intanto si sono visti tagliare mezzi e risorse in ogni modo; passando per la triste realtà che la Polizia di Stato perderà 4.000 unità in quattro anni, registrando di contro ingressi per appena 800 unità; fino al mortificante ritardo nella corresponsione dell’indennità di risultato, che ancora oggi, alla fine del 2009, vede i Poliziotti in attesa di quanto dovuto per la seconda metà del 2008. Queste ed altre questioni sono state approfondite da Maccari nel corso dell’incontro, durante il quale il leader del Coisp ha potuto avere un proficuo confronto con gli operatori, registrandone istanze, iniziative ed intenzioni. Proprio in questo contesto il Segretario Generale ha dato notizia che la Questura e la Polizia stradale della Città pitagorica saranno spostati di sede, in attesa delle verifiche e dell’eventuale bonifica dell’attuale sito su cui sorgono, a seguito delle notizie relative al presunto smaltimento di scorie pericolose derivanti dallo stabilimento della Persola Sud nel piazzale su cui è stato costruito l’edificio. La notizia è stata comunicata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza con una lettera inviata al Coisp, che nei giorni scorsi aveva scritto al Ministero dell’Interno (anche diversi esponenti politici sono intervenuti, alcuni con interrogazioni parlamentari), sollecitando provvedimenti urgenti dopo aver appreso dei risultati dell’indagine “Black mountain”, condotta da Carabinieri e Guardia di finanza coordinati dal sostituto procuratore di Crotone Pierpaolo Bruni, che ha svelato proprio l’illecito smaltimento di centinaia di tonnellate di rifiuti tossici in diversi siti, su cui sorgono scuole, piazze, parcheggi, una delle banchine del porto e, appunto, la Questura. “Negli ultimi anni – aveva già scritto il COISP al Ministero dell’Interno - si sono verificate tra i colleghi della Questura alcune morti per tumori fulminanti, allora apparentemente inspiegabili, sulle quali chiediamo con urgenza vengano effettuati tutti i riscontri necessari per stabilirne cause e responsabilità alla luce di quanto emerso. Appare necessario e non procrastinabile un immediato intervento di codesto Dipartimento al fine di reperire immediatamente un nuovo edificio adatto ad ospitare la Questura di Crotone, la quale deve essere ovviamente chiusa fino al completamento dei lavori di bonifica. La gravità della situazione – aveva già rilevato il Sindacato - appare tale da non consentire alcun ritardo nell’azione di tutela della salute degli Operatori della Polizia di Stato di Crotone, i quali devono essere immediatamente sottoposti a screening sanitario onde accertare l’eventuale insorgenza di gravi malattie e poter adottare ogni necessaria precauzione a salvaguardia dell’incolumità personale”. Ebbene ora un primo importante risultato si è ottenuto, “ma vogliamo avere la certezza – ha concluso Maccari – che ogni passo in futuro venga fatto con la massima attenzione e diligenza perchè mai più la salute dei colleghi di Crotone debba essere in pericolo”.

Visite oculistiche gratuite dalla Iapb in Calabria

22 ott 09 Ultimi giorni per prenotare una visita oculistica gratuita. L’occasione è data dal mese della prevenzione dei disturbi visivi: si può chiamare l’800-989889 (attivo i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), un servizio voluto dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (sezione italiana della IAPB) a partire dalla Giornata mondiale della vista che si è celebrata lo scorso 8 ottobre assieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici). Il servizio di prenotazione sarà attivo sino alla fine del mese, ma i posti sono in via di esaurimento: in Calabria è ancora possibile prenotarsi a Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Cosenza. “Prevenire le malattie oculari – ha affermato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – può significare salvare la vista, il più prezioso dei cinque sensi (come già affermava Aristotele). Per questo controlli periodici dall’oculista sono fondamentali sin da quando si è piccoli”. Secondo l’Istat solo in Calabria vivono 17.000 ciechi (362.000 in tutta Italia); ma, stando all’Oms, l’85% dei casi di perdita della vista è prevenibile o curabile, soprattutto se la diagnosi delle malattie è tempestiva. Con questo fine ci si può sottoporre a un check-up oculistico… senza pagare un occhio della testa!

 

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