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La Regione approva piano di rientro sulla sanità
La Giunta regione approva il piano di rientro. Loiero “Daremo assetto ordinario alla sanità calabrese” 19 nov 09 Sara' inviato nelle prossime ore all'esame del tavolo interministeriale il Piano di rientro dal debito della sanita' della Regione Calabria. Ad annunciarlo e' stato il presidente, Agazio Loiero, incontrando i giornalisti a Catanzaro. ''Abbiamo approvato questo documento - ha aggiunto Loiero - poco prima di mezzanotte a ragione della estrema difficolta' di operare in un settore come questo. Vorremmo, pero', approfittare di questa circostanza per dare un assetto ordinario alla sanita' calabrese''. La ''controproposta'' dell'esecutivo calabrese, dopo che il primo piano era stato giudicato insufficiente, riguarda la rete ospedaliera (cinque presidi da riconvertire subito in Case della salute su 11), il personale (con blocchi di turn over meno pesanti soprattutto per il personale medico per non incidere sui Lea), la fornitura di beni e servizi (che vedra' il coinvolgimento della Stazione unica appaltante) e la farmaceutica. ''Siamo pronti a farci carico del deficit - ha detto Loiero - anche se e' stato prodotto in anni che non ci appartengono ma abbiamo anche noi da chiedere che si superi lo stallo dannoso che si e' verificato per quanto riguarda la realizzazione dei quattro nuovi ospedali''. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il segretario generale della Giunta regionale, Nicola Durante, che ha fatto la cronistoria della trattativa con il governo, ed il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo che ha criticato ''il processo di ricentralizzazione dei poteri da parte del Governo''. Nel corso della conferenza stampa, Durante ha ricostruito i passaggi che hanno portato all'elaborazione del nuovo Piano di rientro dopo il giudizio di ''non congruita''' espresso dal Governo sul precedente documento. ''Giunta e Dipartimento della Salute - ha detto Durante - hanno lavorato in questi mesi per trovare una soluzione mediana che non fosse l'accettazione supina delle indicazioni dei ministeri ma rappresentasse un punto di equilibrio tra una sanita' funzionante e il rispetto delle possibilita' di rientro dal deficit''. Per quanto riguarda il personale e il blocco del turn over, che rappresenta uno dei nodi della discussione, il documento approvato dall'esecutivo a fronte di un blocco generalizzato propone di stoppare gli amministrativi al 100% per il 2010 e al 70% nel 2011 e 2112. Per i tecnici blocco del 70% nelle annualita' 2010 e 2011 e del 50%. Per i medici, invece, blocco del 75% nel 2010 e del 65% per le annualita' 2011 e 2012. ''In materia di stabilizzazioni - ha detto ancora Durante - non puo' essere fermata la spesa storica, tenuto conto che ci sono persone che lavorano da anni. Si e' ceduto, invece, alla proposta del governo per livellare la contrattazione, previa consultazione delle organizzazioni sindacali, nelle diverse aziende''. ''In materia di rete ospedaliera - ha detto ancora Durante - sono cinque le strutture che vengono disattivate come presidi clinico-chirurgici e riconvertite in Case della salute. Gli altri sei ospedali, rispetto agli 11 indicati come da chiudere, sono mantenuti in esercizio per procedere poi ad un esame sulla opportunita' che rimangano attivi''. Nessuna indicazione, comunque, e' stata fatta in merito alle strutture che dovranno subire la trasformazione se non che saranno equamente distribuite per azienda. Anche il privato, e' stato spiegato, sara' interessato da un dimagrimento e da una modificazione delle prestazioni da erogare con spostamento dall'ospedalita' al regime ambulatoriale e della farmaceutica tramite un accordo con i medici di medicina generale per mettere un freno al fenomeno dell'iperprescrizione e di eccesso di ospedalizzazione. Per la fornitura di beni e servizi, Durante ha messo in evidenza la scelta dell'esecutivo di attivare la Stazione unica appaltante con l'accorpamento delle gare del settore allo scopo di ridurre la spesa. Ci sara' al lavoro anche un Ufficio del Piano formato da tecnici del Dipartimento e da rappresentanti di Kmpg e Agenas. ''Abbiamo chiesto la riattivazione dell'azione commissariale - ha detto ancora Durante - per accelerare la realizzazione degli ospedali e delle risorse ex art. 20 mai spese. Il debito e' stato indicato in un miliardo e seicento milioni al 31 dicembre 2007. Bisognera' attuare una ricognizione adesso del debito prima e dopo il primo gennaio 2006. Il vicepresidente Cersosimo, rispondendo ad una domanda, ha detto che tra il Piano del Governo, che aveva previsto nella manovra una somma pari a 273 milioni di euro e quello della Regione, che ne prevede invece 262, si rileva una differenza di 11 milioni di euro. ''Anche per quanto riguarda l'azzeramento del deficit - ha detto Cersosimo - le condizioni poste alla Calabria sono piu' dure rispetto a quanto ha riguardato le altre regioni''.
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