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78% di scuole calabresi non ha agibilità

 

 

Il 78% delle scuole calabresi non ha l’agibilità. Bianchi “Sicurezza condizione di civiltà”

26 nov 09 Il 70% degli edifici scolastici calabresi e' sprovvisto di collaudo statico ed il 78% di certificato di agibilita'. E' quanto emerge dai dati illustrati oggi dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio, raccolti grazie ad un'indagine on line avviata con i dirigenti scolastici. Una situazione allarmante, come ha evidenziato lo stesso Mercurio, se si considera che alla mancanza della documentazione statica e di agibilita' si aggiunge anche l'assenza dei certificati di prevenzione incendi per l'85% degli istituti. In una condizione distribuita equamente in tutta la regione, sono pochi i risultati incoraggianti, e riferiti principalmente al rispetto di normative in vigore ormai da diversi anni. E' il caso della valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, di cui sono sprovvisti "solo" il 5% dei plessi. In questo caso, tra l'altro, come ha sottolineato Mercurio, il decreto legislativo 106/2009 prevede per il datore di lavoro che non effettua la valutazione dei rischi una sanzione da 2.500 euro a 6.400 euro, oltre all'arresto con condanne che variano da quattro a otto mesi. Tra le note meno negative anche il fatto che il 91% delle scuole sono dotate di piani di emergenza, mentre resta ancora arretrato l'abbattimento delle barriere architettoniche, se si considera che il 40% degli istituti sono ancora "off limits" per i portatori di handicap. Non cambia nella sostanza lo scenario riferito alle offerte della scuola rispetto alle palestre, il 74% degli istituti ne sono sprovvisti, e alle mense scolastiche, che mancano nel 38% dei casi. Nel corso della conferenza stampa e' stato evidenziato che la raccolta dei dati e' stata possibile grazie alla creazione di un apposito sito internet creato dall'Istituto "Fra' Pacioli" di Catanzaro, che ha permesso di monitorare lo stato dell'arte dell'edilizia e della sicurezza nelle scuole e che consentira' di avviare formazione e aggiornamento per i dirigenti scolastici e il corpo docente. Secondo il direttore generale Mercurio, si tratta di "una situazione a dir poco preoccupante, ci sono delle percentuali molto elevate che dimostrano una carenza strutturale dei nostri istituti scolastici. Non oso immaginare in situazioni di reale rischio quali sarebbero le conseguenze. Per questo - ha aggiunto - abbiamo sentito il dovere di procedere ad un'azione progettuale, con azioni di formazione per il personale". Tra le iniziative avviate, Mercurio ha ricordato il protocollo d'intesa con Protezione civile, Croce rossa italiana e Vigili del fuoco, "per avere - ha detto - azioni concrete negli edifici scolastici e per diffondere la cultura della prevenzione". Tra gli obiettivi dell'indagine conoscitiva, quello di "acquisire e monitorare il fenomeno per individuare gli interventi necessari", anche se il direttore regionale ha ricordato che "la legge stabilisce con chiarezza gli interventi degli organi istituzionali: Regione, Province e Comuni. Il nostro compito - ha concluso Francesco Mercurio -e' quello di rivelare disagi e poi avviare tavoli istituzionali per stabilire le priorita'. Il fenomeno e' talmente diffuso che non e' possibile pensare interventi immediati per sanare la situazione".

“Sicurezza condizione di civiltà”. "I dati emersi e diffusi oggi dal Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio, dimostrano che il problema dell'edilizia scolastica necessita di una cura d'urto non più rinviabile". Lo dichiara la senatrice del Pd Dorina Bianchi, che aggiunge: "Eppure il Ministro Gelmini ha più volte affermato che il problema della sicurezza scolastica nelle scuole italiane è una vera e propria emergenza nazionale e una priorità del governo". "Abbiamo ripetutamente sottolineato in Parlamento - sostiene la parlamentare - che il 40 % delle scuole italiane risulta privo del certificato di agibilità, un dato questo inammissibile". E aggiunge: "Ci siamo impegnati affinché l'esecutivo ripristinasse lo stanziamento originario di 100 milioni di euro per l'anno 2009 per la sicurezza delle scuole. Abbiamo chiesto che il 20 % dei tagli alla scuola - circa un miliardo e mezzo di euro - venissero destinati ad un piano nazionale sulla sicurezza scolastica, attuando un censimento degli edifici non a norma e a rischio". "Ora - sostiene Bianchi - alla luce della realtà emersa dall'indagine svolta in Calabria, appare evidente l'urgenza di una verifica dell'agibilità di tutti gli edifici scolastici del territorio. La sicurezza è una condizione di civiltà ed una priorità, a cui il Ministro Gelmini e il governo non possono certo sottrarsi".

Incarnato “Il Governo regionale si sta muovendo per la sicurezza”. “I dati che fornisce il direttore dell’Ufficio scolastico regionale rappresentano una situazione allarmante e ben nota a cui, nel corso degli anni, la politica non ha dedicato molta attenzione”. È quanto afferma - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, in relazione ai dati illustrati oggi dal direttore generale dell’Ufficio scolastico, Francesco Mercurio “In questi anni il governo regionale - aggiunge Incarnato - consapevole del rischio a cui sono sottoposte le scuole calabresi, alla pari di tante altre regioni d’Italia, ha attivato, oltre che un rapporto di collaborazione utile con gli enti locali, gli istituti e lo stesso Ufficio scolastico, una politica che da un lato dotasse la Calabria di strumenti legislativi più rigorosi per la sicurezza dei cittadini, dall’altro una programmazione di interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle scuole. Infatti, sono in corso di realizzazione circa 545 interventi di messa in sicurezza degli istituti scolastici, a cui seguiranno altri interventi per 34 milioni di euro di imminente programmazione. Inoltre, sarà avviata un’attività ricognitiva scrupolosa di tutte le scuole calabresi, avendo dotato il settore della sismica di un impegno di spesa di 140 milioni di euro dei fondi Por”. “Per quanto attiene la parte tecnico-burocratica in ordine ai collaudi – conclude l’assessore Incarnato - la stessa legge regionale prevede un monitoraggio dettagliato, utilizzando anche la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, per addivenire a una completezza di informazioni capaci di normalizzare questa problematica che grava sulla sicurezza dei nostri figli”.

Censore (Pd) “Situazione preoccupante”. Il Presidente della Commissione regionale Affari dell’Unione Europea e Relazioni con l’Estero, Bruno Censore (PD), si dice estremamente preoccupato per i dati resi noti dal Direttore Scolastico Regionale in merito alle criticità che presenterebbero moltissimi edifici che ospitano le scuole calabresi. “Il dato da accertare con estrema rapidità, - ha detto Censore, - è se l’altissimo numero di edifici che ospitano le scuole calabresi siano solamente sprovvisti dei certificati di agibilità, oppure se la mancanze di detti certificati dimostra che le scuole sono veramente inagibili, e quindi non praticabili”. “Prima di creare diffusi allarmismi tra le famiglie, gli alunni e gli operatori scolastici – ha affermato Censore - credo che occorra immediatamente porre mano ad una mappatura redatta da tecnici qualificati che certifichino la reale agibilità degli istituti scolastici di questa regione”. “La questione sollevata dal Direttore Scolastico Regionale non può essere solamente affrontata in termini burocratici – ha rimarcato con enfasi l’esponente del PD - in quanto si tratta di dare sicurezza ai giovani che quotidianamente frequentano le aule scolastiche”. Penso che sia ora – ha concluso il Presidente della Commissione regionale Affari dell’Unione Europea – che il Governo nazionale affronti il problema della scuola italiana con maggiore decisionismo e con maggiore responsabilità investendo le necessarie risorse per consentire ai giovani italiani di poter frequentare la scuola in locali idonei e competere alla pari con i loro coetanei europei. Sul fronte della formazione degli alunni e sulla dotazione strumentale, la Regione Calabria ha investito 101 milioni di euro per il 2008 e 124 milioni di euro per il 2009. Ora il Governa nazionale faccia il resto”.

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