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Processo Anaconda: 14 condanne e 6 assoluzioni

 

 

Processo Anaconda contro le cosche cosentine: 14 condanne e 6 assoluzioni

19 nov 09 Quattordici condanne e sei assoluzioni è il bilancio al termine del processo con rito abbreviato nei confronti di esponenti delle cosche del cosentino frutto dell’inchiesta denominata Anaconda. La sentenza è stata emessa dal Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace. Le condanne variano dagli 8 anni e 4 mesi ai 6 mesi di reclusione. La condanna maggiore è stata inflitta a Lorenzo Lucchetta che dovrà scontare la pena di 8 anni e 4 mesi. Il Gup ha condannato gli imputati anche a risarcire le parti civili. In particolare alla Regione Calabria è stato previsto un risarcimento di 80 mila euro. Le persone imputate nel processo furono arrestate nell’ambito dell’operazione “Anaconda” compiuta dai carabinieri di Cosenza nel giugno del 2008 portò all’esecuzione di 32 fermi a carico di persone residenti tra Cosenza, Mendicino e Castrolibero, presunti affiliati al clan Cicero che avrebbe chiuso nella morsa dell’usura l’economia locale. Gli imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, usura, estorsioni e riciclaggio. Il Giudice Mellace, ha scagionato da tutte le accuse: Giovanni Bassi, Antonio Intrieri, Alfonsino Falbo, Adele Nappo, Claudio Castiglia e Santo Loria. Condannati invece con pene più basse rispetto a quelle richieste dal pm Claudio Curreli: Gianfranco Sganga, a 8 anni di reclusione; Lorenzo Lucchetta, 8 anni e 4 mesi; Pietro De Mari, Gianpiero Castiglia e Francesco Brunetti tutti condannati ad 8 anni; Giuseppe Caputo 6 anni; Massimo Carelli e Fausto Sposato condannati entrambi a 5 anni; Gianluca Fantasia 2 anni; Roberto Porcaro 1 anno e 3 mesi; Massimo Donato e Raffaello Morabito condannati ad 1 anno di reclusione; Giuseppe Tripodi a 10 mesi ed Egidio Mazziotti a 6 mesi. Il Gup ha condannato gli imputati anche a risarcire le parti civili. In particolare alla Regione Calabria è stato previsto un risarcimento di 80 mila euro.

 

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