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In 40.000 in piazza contro la crisi

 

In 40.000 in piazza a Cosenza contro la crisi

28 nov 09 Oltre quarantamila persone hanno percorso le strade di Cosenza in una delle sette manifestazioni nazionali promosse in tutta Italia dalla Cgil su "Lavoro, sviluppo e legalità al Mezzogiorno per dare futuro all'Italia". I partecipanti alla manifestazione si sono radunati in piazza Zumbini e hanno sfilato in corteo lungo le vie del centro. Tanti colori, bandiere, tamburi e ritmi di tarantella hanno accompagnato il corteo fino alla chiusura della manifestazione dove hanno parlato il segretario generale della Cgil della Calabria, Sergio Genco, e Fulvio Fammoni, della segreteria nazionale. Genco ha detto che "a Cosenza, con la manifestazione di stamattina, si registra una straordinaria presenza, al di là di ogni più rosea aspettativa, di lavoratori e di lavoratrici. Una presenza che supera le 40 mila unità. Sono presenti le delegazioni di tutti i luoghi di lavoro della Calabria, precari, disoccupati, pensionati. Alla manifestazione stanno prendendo parte, dopo avervi aderito, decine di sindaci, presidenti di comunità montane, presidenti di Provincia, associazioni di categoria ed associazioni datoriali, il movimento degli strudenti medi ed universitari e le associazioni ambientaliste. E' una giornata straordinaria per la Calabria". "La Cgil - ha aggiunto Genco - rilancia con forza l'esigenza di un tavolo nazionale sulla nostra regione. Le priorità di cui discutere sono l'ambiente, il lavoro ed il precariato, le infrastrutture, il sostegno alle aziende, un nuovo sistema dei servizi socio-sanitari, l'università e la ricerca e la legalità e la sicurezza in tutto il territorio della Calabria".

Donato: la Calabria non si arrende. “Oggi registriamo la vittoria della Calabria che non si arrende”. E’ questo il commento a caldo di Giovanni Donato, segretario della Cgil per il comprensorio di Cosenza, a margine della grande manifestazione regionale che ha visto sfilare nel capoluogo bruzio almeno 40mila partecipanti. “Possiamo dire di aver unificato la nostra iniziativa con la precedente iniziativa ambientalista di Amantea – ha proseguito Donato – Entrambe costituiscono la base di partenza per una nuova fase di lotta all’insegna dell’unità d’Italia e non delle divisioni che aggravano la crisi solo nel Mezzogiorno. Il popolo calabrese, con i suoi precari, i suoi pensionati, i suoi giovani e le sue famiglie – conclude il segretario – attraverso l’entusiasmo di un corteo vivace, ha dato prova di un umanesimo che non vuole smettere di sperare”.

Genco “Straordinaria partecipazione”: “A Cosenza, oggi, abbiamo assistito ad una straordinaria manifestazione di popolo”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil Calabria Sergio Genco, soddisfatto della partecipazione di migliaia e migliaia di cittadini alla manifestazione regionale che si è svolta questa mattina nel capoluogo bruzio. “Tanti lavoratori e tante lavoratrici sono arrivati da ogni parte della Calabria per contribuire a cambiare l’indirizzo del Governo nazionale sul Mezzogiorno e sulla nostra regione. Abbiamo bisogno di rimettere al centro dell’attenzione del nostro Paese – ha sottolineato Genco alla conclusione della manifestazione – i problemi del Mezzogiorno che restano irrisolti da troppi anni. Il Mezzogiorno è una risorsa per l’Italia e non è, come viene ormai considerato da un orientamento leghista, un peso ed una zavorra per la Nazione. Il nostro Paese può progredire solo a condizione che il Sud fuoriesca dalla crisi. Da Cosenza, perciò, si registra una rivendicazione forte delle politiche per lo sviluppo di aiuto alle attività produttive, delle politiche di messa in sicurezza dei territori dal pericolo sismico, e di una nuova politica sulle infrastrutture. Ma da Cosenza – prosegue nella sua analisi il segretario generale – è partito anche un grande segnale affinché il Governo nazionale consideri la Calabria come una regione su cui occorre necessariamente intervenire rispetto a sei questioni che, da qui, hanno una grande valenza nazionale: 1)ambiente; 2) lavoro e precarietà; 3)infrastrutture; 4)Stato sociale; 5)sistema universitario; 6) legalità. Alla luce di questi sei temi cruciali – chiosa Sergio Genco - si pone dunque con estrema necessità ed urgenza l’istituzione di un tavolo nazionale sulla Calabria”.

Mario Oliverio “Riproporre questione meridionale”. “Le manifestazioni promosse dalla Cgil svoltesi oggi in tutto il Mezzogiorno e, in particolare, la grande mobilitazione di Cosenza, assumono un significato importante in direzione della riproposizione di una nuova centralità della mai risolta “questione meridionale” e dell’affermazione di una Calabria nuova e propositiva,, nemica della mafia, amante del buongoverno e della legalità, che vuole inserirsi a pieno titolo nel circuito virtuoso delle regioni che vogliono crescere e progredire in piena sintonia con il resto del Paese e dell’Europa”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, commentando la grande partecipazione di cittadini alle manifestazioni promosse dalla Cgil. “Le migliaia di uomini e donne scese oggi in piazza –ha proseguito Oliverio- evidenziano il gravissimo disagio in cui vivono le nostre popolazioni, abbandonate a se stesse da un Governo Nazionale che ha letteralmente cancellato dalla propria agenda i problemi della Calabria e del Mezzogiorno. Un governo che, finora, ha fatto solo parole e promesse effettuando, di contro, tagli pesanti alle risorse ed agli investimenti destinati al Sud, dirottandoli altrove per corrispondere appieno alle forti spinte antimeridionaliste della Lega e agli appetiti voraci dei poteri forti del Nord” “In questo contesto di grave crisi umana, occupazionale, sociale e culturale, in cui crescono e si aggravano le aree di povertà e di disagio, in cui i giovani hanno ripreso ad emigrare, aumenta il precariato e cresce il lavoro nero, il costo del denaro tocca, ormai, livelli insopportabili, centinaia di aziende continuano a chiudere e a licenziare i propri dipendenti –ha aggiunto Mario Oliverio- manifestazioni come quelle odierne rappresentano un segnale incoraggiante per una ripresa della spinta dal basso, finalizzata a contrastare le tendenze negative in atto e a fare avanzare una nuova impostazione nei confronti del Mezzogiorno da parte dello Stato. “Il Paese non cresce –ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza- se con esso non cresce, non avanza l’intero Mezzogiorno”.

Il fotoracconto di Daniele Manconi:

Il segretario della CIGL Cosenza, Giovanni Donato

vengono distribuite le bandiere

parte il corteo

senza parole

Comunista doc

tamburi

pensionati

Toscana presente

Anna ROsa Macrì di Rai3 Regione

Da Longobucco: Io resisto

 

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