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Notizie di cronaca

 

 

Chiusa l’inchiesta sulla Marlane, 15 indagati

19 ott 09 "La comunicazione di conclusione indagini e' stata depositata il 9 ottobre". E' quanto afferma il sostituto procuratore di Paola Antonella Lauri, riguardo la vicenda della ex fabbrica tessile Marlane di Praia a Mare, dove sarebbero stati accertati almeno 40 morti per tumore, a causa della presenza di presunte scorie tossiche sepolte nel cortile del fabbricato industriale, derivanti dai coloranti utilizzati nell'opificio a partire dagli anni '70, e per l'inosservanza dei criteri di sicurezza per la salute degli operai. "Gli indagati sono 15, a vario titolo per omicidio colposo, disastro ambientale, realizzazione di discarica abusiva e disastro per omesso collocamento doloso di dispositivi antinfortunistici". Alla Procura di Paola non si lasciano sfuggire altro, se non che tra gli indagati ci sono "persone che hanno rivestito negli anni ruoli apicali nella direzione e nella proprieta' della fabbrica". E secpndo indiscrezioni ci sarebbero anche alcuni politici locali, che pero' sarebbero indagati solo per le loro interazioni di lavoro con la fabbrica e non per il loro ruolo politico. Trascorsi 20 giorni dal provvedimento, quindi a fine mese, la Procura potra' passare alla fase successiva: la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati.

Operazione Mithos: necessario un nuovo giudice

19 ott 09 C'e' bisogno di un nuovo giudice dell'udienza preliminare distrettuale che celebri, a Catanzaro, i dodici giudizi abbreviati per altrettanti presunti fiancheggiatori di due latitanti sfuggiti all'operazione "Mythos", diretta contro il clan Gallace-Novella di Guardavalle (Catanzaro). Dopo alcuni precedenti rinvii, oggi i riti alternativi avrebbero dovuto cominciare davanti al gup Emma Sonni che, pero', ha dovuto astenersi avendo in precedenza composto il collegio del tribunale della liberta' che si occupo' del caso. Rinvio al prossimo 2 novembre, dunque, quando sara' individuato un altro giudice, dopo Antonio Battaglia e la stessa Sonni. Fu il primo, lo scorso 4 marzo, ad ammettere i riti alternativi per i 12 imputati, mentre un anno fa, l'8 ottobre 2008, rinvio' a giudizio altre 11 persone (il processo per loro e' in corso davanti al tribunale collegiale). Si tratta di Rosetta Costa, di Guardavalle, moglie dell'ex latitante Raffaele Barletta; Anna e Giuseppina Calzone, entrambe di Vibo Valentia; Teresa Lo Bianco, di Vibo; Carmela Mantenga, di Vibo; Salvatore Musolino, di Santa Caterina Jonio; Lorenza Tripodi, di Briatico; Maurizio Tripodi, di Mongiana; Salvatore Tripodi, di Mongiana; Maria Assunta Bevilacqua, di Verzino; Raffaele Piperissa, e Giuseppina Racheli, entrambi di Badolato. Per tutti le accuse - che parlano complessivamente di concorso in favoreggiamento personale, concorso in procurata inosservanza di pena, minacce, e detenzione illegale di armi, il tutto con l'aggravante della "mafiosita'", poiche' i fatti sarebbero stati commessi "al fine di agevolare l'attivita' del sodalizio mafioso denominato Gallace-Novella" - sono state costruite dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Gerardo Dominijanni, che ha coordinato le indagini relative alla latitanza di due delle sette persone che non furono rintracciate nel corso del maxi-blitz antimafia, scattato la notte fra il 21 e il 22 settembre del 2004, quando l'Arma dei carabinieri esegui' 57 provvedimenti di custodia cautelare (47 in carcere, 10 ai domiciliari) emessi contro altrettanti presunti affiliati alla "piovra del Soveratese". I fuggiaschi erano Francesco Taverniti e Raffaele Barletta, che finirono in manette molto tempo dopo, e precisamente il 25 ottobre del 2005 il primo, ed il 23 febbraio del 2007 il secondo.

Corso di aggiornamento professionale per i bibliotecari calabresi

19 ott 09 “Le biblioteche della Calabria devono diventare sempre di più punti di riferimento insostituibili, erogatrici di un servizio culturale diffuso, in grado di far incrociare la domanda di conoscenza e di informazione presente nella nostra società con i cambiamenti in atto. Non più strutture polverose, ma innovative e dense di appeal, capaci di accogliere l’utente in maniera diversa, più moderna e fuori dagli schemi”. Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo nel concludere a Lamezia Terme, presso il Grand Hotel Lamezia, i lavori della giornata inaugurale del corso di aggiornamento professionale degli addetti ai servizi delle biblioteche pubbliche calabresi, promosso ed organizzato dal Dipartimento 11 della Regione Calabria, in collaborazione con i sistemi bibliotecari di Vibo Valentia, dell’Esaro, Silano e dello Ionio. “La Regione Calabria – ha aggiunto Cersosimo - sta proseguendo nella realizzazione del disegno, già avviato da tempo, di messa in rete delle biblioteche esistenti che ha prodotto la nascita di un Sistema bibliotecario regionale, l’istituzione di 12 mediateche, il potenziamento e l’ammodernamento delle raccolte documentali. Questo Sistema ha collegato tra loro le principali Biblioteche esistenti sul territorio, ma dovrà tendere ad un interconnessione definitiva di tutte le strutture. L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di collegare tra loro le biblioteche, le mediateche, i musei, i teatri ed i centri culturali e di favorire la loro messa in rete anche con le istituzioni scolastiche. È di tutta evidenza che per raggiungere questi risultati c’è bisogno di far crescere professionalmente gli addetti ai servizi bibliotecari ed il corso che è stato organizzato ha proprio questa finalità”. Il corso di aggiornamento professionale degli addetti ai servizi delle biblioteche pubbliche calabresi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - avrà una durata di 150 ore. Alla giornata inaugurale di Lamezia Terme hanno preso parte circa 150 operatori, un’adesione che conferma la vivacità di un comparto poco appariscente, ma indispensabile e fortemente impegnato a favorire il pubblico accesso alla lettura, ai servizi informativi, alle moderne tecnologie e ai nuovi linguaggi della comunicazione. Le attività del corso, che si svilupperanno in sei sedi (Lamezia Terme, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Bovalino, San Marco Argentano e san Giovanni in Fiore), hanno avuto inizio con un seminario unitario tenuto da Antonella Agnoli, tra i maggiori esperti nel settore dell’organizzazione dei servizi bibliotecari. La Agnoli, che ha prestato la sua consulenza nella progettazione delle più innovative biblioteche del panorama bibliotecario italiano ed europeo, per far fronte alla crisi delle biblioteche tradizionali, si è soffermata sulla necessità di una forte rivoluzione organizzativa per le biblioteche e le mediateche della Calabria, che possa trasformarle da luoghi poco frequentati, come solitamente appaiono, in nuove piazze del sapere per tutti i cittadini. Luoghi aperti anche la sera e nei giorni festivi durante i quali in particolare i giovani, possano avere un approccio più partecipativo con il libro e la lettura, ma anche con le attività culturali nel loro insieme. Alla giornata inaugurale del corso hanno partecipato, oltre al vicepresidente Cersosimo, la dirigente generale del Dipartimento Laura Mancuso, il dirigente del settore cultura Armando Pagliaro ed il responsabile organizzativo del corso di aggiornamento Giacinto Gaetano. “Occorre – ha sottolineato Laura Mancuso - far ritrovare alle Biblioteche il loro appeal. Le Biblioteche hanno una funzione decisiva come luoghi di cultura e di stimolo per la crescita del pensiero critico, ma per continuare a svolgere questo ruolo hanno bisogno dell’attivazione di meccanismi attrattivi che le sottraggano ai rischi di un’oblìo ai quali sono oggi più esposte in tempo di globalizzazione diffusa. Attraverso la formazione e il trasferimento di nuove motivazioni agli operatori culturali – ha detto infine Mancuso - esse potranno continuare ad essere veri e propri presìdi culturali da restituire alla collettività in una nuova veste che tenga conto della qualità e della modernità degli spazi e delle attrezzature”.

Aggiudicato appalto Anas per lavori sulla 106 cosentina

19 ott 09 L’Anas ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale l’esito di un bando di gara riguardante alcuni lavori di manutenzione sulla strada statale 106 “Jonica”. “Si tratta della quarta gara aggiudicata in pochi giorni sulla statale 106 – ha tenuto a sottolineare il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – per un investimento totale di circa 3,5 milioni di euro, destinati ad accrescere il livello di sicurezza su questa importantissima infrastruttura”. L’intervento, per un importo complessivo di circa 660 mila euro, prevede il rifacimento del piano viabile della strada statale 106 “Jonica”, in provincia di Cosenza, lungo tratti saltuari compresi tra il km 295,715 e il km 320,200, danneggiati in seguito agli eventi atmosferici dello scorso inverno, caratterizzati da fenomeni di tipo alluvionale. È risultata essere aggiudicataria l’impresa Filosa Geom. Salvatore, con sede a Torre Melissa, in provincia di Crotone.

Partono i lavori di manutenzione su tre gallerie della A3 a Scilla

19 ott 09 Si è svolta questa mattina, presso la sede del comune di Scilla, la conferenza stampa per annunciare l’avvio dei lavori di ripristino, captazione delle acque e di adeguamento degli impianti elettrici della galleria “Cappuccini” e “Ieracari I e II”. All’incontro sono intervenuti il sindaco di Scilla Gaetano Ciccone e l’ing. Salvatore Tonti, responsabile dell’ufficio speciale A3 Salerno-Reggio Calabria. I lavori di manutenzione straordinaria, per una somma complessiva di 1,8 milioni di euro, saranno eseguiti dall’impresa “Effeser srl” di Roma e prevedono l’idropulitura di tutta la volta con demolizione di superficie corticale; la captazione delle acque di falda con infilaggio di canne drenanti; il ripristino della volta con fissaggio di rete elettrosaldata; conglomerato cementizio spruzzato con fibre di acciaio per il ripristino della volta; l’esecuzione di opere metalliche per la raccolta e il convogliamento delle acque; il rifacimento totale dell’ impianto elettrico delle gallerie. Infine gli interventi di pitturazione delle pareti laterali delle gallerie, la pavimentazione in conglomerato bituminoso e la segnaletica orizzontale e verticale. Gli interventi relativi al ripristino della volta saranno eseguiti in 30 giorni con la chiusura totale della rampa in entrambe le direzioni. Gli altri lavori saranno eseguiti in 60 giorni prevedendo un senso unico alternato regolato con impianto semaforico e con l’apertura di una direzione di marcia.

Dal 9 novembre campagna gratuita di cura e prevenzione delle emorroidi ad Acri, Belvedere e Locri

19 ott 09 Tutti coloro che soffrono di forme piu' o meno gravi di stipsi e di fuoriuscita delle emorroidi potranno sottoporsi ad una visita specialistica gratuita dal 9 al 13 novembre in oltre 100 centri specializzati in tutta Italia, di cui tre in Calabria. E' quanto prevede la Seconda Campagna Nazionale per la Diagnosi e la Cura delle Emorroidi e della Stipsi, promossa dalla Societa' Italiana Unitaria di Colonproctologia (Siucp), con il patrocinio della Societa' Italiana di Medicina Generale (Simg) e di Cittadinanzattiva. ''Obiettivo delle visite, semplici, rapide e indolori - afferma il professor Antonio Longo, Past President della Siucp - e' far emergere questi disturbi, di cui i cittadini parlano poco per pudore e perche' spesso sono convinti che siano cronici, cioe' senza soluzione. Non e' cosi', invece, guarire e' possibile''. ''Soprattutto con l'aiuto del colonproctologo, uno specialista poco conosciuto in Italia - precisa il dottor Angelo Stuto, neo Presidente Siucp - capace di formulare diagnosi precise sull'origine di ciascun problema e di indicare la terapia da seguire''. Il presidente della Societa' Italiana di Medicina Generale, Claudio Cricelli, ha evidenziato che ''anche il medico di famiglia potra' svolgere un ruolo importante nel riconoscere i sintomi dei disturbi indirizzando il paziente dallo specialista ed evitando le cure fai-da-te, cui si ricorre spesso per imbarazzo''. Tra le cure oggi disponibili, si sono dimostrati efficaci - e' scritto in una nota - due nuovi interventi che consistono in una sorta di 'lifting' della mucosa del canale anale 'scivolata' verso il basso, cioe' 'prolassata', che viene riposizionata in modo tale da ripristinare il corretto funzionamento dei diversi organi del bacino, dal retto alla vagina. ''Si tratta - afferma Antonio Longo - di due procedure mininvasive, rapide e poco dolorosa. Non prevedono, infatti, incisioni e ferite esterne, durano poco di piu' di mezz'ora e si possono effettuare in anestesia locale. Vengono eseguiti in un'area priva di ricettori del dolore: si evitano cosi' i forti e prolungati dolori dell'intervento chirurgico tradizionale per la fuoriuscita delle emorroidi''. La degenza e' di 1-2 giorni, la convalescenza inferiore ad una settimana. Sin dalla sua dismissione il paziente e' in grado di tornare alla vita di tutti i giorni. All'uscita dall'ospedale e' previsto un primo controllo, mentre una seconda ed ultima verifica si effettua dopo sei mesi. E' possibile sottoporsi a questi nuovi interventi per risolvere definitivamente la maggior parte dei casi di fuoriuscita delle emorroidi (malattia di terzo e quarto grado, quando cioe' e' consigliata la chirurgia) e quelli piu' gravi di stitichezza (circa il 10% - 15% del totale), dovuti ad un'ostruzione meccanica all'evacuazione, provocata da un prolasso vaginale o rettale. Entrambe queste tecniche sono state messe a punto da Antonio Longo e vengono eseguite sempre di piu' sia in Italia che all'estero. La procedura per la cura delle emorroidi, disponibile da oltre 10 anni nel nostro Paese, nel 2000 e' stata utilizzata sul 12% dei pazienti, mentre nel 2004 il 40% ne ha potuto usufruire, ed il 55% nel 2006. In Europa sono circa 350.000 gli interventi eseguiti con questa procedura, mentre nel mondo sono oltre un milione. La tecnica per la cura chirurgica della stipsi viene eseguita da quasi cinque anni: sia in Italia che all'estero si sta diffondendo in modo esponenziale. I centri della Calabria che aderiscono all'iniziativa sono l'ospedale civile di Locri, l'ospedale Beato Angelico di Acri e l'Istituto Ninetta Rosano di Belvedere Marittimo.

Discariche abusive sequestrate dalla Forestale ad Amantea e San Pietro in A.

19 ott 09 A seguito di una attività di controllo degli uomini del Corpo Forestale dello Stato Comando Stazione di Longobardi legata alla repressione e prevenzione dei reati ambientali tenutasi nei giorni scorsi , sono state poste sotto sequestro alcune aree adibite a discarica abusiva. In particolare è stata posta sotto sequestro una area di proprietà demaniale in località “Tonnara Catalimiti” nel comune di Amantea di circa 1000 metri quadri nella quale sono stati ritrovati abbandonati in modo incontrollato diversi rifiuti (speciali, pericolosi e non pericolosi) . Tra questi rifiuti provenienti da demolizione, beni di durevole consumo (cucine, lavatrice, televisori), parte di automobili fuori uso (lamierati, paraurti e pneumatici), lamiere di vario genere, imballaggi ed, inoltre, un grosso quantitativo di frutta in stato di decomposizione avanzato oltre ad alcune lastre di eternit rinvenute nelle vicinanze dell’area. Questo sequestro arriva subito dopo quello effettuato alcuni giorni fa sempre dal Comando Stazione di Longobardi in località “Variante” del comune di San Pietro in Amantea. Anche in questo caso si è ritrovato nella discarica abusiva situata in più punti della zona, rifiuti speciali pericolosi e non di vario genere ed in particolar modo rifiuti proveniente da scavi e demolizione oltre a vecchi frigoriferi, lavatrici, scaldabagni, cucine, imballaggi, ed altri beni di durevole consumo, in parte date alle fiamme.

Fondazione Campanella “Non c’è stato alcuno spreco di risorse”

19 ott 09 ''Il Polo oncologico della Fondazione Tommaso Campanella resta un Centro di eccellenza a cui si rivolgono con fiducia tanti calabresi, altrimenti costretti a continuare i viaggi della speranza, con aggravamento della sofferenza per loro e le famiglie che vivono lo stesso dramma, oltre che di spese per la mobilita' passiva. E cio', nonostante, le indagini contabili della Guardia di Finanza e le interpretazioni mediatiche strumentali''. E' quanto si afferma in una nota della Fondazione Tommaso Campanella. ''Ci auguriamo che l'inchiesta della Corte dei Conti che sembra in corso - si aggiunge - si concluda al piu' presto. Non c'e' nulla da nascondere. Ne', certamente, c'e' stato alcuno spreco di risorse. La Fondazione Tommaso Campanella e' una creatura che da soli tre anni sta seguendo un percorso che la sta portando e la portera' lontano nel segno della qualita' e della produttivita'''. ''I cittadini calabresi, soprattutto quelli che vivono la sofferenza - e' detto ancora nel comunicato - devono essere messi al corrente che il Centro oncologico d'eccellenza e' realmente una struttura all'avanguardia che affida alla ricerca e alla cura lo sviluppo di una sanita' coraggiosa e di qualita', con avanzatissime tecniche diagnostiche strumentali, di terapia medica e/o chirurgia all'avanguardia. Non si tratta di una struttura fantasma come quelle, ancora in essere e non soppresse che esistono sulla carta in altra realta'. Gli standards qualitativi e quantitativi, della Fondazione Tommaso Campanella sono statisticamente e oggettivamente superiori a quelli di molte altre realta' sanitarie calabresi, nonche' in linea a quelle di IRCCS gia' operativi a livello nazionale, come risulta da documentazione ufficiale''. ''La Fondazione Tommaso Campanella - si sostiene ancora nella nota - non puo' certo continuare a essere il capro espiatorio di intrighi di campanile di lobbies politico-affaristiche che cinicamente e autolesionisticamente calpestano l'interesse della Calabria e dei calabresi. Quando si riuscira' a conoscere il rapporto della Corte dei Conti, gia' stranamente nella piena disponibilita' degli organi di informazione, potremo con puntualita' precisare, anche in pubblico contraddittorio, l'assoluta trasparenza e grande correttezza gestionale della Fondazione. L'attivita' viene svolta in attuazione del Protocollo d'intesa condiviso da tutte le forze politiche senza distinzione e che costituisce precisa fonte di legittimazione dell'attivita', anche per cio' che concerne l'autorizzazione sanitaria e l'accreditamento''. ''Il Centro oncologico d'eccellenza Tommaso Campanella - conclude il comunicato - si riserva ogni azione legale, anche a tutela dei diritti dei calabresi per vedere risarcito l'enorme danno subito a causa dei gravi quanto censurabili interessi di campanile, dei detrattori strumentalmente interessati che esercitano questo vile gioco al massacro tentando di distruggere quel poco di buono che c'e' nella nostra Regione. Un ringraziamento va a quegli operatori, numericamente del tutto insufficienti, che quotidianamente si sacrificano per mantenere questo servizio unico per i calabresi, tenendo in piedi al meglio una struttura che, per le dimensioni della sua attivita', e' equiparabile ad altre che dispongono di risorse umane enormemente piu' consistente''.

Un arresto per stalking a Catanzaro

19 ott 09 Primo arresto per stalking a Catanzaro. Lo hanno effettuato i carabinieri della stazione di Gagliano. In manette e' finito un uomo di 42 anni, G.M., disoccupato che, secondo le indagini dei militari dell'Arma, nei mesi scorsi avrebbe messo in atto comportamenti persecutori ai danni della ex moglie.

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